The Aurora Cycle


La serie è composta da: 
 
1. Aurora Rising 
 
2. Aurora Burning 

3. Aurora's End


Genere: Science Fiction

Autore: Amie Kaufman - Jay Kristoff

10 Marzo 2020

È l'anno 2380 e ai cadetti dell'ultimo anno dell'Aurora Academy sta per essere affidata la prima vera missione. L'allievo migliore della scuola, Tyler Jones, sa che, proprio in virtù della sua eccellenza, gli verrà concesso di comporre a suo piacimento la propria crew e per questo sogna già di reclutare la squadra perfetta. Peccato che, a causa del suo voler fare l'eroe a tutti i costi, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri compagni. Il dramma è che non è nemmeno questo il problema principale di Ty, dato che, dopo aver risvegliato da un sonno che durava duecento anni Aurora Jie-Lin O'Malley, scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra millenaria e che, ironicamente, proprio lui e i suoi disperati compagni potrebbero essere l'ultima speranza per l'intera galassia.
 
 
Salve lettori!
Ho finalmente recuperato “Aurora Rising” in occasione dell’uscita del libro in italiano il 17 marzo grazie alla Mondadori.
Il libro è il primo di una nuova serie, “Aurora Cycle”, scritta da Jay Kristoff e Amie Kaufman, già coautori della serie “The Illuminae Files” (Mondadori).

“Non posso morire nel mezzo di un conflitto che nemmeno capisco, duecento anni nel futuro. O no?”

“Aurora Rising” è uno young adult fantascientifico ambientato nel 2380, in un universo ricco di razze aliene diverse, umani e nuove galassie.
Intorno alla stella Aurora è nata un’Accademia che forma giovani cadetti il cui obiettivo è proteggere l’universo, aiutare i popoli in difficoltà, restando neutrali nei conflitti spaziali.
I cadetti possono scegliere sei aree di specializzazione: Alfa, Volti, Assi, Smanettoni, Carrarmati e Cervelloni.
L’Alfa, com’è facile immaginare, è il leader, deve occuparsi delle decisioni e del benessere della squadra, si occupa delle tattiche offensive e di risollevare l’umore quando nessuno crede più nella missione.
Tyler Jones è l’Alfa migliore dell’Accademia, ha i voti più alti, performance perfette, fossette incredibili e non si distrae dal suo obiettivo, che è scegliere i membri più bravi per la sua squadra.
Ironia del destino, il ragazzo perfetto commette un errore proprio il giorno più importante della sua vita e si ritrova a capo di una squadra formata dagli scarti degli altri Alfa.
Tranne che per la diplomatica (Volto) e la pilota (Asso), rispettivamente la sorella gemella Scarlett e la migliore amica Cat, che mai l’avrebbero abbandonato.
Il resto della squadra è formato da Finian, un Betraskan genio della meccanica convinto che la tuta che lo aiuta con la sua disabilità sia il motivo per cui è senza amici, quando in realtà la causa è il suo sarcasmo pungente; Zila, una terrestre super intelligente che ha problemi a relazionarsi con le persone e che ha una certa passione per la sua pistola disgregatrice; Kal, l’esperto guerriero, un Syldrathi (razza aliena famosa per la sua arroganza e da poco alleata, almeno una parte, con i Terran e i Betraskan), dagli occhi viola che inchiodano e la capacità di uccidere in pochi secondi.
Ecco la squadra 312 di Tyler, pronta per salvare una ragazza intrappolata da duecento anni in una capsula criogenica su una navicella spaziale popolata ormai da fantasmi.
Aurora “Auri” O’ Malley è l’unica sopravvissuta di una spedizione che avrebbe dovuto portare dei terrestri sul pianeta Octavia III. Eppure quando Auri cerca di spiegarlo le dicono che Octavia III non è mai stato colonizzato, che il suo paese di destinazione era un altro. Ma com’è possibile quando lei ha passato mesi a studiare le mappe di quel pianeta e a parlare con il padre, già lì, che le mostrava il luogo dove sarebbe andata ad abitare?
Le cose si fanno ancora più strane quando un comandante dell’Accademia le dà delle coordinate da seguire e si ritrova sulla navicella della squadra 312, in procinto di intraprendere la loro prima, semplice e poco eroica missione. O almeno è quello che pensano, perché il carico che trasportano è molto più importante di quel che possano immaginare. Ma per portare a termine la missione devono credere in loro stessi, nel loro compito e in una storia antica milioni di anni che sta per realizzarsi di nuovo.

