The Game of Love and Death

 

Genere: Young Adult 

 Autrice: Martha Brockenbrough

Flora e Henry sono nati a pochi isolati di distanza, ignari delle forze che potevano tenere lontani un ragazzo americano e una ragazza afro-americana. Anni dopo si rivedono e l’amore in comune per la musica fa scoccare la scintilla di un legame ancora più potente. 

Quello che Flora e Henry non sanno è che sono pedine in un gioco tra gli eterni avversari Amore e Morte, qui immaginato in modo brillante come due personaggi compassionevoli e affascinanti. 

I loro cuori e le loro volontà potranno vincere non solo sulle circostanze terrene, ma anche sulle forze che si sono battute nel corso della storia? 

Nella Seattle piovosa degli anni ‘20, l’amore sboccia nei jazz club, nelle case dei potenti e nelle catapecchie dei poveri. Ma cosa è più potente: amore? O morte?


Salve lettrici e lettori! 
Oggi vi parlo di un libro che, per una volta, non mi ha colpito per la cover quanto per il titolo. Si tratta di “The Game of Love and Death”, letteralmente “Il Gioco di Amore e Morte” ed è uno young adult, poiché i protagonisti hanno 17 anni, romance e fantasy. L’autrice è Martha Brockenbrough e il libro è uscito nel 2015. 

Non ero neanche sicura di volerne parlare, in realtà, siccome ci sono stati alti e bassi durante la lettura, ma lo faccio per due ragioni: la prima è che è un libro davvero particolare, a tratti poetico, a cui vale la pena dare una possibilità; la seconda è che non scrivere la recensione di un libro, per me significa lasciare qualcosa in sospeso e non riuscirei a iniziarne altro… quindi parliamo del Gioco di Amore e Morte. 

“Come altro è l’umanità, se non profondamente strana?”

Amore e Morte, proprio L’Amore e LA Morte, fanno un Gioco. Entrambi scelgono un giocatore tra gli esseri umani; uno dei due riceve una goccia di sangue di Amore, l’altro un bacio sulla fronte da Morte. 
Tutte le grandi tragedie d’amore della storia sono state una conseguenza del loro Gioco e della vittoria di Morte: Antonio e Cleopatra, Elena e Paride, Romeo e Giulietta. Adesso tocca a Henry e Flora. 
È il 1937 a Seattle, la minaccia della guerra incombe, la Grande Depressione mette in difficoltà anche le famiglie più abbienti. 

Dopo la morte del padre, Henry viene adottato dai Thorne, una delle famiglie più importanti di Seattle; cresce con il suo migliore amico, Ethan, che è come un fratello per lui. Nonostante l’abbiano accolto come un figlio, Henry sa di trovarsi sempre su un gradino più basso per i Thorne: sa che il suo futuro non è garantito come quello di Ethan, sa che l’unico modo per fare davvero parte della famiglia sarebbe sposare la cugina Helen. Ma in realtà Henry non desidera quello che i Thorne vogliono per lui; Henry suona il contrabbasso, sin da bambino fischietta melodie che poi trascrive su carta, e ciò che vuole davvero è completare la canzone che gli rimbomba in testa ma che non riesce a completare. Il suo sogno è vivere della sua musica. 

Flora è una meccanica e pilota di aeroplani di giorno e una cantante jazz di sera. Il suo sogno è scappare dall’opprimente Seattle sul suo aeroplano e girare il mondo, libera. Ma non può farlo, perché non ha abbastanza denaro per finanziare questo progetto e, inoltre, è afro-discendente. 
Flora, però, non si scoraggia: ogni giorno continua a lavorare sugli aeroplani e a sognare di volare come la rivoluzionaria Amelia Earhart, e ogni notte si esibisce, così come la madre prima di morire, sul palco del Domino. 

“Parli dell’amore come se fosse la causa di tutti i mali.”
“E tu non sei riuscito a dimostrare che non lo sia.”

L’incontro tra Henry e Flora è casuale: Ethan e Harry vanno all’aeroporto per scrivere un articolo sull’aeroplano su cui Flora sta lavorando. Ethan è infastidito da questo lavoro, Henry, invece, resta incantato dalla bellissima pilota, si sente attratto da lei, legato in un modo indescrivibile. Quando scopre, poi, che è una cantante, si sente attirato verso il Domino. E così, il Gioco di Amore e Morte ha nuovamente inizio, le pedine si sono mosse e i giocatori faranno tutto ciò che gli è permesso per vincere. 

“The Game of Love and Death” nasconde, sotto la superficie fantastica, data dalla presenza di Amore e Morte, un classico young adult romance proibito. Proibito perché in quegli anni in America una relazione tra un uomo bianco e una donna Afro-discendente era impensabile, se non proprio proibita. 
I due ragazzi dovranno superare mille ostacoli: quelli posti dalla società, economici e razziali, quelli introdotti da Amore e Morte, ma soprattutto quelli personali, posti soprattutto da Flora. 
Flora che sogna la libertà del volo, lo spazio infinito del cielo, l’assenza di restrizioni e di doveri e di stupidi stereotipi. 
Ma la realtà e la storia sono dure con le persone come lei, in particolar modo se si è stati scelti dalla Morte come pedine per un gioco millenario e perverso. 

“Tutti muoiono. Tutti. Questo è l’unico finale per ogni storia.”

La storia è davvero particolare, interessante anche dal punto di vista storico. 
I personaggi sono reali, hanno sogni e aspirazioni e provano emozioni che riusciamo a sentire nel profondo, questo anche grazie al doppio punto di vista che ci permette di vedere sia attraverso gli occhi di Flora che di Henry. Viviamo le loro ansie e paure, la loro gioia e il loro entusiasmo, il desiderio di buttarsi e la paura di rimanere feriti. 
La scrittura è davvero travolgente, ci trasporta in un romanzo che sembra quasi un film d’altri tempi su una storia d’amore impossibile ma intramontabile. In fondo le più grandi storie d’amore sono questo, no? 
Tragedie che ci lasciano con un dolore al petto e che non potremo mai dimenticare. Ma stavolta c’è qualcosa di diverso; nonostante Morte abbia scelto una pedina determinata e ostinata, Amore ha scelto un giocatore instancabile, un inguaribile romantico, un sognatore che crede profondamente nell’amore e nella sua forza. 

Ho particolarmente apprezzato i capitoli dal punto di vista di Amore e Morte, esseri immortali consapevoli di portare avanti un gioco crudele, ma incapaci di sottrarsene. 
Amore è stanco di allontanarsi dagli esseri umani, in rotta verso un destino di grande dolore; Morte è stanca di essere la cattiva della storia, ad ogni anima di cui si nutre prova sempre più dolore. 

Quindi, cos’è andato male durante la lettura? L’emozione. 
Mi è mancata l’emozione travolgente che una storia come questa poteva regalare. L’emozione travolgente che percepivo scorrere in profondità, ma che non è riuscita a raggiungere la superficie. Soprattutto alla fine, è diventato così frustrante perché gli eventi si sono susseguiti di corsa, confusi, troppo, troppo veloci… e la magia è scomparsa. Mi è dispiaciuto davvero tanto e ne sono rimasta molto delusa. In ogni caso mi resta un bel ricordo di questo romanzo, da leggere anche solo per la peculiarità della trama. 
Baci 


Voto libro - 3.5




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