Il ladro di cadaveri


Genere: Horror

Autore: R.L. Stevenson


Un cimitero di campagna, una notte di tempesta, due spiriti corrotti e un fantasma assetato di vendetta. Le pagine più nere di Stevenson spalancano al lettore un mondo di sussulti e sinistri presagi.


Cari lettori questo breve racconto scritto nel 1884, è arrivato in Italia grazie alla traduzione della Mondadori. Oggi vorrei parlarvi di come esso è in grado di interrogare la coscienza con infinite domande. Stevenson ci presenta due losche figure: ripugnanti, prive di sentimenti e odiose. Fettes , assistente di un professore di medicina, un uomo senza ambizioni che trascorre le notti annegando nei vizi e nella spensieratezza. Macfarlane è un giovane dottore, cinico, intelligente e disposto a qualunque nefandezza per il progresso della Scienza. Ed è proprio per la Scienza che i due uomini si sporcano le mani con i peggiori crimini , riducendo il culto dei morti ad un misero traffico venale. Il tutto sotto il cielo di una Edimburgo costantemente uggiosa e bagnata, raramente baciata dalla luce, quasi come se essa stessa prendesse parte agli abomini compiuti, benedicendoli con il suo tacito consenso, e anche Lei rinnegasse il rispetto che si dovrebbe rivolgere ai corpi che a lungo hanno atteso il lieto riposo. Un cadavere buttato su un tavolo freddo, osservato da studenti a cui poco importa se è stato trafugato o donato a favore delle loro
sperimentazioni…implicitamente emerge in sottofondo quanto l’essere umano sia distaccato, glaciale, incapace di provare empatia per un corpo che fino a poche ore prima viveva e provava emozioni e sensazioni; le pagine rivelano un messaggio sconcertante: la morte è compassionevole, dolce e rende omaggio alle spoglie mentre l’uomo distrugge, dissacra, umilia. Il finale è tanto giusto quanto inaspettato: in fondo a questa eterna notte dove avvengono questi indicibili atti disumani, riscopriamo il riscatto e la giustizia in un mondo avvolto dalle ombre. Per tutto il tempo sono rimasta avvolta nella tristezza e nell'incomprensione di quanto la natura umana sia orrenda. Naturalmente durante la lettura ho provato solo sensazioni negative, ero incapace di distaccarmi, quasi come se fosse impossibile destarsi da un incubo tanto oscuro e profondo. Il pensiero che nella notte profonda vi siano uomini chini su fosse intenti a scoperchiare bare mi ha nauseato e turbato.Vi consiglio comunque la lettura, so che il tema è fastidioso e ripugnante ma ciò che vi aspetta alla fine vi farà ritrovare la speranza e la luce.
(Deb)


Voto Storia - 4 Bellissima







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