Un piccolo infinito addio


Autore: Emily Pigozzi

Genere: Romanzi Rosa

E se l’uomo che credevi di odiare fosse l’unico in grado di scaldarti il cuore?
Lara Corsini è un medico: ha poco più di trent’anni, ma vive un’esistenza solitaria e costellata di ricordi. L’unico sentimento vero che prova è l’odio per Cesare Marano, ex ragazzo scapestrato e primo amore di sua sorella, la dolce e bellissima Susanna, ma anche il colpevole della sua morte prematura. 
Da allora sono trascorsi vent’anni. Dopo il carcere, di Cesare si sono perse le tracce.
Il suo improvviso ritorno in città risveglierà sentimenti mai sopiti, ma Lara dovrà fare i conti con una eventualità imprevista: Cesare è un uomo ferito, completamente diverso, e la ragazza sente crescere verso di lui un’attrazione irresistibile. 
I due saranno capaci di lasciarsi alle spalle i dolori del passato e credere in un nuovo, travolgente amore?

Una storia dolce amara sulla sofferenza e la rinascita, e sugli imprevisti e le passioni che possono cambiare l'intero corso di una vita.

Salve lettrici,
Oggi vi voglio parlare del nuovo romanzo di Emily Pigozzi: "Un piccolo infinito addio".

Cesare non torna a casa da anni, il senso di colpa lo logora talmente tanto che lo fa viaggiare di Stato in Stato, di città in città, lasciando a casa l'unica persona che non lo ha mai abbandonato: sua madre. Ma da qualche mese è venuta a mancare anche lei e per Cesare dunque è arrivato il momento di tornare a casa, di affrontare i suoi demoni.
Lara, dottoressa a tempo pieno, é la persona più sola della terra. Non ha nessuno, neppure un gatto. Lei vive di solitudine e di rancore. Rancore per l'uomo che le ha portato via tutto.

"Baci proprio me? Il tuo carnefice?"

Il ritorno a casa di Cesare é doloroso, straziante: ogni cosa gli parla di Susanna, ogni cosa le ricorda cosa ha fatto e ogni dolore, ogni senso di colpa, Cesare lo affoga nell'alcol. Quando però arriva in ospedale, quasi morto per il troppo alcol, la sua vita cambia totalmente. Cesare torna a vedere la luce, accecato dall'unica persona che più di tutti dovrebbe odiarlo.
L'autrice tramite i pov di Cesare e Susanna racconta la storia divinamente. Intrecciando infatti passato e presente possiamo avere il quadro della situazione molto più completo, e possiamo percepire l'amore che legava i due. Cesare era tutto per Susanna, e lei per lui era il mondo. Potendo infatti sentire e percepire il loro amore, capiamo anche la scelta dell'autrice di legare Cesare con Lara. Insomma, legare Lara, la donna a cui Cesare ha strappato tutto, al suo carnefice, è una scelta quasi irrealistica, no? E invece l'autrice spiega la sua scelta tramite l'amore, l'amore che Susanna prova per entrambi. Lara, infatti, che più di tutti dovrebbe odiare Cesare alla fine se ne innamora. Vede in lui un legame con il passato, la fine dei suoi giorni bui e l'inizio di una nuova vita. Capace di guardare oltre il passato, dimentica tutta la solitudine provata in questi anni e guardando Cesare riesce a dimenticare anche tutto il rancore provato, perché capisce che il dolore e il senso di colpa che lui ha provato l'hanno già distrutto abbastanza, fino a portarlo quasi alla morte.

"Tu non sei il mio carnefice e io non sono la tua vittima. Siamo stati preda di uno strano destino, io e te. E solo tu eri destinato a sciogliere l'incantesimo."

La scrittura dell'autrice mi è piaciuta molto. L'ho trovata fluente e leggera, ma anche intensa ed emozionante. 
Il romanzo infatti sembra che sia sempre accompagnato da un non so che di malinconico, come se il loro dolore fosse abbastanza forte da arrivare al lettore. La solitudine, il senso di colpa e il rancore sono nulli se paragonati alla sofferenza dei protagonisti, al dolore della loro perdita. Detto ciò, però, devo precisare che alcune cose non mi sono piaciute, ad esempio l'ho trovato poco dettagliato. La storia meritava molto di più e i loro sentimenti, forti ed intensi, meritavano di essere raccontanti meglio. Prendiamo Lara, la ragazza passa dall'odio all'amore in poche pagine. Mi sarebbe piaciuto leggere più dettagli sulla sua battaglia cuore e mente, sul suo dilemma passato e futuro. Mi è parso inoltre che in alcuni capitoli l'autrice andasse troppo di fretta, tralasciando così parti fondamentali. 
Per fortuna, però, nonostante queste piccole imperfezioni la storia non perde, si legge tutta d'un fiato, dal prologo all'epilogo, che poi sono le parti che più ho amato.
Nel prologo l'autrice sceglie di inserire due citazioni famosissime: una tratta dal drammaturgo per eccellenza, Shakespeare, e l'altra di Bon Jovi in Always. Entrambe le citazioni rappresentano alla perfezione il romanzo e il sentimento che lega Susanna a Cesare. 
Susanna infatti, come possiamo vedere anche nell'epilogo, è la protagonista indiscussa. È per lei tutto il dolore, tutta la rabbia, ed è grazie a lei ritorna la luce. Infatti, mentre leggevo l'epilogo continuavo a canticchiare nella testa una delle canzoni Disney per eccellenza, simbolo dell'eternità: "unica realtà." Pensando a quanto Susanna si stesse prendendo cura delle uniche persone che ha amato davvero in vita, pensando a quanto sia vero che anche chi non c'è più ci protegge da lassù.
Insomma, che altro aggiungere? È un romanzo che emoziona, romantico e intenso al punto giusto. È un romanzo che racconta di come la morte di una persona cara spegne la luce che è in noi, una luce che solo l'amore può riaccendere. Rinascita e Dolore infatti sono le sensazioni dominanti di questo romanzo che racconta di un amore che dura per sempre, e di un addio che attraversa l'eternità.


Voto libro - 4 Bellissimo




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