Enemies Abroad: In viaggio con il nemico
Io e Noah Peterson siamo nemici. Non nel senso figurato: lo detesto con tutto il fiato che ho nei polmoni e lui, credetemi, ricambia con entusiasmo. Lo sanno tutti, dai nostri colleghi ai nostri amici, fino alla barista di Starbucks che ogni lunedì scrive “S. Tronzo” sul suo bicchiere—su mia richiesta. Insegniamo nella stessa scuola, e ogni mattina ci affrontiamo con sarcasmo, battute taglienti e guerre silenziose nei corridoi. Non possiamo litigare davvero – il licenziamento incombe – ma ci sfottiamo con tanto ardore che sembra quasi… personale.
Quando arriva l’estate, di solito tiro un sospiro di sollievo: due mesi senza dover incrociare il suo sguardo strafottente. Ma quest’anno, il destino decide di giocare sporco. La scuola cerca due insegnanti volontari per accompagnare un gruppo di studenti a Roma, e l’assegno bonus è troppo allettante per lasciarselo sfuggire. Nessuno dei due vuole cedere. Nessuno dei due si tira indietro.
Così, ci ritroviamo a condividere voli, hotel e giornate intere... sotto il sole italiano. Quello che non avevamo previsto? Che la linea sottile tra odio e attrazione potrebbe sciogliersi più velocemente di un gelato in piena estate.
DING. Gentili passeggere e passeggeri del volo UA447 con destinazione Roma: allacciate le cinture. Sarà un viaggio turbolento.
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