“Sei sicuro che sia una buona idea?”
“Non lo so. Ma a volte devi solo avere fede.”

Lettori, benvenuti in questo nuovo universo (letteralmente) in cui vi aspettano avventure mozzafiato e pericolose.
Ho deciso di leggere “Aurora Rising” sia per l’uscita italiana, sia perché volevo cambiare genere, volevo allontanarmi un po’ da fantasy e retelling e dedicarmi ad un genere che non prediligo ma che non ha mancato di emozionarmi e farmi vivere avventure indimenticabili.
Ho conosciuto un gruppo di ragazzi unici e incredibili, ognuno con punti di forza e debolezze, sogni, desideri, obiettivi e paure.
Tutti alla deriva, soli in qualche modo, alla ricerca di un gruppo, una squadra, una famiglia in cui essere se stessi ma anche crescere, in cui essere rispettati e amati.
Non sarà facile ottenerla, perché neanche loro si rendono conto di averne bisogno, ma vederli aprire gli occhi e togliere la corazza, che ognuno di loro si era costruito intorno, è l’avventura più spettacolare, accompagnata, ovviamente, da furti a pirati della galassia, esseri mostruosi, inseguimenti da togliere il fiato, travestimenti e difficili consapevolezze.
Ognuno di loro ha una caratteristica, a parte le loro specialità accademiche, che li rende unici e indispensabili all’interno della squadra.
Tyler è il collante, percepisce i cali d’umore e trova sempre le parole adatte per risollevare la squadra. In più ha delle fossette incredibili che sa perfettamente quando usare.
Scarlett è espansiva e amorevole, è bravissima nel suo ruolo di Volto, sia per trattare con esseri ostili, sia quando i suoi compagni soffrono e hanno bisogno di un aiuto che non cercano. È bellissima e ironica, leale e coraggiosa.
Cat nasconde, sotto strati di inchiostro e antipatia, gentilezza e un cuore innamorato. Lei è la più reticente del gruppo a credere, ma resta comunque leale, perché un Asso supporta sempre il suo Alfa.
Anche Finian nasconde le sue debolezze dietro una corazza di ironia e sarcasmo; è un personaggio incredibile che si ama dalle prime battute e che viene approfondito nel corso della storia.
Zila è il personaggio più enigmatico; è una ragazza super intelligente, parla solo quando necessario, coglie tutte le informazioni e risolve gli enigmi che affliggono la missione della squadra 312. Ma non riesce ad interagire con gli altri, non come farebbe una persona normale; viene accennato davvero poco sul suo passato e spero verrà approfondito nel secondo volume, sono curiosa di scoprire com’è diventata così, anche se ho il sentore che sarà una storia dolorosa.
Kal è un elfo alieno dai capelli perfetti e dai penetranti occhi viola. È malvisto da molti perché fa parte del clan degli Indomiti, coloro che hanno distrutto il suo pianeta e causato la guerra civile. Vive una perenne lotta interiore con il potere guerriero che cerca di liberarsi dal suo controllo e scatenarsi su chi lo circonda. Anche lui ha un passato misterioso che sono curiosa di scoprire, anche perché ho qualche supposizione.
Infine c’è Aurora, il membro speciale della squadra, colei che guiderà le loro rotte e influenzerà le loro azioni. È per lei che la squadra 312 resterà unita e cambierà, sfiderà la legge e numerosi governi.
Per scoprire la verità e aiutare una ragazza di duecento anni fuori dal suo tempo a trovare il suo scopo.
Aurora all’inizio è spaventata e sola, poi viene temuta e ignorata, infine trova la sua forza e il suo posto tra questi disadattati che hanno rischiato tutto per aiutarla.

