Little thieves. C'era una volta una ragazza cattiva


Genere: Fantasy

Scritto da: Margaret Owen

12 marzo 2024

C'era una volta una serva che prese il posto di una principessa. La candida figlia dei sovrani era stata promessa al principe ereditario di un regno lontano, ma quando partì per le nozze, sua madre mandò una giovane serva ad accompagnarla. Invece di sottostare alla principessa, però, l'avida e meschina serva le rubò l'identità e la cacciò da palazzo. Di giorno prese a vestire i panni della principessa, di notte a derubare la nobiltà sotto le spoglie della ladra Penny Phantom. Finché non offese la divinità sbagliata, che le scagliò addosso una maledizione: se entro due settimane non avesse fatto ammenda, sarebbe morta ricoperta da pietre preziose.



Salve salve!
Dopo averne sentito parlare benissimo e aver ammirato le edizioni stupende che ne hanno fatto, ho recuperato “Little Thieves. C’era una volta una ragazza cattiva” di Margaret Owen.
Il libro è un fantasy young adult, retelling de “La ragazza delle oche” dei fratelli Grimm.

“In un tempo lontano, in una fredda notte nel pieno dell’inverno, nel cuore più oscuro della foresta, Morte e Fortuna giunsero a un crocevia.”

Vanja Schmidt è la tredicesima figlia di una tredicesima figlia, è una bambina sfortunata, per questo la madre decide di abbandonarla. A quattro anni, Vanja diventa la figlioccia di Morte e Fortuna.
Vanja cresce nel castello del principe di Sovabin come cameriera personale della principessina Gisele; le due diventano grandi amiche.
Nonostante i maltrattamenti che riceve dai genitori della principessa, Vanja crede che l’amicizia con Gisele sia più forte di qualsiasi cosa e che la sua amica farebbe di tutto per proteggerla.
A sue spese, Vanja scopre che ci sono cose più forti dell’amicizia.
Da quel fatidico giorno, Vanja inizia a serbare un rancore incandescente verso Gisele e i nobili che credono che tutto gli sia dovuto, persino il controllo delle persone.
La sua vendetta ha inizio quando il margravio di Bóern, l’uomo più potente e pericoloso del regno, chiede la mano di Gisele. Per proteggere la figlia, la madre le dona un filo di perle magiche.
Da quel momento, Vanja diventa Gisele, le ruba le perle e la vita: la sua vendetta può avere inizio.
Da quel momento, Vanja diventa il Pfennigeist, il Fantasma della moneta, un abile ladro che deruba i nobili dei loro averi e lascia in cambio una singola moneta rossa, quella con il valore più basso.
La resa dei conti, però, si sta avvicinando: il promesso sposo di Gisele, un dio minore, l’ha maledetta e un fastidioso sottoprefetto sta indagando sui furti di gioielli.
Inoltre, le sue madrine stanno aspettando il momento in cui Vanja cederà e chiederà l’aiuto di una delle due affinché possano reclamarla come serva.
Riuscirà Vanja ad essere più furba e più veloce di tutti i suoi nemici?

“È così che comincia il gioco, capite. Primo passo: mostra loro la carta che cercano.”

“Little Thieves” è una storia fortemente atmosferica con un worldbuilding estremamente interessante.
Il mondo creato dell’autrice è ispirato alla Germania di inizio ‘800, soprattutto dal punto di vista storico, sociale e anche geografico. Interessante il lavoro nella costruzione del sistema di leggi; potrebbe sembrare un di più, ma è fondamentale per la risoluzione della storia.
Dal punto di vista spirituale, questo mondo è governato da dei maggiori e minori. Gli dei minori sono manifestazioni delle credenze umane, quindi sono molto presenti nella vita delle persone (quando decidono di farlo).
L’atmosfera è incredibile: boschi incantati, palazzi sfarzosi, divinità concrete e solide, magia e pericolo.

«Hai cercato la Morte nel bosco. Pensavi che il ritorno sarebbe stato facile?»

Vanja ci racconta la sua storia in prima persona; di solito è abbastanza diretta, ma non si lascia scappare modi più poetici per parlare della sua vita.
Tra i capitoli ambientati nel presente, in cui a volte si susseguono dei flashback, compaiono dei racconti, brevi favole il cui scopo è ben più profondo.
Vanja è una narratrice estremamente sarcastica, ma è chiaro che la sua sfacciataggine a volte è solo una facciata. Vanja ha sofferto e soffre ancora, nonostante dica di essere cattiva, le ragioni per cui ha rubato la vita di Gisele e per cui ruba ai ricchi sono comprensibili. Il modo in cui è stata trattata ha lasciato cicatrici profonde; per quanto cerchi di non pensarci, l’abbandono di sua madre e il fatto che le sue madrine non riescano a trattarla semplicemente come una figlia, sono ferite sempre aperte.
Vanja indossa una maschera da cattiva, da bulla, da ragazza dal cuore di ghiaccio, ma è una facciata per non mostrare al mondo che in realtà è convinta di non essere abbastanza; in fondo lei è solo Vanja, una serva, perché qualcuno dovrebbe sceglierla o amarla. La sua è una storia davvero triste e dolorosa, riesce a toccare corde profonde, per cui è impossibile non sostenerla e volerle bene.
La storia d’amore è enemies to lovers ed è dolcissima. Sviluppata molto bene e ha un sacco di momenti romantici.
Nonostante la giovane età dei protagonisti (16 anni), è coerente e coinvolgente.

“C’era una volta una ragazza fredda come l’inverno, avida come un re, sola come un orfano.”

La storia parte lentamente, a me ha iniziato a coinvolgere dopo il 30%, ma una volta superato questo punto, il romanzo diventa impossibile da mettere giù.
Gli ultimi capitoli sono stati una corsa contro il tempo, pieni di tensione e di adrenalina.
Sono rimasta piacevolmente affascinata da ogni aspetto di questa storia, è vivace, affascinante, coinvolgente ed emozionante. Non vedo l’ora di leggere il secondo volume, sperando che non mi deluda!
Baci

Voto libro - 5





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