The Winner's Curse



Autrice: Marie Rutkoski

Genere: Fantasy

27 Luglio

In quanto figlia del generale di un belligerante impero che riduce in schiavitù i popoli conquistati, la diciasettenne Kestrel ha due scelte: può arruolarsi o sposarsi. Lei però ha in mente qualcos'altro... Qualcosa che trova negli occhi di un giovane schiavo che decide di comprare all'asta. Ma presto scoprirà che il prezzo che ha pagato per averlo è più alto di quanto pensasse...

Salve a tutti! 
Avete presente quei libri di cui avete sentito parlare tantissimo da chi ha i vostri stessi gusti letterari e che non vedete l'ora di leggere? Oggi vi parlo di un libro del genere. Grazie alla Leggereditore, che ha esaudito il mio desiderio, ho potuto infatti leggere "The Winner's Curse, La maledizione" di Marie Rutkoski, primo libro di una trilogia davvero appassionante ambientata in una terra alternativa, in cui l'Impero Valoriano ha conquistato e soggiogato gran parte delle popolazioni vicine. 
Kestrel è la figlia di un valoroso generale, che è riuscito a sottomettere la popolazione di Herran. La sconfitta ha significato per quel popolo la schiavitù e il totale o quasi annullamento delle loro antiche tradizioni. 
L'impero valoriano è un impero di soldati, in cui il valore di guerrieri e militari è l'unica cosa che conta. Pertanto, tutti i giovani valoriani entro i vent'anni dovranno fare una scelta: arruolarsi o sposarsi. 
A diciassette anni e con la passione per il piano, Kestrel aborre entrambe le alternative. Inoltre la pressione che le impone il padre per far sì che si arruoli è immensa. 
Ma non è solo la sua anima di musicista a soffrire per questa vita soffocante, bensì anche l'empatia che la ragazza non può fare a meno di avere verso gli herrani. 
Sebbene sia addestrata, non è una guerriera particolarmente abile. La sue dote indiscussa è invece la capacità da stratega. 
Con questi presupposti, Kestrel si ritrova trascinata a un'asta di schiavi e pur di liberarne uno spende un notevole patrimonio. Lo schiavo è taciturno e ribelle, ma sa lavorare il ferro e sa cantare, o almeno è questo che dice il banditore. In realtà, portando a casa sua questo schiavo, Kestrel non sa di aver messo in moto una serie di eventi a cui assisterà impotente. 
Arin, così si chiama lo schiavo, è in realtà un nobile herrano caduto in schiavitù come il resto del suo popolo. Odia i valoriani con tutto il suo cuore, ma si ritrova ad osservare Kestrel e il suo comportamento diverso dagli altri. 
I due ragazzi non potranno fare altro che essere attirati l'uno all'altra, anche se contro i loro desideri iniziali, contro i loro popoli e a quanto pare contro il destino. 
Non importa quanto un piano sia stato pensato e studiato, ci sarà sempre qualche variabile non calcolata che interferirà in modi devastanti, che avrà ripercussioni su più di una vita. Forse su due popolazioni. 
Ma Kestrel e Arin sono due anime affini. Capirlo sarà la loro gioia e la loro rovina. 
Non posso dirvi altro per non fare troppi spoiler. Di certo posso dirvi: leggete questo libro! 
Il ritmo incalzante della narrazione, il bisogno di sapere la prossima mossa, la necessità di capire i personaggi e le realtà quotidiane di questo impero, vi terranno incollati alle pagine. 
Da vera romana, poi, ho apprezzato tantissimo la similitudine tra i valoriani e le milizie dell'Antica Roma. 
Lo stile dell'autrice è come un pezzo al pianoforte. Parte piano, come se le prime note fossero più basse e sussurrate, per poi aumentare in un crescendo sempre più emozionante e coinvolgente.
I personaggi di Kestrel e Arin, così come anche tutti i personaggi secondari, sono costruiti benissimo, un pezzettino alla volta. Ognuno ha il suo ruolo chiave, ogni frase detta e ogni azione compiuta portano i protagonisti lì dove devono andare. 
Insomma, questo libro si è confermato ciò che speravo, mantenendo la promessa che aveva fatto all'inizio. 
Non posso che aspettare con ansia il seguito e anche voi, dopo aver letto il primo, avrete il mio stesso stato d'animo.
Buona lettura!



