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One dark window


La serie è composta da: 

1. One dark Windows

2. Two twisted crowns


Genere: Gotico, Fantasy, Romance


Scritto da: Rachel Gillig


23 ottobre 2024


La città di Blunder è circondata da una nebbia che rende folle e infetto chiunque vi entri in contatto. Elspeth conosce bene quella magia, perché scorre nelle sue vene in quanto infetta. Ma la deve tenere nascosta, perché la magia è bandita, pena la morte. Nessuno deve sapere che è costretta a convivere con l'Incubo, un mostro, uno spirito antico intrappolato nella sua mente, che le parla e la protegge. Tutto cambia quando incontra un bandito nella foresta, un uomo affascinante e misterioso, ma che è anche a capo degli uomini più pericolosi della città. Elspeth viene così trascinata in un mondo di ombre e inganni, in cui il confine tra la ragazza e il mostro diventa sempre più labile... 


Salve salve!
Grazie alla casa editrice Giunti ho avuto l’opportunità di “divorare” il dark fantasy “One Dark Window” di Rachel Gillig.
Grazie anche per la copia cartacea di un bellissimo verde e dagli edges pazzeschi!

Sono anni che Elspeth Spindle non vive più con suo padre. Da quando da bambina ha avuto la febbre ed è stata infettata, vive con sua zia e i cugini ai margini della foresta.
Nella città di Blunder prendere la febbre è una condanna a morte, perché la malattia può essere causata dalla magia oscura che dilaga tra le strade della cittadina.
Le vene diventano nere e gli infetti sviluppano dei poteri; i malati vengono condannati a morte, soprattutto i bambini. Se qualcuno sopravvive solitamente sviluppa dei poteri che deve tenere nascosti, ma la magia ha sempre un prezzo: per gli infetti è la Degenerazione.
Elspeth non crede di aver mai sviluppato dei poteri dopo la febbre, l’unica cosa che ha ottenuto è una voce in testa, un’ombra, una presenza che adesso occupa gli angoli più remoti della sua mente: un Incubo.
Quanto a lungo ancora riuscirà Elspeth a tenere nascosto il mostro dentro la sua testa adesso che il Capitano dei Paladini l’ha notata?
Ravyn Yew è furbo e accorto e ha molte maschere. Ad ogni occasione sfoggia uno sguardo diverso perché anche lui ha qualcosa da nascondere, una missione per cui l’aiuto di Elspeth è fondamentale.

“Camminavo dietro di lui a passi pesanti, trapassandogli la schiena con gli occhi. Avrei voluto gridare, infrangere il vetro del suo controllo, ma non riuscivo a trovare le parole. Quella giornata le aveva rubate. E la notte le aveva seppellite.”

“One Dark Window” è stata una bellissima lettura, travolgente e non troppo impegnativa. Io ho letto il libro d’un fiato, spinta dai capitoli non troppo lunghi e dalla storia oscura, fiabesca, pericolosa e piena di misteri.
Il world building è estremamente interessante, costruito su un antico libro (l’Antico Libro degli Ontani), leggende, fiabe e racconti ammonitori.
Il sistema delle carte della Provvidenza, spiegato man mano da Elspeth e dagli spezzoni dell’Antico Libro degli Ontani, è originale e avvincente. Inoltre, ho adorato l’importanza che viene data al “risvolto della medaglia”, alle conseguenze della magia e all’utilizzo prolungato.
Come soleva ricordare Tremotino in “C’era una volta”: “Magic always come with a price, dearie”. E sembra che Elspeth sia l’unica a ricordarlo, forse perché l’ombra che ha in testa ne è un memento costante.
A Blunder la magia viene spesso maltrattata, o utilizzata per motivi egoistici e violenti attraverso le carte, o ripudiata negli infetti. Nessuno sembra ricordare che anche le Carte, nonostante il nome, diventano pericolose.

“Un cuore d'oro può sempre marcire. Ciò che scrisse, ciò che fece, lo portò solo a fallire. Il suo regno oggi è crudele, sono armi i suoi tarocchi. Pastore di follia, Re degli sciocchi.”

Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti abbastanza maturi.
Elspeth è stata abbandonata dal padre ed è una cosa che ha un forte peso su di lei; da quando ha con sé l’Incubo, però, è diventata ancora più solitaria e guardinga. Non si fida di nessuno e il suo volto è spesso una maschera: sono gli occhi a tradirla.
Elspeth si è sempre sentita sola, finché non ha conosciuto il capitano dei Paladini Ravyn e la sua famiglia.
Ravyn dovrebbe essere il suo nemico giurato, ma il Paladino nasconde qualcosa, anche lui ha tante maschere quando Elspeth.
Ovviamente tra i due sboccia qualcosa; in alcuni punti le cose succedono un po’ troppo velocemente, anzi poteva esserci un po’ di accortezza in più su alcuni dettagli, ma è tutto molto coerente con il ritmo della storia.
I personaggi secondari, in particolare la sorella e il cugino di Ravyn, sono fantastici e spesso un “comic relief” adorabile.
L’Incubo è un personaggio pericoloso ed enigmatico, parla per indovinelli e sembra tormentare Elspeth, ma anch’esso nasconde segreti molto importanti; inoltre ha spesso un senso dell’umorismo fantastico.

“So che nessuno ha intenzione di chiedere il mio parere,” disse l’Incubo, beffardo, “ma nel caso tu te lo stia domandando, la risposta è no. No, decisamente NON sono d'accordo.”

“One Dark Window” mi ha conquistata. Storia, atmosfera, stile, personaggi, il cliffhanger finale… non vedo davvero l’ora di leggere “Two Twisted Crowns”, secondo e ultimo volume che in teoria uscirà ad aprile.
Voto libro - 4




Genere: Gotico, Fantasy, Romance

Scritto da: Rachel Gillig

23 aprile 2025

Nel capitolo conclusivo della dilogia, Elspeth deve affrontare il peso di ciò che ha fatto, mentre lei e Ravyn si imbarcano in una pericolosa missione per salvare il regno ormai in preda a un re tiranno e alla magia nera. Elspeth e Ravyn hanno raccolto la maggior parte delle dodici Carte della Provvidenza, ma l'ultima – e la più importante – resta da trovare: gli Ontani Gemelli. Per recuperarla prima del Solstizio e liberare il regno, dovranno attraversare l'oscura foresta avvolta dalla nebbia. L'unico che può guidarli è il mostro che abita la mente di Elspeth, l'Incubo, ma lui non sembra più disposto a collaborare… 



Salve salve!
“One Dark Window” di Rachel Gillig è stata una vera sorpresa, quindi potete immaginare che “Two Twisted Crowns” fosse tra le mie uscite più attese dell’anno. Ringrazio Giunti per la bellissima copia inviatami. Come la precedente, anche questa ha gli edges decorati, eleganti, che riprendono elementi importanti per la storia.

Mi raccomando, attenzione agli spoiler!

Elspeth è rinchiusa nelle segrete, o almeno il suo corpo lo è. La sua mente si trova su una spiaggia scura, il mare il suo carceriere. A volte un cavaliere dall’armatura dorata compare e le parla e le dice di uscire da lì, ma l’acqua non glielo permette. Altre volte vede dei bambini, che le dicono di essere distante, ossessionata da qualcosa che la sta consumando.
Dopo il trauma dello scontro con Hauth, Elspeth si è ritirata nell’angolo oscuro che solitamente occupava l’Incubo; adesso è lui che controlla il suo corpo e, dopo 500 anni, può finalmente compiere la sua missione.
Dalla sua resa dei conti dipende il futuro di tutta Blunder.

«Vuoi che ti racconti la storia?»
«Quale storia?»
«La nostra, mia cara.» Raddrizzai la schiena. «C’era un tempo una fanciulla» disse, con voce melliflua, «buona e di mente lesta, che si attardò tra le ombre nel cuore della foresta. C’era anche un Re, un pastore, un uomo, che governava la magia e scrisse un antico tomo. I due erano insieme, ed erano la stessa cosa: la fanciulla, il Re… uniti, una creatura mostruosa.»

Imprigionato è anche il principe Elm, la riserva, adesso troppo importante per il trono. Anche lui ha una missione: aiutare Ione Hawthorne a ritrovare la sua Fanciulla. Tra scommesse e segreti condivisi, Elm capirà qual è il futuro che li aspetta e quale potrebbe essere il suo ruolo nella battaglia alle porte.

«Eravate la ragazza più strana che avessi mai visto. Perché alla Roccia nessuno è felice. Fingono di esserlo, o sono brilli, ma è chiaro che è tutta un’esibizione. Voi no. Voi eravate… dolorosamente vera.»