“Niente è impossibile. Ma qualcosa è molto, molto sbagliata.”

Lo sviluppo della storia mi è piaciuto tanto, ricco di colpi di scena e scoperte incredibili. Ho riso (tanto), sono rimasta col fiato sospeso, ho provato ansia e ho anche versato qualche lacrima.
Ho ritrovato in Magellano l’ironia di un certo non-gatto e di un certo narratore, cosa che, ovviamente, ho apprezzato molto.
Mi sono piaciute le descrizioni dei luoghi, gli accenni storici e culturali e il fatto che ogni personaggio ha il suo capitolo. Ciò rende la narrazione più variegata e la storia completa.
Spero che in “Aurora Burning”, in uscita a maggio in lingua originale, vengano approfondite le storie dei personaggi e dei loro popoli.
Non vedo l’ora di scoprire come continuerà la loro missione, cosa li aspetterà e come supereranno le difficoltà che l’universo porrà sul loro cammino.
Baci 



Voto libro - 4.5 
 




Genere:
Science Fiction

Autori: Amie Kaufman - Jay Kristoff

5 Maggio 2020

I nostri eroi sono tornati... più o meno. 

 
Prima le cattive notizie: un nemico antico (sapete, il tipico consumo-tutta-la-vita-nell'-universo) sta per scatenarsi. La buona notizia? La squadra 312 si sta preparando per salvarci. Devono solo occuparsi di poche piccole distrazioni prima.

Come il clan di gremps che vorrebbe risistemare le loro parti preferite. E il gruppo di illegittimi agenti del GIA con fiori inquietanti al posto degli occhi, che faranno di tutto per mettere le loro mani su Auri. Poi c'è la sorella perduta di Kal, che non è proprio felice di rivedere il suo fratellino e che ha un esercito Syldrathi a disposizione. Con metà della galassia conosciuta alle calcagna, la Squadra 312 non si è mai sentita così desiderata.

Quando scoprono che l'Hadfield è stata trovata, è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima la navicella di coloni è scomparsa, lasciando Aurora come unica sopravvissuta. Adesso la scatola nera potrebbe salvarli. Ma il tempo è poco e se Auri non impara a controllare i suoi poteri di Grilletto, la squadra e tutti i loro ammiratori saranno più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV.

Rivelazioni scioccanti, rapine in banca, regali misteriosi, tute inopportunamente attillate e un'epica battaglia determineranno il destino degli eroi più indimenticabili della Legione Aurora... e forse anche del resto della galassia. 

(Traduzione della trama a cura dello staff de "Il Confine dei Libri")

 
 
Salve lettori!
Il 5 maggio è uscito “Aurora Burning”, scritto da Jay Kristoff e Amie Kaufman.
Non c’è bisogno di presentare gli autori, i loro libri sono pubblicati da Mondadori e proprio ad aprile è uscito in italiano “Aurora Rising”, volume che precede il libro di cui vi parlo in questa recensione.

