Fractured Fables

 

La serie è composta da: 

1. Il fuso scheggiato 

2. Lo specchio rammendato



Genere: Fantasy

Scritto da: Alix E. Harrow

2 settembre 2025

Zinnia Gray sta per compiere ventun anni. Un compleanno davvero speciale, anche perché è l'ultimo della sua vita. Rimasta vittima di una contaminazione chimica è affetta dalla nascita da una sindrome rara e misteriosa, la Malattia Generalizzata di Roseville. Se ne sa poco, se non che nessuna delle persone che ne hanno sofferto è arrivata ai ventidue anni. La sua migliore e unica amica, Charm, vuole che l'ultimo compleanno di Zinnia sia indimenticabile e le sta preparando una festa sensazionale, tutta in tema "Bella Addormentata" - la sua passione da sempre -, con tanto di torre e arcolaio. Ma quando Zinnia si punge il dito, succede qualcosa di totalmente inaspettato e la ragazza si trova catapultata in una serie di mondi paralleli, con un'altra bella addormentata desiderosa quanto lei di sfuggire a un destino che sembra già scritto.


 


Salve salve!
Grazie alla Mondadori Oscar Vault ho letto “Il fuso scheggiato” di Alix E. Harrow, primo volume della dilogia di romanzi brevi “Fractured Fables”.

Zinnia Gray ha 21 anni e sta per morire. Ha una malattia degenerativa e ha sempre saputo che sarebbe morta presto, per questo si è imposta delle regole e si è appassionata alle fiabe e al folklore.
La storia della Bella Addormentata, ovviamente, la sente particolarmente vicina. Conosce tutte le sue versioni, quindi sa bene che non è la storia romantica della versione Disney.
Il giorno del suo ventunesimo compleanno, la sua migliore amica Charm le prepara la festa perfetta: in una torre abbandonata, con un tappeto di rose e un vecchio fuso.
Per scherzo, Zinnia si punge con il fuso e quando il sangue tocca il legno succede qualcosa di assurdo: un’infinità di immagini si aprono di fronte a lei, di ragazze addormentate o con il dito proteso verso la fine, e Zinnia per la prima volte decide di sfidare il destino e aiutare una Bella a ottenere un finale diverso.

“Dopo quel compleanno diventai piuttosto ossessionata. È una delle regole delle ragazze destinate a morire presto: se apprezzi qualcosa, apprezzalo tanto, perché non hai molto tempo da perdere.”

Nel mondo di Zinnia, a quanto pare, esiste il multiverso e qualcosa ha fatto scattare la serratura della porta sugli altri mondi.
A Zinnia ormai non resta più molto tempo, ma il suo ultimo gesto potrebbe essere quello di fermare una Bella come lei è aiutarla a sconfiggere la sua maledizione.
E poi chissà, se esiste il multiverso, magari la strega di un altro mondo potrebbe avere un antidoto alla sua di “maledizione”.

Zinnia non è mai stata una persona speranzosa, ha sempre saputo quando sarebbe arrivata la sua fine e che non esistevano miracoli o principi azzurri che potessero salvarla, quindi ha vissuto la sua vita seguendo regole ben precise: mai affezionarsi, mai innamorarsi, mai perdere tempo, etc.
Infatti non ha molte persone intorno, solo i suoi genitori e Charm, la sua migliore amica. Il loro amore, a volte, è un peso perché sa che presto gli causerà una sofferenza inimmaginabile.
Scappare in un altro mondo è per lei sia un modo per aiutare una ragazza destinata a morire come lei, ma anche, egoisticamente, un modo per non farsi sopraffare dalla sofferenza e dall’amore delle persone a cui tiene.
Nel mondo (classico da fiaba) della principessa Primrose, però, ripercorre diversi momenti della sua breve vita e gli dà nuovi significati.

“Anche fra le altre nerd laureate in folklore come me, La bella addormentata non è la preferita di nessuna. Alle ragazze romantiche piace La bella e la bestia; a quelle tradizionaliste piace Cenerentola; a quelle dallo stile gotico piace Biancaneve. Solo alle ragazze destinate a morire presto piace La bella addormentata.”

Nonostante sia una storia breve, mi sono molto affezionata a Zinnia e ho letto con ansia soprattutto gli ultimi capitoli.
Non è un’avventura fiabesca o da sogno o magica, è una storia molto triste per cui è difficile immaginare un lieto fine. È una storia fatta di rimpianti, di rabbia, di ingiustizie, in cui le fiabe vengono “messe a nudo” e mostrate in tutta la loro crudeltà.
Lo stile di Alix E. Harrow per me è estremamente evocativo e perfetto per questo tipo di storie di ragazze semi perdute ma mai sconfitte.

“[…] l’ultima regola delle ragazze destinate a morire presto, quella che non diciamo mai ad alta voce, è cerca di non morire.”

Il racconto è intervallato da disegni in stile fiabesco, molto belli, ma un po’ casuali. Avrei preferito che rappresentassero le scene della storia anziché scene classiche ma poco significative.

