Tress del mare smeraldo


Genere: Fantasy


Scritto da: Brandon Sanderson


9 aprile 2024


Tress vive su un'isoletta sperduta nel mezzo di un oceano color smeraldo, un oceano un po' diverso da quelli cui siamo abituati, fatto di spore piovute da una gigantesca luna. Costretta a rimanere sul suo scoglio di nerissima arenaria, Tress vi conduce un'esistenza tranquilla, costellata di piaceri semplici: collezionare le tazze che le portano marinai di passaggio provenienti da terre lontane e ascoltare le storie che racconta il suo amico Charlie. Almeno, questa è stata la sua vita fino al giorno in cui il padre di Charlie, il duca dell'isola, decide di partire con il figlio per trovargli una sposa, un viaggio che si conclude in modo del tutto inaspettato. È l'inizio di una pericolosa, entusiasmante avventura che Tress non avrebbe mai saputo nemmeno immaginare: imbarcatasi clandestinamente su una nave, deve riuscire a trovare la Fattucchiera del Mare Mezzanotte, navigando tra rotte infestate dai pirati e spore letali, su un mare in cui ogni singola goccia d'acqua potrebbe significare la morte. Ambientato nel cosmoverso condiviso con le "Cronache della Folgoluce" e "Mist- born", "Tress del Mare Smeraldo" era stato scritto da Sanderson solo per la moglie, che ha poi spinto lo scrittore a condividerlo con i lettori. "L'ho scritto senza vincoli di tempo, aspettative o limiti alla mia immaginazione" racconta l'autore, invitando tutti a "far parte della magia."


Salve salve!
Grazie alla casa editrice Mondadori (OscarVault) ho avuto il piacere di visitare per la prima volta il Cosmoverso di Brandon Sanderson.
“Tress del Mare Smeraldo” è un romanzo standalone ambientato su uno dei vari mondi che formano il Cosmoverso.
Il romanzo può essere letto senza aver letto gli altri volumi del Cosmoverso, prima di iniziarlo mi sono informata e mi sono accertata che la storia non fosse collegata alle altre serie.
Inoltre, dalla mia esperienza di lettura, posso affermare che i riferimenti al resto dell’universo non rendono oscura la comprensione di questa storia.

Nel mondo di Tress, il mare non è liquido, ma composto di spore di vari colori: azzurre, verdi, rosa, rosse, nere… Le spore sono abbastanza innocue, tranne quando entrano in contatto con l’acqua. L’acqua le attiva e le spore si trasformano: quelle rosa diventano cristalli, le verdi rampicanti, le rosse spine, etc.
Trovarsi su una nave su un mare di spore e incontrare acqua significa morire in modo atroce.
Tress è una lavavetri e vive su una piccola isola nel Mare Smeraldo, Punta di Diggen o la Roccia per chi ci abita.
La sua famiglia non ha molto, ma Tress trova sempre il modo di fare tanto con poco.
Con la sua gentilezza e spontaneità è riuscita a convincere i marinari che approdano alla Roccia di portarle tazze dai loro viaggi.
Le tazze sono la passione più grande di Tress, da quelle semplici ma dure di peltro a quelle colorate e delicate di ceramica, Tress adora carpire le loro storie.
In questo la aiuta Charlie, il giardiniere/figlio del Duca della Roccia. Charlie è un chiacchierone e attentissimo ai dettagli; qualcuno potrebbe considerarlo logorroico, ma Tress adora i suoi racconti.
Storia dopo storia, tra i due si instaura un sentimento dolcissimo e delicato.
 
“Tress aveva notato che un bel paio di guanti miglioravano notevolmente il suo lavoro quotidiano. Ora, lei intendeva un buon tipo di guanti, fatti di cuoio morbido che si modella sulle tue mani quando li usi. […] Un paio di guanti perfetto è inestimabile. E Charlie era come un buon paio di guanti. Più tempo passava assieme a lui, più quel tempo assieme sembrava giusto.”

Il Duca vuole che il figlio sposi una nobile in modo da ottenere vantaggi per la Roccia, così Charlie parte con la promessa che avrebbe annoiato così tanto le giovani donne con le sue chiacchiere, che sarebbe tornato da Tress in un baleno, e insieme avrebbero dato un nome al sentimento che entrambi provano.
Un giorno, il Duca torna alla Roccia senza Charlie, fatto prigioniero dalla Fattucchiera in cambio di un riscatto.
La Fattucchiera è il principale nemico del regno, impossibile da sconfiggere poiché vive nel mare Mezzanotte, le cui spore nere sono le più pericolose tra tutte. Non solo, arrivare al mare Mezzanotte è impossibile siccome bisogna attraversare prima il mare Cremisi, battuto da piogge improvvise.
Nessuno ha intenzione di salvare Charlie, ma Tress non può darsi pace. Non può lasciare il suo amico nelle mani della Fattucchiera e dimenticarsi di lui, ma andare via dalla Roccia e attraversare tre mari di spore per raggiungerlo è una pazzia.
Come potrebbe una semplice lavapiatti che ama le tazze affrontare un viaggio del genere e riuscire nella sua impresa?

