Ti vedo per la prima volta
Genere: Narrativa contemporanea
Autore: Diego Galdino
Data: 18 Aprile 2017
Josephine ha grandi occhi grigi e un sorriso contagioso, proprio come sua madre. Lei però non l'ha mai conosciuta. Anzi, l'ha creduta morta per anni e, quando l'ha ritrovata, ormai era troppo tardi. In compenso Josephine ha trovato una nuova famiglia: tre fratellastri di cui non ha mai saputo l'esistenza. Carlotta, Emilia e Lorenzo. Arrivata a Roma per passare del tempo con loro, Josephine è subito stregata dal romanticismo della città eterna. Mentre il suo cicerone d'eccezione, Lorenzo, la guida attraverso i luoghi preferiti dalla madre e alla scoperta di incantevoli angoli nascosti, Josephine deve ammettere a se stessa che non è solo la città a far battere il suo cuore…
Buongiorno lettori, eccoci alla sesta tappa di questo splendido Blog tour, oggi daremo un tributo alla bellissima città di Roma, la quale conosceremo anche attraverso le parole dell'autore nel romanzo.
Vivo nella capitale da tutta la vita ed è stato fantastico
ritrovare moltissimi luoghi citati nel libro. Ovviamente non parlo di quelli
solo famosi, bensì anche di quelli più segreti e misteriosi, quelli che spesso
anche gli stessi romani non conoscono.
Esplorare questa città è un po’ come respirare e vivere in
una casa diversa ogni giorno.
Il Parco dell’Appia antica, citato nel libro, si raggiunge
in molti modi, ma di certo il più bello è quello della passeggiata lungo la
stessa antica strada. Fa un certo effetto camminare su quegli enormi lastroni e
dirsi che più di duemila anni prima veniva calpestata da commercianti ed
eserciti di legionari, messaggeri, o semplici viandanti.
Del resto si dice che tutte le strade portano a Roma, perché
in effetti gli antichi romani amavano esplorare e costruire, ma amavano ancor
di più tornare a casa, gustare dell’ottimo cibo e riposarsi, il tempo necessario
per tornare a conquistare altre terre.
In effetti ad ogni viuzza del centro e dei Castelli si
trovano trattorie e tavernette, ma ci sono alcuni ristoranti davvero
particolari, come La parolaccia, in cui vi sconsiglio di andare se non riuscite
a resistere ad insulti gratuiti e del tutto ingiustificati da parte dei
camerieri.
Nel libro si fa riferimento ad alcune delle più belle
affacciate di Roma. In effetti camminando tra gli antichi alti palazzoni di
marmo, sembra impossibile che ci siano scorci così belli. I più famosi sono il
Gianicolo e ovviamente il Pincio, ovvero la terrazza di Villa Borghese. Ma c’è
un giardino segreto, il Giardino degli Aranci, che è pura magia. Per non
dimenticare il Roseto Comunale, che riapre i battetti ad aprile ed è del tutto
gratuito.
Ci sono passaggi sotterranei misteriosi che partono da
Castel Sant’Angelo e arrivano fino a Piazza Navona.
Ci sono camminate
sopraelevate segrete tra San Pietro e Castel Sant’Angelo, che erano le vie di
fuga dalla sommosse cittadine create dal Papato.
Per non parlare della classica passeggiata al Colosseo, al
Circo Massimo, ai Fori imperiali e tra i colli romani. Sembra di passeggiare
nel secolo sbagliato, se si attraversa la città eterna durante la sera. Quasi
vedi le bighe, vedi i mercati, vedi la gente vestita in tonaca e i legionari
che marciano fieri.
Sì, Roma è una città bellissima e il fascino che esercita su
Josephine, la protagonista del libro, non mi è nuovo. È il fascino di tutti
coloro che passano per Roma e si fermano a respirarne la magia.
È il fascino della Città Eterna. Non è facile descriverlo a
parole. Non vi resta che passare da queste parti a venire a vedere con i vostri
stessi occhi!
Vi invito a seguire il resto delle tappe, e vi auguro una buona lettura.
1 comments
che bella la nuova grafica :) questo libro poi lo leggerò a breve, spero che mi piaccia
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