Serie pietre preziose



Genere: Romanzi Rosa

Autore: Anna Chillon


Non ero pronta per lui, ma questo non gli importò.
Entrò come un tornado nella mia vita,
la stravolse spezzandomi il fiato
e mi rese donna,
a dispetto di tutto e tutti.
***
Il giorno del mio diciottesimo compleanno, spiando quel ragazzaccio condannato ai lavori socialmente utili, pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare.
Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui.
E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.



Salve readers,
Finalmente è arrivata l'estate e il caldo non accenna a lasciarci respirare. Oggi mi sono lasciata incuriosire da un self di cui ho sentito molto parlare e non potevo lasciarmelo scappare. 
Il libro è di un'autrice già famosa, Anna Chillon, che questa volta ci regala un erotico contemporaneo: "Giada - un amore colpevole". Giada è una diciottenne che vive a Roma e ha una migliore amica, Zoe. 
Il suo obbiettivo è perdere la verginità al più presto per entrare così nel mondo dei grandi. 
Quando scopre che i suoi genitori per due mesi non saranno a casa nei weekend a causa del lavoro, non può credere alle sue orecchie. Dopo aver conosciuto Simon, un suo coetaneo bello e sexy, decide che sarà lui a cui si donerà. Peccato che i genitori non hanno nessuna intenzione di lasciarla sola tutto il weekend, così chiedono ad un loro amico di famiglia, Vincent, di controllarla. 
Giada, nonostante sia cresciuta con l'amico del padre, da qualche anno sembrano non sopportarsi, ma non ha idea di quanto potrà diventare insopportabile con il suo ruolo di controllore. 
Dopo averle impedito più di una volta di perdere la sua verginità facendola arrabbiare non poco, Vincent scopre che, come lui, Giada trova sfogo nel dolore. 
Questo non farà che avvicinarli.

"Non ero pronta per lui, ma questo non gli importò.
Entrò come un tornado nella mia vita, la stravolse spezzandomi il fiato e mi rese donna, a dispetto di tutto e tutti."

Potrei dirvi altro ma non posso, perché non voglio che il mio racconto possa crearvi pregiudizi inutili come li avevo io all'inizio. A metà libro non sapevo cosa pensare, ero completamente confusa, ma leggendo fino alla fine sono riuscita a farmi un'idea. 
Questo libro non è la solita trama che si legge sempre, il genere è masochista e bondage. Non vengono affrontati questi temi nei minimi particolari ma abbastanza da farci intendere il buio che c'è in alcune persone e che solo con questi metodi riescono a vedere la luce. 
I personaggi principali sono ben descritti, l'autrice ha voluto raccontarci di realtà che non sono così ovvie nei libri come nelle società. Giada, una ragazza pura che sopravvive nella sua vita senza stimoli. 
Una ragazza che sta lasciando la sua spensieratezza per far fronte alle ombre della sua sessualità.

"«Smettila di trattenere il respiro.»
«Smettila tu di togliermelo.»"

Vincent è un uomo di quarantatré anni con un passato tragico che lo ha reso quello che è. Non è il classico bello ma ha fascino e carattere. Sa quello che vuole e sa ottenerlo con la prepotenza e l'arroganza.

"Mai mettere alle strette un cane selvatico, o non avrà pietà quando ti azzannerà al collo.”