Voto libro - 5 





Autrice: Marie Rutkoski

Genere: Fantasy

26 Giugno

Un matrimonio reale è il sogno di ogni ragazza: sfarzo, festeggiamenti e balli fino all’alba. Ma non per la bella Kestrel, per la quale invece le nozze ormai prossime con il principe Verex rappresentano una gabbia che non le lascia via di scampo. Con l’avvicinarsi del matrimonio, vorrebbe ardentemente raccontare all’amato Arin la verità sul suo fidanzamento, se solo potesse contare su di lui… Ma di chi può ancora fidarsi, se non può credere neanche più a se stessa? Spia in incognito alla corte imperiale, Krestel è diventata una professionista dell’inganno: vive nella menzogna, per trasmettere informazioni agli errati, il popolo che dovrebbe considerare suo nemico, ed è finalmente vicina a scoprire un terribile segreto. Nel frattempo Arin, che da semplice schiavo è diventato governatore di Herran, arruola alleati per allontanare dal suo Paese un pericoloso nemico ed è attanagliato dal sospetto che Krestal sappia molto di più di quanto dica, e che menta… La verità, però, può fare più male delle menzogne, e quando verrà a galla, Kestrel e Arin dovranno fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte.

Salve a tutti! 
Aspettavo il secondo volume di questa serie con ansia. E con ansia mista ad angoscia, mista a follia, aspetterò anche il terzo, visto il cliffhanger con cui è finito quello che ho appena letto. Sto parlando di "The winner's crime. La vendetta" di Marie Rutkoski, che grazie alla Leggereditore ho potuto leggere in anteprima. Avevamo lasciato Arin come governatore di Herran e Kestrel ormai promessa al figlio dell'imperatore valoriano. Kestrel si era immolata, proponendo questa soluzione all'imperatore per permettere ad Arin di sopravvivere ad una guerra altrimenti destinata a distruggere la ribellione herrana. Arin non riesce a capacitarsi di questa scelta, perché non è a conoscenza dei reali motivi che hanno spinto Kestrel ad accettare un fidanzamento che non avrebbe mai preso in considerazione. Nel suo cuore spera che Kestrel abbia un piano, qualcosa che riguarda anche lui, perché non può credere che quello che hanno condiviso sia stata solo finzione. Nella capitale Kestrel si trova a muoversi nella corte in un gioco sottile e spietato con l'imperatore. Ogni mossa di Kestrel deve essere studiata e soppesata, o le conseguenze potrebbero essere terribili. La ragazza potrebbe adagiarsi nelle comodità e nei lussi della corte e dimenticare chi era, chi è sempre stata, fingere che la vita futile sia adatta a lei. Ma sa in cuor suo che non potrebbe mai rinnegare se stessa fino a tal punto. Del resto l'imperatore l'ha scelta per questo, perché sa che fine stratega è la giovane donna. Sarà un'ottima imperatrice, che il despota ha intenzione di plasmare a sua immagine. Quello che nessuno sa sono le reali motivazioni che spingono Kestrel. Non solo Arin, ovviamente, ma anche la consapevolezza che l'impero è nel torto, che sono loro i perpetratori di soprusi, che la morte di molti valoriani per mano di Herran è solo la conseguenza della guerra portata dall'imperatore. 
E poi troviamo Arin, che non demorde, che non vuole credere a questa versione finta di Kestrel. Entrambi sanno che la situazione di Herran è solo temporanea. Trame nell'ombra, intrighi a corte e fuori dalle mura, battaglie terribili nelle terre dell'Est, porteranno i due ragazzi ad allontanarsi sempre di più, nonostante sono sempre e comunque attirati l'uno all'altra come falene al fuoco. Ed è una fiamma ardente quella che brilla tra loro. Una fiamma impossibile da spegnere, che nonostante tutto sembra congiurare contro di loro. A una trama ben costruita, aggiungete personaggi così vivi da sembrare reali e uno stile di scrittura poetico e al contempo diretto. 

"Il disonore, si disse, era invece accettare l'idea di onore di qualcun altro senza porsi domande". 

Sia Arin che Kestrel sono cresciuti, cambiati, eppure nel loro animo resta un sottile ottimismo che non dà loro tregua e li spinge a continuare e perseverare sulla strada tortuosa e quasi impossibile che hanno scelto. Spero si evinca dalle mie parole come muta il loro rapporto e come cambiano in relazione alle vicende che vivono, purtroppo non posso entrare troppo in dettaglio o rischierei spoiler. Questo perché sono due personaggi molto dinamici, che agiscono e riflettono di continuo, lasciando al lettore poco spazio per riprendere fiato tra una scena e un'altra. Ci sono anche momenti in cui ci si perde letteralmente nel loro animo, nelle loro considerazioni, nelle loro emozioni. L'autrice è davvero abile in questo, nell'alternare momenti di azione e momenti in cui si rispecchia a pieno l'interiorità dei protagonisti. Non mancano spunti di riflessione molto attuali sulla guerra, sul mentire per salvare chi si ama, sul mentire a se stessi e sul fidarsi del proprio istinto. Alla fine urlerete anche voi come me, perché non potrete sopportare di rimanere così in sospeso. Le mie parole son ben misera cosa, per capire che impatto ha questo libro dovete assolutamente leggerlo! 



