La stagione delle ossa


La serie è composta da:

1. La stagione delle ossa

2. L'ordine dei Mimi



Genere: Fantasy

Scritto da: Samantha Shannon

15 ottobre 2024

2059. Da duecento anni la Repubblica di Scion porta avanti una campagna persecutoria contro ogni forma di "innaturalità" in Europa. A Londra, Paige Mahoney occupa un posto di tutto rispetto nella gerarchia della criminalità: braccio destro del feroce White Binder, è una dreamwalker, una rara specie di veggente. Secondo la spietata legge di Scion, la sua sola esistenza è un atto di tradimento. E quando viene arrestata per omicidio, incontra i misteriosi fondatori di Scion, che hanno dei piani per i suoi straordinari poteri. Se vuole salvarsi, dovrà imparare a fidarsi di chi ha sempre considerato un nemico... Il fortunato romanzo d'esordio di Samantha Shannon, l'inizio di una saga fantasy ispirata alla mitologia greca, in una nuova edizione completamente rivista dall'autrice.




Salve salve!
Grazie alla Mondadori Oscar Vault, che mi ha inviato la bellissima copia del romanzo, ho finalmente letto “La stagione delle ossa” di Samantha Shannon.
Primo volume di sette, il romanzo è uscito per la prima volta nel 2013, ma recentemente l’autrice l’ha revisionato e quella che leggiamo in italiano è l’ultima versione, preferita dall’autrice.

Repubblica di Scion, 2059.
Il mondo è diviso tra amaurotici e chiaroveggenti. Gli amaurotici sono umani senza poteri, i chiaroveggenti (o innaturali) sono i nemici di Scion. Per la Repubblica, i chiaroveggenti sono un male che deve essere estirpato, la causa di tutte le violenze e depravazioni.

“Loro erano quelli normali, i naturali: Scion era stata fondata per proteggerli dagli innaturali come me, quelli che parlavano coi morti.”

I chiaroveggenti, divisi in vari ordini, sono persone che percepiscono l’etere: possono entrare in contatto con gli spiriti, alcuni possono usarli, altri riescono a predire il futuro, e così via.
Paige Mahoney è una chiaroveggente diversa da chiunque. È una “esplorasogni”, è capace di lasciare il suo paesaggio onirico e infiltrarsi in quello di un’altra persona. Il suo datore di lavoro, Jaxon Hall, un mimo-lord del sindacato di Scion Londra, crede che possa anche possederli.
Non si sa molto sul potere di Paige, è raro e per questo ambito, da Jaxon, ad esempio, astuto e crudele, che ha fatto di Paige la sua ganza, la sua vice, ma anche da Nashira Sargas.

«Qualcuno deve fermarli» dissi.
«Sono sulla terra da duecento anni» replicò Liss. «Se fosse stato possibile fermarli, non credi che qualcuno l’avrebbe già fatto?»

Scion è fondata su un grandissimo segreto e Paige lo scoprirà a sue spese.
Arrestata a Londra, verrà trasportata a Oxford, adesso Sheol I, una Struttura Detentiva in realtà regno dei Refaim (umanoidi immortali provenienti da un regno, adesso in rovina, a metà tra l’etere e il mondo fisico) e un inferno per chiaroveggenti e amaurotici.
Paige, sopravvissuta all’Incursione di Dublino e diventata la Sognatrice Pallida a Londra, ad Oxford dovrebbe diventare una Casacca Rossa e sottostare ai Refaim. Ma l’etere e la sua caparbietà hanno altro in programma per lei.

“Non esistono le coincidenze. Ogni filo dell’etere ha il suo scopo.”