In questo caso si incontrano due realtà molto diverse sul piano emotivo ma molto simili quando, in quei weekend di lussuria, le maschere cadono e ci si lascia andare alla bestialità. 
Ammetto che questo libro ci lascia con pensieri contrastanti: può sembrare strano che un uomo, dopo aver cresciuto una bambina, possa vederla da adulta come oggetto del desiderio, ma è accettabile pensare che il desiderio non abbia confini di età, fisici o emotivi. In questo libro, come vi ho già accennato, vengono trattati argomenti molto crudi. 
La bravura dell'autrice è stata quella di farci entrare negli animi tormentati dei protagonisti senza affliggere il lettore. 
La Chillon non si preoccupa di mostrare per forza la bellezza per compiacere il lettore, proprio per questo il protagonista non viene mai definito bello come i classici protagonisti. 
Il suo stile fluido non si sofferma troppo nel buio di cui narra, ma non per questo lo abbellisce. Scrive quello che sente, quello che vuole e non perché snobba il lettore ma perché il suo libro è per un'élite e non scende a compromessi. 
Ammiro la bravura di questa autrice che è riuscita a regalare una storia fuori dal comune che coinvolge e abbatte molti pregiudizi. 
Vi consiglio di leggere questo libro per entrare in un mondo che è al di fuori della banalità. Non solo mi ha sorpreso, mi ha scandalizzata ma anche consapevolizzata. Buona lettura! 





Voto libro - 3 Bello







Genere: Romanzi Rosa

Autore: Anna Chillon


Sapevo essere forte, 
ma lui lo era sempre di più.
Con un sorriso prese in pugno il mio cuore
e lo strinse feroce.
***
Niccolò Aragona, artista chiacchierato, soprannominato dai media “Il Mannaro”, a causa dei soggetti dei suoi dipinti. Per quel che ne sapevo, d’indole dominante. 
Cristiano Riva, stimatissimo medico e cliente abituale della caffetteria in cui lavoravo. Lo avrei definito anaffettivo.
Da uno dei due ricevetti una proposta di lavoro, dall’altro una proposta indecente. 
Io volevo soltanto il denaro per fare il viaggio dei miei sogni, perciò, anche se un baratro di diversità mi separava dall’uomo che lo avrebbe reso possibile, accettai la sua offerta. Entrai nel suo mondo e giorno dopo giorno in quel baratro ci cascai a piedi pari. Fu lui a trascinarmici e fui io a dargli tutta me stessa senza sapere che ne avrebbe fatto. 
Fino a quel giorno. 
Fino a quelle parole.


Buon pomeriggio, Confine!
Ogni tanto sono presente anche io e oggi voglio parlarvi di un libro che ho adorato tanto! 
Il libro in questione è “Ambra, lui che ama a modo suo” di Anna Chillon, pubblicato in self publishing e che fa parte della serie “Pietre preziose.”
Ricordo di aver letto il primo romanzo, con protagonista Giada, due anni fa. Dopo Natale mi è venuto in mente il personaggio di Vincent, così unico da ricordarlo ancora, come anche la storia molto forte, mi hanno ricordato che a luglio scorso è uscito il secondo libro della serie, quindi mi sono buttata a capofitto in questa lettura tutta batticuore.
Ambra è la sorella di Giada da parte del padre, avuta da una relazione fuggiasca con una donna, di cui veniamo a conoscenza nel romanzo precedente.
Ora conosceremo quella che è la sua vita, ovvero nulla. 
Ambra non ha obiettivi, quindi se ne impone uno: andare in Africa e vedere i leoni. Per un viaggio del genere, però, c’è bisogno di qualche soldo in più, così decide di fare i doppi turni al bar in cui lavora, fin quando una brutta caduta la fa ruzzolare giù per le scale. 
Quel giorno al bar c’è il suo adorato dottore, quello di cui lei sogna ad occhi aperti, ma a cui non ha il coraggio di avvicinarsi, non essendo alla sua altezza. Il medico Cristiano Riva corre subito in suo soccorso e la rassicura che non è nulla di grave, ma per sicurezza dovrà comunque passare al suo studio. 
Emozionata, Ambra non sa se riuscirà ad andare.
Quel pomeriggio decide di passare al cimitero, dalla sua amica, nonché confidente defunta, Gabby, per raccontarle tutto e sperando in una risposta che ben presto arriva. 
Non poco distante da lì c’è l’uomo che tutti chiamano il Mannaro, non perché somigli a qualcuno, ma per la fama e per le cose che dicono su di lui, Niccolò Aragona. Dopo la morte della sua compagna, è sempre lì, ogni settimana, a portarle fiori, ma forse questa volta non è lì solo per questo, perché prima di andare via un foglietto scivola delle sue tasche e arriva proprio tra le mani Ambra. Sul foglietto c’è scritto che Niccolò necessita di una modella di nudo per il suo prossimo quadro. Ambra, pensando all’Africa, decide di andare incontro al suo destino e di provare ciò che le ha risposto la sua amica Gabby.
Così il giorno dopo si presenta alla porta dell’ufficio di Aragona, offrendo il suo corpo per i suoi quadri. Ma lui accetterà?

