Villains

 


La serie è composta da: 
 
1. Fairest of All: A Tale of the Wicked Queen
 
2.  The Beast Within: A tale of Beauty's Prince

3. Ursula anima sfortunata
 
4. Mistress of All - A Tale of the Dark Fairy
 
5. Mother Knows Best - A Tale of the Old Witch
 
6. The Odd Sisters -  A Tale of the Three Witches
 
7. Crudelia De Mon. La mia vera storia
 
8. Cold Hearted

9. Never Never - A Tale of Captain Hook

10. Fire and Fate - A Tale of the Lord of Darkness

11. Kill the Beast: A Tale of Everyone's Favorite Guy




Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino

12 ottobre 2022

Chi conosce il film Disney Biancaneve e i Sette Nani sa bene che la Regina Cattiva è davvero una persona orribile. Del resto chi potrebbe avere mai il coraggio di ordinare la morte della propria figliastra e pretendere, come prova dell’avvenuto assassinio, il cuore della poveretta in uno scrigno? Ma Grimilde sarà stata sempre così, o qualcosa nel suo passato l’ha trasformata al punto da renderla un vero mostro? La risposta potrebbe darcela proprio la figura spettrale che appare nello specchio magico.

(Trama tradotta da Il confine dei libri )
 

Cari lettori, oggi voglio spendere qualche parola su “Fairest of All: A Tale of the Wicked Queen", edito dalla Disney Hyperion, purtroppo ancora inedito in Italia.
Prima di parlare del libro in sé permettetemi di dire due parole sulla saga di cui fa parte.
Se anche voi siete cresciuti a pane e Disney, siete amanti delle fiabe, non disdegnate un buon retelling o semplicemente adorate le villain origin stories, la saga Villains di Serena Valentino fa per voi.
I libri delle Valentino fanno essenzialmente due cose: raccontare la storia di come i più famosi cattivi Disney sono diventati tali e dare il loro punto di vista sugli eventi che abbiamo già potuto conoscere all'interno dei film.

Il primo libro è, appunto, "Fairest of All: A Tale of the Wicked Queen" e si concentra sulla regina cattiva di "Biancaneve e i sette nani".
La regina (il cui vero nome non è mai rivelato all'interno del romanzo) è la figlia di un abile artigiano di specchi, un artista lodato da tutti, ma molto molto crudele con sua figlia, tanto da ricordarle costantemente quanto sia spiacevole d'aspetto rispetto alla defunta madre.
Un giorno, nei pressi di un pozzo (lo stesso che vediamo all'inizio di Biancaneve) fa la conoscenza del re, i due si innamorano e ben presto lui ne fa la sua regina.


"Mago dello specchio magico, sorgi dallo spazio profondo, dal vento e dall'oscurità io ti chiamo! Parla! Mostrami il tuo volto!"

Il loro è un matrimonio felice, il regno prospera e la regina si dimostra una buona madre con la figlia di primo letto di lui, Neve, il suo "uccellino". Purtroppo però la felicità non è destinata a durare.
Presto il re è chiamato in battaglia e a corte si presentano tre losche figure come lontane parenti.
Le tre "strane sorelle" spaventano e tormentano la piccola Neve con strani racconti su un bosco e su una mela, perciò la regina, adirata, le caccia, ma prima di andar via le donne lasciano un dono molto speciale: uno specchio, l'ultimo creato dal padre. Sembra uno specchio qualunque, ma quando da esso inizia a comparire l'immagine di un volto familiare e un tragico evento colpisce il castello, la drammatica discesa nella follia della regina ha inizio.


"Mi prendevano in giro, urlavano cose brutte sulla mia prima mamma e poi su di te. E poi hanno detto qualcosa su un frutto proibito... mele che possono far addormentare una bambina come me per sempre".

Lettori, io ho adorato questo libro! È quello che mi aspettavo e anche di più. La vera sorpresa sono stati i toni oscuri ed estremamente maturi che mai mi sarei aspettato in un libro edito dalla Disney. Decisamente molto più adulto rispetto ai film animati ai quali ci ha abituato la casa del topo.
Lo stile della Valentino è grottesco, oscuro e altamente psicologico.
Una delle cose che ho apprezzato di più è stata proprio l'introspezione all'interno della mente del personaggio principale e la descrizione del suo stato mentale, delle sue insicurezze, dei suoi incubi.
Le ragioni del suo agire sono spiegate magnificamente ma, soprattutto, in modo estremamente credibile.
La trama potremmo dividerla in due parti: una prima che illustra gli eventi che hanno reso la regina la regina cattiva e una seconda che ripercorre gli eventi visti in Biancaneve, ma attenzione al finale!
Vi assicuro che quello, nel film, non l'avete visto e non ve lo aspettate.

