Dove la terra trema


Genere: Thriller

Autore: Susanna Jones

7 Novembre

Una passione torbida, un omicidio brutale, un segreto che ritorna inesorabile dal passato.

Il romanzo che ha ispirato il grande film Netflix con Alicia Vikander, prodotto da Ridley Scott.
 
Quando la notte inghiotte pure la luce dei lampioni e il verso metallico di un uccello notturno si fa strada nel silenzio, Lucy Fly sa che la terra sta per tremare. Anche il giorno in cui viene arrestata, Tokyo si è risvegliata con una scossa di terremoto. Non è certo una cosa inusuale, nella capitale giapponese, eppure Lucy la vede come una metafora di ciò che le sta accadendo. La sua nuova vita nella immensa città nipponica è stata meticolosamente ricostruita per fuggire dai tragici segreti che oscurano la sua esistenza e il suo passato in Inghilterra. Ha scelto l’anonimato, un tranquillo lavoro da traduttrice, poche amicizie e un solo uomo, Teiji, un fotografo giapponese a cui è legata da una passione totalizzante. Eppure, di nuovo, tutto sta per sgretolarsi sotto i suoi piedi. Mentre viene trascinata in commissariato per un fitto interrogatorio, Lucy ha ben chiaro cosa vogliono sapere da lei. Come mai Lily Bridges, sua amica, inglese come lei, è stata vista per l’ultima volta viva vicino a casa sua, mentre litigavano, e poi il suo corpo è stato ritrovato smembrato, al largo della baia? Perché da quel giorno Teiji, il suo affascinante fidanzato, che amava fare scatti rubati a entrambe le amiche, è scomparso senza lasciare traccia? Ma soprattutto, chi è e cosa sa davvero Lucy Fly?
 
 
Salve lettori!
Oggi vi parlo di un thriller molto particolare da cui è stato tratto recentemente anche un film su Netflix: “Dove la terra trema” di Susanna Jones, edito da HarperCollins.
È un romanzo intrigante e affascinante, anche insolito per certi versi, che però non è riuscito a convincermi completamente.

La protagonista della storia è Lucy Fly, una donna inglese che una volta finiti gli studi ha deciso di abbandonare ogni cosa per trasferirsi nel punto più lontano rispetto al luogo in cui è nata e cresciuta: il Giappone. Qui è riuscita a costruirsi una nuova vita che però non è così diversa da quella che conduceva in Inghilterra: le catene che la legano al suo passato non si sono mai veramente spezzate, non dentro di lei almeno, e Lucy continua a vivere in maniera anonima e distaccata, come se niente riuscisse a toccarla o a coinvolgerla davvero.

Vive a Tokyo ormai da molti anni, lavorando come traduttrice, quando la sua vita prende una piega improvvisa e inizia lentamente a precipitare.
Una notte incrocia lo sguardo di un misterioso ragazzo giapponese che sembra farla innamorare perdutamente per la prima volta, tanto da diventare il centro del suo mondo, l’unica persona con cui vorrebbe passare ogni minuto del suo tempo, l’unico aspetto della sua vita che riesce a farle provare davvero qualcosa.

A sconvolgere il delicato equilibrio è l’arrivo di Lily Bridges, una giovane donna inglese che, proprio come Lucy, ha lasciato il suo paese e il lavoro da infermiera che amava tanto per ricominciare da capo in un posto nuovo e completamente diverso.
All’inizio Lucy non vuole saperne di lei, perché quella ragazza rappresenta da un lato tutto ciò che ha voluto lasciarsi alle spalle per sempre e dall’altro tutto ciò che Lucy non è: loquace, socievole e attraente.
Alla fine si lascia intenerire da questa ragazza che appare così fragile e smarrita in una città che le è completamente estranea e si fa convincere ad aiutarla prima a trovare casa, in seguito a imparare qualche parola di giapponese, fino a quando fra loro si instaura un rapporto del tutto simile a una vera e propria amicizia.
Ed è proprio la nascita di questo legame a segnare l’inizio della fine, dando il via a una catena di eventi che ha portato alla scomparsa di Lily.