“Il fuso scheggiato” è una storia dolceamara, in cui si spera fino all’ultimo per una vera magia, un modo per Zinnia di sopravvivere e sfidare la sua sorte sfortunata.
Cosa succederà? Potete scoprirlo solo leggendo.
Baci.
Voto libro - 4





Genere: Fantasy

Scritto da: Alix E. Harrow

2 settembre 2025

Zinnia Gray, di professione riparatrice di fiabe, ha finito di correre in aiuto di principesse addormentate. Dopo aver salvato decine di donzelle in pericolo, arso una cinquantina di arcolai, e dopo essersi ubriacata con decine di fatine buone e aver limonato con membri di famiglie reali di ogni ordine e grado, comincia a desiderare che tutte quelle fanciulle si diano una mossa e inizino a occuparsi da sole dei loro problemi di trama. Ma proprio quando pensa di non voler soccorrere nessun'altra principessa, si guarda in uno specchio e vede di rimando un volto che la fissa: è il viso del Male che la chiama. Perché ci sono tante persone intrappolate in storie che non hanno scelto: la Regina Cattiva di Biancaneve ha appena scoperto come si conclude la sua favola e ha disperatamente bisogno di un lieto fine. Ha bisogno che Zinnia la aiuti prima che sia troppo tardi per tutti. Ma cosa farà Zinnia? Accetterà la velenosa proposta della regina, risparmiando a entrambe la tortura delle scarpe di ferro arroventate, o tenterà un'altra strada?



 


Salve salve!
Con “Lo specchio rammendato” si conclude la dilogia “Fractured Fables” di Alix E. Harrow.
In quale favola finiremo stavolta?

Attenzione agli spoiler!

“Ho passato buona parte della mia vita tentando di schivare il terzo atto della mia storia, e il resto cercando di salvare altre Belle Addormentate dal loro; so esattamente cosa si prova ad avere un finale orribile che ti aspetta.”

Alla fine del primo libro, Zinnia guadagna magicamente più tempo. Non è guarita, ma la malattia è tornata “al punto di partenza”, il suo timer è ripartito, quindi adesso deve capire come vivere una vita che non pensava di avere.
Decide di passarla aiutando le altre Belle Addormentate come lei ad ottenere il loro “vissero felici e contenti”.
Sono cinque anni che Zinnia entra ed esce dal multiverso e sono circa sei mesi che non parla con Charm, e in tutto questo tempo dall’altra parte dello specchio ha sempre visto la stessa sfilza di volti a chiedere aiuto, ma non stavolta: dall’altra parte c’è uno sguardo duro e disperato che la chiama, ed è quello della matrigna di Biancaneve.

«Non possiamo sempre scegliere le parti che ci vengono assegnate. Dovresti saperlo meglio di chiunque altro.»

Questo secondo e ultimo volume è ambientato cinque anni dopo il primo, anni in cui Zinnia è entrata e uscita dai mondi di varie Belle Addormentate per aiutarle nelle loro storie, ma è sempre tornata a casa. Fino a qualche mese prima, quando andare negli altri mondi non è diventato solo uno scopo, ma un modo per scappare.

Dopo essere stata per tutta la vita la damigella in pericolo, Zinnia ha sviluppato una sorta di complesso dell’eroina, per cui è lei a dover salvare le persone, e non riesce a smetterla.
Questa necessità di tuffarsi in qualsiasi mondo tranne il suo, però, sottintende una grandissima paura. Tornare nel suo mondo significherebbe ritornare al prima, alle visite mediche, alle medicine, al dolore, mentre lei sta cercando una nuova storia in cui la fine non debba essere quella già stabilità.

Sicuramente non si aspettava di finire in una favola totalmente diversa dalla sua, quella di Biancaneve, per di più non per salvare la giovane protagonista, ma la matrigna cattiva.
Nonostante abbia imparato che i ruoli, soprattutto quelli femminili, nascondono sempre molto più di quello che si vede in superficie, le risulta comunque difficile aiutare una donna che nella sua storia fa del male a una bambina e che adesso vuole scappare sfruttando Zinnia.
Eppure, la regina è bellissima e i suoi occhi guardinghi nascondono una paura e un desiderio di autodeterminazione che Zinnia non riesce ad ignorare.

«Non hai idea di cosa significhi lottare per avere il diritto di esistere. Sapersi condannati, eppure continuare a lottare…»

Tra un mondo e l’altro, Zinnia deve arrivare a patti con il fatto che scappare non è la soluzione definitiva, anche perché c’è qualcosa che non va nel multiverso e la causa è proprio lei.
Mi è piaciuto molto il fatto che in questa parte della storia il multiverso viene spiegato ed esplorato un po’ di più. Non credo fosse una cosa necessaria, essendo racconti brevi, ma è stata una bella sorpresa.
Penso che la cosa che mi sia piaciuta di più sono le spiegazioni fisico-narrative del multiverso che danno un’idea chiara di come funziona in modo veloce.

Il racconto continua a parlare di autodeterminazione e di femminismo, ma lo fa in modo più incisivo.
I toni sono più adulti, soprattutto grazie alla regina e alla triste storia che le è stata affibbiata: senza nome, costretta a sposarsi da giovanissima in un regno che non è il suo e in cui la sua incolumità non è garantita, in cui non viene ascoltata.
La regina, Eva, desiderava solo un nome tutto suo e una storia che non finisce con scarpe di ferro arroventate.

«Ogni storia ha una fine, Zinnia.»

Mentre nel primo racconto il tono è YA, spinto dalla corsa contro il tempo di Zinnia per aiutare Primrose, che era ormai rassegnata al suo destino, stavolta è più maturo, Zinnia è disperata perché dopo tanti anni ha provato speranza, speranza che la sua storia potesse essere diversa, speranza che anche lei potesse ottenere il suo “felici e contenti”, invece sta andando tutto a rotoli.

Seppur brevi, queste storie mi hanno catturata e fatto emozionare. Mi sono affezionata a Zinnia e ho tifato per lei fino alla fine.
Lo stile di Alix E. Harrow è magico, ironico, pungente e oscuro al punto giusto. Io lo adoro.
E stavolta anche i disegni sono ispirati alla storia, quindi regalano un tocco di magia in più al lettore.
Il finale è aperto, ma io voglio essere speranzosa e pensare che alla fine otterranno tutt3 il loro “e vissero felici e contenti”. E voi?
Baci.
Voto libro - 4





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