I personaggi sono ben costruiti e sebbene conosciamo la storia solo dal punto di vista della protagonista principale, nessuno è trascurato. Alcuni li conosciamo già dal film, come la regina e la sua figliastra, di altri abbiamo visto poco, come il cacciatore (la sua sorte dopo aver lasciato andare Biancaneve, una domanda che mi sono sempre posto, viene qui rivelata) e altri sono originali dell'autrice. Tra questi ultimi spiccano le tre strane sorelle. Martha, Lucinda e Ruby, tre donne la cui bellezza è definita grottesca, vestite di nero, propense a parlare in rima e a finire le frasi ognuna delle altre. Sembrano qualcosa di più che umano e sembrano conoscere molto del passato e del futuro.
Le tre sorelle sono personaggi mutuati da un grande classico della drammaturgia: le sorelle strane o fatali di “Macbeth”. 


"Io la nasconderei". Disse Ruby.
"Come farei io". Ribattè Lucinda.
"Io non lo farei. La taglierei in tanti piccoli pezzi e ne ricaverei una pozione.”
"Oh sì! E noi tutte la berremmo...”
"Esattamente... ci renderebbe di nuovo giovani e belle..."

La Valentino non solo riesce ad essere fedele ai personaggi shakespeariani ma riesce anche a farli suoi e a renderli vivi, non dando via troppo di loro però, quell'alone di mistero che le circonda trovo che dia davvero un po' di pepe al tutto.
Un altro personaggio interessante è Verona, l'ancella della regina, il cui rapporto con la protagonista è funzionale ad una migliore comprensione del cambiamento della stessa.


"Il potere è vostro Maestà. Le risposte che cercate sono nei volumi che lasciammo tanto tempo fa. I tomi delle Arti oscure. I veleni, le pozioni e le trasformazioni."

La cura dei dettagli, l'evoluzione dei personaggi e la costruzione della trama fanno di questo libro un autentico capolavoro.
Se proprio devo trovare un difetto, sta nella lunghezza del libro, decisamente troppo corto, anche se forse non è un vero difetto visto che una maggiore lunghezza avrebbe potuto intaccare lo sviluppo della storia, ma credo che non lo sapremo mai.
Il libro, come gli altri della saga, è ancora inedito in Italia, ma sono fiducioso nel fatto che avremo anche noi la nostra traduzione visto che di recente è approdato in Spagna e in Francia.
Un'ultima nota sulle cover: quella originale presenta una sovracopertina molto minimal, con il volto della regina, che se rimossa rivela quello della stessa nel suo aspetto da "strega cattiva", mentre quella francese è molto più colorata e presenta la protagonista in tutte le due forme.

Voto libro - 4.5 





Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino

La storia è antica come il tempo, ma cosa ha trasformato il principe in una bestia? La storia de La Bella e la Bestia è stata raccontata tante volte in tanti modi diversi. Questa è una versione, strappata da tante tramandate negli anni. È una storia di vanità e arroganza, di amore e odio, e, ovviamente, di bestialità e bellezza. 

(Trama tradotta da Il confine dei libri )


"Tanto tempo fa, in un paese lontano, un giovane principe viveva in un castello. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare il principe era viziato, egoista e cattivo..."
L'incipit del film Disney “La Bella e la Bestia” (1991) riassume perfettamente parte del contenuto di "The Beast Within: A tale of Beauty's Prince", il secondo libro della saga "Villains" di Serena Valentino, edito dalla Disney Hyperion, inedito in Italia.

“E lui era lì, ad ammirarire la vista del giardino del castello. Cercò, per un attimo, di ricordare il suo aspetto prima della maledizione. Era differente adesso, minaccioso e vivo.”

La vita del Principe (il cui nome non è mai rivelato) è perfetta. Non ha nulla di cui preoccuparsi al mondo, se non delle battute di caccia e delle bevute alla taverna con il suo migliore amico, Gaston, e della sua splendida promessa sposa, Circe. Tutto cambia quando, scoperte le "umili origini" della fanciulla, il principe rompe bruscamente il fidanzamento.
Così, dopo un violento litigio, Circe, con il supporto delle sue sorelle, decide di lanciare una maledizione sul principe, arrogante e villano. Dapprima nulla sembra cambiato, perciò le parole della donna vengono considerate solo uno scherzo di cattivo gusto. Ma quando il personale del castello inizia a sparire, il ricordo del principe e del suo entourage a svanire, ed egli stesso vede segni d'invecchiamento di 10 anni in un solo giorno, il principe inizia a sospettare ci possa essere qualcosa di vero nelle parole della maga. Riuscirà a trovare il vero amore e a rompere l'incantesimo?