“La stagione delle ossa” è un distopico fantascientifico, dalle note a volte steampunk, a volte cyberpunk.
Mi ha fatto ritornare ai tempi d’oro del genere distopico young adult (che per me corrisponde all’uscita di “Hunger Games”). Sotto alcuni aspetti mi ha ricordato la meravigliosa trilogia di Suzanne Collins, la città di Oxford mi ha ricordato il Distretto 12, così come Paige, con la sua ostinazione, la sua insubordinazione e il suo coraggio, mi ha riportato alla mente Katniss.
Leggere questo romanzo è stato come risvegliare vecchi ricordi, ma allo stesso tempo ha aggiunto elementi nuovi, diversi, originali e costruiti alla perfezione.

«La conoscenza è potere, o no?»
«Non sempre. La conoscenza è pericolosa. Quando vieni a sapere qualcosa, non hai più modo di liberartene. Sei costretto a portarti dietro quell’informazione per sempre, anche se ti fa male.»

“La stagione delle ossa” apre l’omonima serie ed è il primo di sette volumi (gli ultimi tre devono ancora uscire) e si percepisce chiaramente il suo scopo introduttivo.
È un primo volume che ci mostra un nuovo mondo paranormale, spiega le basi della politica e della chiaroveggenza, dà dei fondamenti di storia, presenta i personaggi, pone le fondamenta per quello che verrà.
È una storia ricca di “teoria” e spiegazioni, che io ho trovato affascinanti. Non temete, non manca l’azione, l’ansia, la paura che possa andare tutto male… anzi, quest’ultima è una costante.
È una lettura che tiene sulle spine e non oso immaginare cosa succederà nei seguiti, sono pronta a soffrire e a disperarmi.

«Non esiste una direzione facile per te. Puoi restare ferma, ma sei intrappolata in una fase stagnante. Oppure puoi assaggiare la lama delle spade. Tutte le strade conducono al dolore.»

Paige è la nostra narratrice e neanche per un momento perde l’attenzione di chi legge.
La sua arguzia, il suo coraggio, la sua sfacciataggine, il suo spirito, i suoi ricordi, tutti gli elementi che la costituiscono la rendono un personaggio carismatico, incredibile, per cui viene spontaneo tifare.
Accanto a lei il Rettore, Arcturus Mesarthim, un Refaim, teoricamente un nemico, in realtà diverso dai suoi simili.
Il Rettore nasconde qualcosa e Paige non si lascerà scappare occasione per estorcergli la verità.
Proprio con il Rettore, Paige mostra uno dei suoi lati che più ho adorato, quello sfrontato e ironico, ma in realtà ogni parte di Paige è affascinante e profonda.

«Si è verificata una complicazione, Paige.» «Perché, secondo lei tutto quello che mi è successo da marzo in poi non è stata un’unica gigantesca, orrenda complicazione? Lei personalmente, da solo, ha complicato la mia vita per sempre.»

La storia inizia un po’ lenta, ma non appena si iniziano a capire le basi di Scion e della chiaroveggenza risulta tutto molto più fluido.
Samantha Shannon ha uno stile e un’abilità narrativa che amo. Scrive storie ricche di nozioni, complesse ma strutturate alla perfezione. Nessun dettaglio è fuori posto e si può stare certi che ogni momento, colpo di scena o discorso hanno un peso ben specifico e calcolato.
È bravissima nel costruire personaggi a tutto tondo e rapporti umani che colpiscono nel profondo.
Sono molto, molto curiosa (e un po’ spaventata, vi dico la verità, perché già immagino che i personaggi ne passeranno di tutti i colori e io soffrirò) di tornare a Scion, da Paige e dal Rettore.
Per me, “La stagione delle ossa” è un’ottima introduzione a una lunga storia con il potenziale di farci provare una miriade di emozioni.
Voi lo leggerete?
Baci

