La macchina del tempo


Autore: H.G. Wells

Genere: Fantasy

Dal 26 gennaio

Inghilterra, fine Ottocento. Quando ha raccontato agli amici di aver escogitato un marchingegno per viaggiare attraverso i secoli, nessuno l’ha preso sul serio. Il Viaggiatore del Tempo è un uomo eccentrico, un inventore: difficile prendere per buono tutto quello che la sua mente partorisce. Eppure, le cicatrici sul suo corpo sembrano supportare la veridicità di ciò che racconta: un viaggio in un futuro lontanissimo, in cui si è perso il ricordo del mondo conosciuto, popolato da creature fragili e pacifiche sottomesse a esseri crudeli e ripugnanti che si nutrono della loro carne. I Morlock – così sono chiamate le creature malvagie che abitano gli anfratti oscuri della Terra – hanno tenuto imprigionato il Viaggiatore nella loro dimensione temporale, un universo che nessuna intelligenza avrebbe mai concepito così desolante e inumano. È questa la meta cui conduce il genio più luminoso? È forse questo il destino riservato a coloro che osano superare i limiti di ciò di cui l’uomo è misura? Il viaggio più strabiliante che sia mai stato compiuto, l’avventura folle e visionaria che ciascuno, almeno una volta, ha sognato di intraprendere.

 Salve,
oggi vi parlerò di un altro capolavoro di H. G. Wells, “La macchina del tempo”, il capostipite degli scientific romances, in cui si mescolano: teorie darwiniane, visioni futuristiche e crisi apocalittiche da fine del mondo. Inghilterra, fine Ottocento. In una villa nei sobborghi alto-borghesi di Richmond, un gruppo di amici formato da illustri giornalisti, medici e scienziati, ascoltano rapiti ed esterrefatti il racconto strabiliante ed utopico del loro ospite: il Viaggiatore del Tempo. Da sempre affascinato dalle teorie di Darwin e dalla possibilità di viaggiare nel tempo, il Viaggiatore del Tempo ha costruito una macchina che permetterà lui di viaggiare attraverso i secoli e i millenni per andare a conoscere il passato, ma soprattutto il futuro, della Terra e dei suoi abitanti. A cosa porteranno gli sviluppi della tecnologia e della scienza? E le guerre e le conquiste che le nazioni stanno portando avanti?

“Che cosa avrei visto, quando la barriera si fosse interamente dissolta? Che cosa mai sarebbe potuto accadere al genere umano? Se la crudeltà fosse divenuta un sentimento comune a tutti? Se in questo intervallo di tempo la razza umana avesse smarrito le sue caratteristiche migliori, e si fosse trasformata in qualcosa di inumano, privo di sentimenti e con una forza inarrestabile? Io stesso sarei sembrato una specie di antico animale selvaggio, ancor più spaventoso e ripugnante per via dell’aspetto umano, una disgustosa creatura che bisognava togliere immediatamente di mezzo.”

Dopo un viaggio alquanto turbolento, il Viaggiatore del Tempo approda nella Richmond dell’802.701. Il paesaggio che gli si presenta davanti è quanto di più lontano possa esserci dalle sue visioni futuristiche. Prati verdi e incontaminati, palazzi enormi in cui esseri alti poco più di un metro e venti, gli Eloi, vivono e dormono tutti insieme. Sono proprio gli Eloi, questi omini del futuro asessuati, dai tratti infantili e che vestono tutti allo stesso modo, che accoglieranno il Viaggiatore del Tempo non appena atterrerà nel futuro. Un futuro che appare così lontano proprio perché tanto simile all'origine della vita sulla Terra. Perché gli Eloi vivono in pace gli uni con gli altri, non fanno che ballare e creare corone di fiori tutto il giorno, nessuna preoccupazione sfiora la loro mente che, alla fine dei conti, non appare dotata di intelligenza. Il progresso sembra aver raggiunto il suo culmine: le malattie sono state debellate, gli animali estinti, le guerre e i conflitti conclusi. Tant'è che gli uomini del futuro non hanno più bisogno di forza e intelletto, come una sorta di uomo primitivo del futuro.

“Allora il grande trionfo dell’umanità, di cui avevo tanto fantasticato, assunse un altro aspetto nella mia mente: non era stato quel trionfo di educazione morale e di generale cooperazione che avevo immaginato. Vedevo invece una vera e propria aristocrazia, padrona di una scienza perfezionata al massimo grado, condurre alla sua logica conclusione il sistema industriale odierno. Il trionfo di questo sistema non era stato soltanto un trionfo sulla natura, ma anche sull'individuo-uomo.”

 
Ma questa condizione di rovinoso splendore in cui il Viaggiatore del Tempo ha trovato il mondo del futuro, questa sorta di paradiso terrestre, si smantella nel momento esatto in cui scopre che al di sotto della superficie, in quei luoghi sotterranei dove la luce non filtra mai, vivono i Morlock, bianche creature mostruose con grandi occhi grigio rossastri, che si nutrono degli Eloi.

Quella di Wells è una visione utopistica e distopica del remoto futuro che attende l’umanità, la corsa al progresso che, in conclusione, non porterà a nient’altro che ad un ritorno alle origini. Gli Eloi, che in un primo momento incuriosiscono il nostro Viaggiatore perché esteticamente simili ad esso, non si dimostrano altro che quell'aristocrazia che non fa altro che vivere e sopravvivere sulle spalle dei Morlock, la classe operaia che vive nelle tenebre. Sono esseri così tanto simili per intelletto all'uomo da fare proprio per questo ancora più paura.
Quella che ci viene presentata è la conclusione del nostro mondo, il sole fermo nel cielo e lo spegnersi della vita sulla Terra. Ma è veramente questa la vera, triste conclusione che ci aspetta? Oppure per l’umanità c’è ancora una speranza? A queste domande il Viaggiatore non potrà mai dare una risposta, quindi spetta a noi la scelta di a cosa e a chi credere.

“«So perfettamente che tutto questo vi sembrerà incredibile; per me la sola cosa incredibile è trovarmi questa sera in questa vecchia stanza così familiare, guardare i vostri volti amichevoli e raccontarvi la mia favolosa avventura. No, non posso pretendere che lei mi creda. Interpreti pure le mie parole come una menzogna… o come una profezia. Dica che nel laboratorio ho fatto un sogno. Reputi che ho messo insieme questo romanzo dopo aver meditato sul destino del genere umano. Io vi assicuro che si tratta della verità.»”


Voto storia - 3 Bella 

 



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