Sapete anche voi com’è finito il primo volume, con una scena straziante e una perdita che ancora tormenta i nostri protagonisti.
Ma i componenti della squadra 312 deve andare avanti, deve continuare a credere, perché hanno una missione. Hanno visto e vissuto in prima persona cosa succederebbe se il nemico avesse la possibilità di espandersi e conquistare l’universo.
Il problema è che il nemico controlla la GIA, l’istituzione terrestre più importante, che li ha accusati di essere traditori, quindi adesso sono perseguitati da ogni governo e non trovano un attimo di pace su nessun pianeta.
Quando ogni loro piano fallisce e stanno per perdere tutte le speranze, trovano un aiuto inaspettato e impossibile. Una scatola lasciata in un deposito contenente una via di fuga e dei regali.
Manna del cielo, se non fosse per un piccolo particolare che i nostri personaggi non sanno spiegarsi.
Ogni membro riceve un dono di cui non sa che fare, alcuni non sanno nemmeno cosa siano quegli oggetti. Ma, come gli è stato ripetuto sin dall’inizio di quella che doveva essere una missione semplice e veloce, devono avere fede, andare avanti, trovare l’Arma di cui Aurora è il Grilletto e distruggere il Ra’haam.
Semplice. Ma per la squadra 312 le cose potrebbero mai essere semplici e lineari? E dove sarebbe lo sfizio, giusto? Meglio soffrire e stare con un peso nello stomaco per 512 pagine! Ma... andiamo con ordine.

Ritorna la squadra più amata dello spazio!
Li ritroviamo dopo un finale straziante a cercare di riprendersi e superare la perdita, ognuno con le proprie difficoltà, ma soprattutto a cercare di andare avanti e continuare a lottare, perché restano gli unici a sapere cosa sta succedendo davvero e cosa c’è in gioco.
Ovviamente la strada è piena di scossoni e di cambi di rotta, alcuni lievi e altri catastrofici!
Tutti i personaggi attraversano enormi cambiamenti, scoprono verità inaspettate, affrontano le proprie paure, se stessi e il mondo che li circonda.
Il cambiamento più grande lo vediamo in Zila, i cui capitoli si allungano e di cui scopriamo il passato e l’evento che l’ha resa così particolare. La vediamo aprirsi alla possibilità di provare emozioni che aveva soppresso da tempo verso quelle persone che hanno accettato i suoi modi senza fare domande. 



“Non sto non provando niente.”

Finn è sempre più fantastico e sempre più innamorato di Scarlett. Sta passando brutti momenti con la sua tuta e la sua condizione, ma fa di tutto per non pesare sul gruppo, anche sforzare il suo corpo per portare a termine i piani spesso “solo meno fantastici” di Tyler. Inoltre, data l’importanza della famiglia nella sua cultura, è sempre pronto a far nascere un sorriso sul volto dei suoi compagni per alleggerire la situazione.
Scarlett mantiene la sua Faccia, continuando a punzecchiare il fratello, a flirtare con tutti e a elencarci la sua lista di ex fidanzati, ma anche in lei c’è una nota stonata, una scheggia che si infiltra sempre più sotto pelle fino a diventare insopportabile e non può più essere ignorata.
Tyler è il leader, l’Alpha, lo è sempre stato e continua ad esserlo nonostante le sconfitte e le batoste sempre più forti. Sta diventando sempre più difficile avere fiducia, ma non abbandonerà mai la missione, non lascerà che l’universo venga divorato dal nemico che gli ha tolto già così tanto, nemmeno quando l’opportunità di lasciarsi andare sembra molto allettante.
Tyler sarà protagonista di una scoperta sconvolgente, che non mi aspettavo assolutamente, anzi io pensavo sarebbe stato qualcos’altro, che sul momento mi ha entusiasmato molto, ma sono stata contraddetta, in positivo ovviamente.
Nel frattempo Kal e Aurora approfondiscono il loro legame, entrambi sono sempre più innamorati, ma i segreti di una vita e i doveri verso l’universo occupano sempre più spazio tra i due. Il loro amore sarà abbastanza forte da superare queste difficoltà o arriverà il momento in cui le verità saranno troppo dolorose e i poteri troppo pesanti?
Come potete vedere, tutti i personaggi crescono, si evolvono, provano emozioni mai provate e vivono esperienze spaventose e spesso dolorose. Ma lo fanno con la consapevolezza di avere una famiglia alle spalle, la propria squadra, pronta a tutto per riportare ogni singolo membro a casa.
Ed è questo ciò che rende questo libro così speciale, a parte il fatto che possiamo leggere il punto di vista di tutti e vivere ogni singolo momento da ogni singola angolatura. È l’amicizia, quella così forte da diventare famiglia, composta da quelle persone che ti capiscono solo guardandoti in faccia, che ti accettano per quello che sei, ridono di te quando è necessario e si fanno in quattro per tirarti su di morale quando l’universo sembra crollarti addosso. 