Voto libro - 4




Genere: Fantasy

Scritto da: Samantha Shannon

17 giugno 2025


Oxford appartiene al passato, ma la Repubblica di Scion non è stata sconfitta e continua a darle la caccia con il suo occhio cui nulla sfugge. Per mantenere un appoggio nel mondo della criminalità a Paige non resta che tornare da Jaxon Hall, il suo vecchio datore di lavoro, tanto carismatico quanto feroce. Ma Paige obbedisce soltanto a se stessa adesso e neppure Jaxon potrà farla desistere dal denunciare la corruzione nel sindacato. E mentre lei progetta di impadronirsi della favolosa Corona della Rosa, entrambi i contendenti di un antico conflitto tramano per sfruttare il suo talento a proprio vantaggio. Il secondo volume della fortunatissima saga d'esordio di Samantha Shannon, ispirata ai miti greci di Pandora e Prometeo, che fonde distopia ed epic fantasy, in una nuova edizione completamente rivista dall'autrice.



Salve salve!
Tra le mie uscite più attese dell’anno c’era “L’ordine dei mimi” di Samantha Shannon, secondo volume della serie “The Bone Season”. Ringrazio tantissimo la Mondadori Oscar Vault per la bellissima copia cartacea inviatami.
Mi raccomando, attenzione agli spoiler!

“È raro che una storia cominci dall’inizio. Nel grande disegno della vita, in questa storia io sono capitata all’inizio della fine.“

Il romanzo inizia esattamente dove si era fermato il primo. Paige è sul treno per Londra, i Sette Sigilli sono andati a salvarla. Jaxon ha fatto di tutto per riprendersela, ma la Sognatrice Pallida non è più la stessa.
Le torture subite a Oxford, da lei e dai suoi amici, le hanno aperto gli occhi, su Scion, ma anche su Jaxon e sul sindacato.
Paige è di nuovo a Londra, ma non può dimenticare la verità che ha scoperto.
Peccato che Jaxon intenda costringerla a fare proprio questo: dimenticare, tornare a prima, a quando era la sua ganza e il suo unico problema era renderlo fiero.
Ma Paige non riesce e non può farlo, non può essersi liberata di un cappio per andarsene a infilare un altro, che tra l’altro la costringerebbe ad andare contro gli altri veggenti, chi ha davvero bisogno del sindacato.
Paige dovrà prendere una decisione: tornare a essere la Sognatrice Pallida e far finta di niente o far tesoro dei segreti scoperti a Oxford e ribellarsi a Scion e ai Ref.
Una cosa è certa, Nashira Sargas non si fermerà a nulla pur di eliminarla, ma Paige ha un piano (folle) e degli alleati inaspettati.

“Ma ero sopravvissuta, come a Dublino.
Ero sopravvissuta e i Sargas lo sapevano.”

“The Bone Season” è una serie costruita con sapienza, e si vede.
Dopo le rivelazioni sconvolgenti e gli avvenimenti dolorosi del primo volume, Paige si ritrova nella sua vecchia vita, come se non fosse successo nulla.
Jaxon vuole che riprenda il suo ruolo di ganza, che dimentichi Oxford, ignori le sensobarriere e la minaccia dei Ref.
Sembra quasi che Oxford non sia mai successa e che sia, come alcuni la accusano, frutto dell’immaginazione di Paige, ma noi sappiamo (così come Paige) qual è la verità.
È una sensazione alienante quella che proviamo (sia noi che la protagonista), tornare a una vita in cui Paige credeva di essere felice, mentre tutto intorno a lei (le sue sicurezze, le sue relazioni, il mondo intero) sta crollando.
Il ruolo di ganza le sta stretto, le pretese di Jaxon la soffocano, il disinteresse che vede nel sindacato per le loro stesse vite la sconvolge.

"Avevi bisogno di me per dare inizio a tutto questo" pensai. "Adesso sono io ad avere bisogno di te per scrivere la parola fine.”