“Non poteva fare a meno di notare la bellezza del mare. Le spore, dal colore vibrante alla luce del sole, scintillavano mentre si agitavano. Una sconfinata distesa di morte rigogliosa, che attendeva di esplodere di vita.”

Quello che vi ho raccontato rappresenta più o meno il 10% della storia.
“Tress del Mare Smeraldo” è una storia ricchissima di qualsiasi elemento possiate mai cercare in un fantasy: un worldbuilding coi fiocchi, credibile e spiegato magnificamente; un’eroina assennata (per una volta); una famiglia inaspettata; un’avventura pericolosa e adrenalinica; un narratore esilarante e, seppur maledetto, preciso.
Essendo il primo libro di Sanderson che leggo, capirete che per me è tutto nuovo, quindi cose che per chi lo ha già letto possono essere ovvie, per me sono incredibili.
Il worldbuilding mi ha conquistata; in relativamente poche pagine, Sanderson sviluppa un mondo ben preciso, ricco e complesso che risulta chiaro e avvincente.
L’idea dei mari di spore è così particolare e il fatto che ogni spora abbia una sua caratteristica rende l’esperienza più movimentata e affascinante. Tress ha paura delle spore e così, all’inizio, anche noi. Ci viene detto che basta una sola goccia d’acqua per provocare una reazione mortale, quindi viaggiare su quel mare ci tiene sull’attenti, consapevol3 che succederà qualcosa prima o poi. Man mano che Tress continua il suo viaggio, la sua visione e il suo atteggiamento verso le spore cambiano, anche lei ne coglie il fascino e inizia a sperimentare placando la nostra curiosità.
Che dire della nostra cara Tress. È un’eroina diversa perché lo diventa volontariamente. Nonostante lei lasci la Roccia, e tutto quello che ha sempre conosciuto, consapevole dei rischi, resta umile e non si dà mai il merito che necessiterebbe. Fino alla fine è la sua bontà, il suo altruismo, la sua gentilezza, la sua disarmante sincerità a guidarla, ma durante il viaggio acquista orgoglio nelle sue capacità, fiducia in sé stessa, coraggio di parlare per sé e chiedere ciò di cui ha bisogno.

“E poi la ragazza fece l'unico passo che la distingueva dai protagonisti di molte storie. Lo si può considerare l'atto che la definì come un eroe. Fece qualcosa di così incredibile che riesco a malapena a esprimerne la grandiosità.
Dovrei rifletterci di più, pensò Tress tra sé e sé, e non balzare alle conclusioni.”

Come sottolinea il nostro narratore, Tress è un’eroina fuori dagli schemi proprio perché diventarlo è stata una sua scelta, è consapevole dei rischi quindi non si lancia in nessuna avventura senza prima averci ragionato, aver ponderato tutte le opzioni e scelto quella più giusta. È stato estremamente piacevole.
Quello di Tress è un viaggio completo, sia fisico che mentale, ed è una vera gioia affrontarlo con lei.
La storia di Tress è così coinvolgente anche grazie al tipo di narrazione scelto.
A raccontare la storia è Hoid, personaggio ricorrente del Cosmoverso, seppur misterioso ed enigmatico.
Hoid è un narratore onnisciente, conosce tutti i pensieri, le parole e le gesta di Tress.
È una guida attenta di questo mondo, di cui ci illustra le dinamiche con minuzia di particolari.
Inoltre non si lascia sfuggire occasione per commentare in modo sarcastico e dissacrante le cose più improbabili, rendendo la lettura non solo dinamica, ma anche divertente.
Vi dico la verità, è per Hoid che vorrei iniziare a leggere gli altri libri di Sanderson. Mi ha conquistata e vorrei tanto conoscerlo meglio; i suoi commenti sulla vita, sulle persone, sul tempo, toccano nel profondo.

“Fingiamo che i grandi cambiamenti siano legati a singole decisioni, a singoli momenti. Ed è così, ma le singole decisioni e i singoli momenti, a loro volta, hanno ale spalle un mucchio di scelte più piccole. Non si può avere una valanga senza una montagna di neve, anche se comincia con un pezzetto che inizia a ruzzolare.
Non ignorate le montagne di minuti che si accumulano dietro decisioni importanti.”

Se come me siete incuriosit3 dalla trama di “Tress del Mare Smeraldo”, ma avete paura della quantità di libri nel Cosmoverso o dell’autore stesso, spero che la mia recensione vi abbia rassicurato sul fatto che il libro si può leggere da solo.
Certo, ci sono riferimenti al resto dell’universo, ma non è nulla che infici la lettura.
Vi consiglio il romanzo, se siete alla ricerca di un’avventura “sci-fiabesca”, con una bella crescita della protagonista, un worldbuilding pazzesco e un narratore esilarante e sensibile. Ah, poi c’è il trope della found family!
Baci


Voto libro - 5



 

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