L'illusione delirante di essere amati


Genere: Letteratura e Narrativa

Autore: Florence Noiville

15 Settembre

Laura Wilmote si rende conto che qualcosa non va. Di fronte a lei c’è C., sua amica da quando erano ragazze, ed è vestita esattamente come lei. Laura è una scrittrice e autrice televisiva di successo. Conduce un programma di cultura sulla televisione francese e sta lavorando a una puntata sul tema della gelosia. Da qualche mese C. ha iniziato a lavorare con lei. Laura l'ha rivista per caso e le due donne si sono raccontate gli anni passati dal loro ultimo incontro. C. è una donna insoddisfatta, non è riuscita a realizzare i suoi desideri e ha un lavoro precario. Laura invece ha fatto studi prestigiosi e adesso vive come aveva sempre sognato, grazie alla scrittura. La protagonista, in parte per amicizia, in parte per un inconfessato senso di colpa nei confronti della vecchia amica, le ha procurato un lavoro nella sua emittente. Adesso però C. si sta comportando in modo strano. Vuole essere come Laura. Di più, vuole essere Laura. Finché non rivela il perché di questo atteggiamento: è innamorata di lei, ed è convinta al di là di ogni dubbio che anche Laura nutra gli stessi sentimenti. E non sembra disposta ad arrendersi di fronte alle proteste di Laura, anzi, inizia a farsi sempre più insistente, addirittura inquietante nella sua cecità di fronte alla realtà… Dopo gli intensi romanzi La donazione e Quella sottile affinità, Florence Noiville torna con una storia tutta al femminile. Un romanzo psicologico che si tinge di giallo. Due amiche. Una vicinanza tossica. La storia di un’amicizia che si tramuta in pericolo e ossessione.


Salve lettori!
Oggi vi parlo del libro “L'illusione delirante di essere amati” di Florence Noiville, edito da Garzanti e pubblicato il 15 settembre 2016. La protagonista del libro è Laura Wilmote, scrittrice e giornalista che si occupa di un programma sulla
gelosia. Laura ha conosciuto C. quando erano ancora delle ragazzine al corso preparatorio per accedere all'ècole. C. ha aiutato molto Laura con lo studio, ma solo Laura è riuscita ad accedere all'ècole e quindi vive con questo senso di colpa che si rifà vivo anni dopo quando le due donne si rivedono, al punto che Laura offre un posto di lavoro a C. nell'emittente in cui lavora. Ma C. col tempo inizia a comportarsi in modo strano e Laura inizia ad avere paura quando la vede spuntare nel suo ufficio vestita esattamente come lei.

“Quel giorno ne ho avuto la certezza: qualcosa non andava. <Guarda! Mi sono vestita da te!>”

“C'era senza dubbio qualcosa di strano. Perchè <da te> e non <come te>? E perchè quell'enfasi sul <te>?”

Dopo questo episodio C. diventa sempre più assillante, segue Laura dovunque e la chiama a qualsiasi ora, anche di notte. Ma cosa spinge C. a comportarsi cosi? Sarà la gelosia? O c'è di più?

“Si può dire di essere felici, tristi, depressi, innamorati, furibondi, delusi, ansiosi, preoccupati...ma nessuno ammetterà facilmente di essere geloso. E' un sentimento cui si preferisce non dare voce.”

Sempre più spaventata, Laura chiede consigli ad un amico dottore. Quest'ultimo, in base agli episodi raccontati, è convinto che C. sia affetta dalla sindrome di Clèrambault o Erotomania, un tipo di disturbo delirante in cui il paziente ha la convinzione infondata e ossessiva che un'altra persona provi sentimenti amorosi nei suoi confronti.

“...Ha paura...” “Bene.” “Cosa vuoi dire?” “Solo questo, Bebita. E' bene avere paura. Bisogna sempre averne un po', è molto rassicurante. Trovo inquietanti le persone che non provano paura. Persino pericolose. Non sei d'accordo?”


“Per gli erotomani non c'è possibilità di guarigione. Non ci sono soluzioni al delirio. L' amore a vita.”


Leggendo il libro ci si aspetta sempre che accada qualcosa, un colpo di scena, ma non è assolutamente così. La storia è piatta, si va avanti per tutto il libro con la protagonista che cerca informazioni sulla sindrome di Clèrambault e che si documenta con i suoi amici (un fisico, un chirurgo e un neurologo, che sono solo quelli che ricordo, ma vi assicuro che c'è di tutto) che guarda caso hanno passato la stessa esperienza e la raccontano a turno. Insomma, non succede nulla di concreto e più che un romanzo mi è sembrato di leggere un enciclopedia medica sull'Erotomania. La storia è caratterizzata da brevi pensieri che si sovrappongono senza mai raggiungere un epilogo, lasciandoti sempre con l'amaro in bocca, fino a giungere ad un finale altresì deludente.Si dice che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina e sono d'accordo, anche se più che dalla copertina sono stata molto attratta dal titolo e ho iniziato a leggerlo piena di aspettative che ahimè non sono state affatto soddisfatte. Alla prossima storia, saluti da Giusi.

Voto Storia- 2 Carina 







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