Bruciare con l'acqua, lavare col fuoco


Genere: Narrativa

Autrice: Clelia Pulcinelli

25 settembre 2021

Il Circo Branciforte percorre l'Italia in lungo e in largo ammaliando ogni settimana una nuova città grazie alle straordinarie abilità degli artisti e alla sua nostalgica aura di splendore e mistero. Quando la compagnia arriva nell'isolata cittadina rurale di Acquanera presagi nefasti e inspiegabili eventi iniziano a turbare la quiete degli artisti, tramutandosi ben presto in inquietanti scoperte legate ai segreti del circo Branciforte e agli enigmi della piccola città. Un intreccio ricco di ombre e quesiti stranianti ereditati dalla letteratura gotica che si mescolano all’esoterismo tipico della nostra penisola e alle sue tradizioni magiche e folkloristiche configurando una nuova, innovativa forma di gotico all’italiana.

Ciao lettori,
chi ha letto qualche mia recensione avrà realizzato che i miei gusti sono molto vari, pochi sono i generi che non leggo e tra questi possiamo annoverare gli horror e tutti i suoi sottogeneri. E non li leggo per una ragione molto semplice... sono una fifona. Di Stephen King ho letto un solo libro e ancora me lo ricordo, “Shining” o “IT” neanche a nominarli... Tuttavia la trama di questo libro mi ha intrigata, principalmente perché i fatti si svolgono in un circo.
Il circo. Anche con lui ho un rapporto di odio/amore. Le mie (personalissime, senza voler offendere nessuno, eh) associazioni al circo sono tutte legate a emozioni negative, la patina brillante e sfavillante che riveste gli occhi di molti io la vedo ammantata di tristezza e squallore, animali selvatici costretti in gabbie 3x3, drogati o comunque costretti in una cattività innaturale, parallelo che potrebbe essere riportato sugli stessi circensi, personaggi senza radici, chiusi in scatole mobili, che si esibiscono sempre uguali davanti a spettatori sempre diversi... Non ho mai voluto assistere a uno spettacolo circense.
Però ne leggo... forse per esorcizzare queste mie associazioni, per questo eccomi qui a parlarvi di “Bruciare con l'acqua, lavare con il fuoco” di Clelia Pulcinelli edito da BookTribu, che ringrazio per la copia recensione.
Per gustare questo libro non dovete saltarne l'intro sul genere gotico, questa ci rivela le caratteristiche del genere e l'intento della scrittrice di farlo riscoprire in Italia, dove molti libri gotici sono ambientati. Perché in Italia non si è mai affermato? Ma l'intro pone anche le premesse per lo stato d'animo con cui il lettore si avvicina alla storia...

Dopo una notte insonne Amelia si alza, è l'alba e si affaccia alla finestra della sua cabina per osservare il sorgere del sole. La vista della Stella Sirio tremolante all'orizzonte le gela il sangue nelle vene. Un presagio così nefasto da lungo tempo non si allungava su di loro. Amelia è uno dei personaggi del nostro libro, è nata e cresciuta nel Circo Branciforte e del circo era un'attrazione. Il Circo Branciforte è, come spesso accade, un circo tramandato di padre in figlio, così come le attrazioni che lo popolano, famiglie di circensi ad esso legate di generazione in generazione. Ogni Circo ha le sue regole e anche il Branciforte non fa differenza: tutti i componenti del circo non possono avere contatti con l'esterno, nessuno può utilizzare la tecnologia, quando la nuova generazione di artisti è pronta a sostituire la vecchia, la vecchia potrà ritirarsi a vita privata e, con l'ultima, interrompere ogni contatto con i figli. La stessa mattina che Amelia osserva Sirio, Rodrigo, il titolare del circo e suo capo indiscusso, decide di cambiare l'itinerario della stagione e recarsi ad Acquanera, un paesino sperduto alle pendici dell'Appennino, introvabile sulle carte geografiche del Paese, perché suo nonno gliel'ha suggerito in sogno e lui, scovando nei diari di famiglia, ha scoperto che dopo la visita ad Acquanera il Circo, allora gestito dal padre, ha conosciuto un successo che mai prima di allora aveva ottenuto. Convinto che il sogno del nonno sia premonitore di una nuova stagione di fama, Rodrigo è irremovibile, devono ritrovare Acquanera. Una volta giunti a destinazione, tuttavia, il circo diviene scena di sparizioni e assassinii, è oggetto di pregiudizi e accuse da parte del sacerdote del paese, una giornalista impicciona si convince che gli artisti nascondano qualcosa e nel gruppo vecchi dissapori e antipatie vengono a galla a causa della tensione. Ma c'è di più, e solo unendo le loro forze i nostri personaggi potranno comprendere davvero il mistero che avvolge le loro vite.

Amici, “Bruciare con l'acqua, lavare col fuoco” è un libro particolarissimo. Doppia è la trama da seguire, il giallo presente e il giallo del passato, ma il giallo fa da corredo ai personaggi, gli eredi del circo, ognuno un capitolo a sé stante, anche letteralmente, perché, mentre la trama si sviluppa, a ognuno è dedicato un pezzo di storia che ne descrive le origini, le particolarità. La Pulcinelli è abilissima nell'arte del dire e non dire, scoprire e non scoprire, lasciar intendere e confondere in un crescendo di tensione e paura molto complesso. C'è stato un momento in cui a Cassandra, l'incantatrice di serpenti, viene detto “Dove il diavolo non può entrare, manda una vecchia” e le corre un brivido lungo la schiena... Vi giuro che lo stesso brivido che percorre Cassandra l'ho sentito pari pari pure io.
Libro molto interessante, scritto e sviluppato molto bene in ogni aspetto, personaggi singolari e ben pensati, trama, intreccio e giallo niente affatto scontati o banali.
Consigliatissimo.

P.S. La scrittrice si domanda perché l'Italia è protagonista del gotico ma non scrive gotico. A mio avviso nel nostro Paese i temi del gotico non appartengono all'immaginario, ma al reale. E non ci piace quando la fantasia troppo si avvicina alla verità.
Voto libro - 4









 

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