Voto libro - 5 




Autrice: Marie Rutkoski

Genere: Fantasy

La guerra è cominciata. Arin ne è al centro a fianco a nuovi alleati dei quali non si può fidare per combattere contro l'impero. Anche se si è convinto di non amare più Kestrel, Arin non l'ha dimenticata, come non ha dimenticato chi è diventata: il tipo di persona che ha sempre disprezzato. Ha tenuto più all'impero che alla vita di persone innocenti, e certamente più che a lui. O almeno, questo è quello che crede. Nel gelido Nord, intanto, Kestrel è prigioniera in un brutale campo di lavoro. E mentre cerca disperatamente un modo per scappare, vorrebbe che Arin sapesse quello che ha sacrificato per lui. Vorrebbe farla pagare all'impero per quello che le è stato fatto. Ma nessuno ottiene quello che vuole solo desiderandolo. Mentre la guerra si fa più intesa, entrambi scoprono che il loro mondo sta cambiando in modo irreversibile. L'est è in guerra con l'ovest e loro sono nel mezzo. Con così tanto da perdere, chi può vincere davvero?
Salve a tutti!
Ho approfittato di questo periodo per recuperare l'ultimo volume della serie “The Winner's Curse” di Marie Rutkoski: “Il bacio”.
Considerato come era finito il secondo, avevo paura che altre disavventure aspettassero i nostri due protagonisti, soprattutto Kestral, che ha pagato davvero a caro prezzo il suo amore per Arin.

Imprigionata nelle miniere del nord, drogata perché subisse con sottomissione e quasi gratitudine la fatica, per poi dimenticare la vita precedente. Passa un mese prima che Arin, in piena schermaglia proprio con il generale (il padre di Kestrel), abbia sentore che sia accaduto qualcosa alla spia chiamata Falena, spia che inizialmente credeva fosse Kestrel. È stata la ragazza a ingannarlo facendogli credere che lei non lo ama e che non è stata lei a sacrificare tutto pur di diventare la sua spia.
Quando infine Arin la libera, la ragazza non ricorda nulla della sua identità ed è in uno stato pietoso, sia fisicamente che psicologicamente. Ci vorrà molto tempo perché lei recuperi pezzi di se stessa e di chi è stata. Nel mentre la guerra contro l'impero valoriano continua senza esclusioni di colpi. 

"Un’emozione colorò la sua espressione, una sorpresa oscura, il tipo riservato a una tempesta che lacera il cielo ma non sconvolge la tua esistenza, non distrugge tutto quello che ami. Il tipo che ti fa sentire in salvo."

Non posso raccontare oltre senza fare molti spoiler, ma posso dire che la conclusione di questa trilogia vi lascerà soddisfatti. Ogni nodo verrà al pettine, ogni intreccio lasciato sospeso verrà risolto in un modo che non lascerà nulla al caso.
Uno dei punti assolutamente forti di questa storia restano i personaggi e la loro crescita personale. Non cambiano solo le interazioni tra loro, cambia il modo di percepire e vivere sia di Kestrel che di Arin.
Non abbiamo più la Kestrel in apparenza sicura di sé, abbiamo una ragazza spezzata che deve rimettere insieme i pezzi. Ma lei farà di più, lei si ricostruirà in qualcosa di diverso e nuovo, stavolta forte davvero, perché riconosce anche il valore dell'amore oltre che il potere devastante che ha sulle persone.

"Pensò a come la sofferenza rappresentasse i punti dove le parti di una persona si uniscono. Passato e presente. Amore e odio."

La crescita di Arin l'abbiamo già vista nel libro precedente, ma ora ne vediamo anche il conflitto interiore dato dal suo bisogno di rivalsa da una parte, ma anche dal pari bisogno di amare con tutto se stesso Kestrel, senza risparmiarsi.
La narrazione è incalzante e in terza persona, permette di entrare nella testa di tutti i personaggi, senza tralasciare nulla.
La poesia di alcuni passaggi mi ha incantata ancora una volta. 

"Tutti i pezzi del suo essere andarono al loro posto, a formare l’immagine di un mondo perduto. Il ragazzo che lo stava scoprendo. La ragazza che vedeva le scintille e la fiamma e capiva, finalmente, quello che provava. Capiva che era quello che provava da molto tempo."

Non potete farvi scappare questo volume conclusivo, che chiuderete con un sospiro di sollievo. 

Voto libro - 4
 



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