“La maledizione aveva iniziato a manifestarsi, e all'inizio c'è da dire che aveva persino apprezzato i piccoli cambiamenti nel suo aspetto, le profonde rughe sotto gli occhi che davano un aspetto più minaccioso al suo giovane viso.”

Chi ha visto il film del 1991 conosce già la risposta: sì, ci riuscirà. Ma non è questo il fulcro del libro. Sebbene sia proprio la maledizione il conflitto principale all'interno del romanzo, non è la sua risoluzione ma la tensione per la sua risoluzione il cuore della storia.
Lettori, se il libro precedente lo avevo adorato, questo l'ho proprio amato.
Sarà stato per via del protagonista maschile, in cui mi sono riuscito meglio ad identificare, o l'introspezione ancora più approfondita, ma non riesco a trovare un difetto!
A volte sembrava quasi che stessi leggendo un thriller psicologico.
Della trama ho apprezzato la scelta dell'autrice di rendere gli effetti della maledizione graduale, cosa che ci permette di vedere tutta l'ansia e i timori del principe peggiorare man mano, quando si rende conto che l'incantesimo è reale e che deve spezzarlo al più presto. Ho apprezzato anche che gli aspetti più terribili della maledizione potessero essere percepiti solo dalla vittima e non da coloro che gli stavano intorno (come Belle), credo che sia stata una mossa volta a rendere più oscuro un racconto dove compaiono oggetti parlanti e canterini, ripeto apprezzatissimo. Belli anche i riferimenti ad altre fiabe Disney.

Il principe-Bestia è un protagonista ben caratterizzato, la sua trasformazione fisica, mentale e morale è straordinaria e descritta nei minimi particolari, il che rende possibile l'identificazione in lui.
L'altro personaggio migliore del libro è Circe l'incantatrice. Apprendiamo che non ha scagliato l'incantesimo per vendetta e assistiamo anche ad una maturazione della stessa in una giovane donna che, se anche con dolore, riesce a fare la cosa giusta e a non ferire gli altri.
Insieme a lei ci sono le sue sorelle, le tre strane sorelle che abbiamo incontrato nel libro precedente. Tre tremende streghe che faranno di tutto per impedire al principe di spezzare il sortilegio. La scelta di inserire questi personaggi in un libro che in origine doveva essere uno standalone rispetto al primo, mostra non solo che le varie storie sono ambientate tutte nello stesso universo ma anche la volontà di connetterle fra loro.


“Non un'altra parola! Capito?! Dite una sola parola in più e darò le vostre voci come pegno alla strega.”

Un altro personaggio interessante è la bella principessa Tulip, il cui ruolo narrativo, fondamentalmente, è quello di mostrare cosa sarebbe potuto succedere se "La Bella e la Bestia" fosse finito in tragedia.
Che dire più, libro veramente stupendo, non smetterò mai di ripeterlo, consigliatissimo, un retelling fatto con i controfiocchi. Spero possa uscire anche questo presto in Italia. 


Voto libro - 5





Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino

10 maggio 2023

La storia di Ariel, la figlia del re del mare, è una delle più amate che parla del perdere e poi ritrovare la propria voce. La storia è stata raccontata molte volte e in molti modi. La sirena vuole sempre più di quello che il suo mondo può offrirle e suo padre le ordina di vivere entro i confini del suo regno. La sua ribellione costa la sirenetta la sua voce e per poco anche la sua anima. Ma il bene prevale e Ariel riemerge fiera e immutata. 
Eppure questa è solo metà della storia. Cosa ne è della nemesi di Ariel, Ursula, la strega del mare? Cosa l'ha spinta a diventare così perversa, disprezzata e piena d'odio? Molte storie hanno tentato di spiegare le sue motivazioni. Questa è una spiegazione di cosa potrebbe aver plasmato la strega del mare in un'amina povera e detestabile.





“Poor Unfortunate Soul - A Tale of the Sea Witch” è il terzo libro della saga "Villains" di Serena Valentino, che si concentra sulla strega del mare Ursula del film del 1989 "La sirenetta".


“Dopo questo, non avrebbe avuto più bisogno di mettersi in mostra come un imbonitore di fiera, decantando la sua offerta, convincendo le sue future vittime con canzoni sul suo desiderio di aiutare le persone più infelici attorno a sé.”