Sarò sincera, non mi aspettavo la storia che ho trovato in questo libro.
Pensavo che il secondo capitolo della serie si concentrasse quasi completamente sulla ricerca dell’ultima carta del mazzo, gli Ontani Gemelli, e che il focus fosse sempre su Elspeth e Ravyn; invece, sorpresa delle sorprese, la maggior parte dei capitoli vedono come protagonisti il principe Elm e Ione.
I loro capitoli non mi sono dispiaciuti, hanno sicuramente rafforzato la parte romance della storia (che l’altra coppia non poteva offrire) e hanno aggiunto anche un tocco di spicy. Sicuramente le scene tra i due raggiungono picchi di tensione altissimi, soprattutto considerate le restrizioni emotive a cui è soggetta Ione a causa della carta della Fanciulla.
I due personaggi sono interessanti, approfonditi nel loro passato e nei traumi che li segnano. Mentre nel primo libro Elm sembrava la spalla comica, qui scopriamo le ombre che nasconde dietro il sorriso affabile; storie di violenze, sangue e dolore causato da un fratello sadico.
Ione, dal punto di vista della cugina ferita dal suo allontanamento, risultava quasi antipatica, ma anche lei racconta una storia che cambia completamente le carte in tavola.
Parlando di traumi, ricordi e scelte del passato, la storia è emotivamente pesante, c’è tanto dolore nelle vite di Blunder e lo percepiamo fino all’ultima goccia.

“Non sarebbe poetico causare la rovina dei Rowan dall’interno?”

Nonostante le scene Elm-Ione siano costruite bene, distolgono comunque il focus da quelle che aspettavo di più, ovvero la ricerca della carta degli Ontani Gemelli e la verità sulla storia del Re Pastore.
Ho adorato questi capitoli, soprattutto quelli dal PoV di Elspeth. La storia del Re Pastore sembra quasi una fiaba, ma sappiamo che riserva dei risvolti tragici che lasciano un segno profondo.
La magia ha un prezzo e il Re Pastore l’ha sempre pagato senza remore, nel tentativo di trovare una cura per la degenerazione causata dalla magia, inconsapevole del fatto che lo Spirito non l’avrebbe lasciato più andare.

“Il primo passo è il sangue – versalo sulla pietra e sii generoso. Il secondo è il baratto – contratta un prezzo, non troppo oneroso. Il terzo è il mutamento – la magia ha i suoi effetti. Non sarai più chi eri, meglio che lo accetti. Lo Spirito ti guiderà, ma di tutto tiene conto. Ti darà quel che vuoi… Ma tu chiederai di più, in perenne confronto.”

Per quanto riguarda i colpi di scena, sono costruiti benissimo, introdotti nel modo giusto, sono coerenti e regalano un sacco di emozioni.
A proposito di emozioni, il finale è stupendo, mi ha emozionata tantissimo ed è scesa anche qualche lacrima. Nonostante siano stati solo due libri, l’autrice è stata capace di farci affezionare ai personaggi e a farci provare empatia per le loro storie tormentate.
Le scene tra Elspeth e l’Incubo spezzano davvero il cuore.
Penso si sia capito che le scene del Re Pastore sono state le mie preferite; la sua storia è toccante, potrà non essere la più originale, ma riesce a muovere le corde giuste (simil Tremotino di Once Upon a Time).

«Non so che cosa sia successo ai tuoi figli» disse Ravyn, contrito. «Ma so che non vuoi che a Elspeth venga fatto del male. È forse l’unica cosa che capisco di te.»

Lo stile dell’autrice è fluido, coinvolgente, poetico, si adatta al personaggio che parla, rendendolo più o meno crudo, ma sempre toccante.
Per come è costruito, il romanzo mi è sembrato quasi una serie TV; il passaggio tra le varie scene e anche il passare del tempo sono costruiti in modo tale che sembra di vedere una puntata di una serie divisa tra gli intrighi a corte e la quest.
Mi è rimasta l’impressione che ci sarebbero potute essere delle risposte più approfondite, soprattutto riguardo allo Spirito, ma quelle che ci vengono date sono riuscite a soddisfare pienamente la mia curiosità.

La dilogia del Re Pastore è una fiaba oscura, particolare, completa, coinvolgente ed emozionante.
Non vedo l’ora di leggere altre storie dell’autrice!
Baci
Voto libro - 4





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