“C’è una gravità per tutto. [...] La gravità è una delle forze che tiene tutto questo insieme. È inesorabile. Nulla si alza senza ricadere. Non è questione di sé, ma di quando.”

Lettori, io sono distrutta. Assolutamente distrutta.
“Aurora Burning” non è un romanzo, è uno strumento di tortura. È uno di quei libri che vorresti leggere tutto d’un fiato perché hai bisogno di sapere, ma che leggi a pezzi perché non hai il coraggio e la forza di continuare.
Credetemi, sono stata con un peso sullo stomaco per tutta la lettura (figuratevi se poteva esserci un momento tranquillo!), ogni capitolo nascondeva un colpo di scena spettacolare, ma spesso, talmente doloroso da lasciarmi in lacrime. Sì, ne ho versate davvero tante. E se non lacrime potete stare certi che la mia mano correva a coprire una bocca spalancata per il terrore o la sorpresa.
Detto così sembra un incubo questo libro, ma vi assicuro che è quel terribile positivo, perché fa provare miliardi di emozioni diverse e tutte fortissime dall’inizio alla fine.
Questo perché gli autori sono stati capaci di farci affezionare in tutto e per tutto alla squadra 312: vuoi per il tipo di narrazione o perché sono magnificamente caratterizzati, perché sono ironici e pungenti ma anche sensibili e feriti, non si può che amarli tutti.
Lo sviluppo della trama è fantastico, mi è piaciuto davvero tanto e non vedo l’ora di scoprire in che modo succederà quello che dovrebbe succedere. Inoltre avremo la possibilità di conoscere meglio alcuni personaggi di cui avevamo sentito solo il nome e di incontrarne di nuovi.

Se volete farvi un’idea di come mi ha lasciato questo libro ripensate al momento in cui siete usciti dal cinema dopo “Avengers: Infinity War”: stesso identico dolore, incredulità, senso di vuoto. E panico, perché dovrò aspettare almeno un anno per leggere il terzo e ultimo volume!
Jay Kristoff e Amie Kaufman sono dei maghi della sofferenza perché hanno avuto l’incredibile capacità di spezzarmi il cuore con il semplice titolo di un capitolo e la sua struttura.
Lo so che sembro tragica, ma sto riversando in questa recensione praticamente tutto l’amore che ho provato per il romanzo, che ovviamente non è fatto solo di drammi.
Non mancano le scene che fanno morire dalle risate, tra le battute di Fin, la scoperta dell’ironia da parte di Zila e i battibecchi tra i gemelli Jones; ma ci sono anche scene dolcissime che sciolgono il cuore (Carrarmato tutto quello che vuole, ma Kal ha un animo da poeta!).
Che dirvi più, lettori: 



“Noi la Legione. Noi la luce. Che brilla audace e la notte riduce.”

Baci.