Il romanzo inizia proprio da qui.
Lily era a Tokyo solo da qualche mese prima di scomparire senza lasciare traccia. Un giorno Lucy viene svegliata da una scossa di terremoto, cosa che accade spesso nella capitale nipponica, ma poco dopo un altro tipo di scossa scuote in maniera violenta e improvvisa il suo mondo: mentre sta lavorando in ufficio, due poliziotti vengono a prenderla per portarla in commissariato per interrogarla nuovamente sulla scomparsa di Lily Bridges.
Lucy si rifiuta di rispondere a domande a cui ha già risposto durante gli interrogatori precedenti e, invece di collaborare o di difendersi, ignora i poliziotti e comincia un viaggio dentro se stessa, attraverso i suoi ricordi, raccontando cosa l’ha spinta a trasferirsi in Giappone, il suo incontro con Teiji e la loro strana relazione, che per lei era quanto di più prezioso e speciale avesse mai avuto in vita sua.
Ricorda tutto, fino all’arrivo di Lily e alla sua amicizia con lei. Fino a quell’ultima notte in cui si sono viste, poche ore prima che Lily sparisse.

Lucy è un personaggio decisamente unico e originale, capace di scuotere, turbare e coinvolgere il lettore al tempo stesso.
È convinta di essere perseguitata dalla malasorte e che la tragedia e la morte la seguano ovunque vada. Nonostante non abbia mai fatto volontariamente del male a nessuno, più di una volta le sue azioni hanno accidentalmente causato la morte di qualcuno che le era vicino.
Queste tragiche coincidenze della sua vita l’hanno segnata nel profondo, più di quanto lei immagini.
Lucy è un personaggio particolare, la stranezza è sua compagna da sempre, fin dall’infanzia. E il suo triste passato, che emerge poco per volta nel corso della narrazione, l’ha portata a diventare sempre più solitaria e distaccata dal mondo che la circonda. Questo l’ha portata a stringere ben pochi legami nel corso della sua vita e tutti sempre superficiali, come se lei fosse incapace di aprirsi completamente a qualcuno.

Anche a Tokyo, sebbene ci viva da anni e la senta ormai come casa sua, l’unica persona che può considerare amica è una collega di nome Natsuko.
Ma tutto sembra cambiare quando si imbatte nell’enigmatico Teiji: un uomo di poche parole che comunica principalmente attraverso l’obiettivo della macchina fotografica che porta sempre al collo, un personaggio che non riusciamo mai a conoscere davvero.
Fra di loro scatta subito una scintilla che li porta ad avere una profonda intesa sessuale, che però non trova mai il suo corrispettivo nel lato affettivo.
Lucy idealizza quest’uomo che sembra non appartenere a questo mondo, proprio come lei, e se ne innamora perdutamente. La loro relazione è fatta di poco dialogo e tanto contatto fisico, e quando Lucy prova ad aprirsi un po’ di più e a raccontare qualcosa di sé ecco che Teiji cambia, inizia a farsi più freddo e distaccato. L’entrata in scena di Lily complica ulteriormente le cose. Questo inaspettato triangolo sconvolge Lucy al punto che la paura di perdere Teiji inizia a tormentarla.
Ora Lily è morta e Teiji è sparito chissà dove. L’unica che può aiutare la polizia nelle indagini è proprio Lucy, che a questo punto è anche la principale indiziata.
Che cosa è successo a Lily? Chi è veramente Teiji? Lucy può essere stata tanto accecata dalla gelosia e dalla rabbia da compiere un gesto estremo e tremendo come l’omicidio?

“Dove la terra trema” è un romanzo molto scorrevole e piuttosto breve, che avrei potuto finire in poche ore se non ci fossero state le feste di mezzo. L’unica particolarità consiste nella scelta di far parlare Lucy di se stessa in terza persona, così all’interno dello stesso capitolo ci ritroviamo spesso a saltare dalla prima alla terza persona nonostante a raccontare sia sempre la protagonista.
Un punto a favore sono invece le descrizioni che ci permettono di vedere e immergerci completamente nell’atmosfera di Tokyo.
La narrazione ti cattura, la curiosità di scoprire di più ti spinge a continuare a leggere, ma purtroppo tutta questa attesa non viene mai davvero ripagata.
Questo thriller, pur restando una storia interessante capace di coinvolgere il lettore, non ha una vera conclusione.
Il finale troppo vago e aperto mi ha impedito di dargli un giudizio più alto che altrimenti avrei dato sicuramente.
È una storia che è riuscita a intrigarmi e a coinvolgermi dalla prima all’ultima pagina, ma che non ha saputo convincermi a causa del modo in cui pare risolversi la vicenda. Tutto troppo confuso e frettoloso, una scelta che può essere comprensibile dato che a narrare la storia è un personaggio singolare come Lucy Fly, ma che lascia al lettore un senso di incompiuto, come se gli avessero strappato di mano il libro proprio sul più bello.
È un romanzo intenso, drammatico e intrigante, che consiglio se siete alla ricerca di una storia diversa dal solito capace di catturarvi e intrattenervi per qualche ora.
 

Voto: 3.5
 


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