Cuore, sopporta


Autore: Francesca d'Aloja

Genere: Narrativa 


Perché Adele decide di ritirarsi in una villa isolata sul mare? Da cosa fugge? Cosa l'ha ferita? Aveva tutto ciò che si può desiderare: un lavoro, un'amica speciale, una sorella adorata anche se tanto diversa da lei, Nina, e soprattutto un grande amore, Thomas, il ragazzo "con un viso da apostolo". Una fatalità sembra unire i personaggi, legati dal Libro tibetano dei morti come da un lungo filo rosso che attraversa le loro vite. Sin dall'infanzia, Adele è governata da un costante senso di insicurezza, mentre Nina è sfrontata e incosciente; una è mossa da un insopprimibile bisogno di consenso, l'altra si è sempre presa ciò che la vita ha potuto offrirle, anche a costo di compromettere gli equilibri. Adele e Nina, unite da uno sconfinato amore reciproco. Ma il destino distribuisce privilegi e infligge punizioni senza alcun criterio. Una serie di scoperte che colpiscono al cuore i personaggi del romanzo condurrà a una verità sconvolgente.

Salve a tutti!
Oggi vi parlo di una piacevole scoperta, per cui ringrazio la Mondadori che mi ha permesso di leggere questa storia. 
Il libro che mi ha sorpreso e tenuta incollata alle pagine si intitola "Cuore, sopporta!" di Francesca D'Aloja. Le prime pagine non mi avevano entusiasmato, ma il ritmo incalzante della narrazione mi ha subito fatto ricredere.
Adele ha quasi quarant'anni e vive da sola in una villa di famiglia in Toscana, seppur lei sia di origini romane. Già dalle prime battute si intuisce che è successo qualcosa che l'ha portata a questo isolamento, qualcosa di drastico che riguarda la sua famiglia e in particolar modo sua sorella Nina. 
Per scoprire cosa sia successo dobbiamo attendere che l'autrice, un pezzo di puzzle alla volta, ricostruisca scenari, incontri, decisioni di vita, scene 
quotidiane, e così via. 
L'arte di questa scrittrice sta nel fare tutto ciò senza mai annoiare, senza soffermarsi su dettagli futili, bensì rendendo ogni elemento prezioso e importante per la storia. Scopriamo così chi è Adele, ancorata alla realtà, tanto quanto Nina non lo è. Sua sorella è una spericolata viaggiatrice, senza mai fissa dimora, senza mai un vero scopo se non quello di fuggire da se stessa. 
È un'attrice che recita nella vita, ma smette di farlo sul grande schermo alla prima occasione importante. È una ragazza bellissima, che Adele cerca di proteggere e accettare, senza riuscire mai davvero a capirla. 
Poi Adele incontra Thomas, pittore italo-americano, convinto che il suo numero sia il sette. Ogni sette anni si chiude un cerchio, per lui, così si trasferisce a Roma, dopo essere nato a Firenze, vissuto a New York e poi a Spoleto. La sua arte era in stasi, fino a che non si innamora di Adele. Ed ecco che la sua arte si trasforma in qualcosa di nuovo, di diverso. 
Il loro amore illumina e annulla tutto ciò che lo circonda. Il loro amore è totale, bellissimo e terribile al tempo stesso, perché pretende tutto da entrambi. 
Ma Adele non lo capisce, troppo persa nella sua felicità. Ma un amore così totale, se poi viene perduto, trascina con sé in un buco nero tutto il resto. Ed è questo che succede, ma non vi racconterò come, né dove, né perché. Lascerò a voi l'arduo compito di scoprirlo. 
Ed ecco che ci ritroviamo alcuni anni dopo con un'Adele sola, svuotata e in un certo senso accartocciata dentro se stessa. Ma accade qualcosa di inaspettato, qualcosa che la spinge a ritrovare se stessa, ma prima di tutto a trovare il perdono. Come dicevo, questo libro è stato una scoperta. Una di quelle che non vedi l'ora di finire le faccende di casa per poter continuare a leggere, eppure tardi ancora un po' perché hai paura di scoprire cosa succederà dopo. 
Lo stile narrativo dell'autrice è appunto incalzante, ma in modo delicato, costante. Come un torrente che trascina un tronco lentamente a valle, così sono stata trasportata alla fine del libro quasi senza accorgermene. I personaggi sono ben costruiti, narrati in modo impeccabile attraverso le loro azioni e le piccole quotidiane scelte che fanno, soprattutto attraverso le loro relazioni con gli altri.
Adele all'inizio non mi entusiasmava come persona, per il suo modo di vivere le cose quasi fosse in disparte. 
Nina sembrava quella più simile all'ideale di protagonista femminile, finché non si svela la vera personalità che nasconde, di bugiarda e codarda, come si definisce lei stessa. 
Thomas sembra essere l'eroe tormentato, ma non si capisce mai di cosa. Cela la sua vera essenza dietro un muro, di cui Adele si accorgerà molto più in là. 
I luoghi narrati poi mi sono vicini al cuore, perché ambientato soprattutto a Roma, ma mai descritti in modo didascalico, bensì partecipati attivamente dai protagonisti. Che altro dire? 
Ci sono tantissime frasi che avrei voluto sottolineare per la loro vena poetica. Quindi, leggete questa storia. Consiglio assolutamente questo libro!


Voto libro - 5 Wow Stupendo



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