Voto libro - 5
 




Genere: Science Fiction

Autori: Amie Kaufman - Jay Kristoff

26 Aprile 2022

Ma è davvero la fine? Cosa può succedere quando chiedi a un branco di perdenti, casi disciplinari e disadattati di salvare la galassia da una forza oscura e antica? Che quest'ultima ha la meglio, ovviamente. No, aspettate… Non. Così. In. Fretta. Abbiamo lasciato la Squadra 312 alle prese con una missione impossibile. La paura li ha fatti lavorare bene insieme (era ora!) mentre imperversava una battaglia intergalattica e una super arma minacciava di annientare la Terra. Tutto, però, è andato terribilmente storto, ovvio. Ma sapete una cosa? Non sempre la fine della storia rappresenta proprio la fine . E il gruppo di Ty ha ancora una possibilità per riscrivere la sua. Forse due. La faccenda è complicata, però. Riuscite a immaginarvi Zila, Fin e Scarlett (e Magellan!) che diventano amici, poi diventano nemici e infine diventano eroi che fanno la storia? Certo, come no. E riuscite a immaginarvi Tyler, Kal e Auri che uniscono le loro forze a quelle di due degli esseri più odiati dell'intero universo? Mmm, ok, va bene. E tutto ciò servirebbe a salvare la galassia dalla distruzione? Ecco, per questo ci vorrebbe un miracolo bello e buono. Ma la nostra squadra ci ha insegnato che niente è davvero impossibile, perciò fate un bel respiro e preparatevi ad affrontare l'ultimo capitolo della saga "Aurora Cycle"!

Salve lettrici e lettori! 
Vi scrivo questa recensione con le lacrime agli occhi, se sono lacrime di gioia o disperazione non ve lo dico, ma che ci sarebbero state le lacrime era davvero scontato. 
Ho appena finito “Aurora’s End”, terzo e ultimo libro della trilogia “Aurora Cycle” di Amie Kaufman e Jay Kristoff. 
Il finale di “Aurora Burning” mi aveva distrutta, ora venite a scoprire con me cosa è successo con il libro che ha sulla copertina il volto sorridente e affascinante di Finian! 

Se non avete letto “Aurora Burning” incorrerete in spoiler. 

La guerra è iniziata, la nostra amata squadra 312 è stata separata, l’arma degli Eshvaren è stata attivata… sono attimi di panico, un’esplosione, un addio e poi… Finian, Scarlett e Zila aprono gli occhi in un punto della galassia completamente diverso da quello in cui si trovavano. 
Davanti a loro una tempesta nera, una navicella terrestre di un modello vecchissimo e, in corso, un esperimento abbandonato da secoli; intorno a loro assoluto silenzio, nessuna guerra, solo l’avvertimento di un giovane soldato terrestre. Soldato che non attende spiegazioni e attacca, un’esplosione e poi… Finian, Scarlett e Zila aprono gli occhi nonostante dovrebbero essere morti, il soldato si mette in contatto con loro e, in un modo o nell’altro, alla fine li uccide, ma i loro occhi si riaprono sempre. 
Sono stati scaraventati nel passato e sono finiti in un loop temporale, due cose incomprensibili e assurde persino nel 2380. 
Per la prima volta, Zila sembra in difficoltà; studia tutte le variabili, analizza tutti i dati per capire come cambiare il loop, finirlo e tornare nel loro tempo, ma la situazione è talmente improbabile da essere incomprensibile. 

Finian e Scarlett ad ogni inizio del loop si risvegliano sempre tra le braccia dell’altro, in un gesto di conforto che a Finian sembra un sogno, mentre a Scarlett fa capire un po’ di cose. Loop dopo loop, Scarlett si rende conto di chi ha sempre avuto davanti, nascosto da un’armatura e dal sarcasmo, e di cosa si è persa fino a quel momento. 
Nonostante la dolcezza e la gioia dei loro risvegli, la situazione è molto grave e l’unico modo per risolverla sembrerebbe affidarsi al soldato che continua a mettere fine al loro loop: Nari Kim.
In che modo questo soldato del passato può aiutare i membri della squadra 312? 
Come sono finiti nel passato e nel loop temporale? Riusciranno Finian, Scarlett e Zila a tornare nel loro tempo e, se anche ci riuscissero, cosa troveranno? 

“Elimina l’impossibile. Qualsiasi cosa resti, non importa quanto sia improbabile, è la verità.”