È interessante il contrasto che c’è tra chi Oxford non l’ha vissuta sulla propria pelle (nonostante alcuni l’abbiano vista quando sono andati a salvare Paige) e chi invece l’ha fatto. Nonostante le parole e le ferite evidenti di Paige, fanno comunque fatica a crederci, mettendo quasi in discussione le sue esperienze. Mentre alcuni lo fanno perché increduli che i Ref possano esistere davvero, altri (come Jaxon) lo fanno per zittirla, per farla stare buona e contenta nel suo ruolo di ganza, che ormai è diventato acido per Paige.
La protagonista deve trovare la forza e la voce che Jaxon tenta in ogni modo di silenziare. Soprattutto deve rinunciare all’idea che Jaxon possa essere una persona che tiene davvero a lei, che possa agire per il bene dei veggenti e non dei propri interessi.
Deve smontare anni di gaslighting e non sarà facile.

“Senza Jax non ho né autorità né denaro. Sono soltanto Paige Mahoney, una ricercata. Per ora, ho bisogno di essere la Sognatrice Pallida.”

La prima parte del romanzo è abbastanza statica: Paige deve ritrovare la forza dopo Oxford, deve riabituarsi a Londra e ai suoi orari, ma soprattutto deve decidere come muoversi per sconfiggere i Ref.
Nonostante non desideri tornare da Jaxon, essere sua ganza è l’unica cosa che le dia un briciolo di potere. Solo con il potere può sperare di farsi ascoltare dal resto del sindacato, ma ciò non vuol dire che le crederanno.
La seconda parte è più movimentata, Paige ha deciso quali saranno i suoi passi, sta valutando i personaggi che compaiono sulla scena, e allo stesso tempo deve risolvere un mistero. Il Lord Generale è stato ucciso, tutti pensano che sia stata la Ganza Suprema, ma qualcosa non torna, eppure Paige sembra essere l’unica a fiutare la puzza nel sindacato.
La terza parte è super adrenalinica, non c’è un momento di pausa e i colpi di scena lasciano senza fiato!
Paige ha sempre visto il sindacato come un’organizzazione giusta. Non perfetta, ma al fianco dei veggenti nonostante sia composta di criminali. Oxford però le ha fatto capire che il sindacato è corrotto, è marcio e i mimo-lord e le mimo-lady in realtà sfruttano chi dovrebbero proteggere.

«La vita, pur con tutte le sue meraviglie, alla fine è una cosa fragile.»

Infine, il Rettore.
Devo ammettere che ogni tanto i sentimenti tra Paige e il Rettore mi sono sembrati un po’ forzati, troppo rapidi, ma poi Arcturus apriva bocca e lì dicevo “non fa niente”.
Avrei voluto sottolineare qualsiasi cosa il Rettore dicesse, sono indescrivibili le sensazioni che le sue parole provocano.

«Sono certa che potete trovare qualcuno che vi sia più utile di una criminale.»
«Se anche potessi scegliere tra tutte le persone sulla Terra, sceglierei comunque te, Paige Mahoney.»

So che forse in pochi lo direbbero se fosse reale, ma io voglio tornare subito a Scion. Voglio continuare la storia di Paige, sono davvero in ansia per le cose che succederanno, mi aspetto tante cose che mi faranno soffrire, ma la curiosità è più potente.
Questo mondo è estremamente interessante e sono certa che Samantha Shannon continuerà a regalarci storie epiche e indimenticabili.
Il suo stile è ricco, unico, coinvolgente, rende tutto interessante ed epico. Lo adoro.
L’edizione italiana del romanzo contiene anche la novella “La Sognatrice Pallida”.
La storia racconta dei primi tempi di Paige nei Sette Sigilli, di quando Jaxon le ha dato il suo nomignolo e della prima missione che ha svolto con Nick.
Leggere il romanzo e la novella di seguito rende gli eventi del secondo volume ancora più potenti, perché il contrasto tra la Paige appena entrata nel sindacato, desiderosa di rendere orgoglioso l’uomo che le ha fatto scoprire il suo potere, e la Paige del presente, disillusa e delusa dalla persona che adorava risulta più forte e potente.
Baci
Voto libro - 5


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