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The Spellshop


Genere: Fantasy

Scritto da: Sarah Beth Durst

29 Aprile 2025

Kiela ha trascorso anni a lavorare in solitudine nella Grande Biblioteca imperiale di Alyssium, in compagnia solo di Caz, un'arguta e apprensiva pianta parlante. A Kiela va bene così, da sempre preferisce i libri alle persone. Ma quando nella capitale scoppia una violenta rivoluzione, è costretta a fuggire con il suo unico tesoro: manuali di antichi incantesimi, custoditi contro ogni legge. Arrivata sulla remota isola di Caltrey, Kiela scopre che il luogo della sua infanzia non è più lo stesso: la magia che un tempo lo nutriva è svanita, lasciando unicorni, gatti alati, spiriti della foresta e le altre creature magiche sempre più deboli. Kiela vuole aiutare, e preparare rimedi magici con un negozio di marmellate come copertura è la soluzione perfetta per guadagnarsi da vivere e salvare l'isola. Tutto sembra andare per il verso giusto, se non fosse per le intrusioni del vicino di casa, Larran, un affascinante allevatore di cavalli mer, deciso a farle abbattere ogni barriera. Kiela è combattuta tra il desiderio di fidarsi e la paura che aprirsi agli altri possa distruggere tutto ciò che ha costruito. Una storia magica e dolcissima per chi crede che il vero incantesimo sia essere pronti a lasciarsi amare. 

#cozyfantasy #cottagecore #foundfamily #neighbourstolovers #forbiddenmagic 

CON UN CAPITOLO BONUS INEDITO DAL PUNTO DI VISTA DI LARRAN


Salve salve!
Tra le uscite Rizzoli di aprile c’è “The Spellshop” di Sarah Beth Durst, che mi aveva attirata sin dalla pubblicazione in inglese. Preparatevi a tanto cozy, marmellate, magia proibita e gatti alati!

Kiela è una bibliotecaria nella Grande Biblioteca imperiale di Alyssium, dove sono conservati tutti i manuali di incantesimi.
Kiela è costretta ad abbandonare la Biblioteca e i suoi amati libri quando la rivoluzione colpisce la capitale. I rivoluzionari intendono rendere la magia disponibile a tutti, eppure danno fuoco alla Biblioteca. Kiela riesce a fuggire con Caz, una pianta parlante, portando in salvo pochi manuali.
Kiela non ha nessuno se non Caz, ma (se nessuno se n’è appropriato) ha un vecchio cottage sull’isola di Caltrey, che i genitori avevano lasciato quando lei era piccola per una vita migliore nella capitale.
Kiela non ha intenzione di fare amicizia o, in generale, di parlare con qualcuno, ma deve trovare un modo per sopravvivere sull’isola. Con un bel po’ di coraggio e tanta paura, decide di utilizzare un incantesimo per velocizzare la crescita delle piante, la sua idea è quella di fare marmellate da vendere o da barattare con gli abitanti dell’isola. Anche se questo vuol dire parlarci…
Kiela inizia la sua vita sull’isola convinta di stare bene da sola e di dover restare da sola per proteggere il suo segreto. Sicuramente non si aspettava che Caltrey e i suoi abitanti (almeno alcuni) fossero tanto accoglienti e premurosi da farle capire cosa significa trovare la propria casa.

“Kiela cominciò a sentire una scintilla di speranza.
Quello era un bel posto.
Doveva essere ricostruito.
E lo stesso vale per noi.”

“The Spellshop” è una storia che riscalda il cuore e che racchiude perfettamente l’anima del cozy: abbiamo un’isola bellissima, un negozio di marmellate, non mancano le cinnamon rolls (sono un must!), una found family e un bel po’ di magia (proibita). E non manca la sottotrama più movimentata, che è quella della rivoluzione nella capitale che potrebbe o non toccare l’isola e la nuova arrivata.
Dico spesso che cozy non vuol dire che non debba succedere nulla, ma quel che succede deve essere commisurato alla trama che si desidera portare avanti, in questo caso una donna che deve costruirsi una nuova vita, che è forse la vita perfetta per lei.
Trovo che in questo romanzo coziness e plot twist siano stati gestiti alla perfezione, i tempi d’azione sono giusti e ogni dettaglio o personaggio introdotto è stato utilizzato, sciogliendo ogni nodo e senza buttare nulla nel dimenticatoio. Davvero complimenti!