Tyler apre gli occhi su una nave nemica, ad attenderlo il volto bellissimo e lo sguardo temibile di Saedii Gilwraeth. Tyler e Saedii si sono legati quando sono stati catturati dallo GIA, lui le ha permesso di salvarsi e adesso lei ha ricambiato il favore. 
Ma l’avrà fatto solo per onore? 
Il periodo di prigionia a stretto contatto, la dimostrazione di coraggio e forza, ha acceso qualcosa in entrambi. Tyler però è un terrestre, Saedii è la Principessa del clan dello Sterminatore di stelle, possono davvero cedere a quell’attrazione che li spinge l’uno verso l’altra? 
Tyler si è risvegliato dopo un sogno premonitore: una bellissima Syldrathi dai capelli dorati che lo implora di aggiustare le cose, lui è l’unico che può farlo. Le conseguenze, altrimenti, saranno terribili; la prima, la caduta dell’Aurora Academy. 
Tyler non può restare con le mani in mano, ma non sa come potrebbe salvare l’Accademia e la galassia dal Ra’haam da solo. La sua squadra è scomparsa, sua sorella, i suoi migliori amici, è da solo contro un nemico antico e potente. 
Potrà davvero farcela?

“An’la téli saii.” 
“Cosa significa?”
“Ti rivedrò nelle stelle.”

Aurora e Kal sono sulla Neridaa, l’arma degli Eshvaren, con Caersan, lo Sterminatore di stelle. Dovrebbero essere anche loro nel bel mezzo della battaglia, invece fuori c’è solo silenzio. Silenzio assoluto. E di fronte a loro la Terra, completamente ricoperta di blu e verde, completamente sottomessa al Ra’haam. 
Ma come può mai essere possibile in così poco tempo? 
Anche Aurora e Kal sono scomparsi, l’unica arma che può distruggere il Ra’haam sparita con loro. La sorte non sembra sorridere alla galassia, eppure non può perdere le speranze. Perché nonostante il tempo, nonostante lo spazio, nonostante i paradossi temporali, la missione di salvarla è stata affidata, inspiegabilmente, alla squadra 312 e questa famiglia scombinata non rinuncerà tanto facilmente alla loro casa.

WoW, che lettura gente! 
Se avessi potuto me lo sarei finito in un giorno. Però ho passato ogni momento libero, anzi ogni momento possibile, a leggere. 
Quante emozioni, quante speranze, quanta paura, quante lacrime!
Ho avuto un peso sullo stomaco per la maggior parte della lettura e non sono stata peggio solo perché mi ero autoconvinta che gli autori non potessero essere COSÌ cattivi e che le cose dovessero per forza andare bene! 
Mi sarò presa in giro da sola? 
Questo non posso dirvelo, ma posso dirvi che ho riso, ho sospirato tantissimo, ho sorriso e sono scese tante, ma tante lacrime. 

“Aurora’s End” è stato il finale perfetto per una trilogia che riscalda il cuore e che, sono certa, un giorno rileggerò. Non tanto per la storia, non tanto per la scrittura, ma per i personaggi, per la famiglia che noi lettori abbiamo trovato nella squadra 312. 
Abbiamo conosciuto Tyler, Scarlett, Zila, Finian, Kal e Cat freschi di Accademia e Aurora fresca del risveglio. Erano giovani (nel pensiero), inesperti, spavaldi, pieni di speranze e di arroganza, certi di essere i migliori. Erano anche diffidenti tra di loro, chiusi, almeno all’inizio, perché poi, nel momento del bisogno, si sono lasciati andare completamente per aiutare i propri compagni, i propri amici, la propria famiglia. 
È impossibile stabilire chi è cresciuto di più, hanno affrontato tutti un percorso niente affatto facile, ci sono stati tanti scossoni e momenti di estremo sconforto, eppure… eppure si sono rialzati sempre e più forti. Grazie alla fede di Tyler, ai sorrisi di Scarlett, all’ironia di Finian, all’intuito di Zila, alla forza di Kal e all’umanità di Aurora. Grazie all’amore che, chi con riluttanza e chi senza pensarci due volte, hanno condiviso e che li ha fatti diventare un tutt’uno, una famiglia pronta ad accogliere nuovi membri, senza mai dimenticare quelli che hanno perso. 
Vederli separati è stato orribile, ma è servito a fargli fare quel passo in più, a raggiungere la consapevolezza che da soli possono anche essere forti, ma insieme sono inarrestabili. 