“Riconosciamo le persone di valore, eppure ci circondiamo di serpi.”

Ci saranno due uomini sul cammino di Ambra, entrambi apparentemente senza sentimenti, ma uno di loro farà breccia nel suo cuore. Chi sarà, Cristiano o Niccolò?
Una storia stupenda, ogni pagina tira l’altra, arrivando alla fine e amando uno di loro incoscientemente. Si parlerà di dominazione, di sentimenti confusi e di amori inaspettati, segreti, intromissioni e possessione.
Un uragano, questo è l’aggettivo migliore per questa storia, o meglio per quest’uomo.
Prima di questa serie non ho mai letto nulla della Chillon e ultimamente non vedo l’ora di leggere tutti i suoi romanzi.
Il libro si presenta scorrevole, impostato perfettamente, e il lettore non perde mai interesse. Il personaggio di Riva, anche se fastidioso, l’ho trovato ben definito e con una buona crescita nel romanzo. Lo stesso per quello di Ambra.
Per quanto riguarda Aragona, sono sempre stata curiosa su si lui, sin da quando ho letto le prime righe dedicate a lui in “Giada”.
Che dire, non solo lo consiglio, ma spero che seguiate tutta la serie, di cui attendo con piacere l’ultimo.

Voto storia. 4,5 stupendo




Genere: Romanzi Rosa

Autore: Anna Chillon

Mi parlò con il suo silenzio
e con il suo rifiuto mi catturò.
***
Giovane e incauta, mi avventurai nel bosco dove trovai una casetta con un uomo rozzo che disprezzava gli esseri umani e si comportava come se possedesse tutto il tempo del mondo.Mi cacciò senza usare una parola, eppure io lassù ci tornai mettendo a rischio più volte la mia vita. Per lui, per quell’enigma da risolvere.
Mentii, impugnai una pistola e sperimentai quel sesso che da scontro diviene un incontro. Scoprii anche che la sincerità può far male, ma è la sola strada per essere felici.
Me lo insegnò lui, maltrattandomi, salvandomi e sequestrando ogni mia cellula, mentre nodo dopo nodo mi permetteva di dipanare la matassa della sua folle esistenza.
Quante cose nascondeva quel silenzio?
Forse più di quante avrei potuto tollerare.
Certo più di quanto le parole avrebbero mai potuto esprimere.


Bentornate in blog, amiche del Confine!
Oggi vi parlerò dell’ultimo libro della serie “Pietre preziose” di Anna Chillon, ovvero “Agata – Duro da amare”.
Come sempre, la scrittura elegante e pulita di Anna Chillon ci regala una storia degna di lode.