Dopo lungo tempo, Ursula, la strega del mare, è tornata sulla terra. Ed è tornata con uno scopo: necessita dell'aiuto delle tre strane sorelle per avere la sua vendetta su Tritone, il re del mare. Un accordo è subito stretto e in cambio dell'aiuto nel ritrovare Circe, la loro quarta sorella scomparsa in circostanze misteriose, le tre streghe le forniranno assistenza e magia per il suo piano, che prevede la presenza della figlia più giovane del re, Ariel.
Dal dialogo con le strane sorelle apprendiamo la backstory della protagonista del libro: le sue origini, l'infanzia nella cittadina marinaresca di Ipswich, il tradimento che ha subito ad opera degli umani, la fuga nel regno di Tritone, l'amicizia con la regina Athena e le cause che hanno portato al suo esilio da Atlantica. Ma qual è la reale ragione che si cela dietro alla trasformazione di una triste anima sola in uno dei più celebri cattivi Disney?

Non ci girerò intorno, rispetto agli altri il libro mi ha deluso. Essendo "La Sirenetta" nei miei top 3 film Disney, mi aspettavo un piccolo gioiellino ma purtroppo non è stato così. Il libro contiene dei veri e propri passaggi che sono delle chicche, soprattutto quelli più oscuri, come quello in cui Ursula e il suo esercito di sirene (qui ibridi uomo-pesce che tradiscono un'ispirazione lovecraftiana) attaccano Ipswich.


“Sirene. Un ripugnante miscuglio di uomini e creature marine, un qualcosa che poteva essere evocato solo da un visionario evidentemente malato. Inquietanti e pallidi esseri con pozzi neri fumanti al posto degli occhi, bocche enormi e piene di denti giallognoli, affilati e aguzzi. La loro pelle sembrava latte e attraverso di essa si poteva persino vedere il loro grottesco endoscheletro.”

Il difetto principale fondamentalmente risiede nella premessa fuorviante: il libro si presenta come una origin story della strega del mare, eppure viene dato più spazio ai personaggi originali della Valentino, a personaggi secondari e alle loro vicende, che alla protagonista.
Ho avvertito quasi come se l'autrice avesse voluto utilizzare questo libro come un libro di passaggio e preparatorio alla bomba che è il successivo.
Riassumendo: idea della trama ok, sviluppo bocciato.
Per quanto riguarda i personaggi c'è da dire che, come negli altri due libri, la strega del mare è una protagonista ben costruita, la sua storia è piacevole e straziante a tratti. La sua famiglia le viene strappata via, il suo legittimo posto nel regno del mare le è strappato via e, in ultimo luogo, persino la possibilità di essere se stessa.
Un altro personaggio interessante è quello del re del mare. Troverete molto poco di quello che conoscete dal film in lui, il che è una cosa che succede abbastanza spesso nelle villain origin stories: se il cattivo non può essere poi così cattivo, qualcun altro deve essere peggiore... Apprezzatissimo il capitolo dal suo punto di vista verso la fine, che lascia intravedere crescita e, forse, un tentativo di redenzione.
Ariel, la protagonista del film del 1989, è un personaggio che suscita compassione. La scelta di voler raccontare dal suo punto di vista i capitoli che riguardano il suo incontro con la strega è stata giusta. Ho apprezzato soprattutto la descrizione di alcuni passaggi riguardanti la sua trasformazione e il suo sacrificio, che l'avvicinano tanto al personaggio originale di Andersen, da cui è tratta.
Le tre strane sorelle, sono una garanzia sempre.
Degli altri personaggi non parlerò, hanno avuto già fin troppo spazio nel libro.


“Lei non agiva di sua spontanea volontà, l'odio aveva preso possesso di tutto ciò che era. Era una sua creatura e non aveva il potere di controllarlo. Lei era morta, ed era morta molto prima che Eric la uccidesse.”

In conclusione, sono molto arrabbiato perché, soprattutto a causa di passaggi o capitoli che sono dei veri e propri capolavori, il libro poteva essere eccezionale e invece lascia un senso di amaro in bocca.
Speravo in una redenzione audiovisiva ad opera di Disney+, che qualche mese fa aveva annunciato "Book of Enchantment”, un adattamento della saga in serie TV, ma a quanto pare non sarà possibile. La Disney ha cancellato il progetto subito dopo perché considerava il prodotto troppo oscuro e troppo poco family friendly.
 

Voto libro - 3




Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino

2 maggio 2024

"La Signora del male. Malefica. La vera storia" riporta alla luce i retroscena di Malefica, la fata oscura capace di condannare al sonno eterno una fanciulla innocente. Abbandonata ancora in fasce in un nido di corvi, allevata dalle fate, ma diversa da loro, porta sulla sua pelle verdastra i segni dell’odio e del tradimento. E così, insieme ai suoi straordinari poteri, è cresciuta una rabbia bruciante e mortale… capace di fare di lei la Signora del Male. 