«Non posso piacergli» disse Kiela. «Io non posso piacere a nessuno.»
«Questa è una conversazione ridicola che mi pento di aver iniziato» disse Caz. «Certo che puoi piacere a qualcuno. Tra tutti i bibliotecari che c’erano nella Grande Biblioteca, io ho scelto di essere il tuo assistente. E si dà il caso che io sia una pianta molto esigente, e dal gusto impeccabile.»

Il worldbuilding non è complesso, è spiegato bene e viene gestito ancora meglio. La magia si basa su ingredienti, formule, studio ed esperimenti. Mentre in passato tutti potevano usare un pizzico di magia, soprattutto quella naturale, e tramandarla di generazione in generazione, l’imperatore ha deciso che solo i maghi dell’Impero potevano praticarla, e di solito sono incantesimi enormi ma futili che portano squilibrio nell’ambiente e nell’atmosfera. A pagarne le conseguenze sono ovviamente le isole esterne.
Quando Kiela torna a Caltrey trova un’isola diversa da quella che aveva lasciato da bambina: le case sono più malandate, gli alberi spogli o secchi, l’ambiente logoro. Kiela dovrebbe ignorare tutto e tutti e pensare a proteggere se stessa, in fondo le punizioni per chi vìola le leggi dell’Impero, soprattutto per quanto riguarda la magia, sono molto severe e non può rischiare di farsi scoprire. Ma come può girare le spalle a un luogo e a delle persone che l’hanno accolta come se non fosse mai andata via? Se ignorasse i problemi dell’isola non sarebbe meglio dell’Imperatore e dei suoi maghi, che lasciano gli abitanti del regno con una terra morente.
Kiela non potrebbe mai fare questo a Bryn, la pasticciera dalla parlantina infinita, o a Larran, il bellissimo vicino che si è precipitato a casa sua quando pensava che la sua casa stesse andando a fuoco e le ha sistemato il tetto.

«Larran è venuto, quando ha visto il fumo. Ha riparato il camino.»
Un altro verso esasperato. «Larran pensa che tu sia la risposta a ogni sua domanda.»

I personaggi sono ben approfonditi, e non solo quelli principali. Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è che tutti i personaggi importanti raccontano un po’ del loro passato, ovviamente pezzi che siano rilevanti per l’andamento della trama e per la crescita di Kiela.
Il mio personaggio preferito è Caz, la pianta parlante, saggio, simpatico e adorabile.
Il romance c’è, ma è molto lieve, il che non mi è dispiaciuto. In fondo il focus non è sulla storia d’amore, quanto sul percorso di Kiela, sulle sue scoperte e nuove consapevolezze sulla famiglia, sulla casa e su cosa desideri davvero.

“«Non permetterei mai a nessuno di farti del male» disse Kiela, convinta.
«Molto nobile da parte tua, ma cosa potresti fare? Urlare? Lanciargli contro un libro?»
Caz non aveva tutti i torti, anche se Kiela non avrebbe mai lanciato un libro.”

Come si può capire, questa storia mi è piaciuta tantissimo, è davvero una coccola, un abbraccio caldo, una gustosa cucchiaiata di dolce marmellata. Il libro regala tante risate (Caz, ti voglio bene), un po’ di preoccupazione e un sacco di gioia.
Lo stile dell’autrice è coinvolgente e si gusta proprio come un cinnamon roll: lentamente, lasciandosi avvolgere dal meraviglioso sapore della cannella e lasciandosi trasportare dalla morbidezza burrosa dell’impasto.
“The Spellshop” è una storia completa sotto ogni punto di vista e sono certa che la adorerete!
Baci

Voto libro - 4.5

 

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