Questa volta conosceremo Agata, la cui vita sembra perfetta. Ha una famiglia amorevole, un futuro già assicurato, eppure qualcosa la spinge ad avere di più della tranquillità in cui vive.
Per questo motivo molte mattine, invece di recarsi all’università, il suo tragitto cambia e arriva ai confini di Roma, nel bosco.
Lì, con i suoi colori e il suo album, attraverso il disegno, riesce ad esprimere se stessa.
Questa diventa ben presto un’abitudine; allontanarsi dalla realtà sembra farla stare bene.
Una mattina, però, la sua attenzione viene attirata da un uomo selvaggio e inavvicinabile.
Non saranno la barba folta e i capelli lunghi ad intimorirla, né il fatto che viva da solo in un bosco insidioso.
L’orso, chiamato così dalla protagonista, cerca di difendere il suo territorio e la sua solitudine e, anche se gli manca la voce, cerca in ogni modo di farlo capire alla ragazza.
Eppure Agata è troppo cocciuta, o sciocca, per comprenderlo.
Agata non vuole far finta di non averlo visto, ma qualcosa nella sua presenza scuote l’uomo, malgrado lui non lo dia a vedere.
Lei si sente in dovere di scoprire la sua storia, per questo una mattina lo segue nel bosco.
Nonostante lui le abbia fatto capire che non è la benvenuta e che non la vuole in giro, lei si ostina a presentarsi, a cercare cosa nasconde.
Lo segue tutto il giorno a sua insaputa, finendo in parti del bosco in cui, se fosse stata da sola, si sarebbe senz’altro persa.
In questo modo Agata scopre informazioni su quest’uomo, che però non sono abbastanza.
Continua a seguirlo, finché un passo falso la porta vicino alla morte. Ma prima di abbandonarsi all’oblio sente le braccia possenti dell’orso circondarla e trarla in salvo.
Al suo risveglio si ritrova nella sua tana e dovrà fare i conti con una bestia selvaggia.
Cosa accadrà ad Agata?
L’accaduto la spaventerà tanto da convincerla a non tornare più nel bosco o la sua curiosità la spingerà oltre?

"Non ho paura della sua pazzia, voglio che renda folle anche la mia vita per il solo fatto di stargli vicino."

Amiche del Confine, ho amato anche la storia di Agata e del protagonista maschile di cui non voglio rivelare il nome, come le prime due.
Inizialmente pensavo che questa storia non si avvicinasse affatto alle precedenti, così forti e coinvolgenti, eppure mi sono dovuta ricredere.
Leggendo questo libro ho provato emozioni indescrivibili.
È una di quelle giostre in cui si sale lentamente in cima, ma la discesa è tutta in picchiata.
Ho amato tantissimo il personaggio maschile, i suoi silenzi e la sua espressività raccontata dai gesti. È un vero e proprio orso umano.
Per Agata, invece, inizialmente ho fatto un po’ di difficoltà per inquadrarla. Non capivo se fosse ingenua o cercasse qualcosa che la travolgesse come un treno in corsa. Ma quando ho letto i suoi sogni, ho capito che cercava qualcosa che desse una scossa alla sua vita troppo piatta.

Anche questa volta la Chillon ha raccontato una storia fatta di sensazioni pure, di attimi che vanno colti prima di perderli, di emozioni che possono nascere in situazioni che nemmeno ci immaginavamo.
Le sue storie sono ricche di suspense; ci tiene sul filo del rasoio per la maggior parte del libro, facendoci sperare che da un momento all'altro arrivi quell’evento che cambierà tutto. Ma pur aspettandolo, ci coglie comunque alla sprovvista e ci fa cadere inconsapevolmente verso la realtà.
Un’altra cosa che amo della Chillon è senz'altro il suo modo di scrivere le scene erotiche. Sono pulite, delicate e al contempo dure, mai volgari e sempre affascinanti.
Nel romanzo leggeremo solo il punto di vista di Agata, ma riusciremo comunque a comprendere l’altro protagonista.

Inizialmente pensavo che non ci fosse alcun collegamento con le altre storie, invece mi ha sorpreso il modo in cui ha collegato i personaggi.
Se vi lasciate sfuggire questa serie siete pazze, perché conoscerete non solo una scrittura d’impatto, ma anche storie forti e uniche che non troverete in altri libri.
Alla prossima.

Voto storia 5





You Might Also Like

0 comments