“Posso vederla. L’immagine dell’Aurora Academy. Distrutta in un alone di fuoco e schegge, che fa a pezzi l’ultima speranza di pace nella galassia. Possono avvertirla, sorgere alle sue spalle, quell’ombra intenta a inghiottire la galassia. E posso sentirla, quella voce, quella preghiera che mi supplica di andare avanti, anche se devono continuare da solo.”

La storia è stata inaspettata, non avrei mai immaginato questa successione di eventi. Sembravano incomprensibili all’inizio, ma quando ho iniziato a capire… che dolore. 
Il mio cuore saltava da un’emozione all’altra: dalla confusione alla paura, dalla gioia allo strazio, dalla speranza allo sconforto, fino all’amore incondizionato. 
I due autori riescono a mantenere il lettore non solo interessato, ma completamente coinvolto a livello emotivo, che è il motivo principale per cui sono così legata a questa serie. Sono le emozioni che mi regalano i due autori quando fanno parlare e agire questi personaggi che rendono la trilogia indimenticabile.

Mi sono piaciuti molto i colpi di scena; li avevo intuiti, ma ho apprezzato molto come li hanno sviluppati e come li hanno utilizzati, è successo tutto al momento giusto. 
Sono circa 500 pagine, ma non le ho affatto sentite, sono scivolate come acqua, come è accaduto anche con gli altri due libri e con la serie “Illuminae”. Amie Kaufman e Jay Kristoff sanno lavorare insieme, l’hanno dimostrato libro dopo libro e sono davvero curiosa di scoprire cos’altro possono regalarci. 
Pongo le mie speranze in una novella da aggiungere ai libri dell’Aurora Cycle, chissà se questo desiderio sarà esaudito. 
Baci 


Voto libro - 5






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19 comments

  1. Io sono impaziente di leggere il seguito.ho amato tantissimo questo libro e i suoi protagonisti

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    1. Il confine dei libri16 maggio

      Ho finito un paio di giorni fa Aurora Burning e quello che posso dire è: preparati a soffrire!!

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  2. Adorazione totale per questa storia! E si, ho avuto una gran bella crush per Kal ma tutti i personaggi sono stati una bellissima scoperta e sono curiosa di scoprire ancora di più il loro background perché sono sicura che sarà bello tosto!

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    1. Il confine dei libri16 maggio

      Sono tutti fantastici *-*

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  3. sono felice che ti sia piaciuto, ogni tanto cambiare genere fa bene e si scoprono belle letture!

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  4. Verranno sicuramente approfonditi anche perchè c'è davvero tanta carne al fuoco da sfruttare!

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    1. Il confine dei libri16 maggio

      Ho letto da poco il secondo e posso confermarti che è così!

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  5. Concordo interamente con quanto hai scritto

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  6. A me Magellano non ha detto niente (viene zittito subito), ma per il resto concordo con te, non vedo l'ora di leggere il seguito

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    1. Il confine dei libri16 maggio

      vero, povero Magellano. Aurora Burning è assolutamente meraviglioso e straziante!!

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  7. anch'io sono curiosa di leggere il seguito! Spero di trovare maggiore approfondimento *_*
    Magellano mi è piaciuto tanto!!

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    1. Erika, Il confine dei libri16 maggio

      urora Burning è assolutamente meraviglioso e straziante e c'è l'approfondimento che cercavamo.

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  8. Anche io ho adorato Magellano, la voce scherzosa che interviene quando meno te lo aspetti!! :)

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  9. Vedo che abbiamo dato lo stesso giudizio, sintonia perfetta!

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  10. Ciao, scusa ma Aurora's end è uscito in italiano o no? Non riesco a trovarlo! :(

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