(Trama tradotta da Il confine dei libri )





Eccomi giunto finalmente a parlarvi del libro più bello, a mio parere, della saga Villains di Serena Valentino, ossia “Mistress of All - A Tale of the Dark Fairy”, edito dalla Disney Hyperion, purtroppo ancora inedito nel bel paese.
Come si può capire dal titolo questo quarto libro della saga si concentra sulla storia di Malefica, la fata oscura del film "La Bella Addormentata nel bosco" del 1959. 


"Devi entrare in quel castello Malefica! Usa il fuoco! Usa il fumo! Usa le rime! Usa tutti i mezzi a tua disposizione ma va!"

A differenza dei precedenti, il romanzo inizia subito dopo la fine del precedente. Subito, al castello Morningstar giunge Malefica, la fata oscura a chiedere aiuto a Nanny. Ha bisogno di lei per poter mantenere il sortilegio che ha gettato su Aurora, principessa del regno vicino e cugina di Tulip. Attraverso il racconto della fata apprendiamo la sua backstory: i primi anni di vita passati da sola all'interno di un albero, la vita con Nanny, i maltrattamenti subiti nella terra delle fate, fino all'evento che ha cambiato per sempre la sua vita. Scopriremo che si cela molto di più dietro alla maledizione che ha lanciato sulla principessa e forse le sue ragioni sono molto più profonde di quanto ci si aspetti...


"Volevo che ti prendessi cura di lei, volevo che avessi le parti migliori di me così che tu potessi riavere indietro tua figlia ma tu l'hai mandata via! L'hai data a quelle orribili fate nonostante tutto quello che mi hanno fatto!"

Amici lettori, l'ho trovato un libro davvero stupendo. La trama è costruita in maniera impeccabile ed è eseguita ancora meglio, se possibile. Innanzitutto presenta una continuità con il libro precedente, il che lo lega in modo ancora più efficace con le storie precedenti.
La storia si snoda su tre diverse sottotrame: la storia di Malefica, le vicende di Circe, Neve, Nanny, ecc e i pensieri di Aurora e delle strane sorelle all'interno della terra dei sogni.
Viene qui data ad ognuna delle diverse sottotrame lo spazio necessario per essere ben sviluppate, al contrario del libro precedente. Il world-building viene approfondito molto di più ed è una gioia leggere della Fata Madrina, della Fata Turchina e di diversi elementi mutuati dalla mitologia greca e quella shakespeariana.
Ma sopratutto ciò che ho amato è il colpo di scena che si cela dietro l'incantesimo del sonno. Non riuscireste mai ad indovinarlo, ve lo assicuro, e dopo averlo letto non potrete mai più vedere la Bella Addormentata con gli stessi occhi. Inoltre è fatto in modo tale da essere totalmente credibile e in linea con ciò che vediamo nel film. Bravo!
Malefica è una signora del male con i controfiocchi, la sua storia colpisce, leggere dei suoi pensieri e delle sue speranze durante l'infanzia spezza il cuore sapendo cosa diventerà, anche se mai come dopo aver letto il colpo di scena.
Circe e le sue sorelle sono perfette come sempre, il percorso dell'incantatrice sempre alla ricerca delle sue origini e di rimediare ai torti delle sue sorelle è molto profondo. Non si può poi non provare tanta compassione per la povera Nanny.
Un altro personaggio interessante perché dipinto come negativo è la Fata Madrina di Cenerentola, poiché non te lo aspetti. Sembra quasi un'allegoria di un qualche rappresentante del clero.
Inoltre, rispetto alle altre principesse Disney dei libri precedenti, Aurora gioca un ruolo maggiore e la sua storia è fondamentalmente originale visto che tratta di un periodo che non vediamo nel film.


"Sentivo un dolore che sapevo di meritare. Avevo paura di avere di nuovo paura, paura che avrei distrutto me stessa. Il dolore che si accompagna alla trasformazione in drago è insopportabile. Onestamente non credevo che sarei stata in grado di sopravvivere ad esso ancora una volta."

Se fino ad ora non vi ho convinto a leggere gli altri, solo per godersi questo vale la pena recuperarseli, lo garantisco.
 

 Voto libro - 5
 



Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino
 
La storia del leggendario fiore dorato è molto conosciuta, è stata narrata tante volte e in tanti modi. Ma il fiore è sempre agognato da una vecchia strega per mantenersi giovane e bella. Ed è sempre adoperato per salvare una regina in fin di vita che poi dà alla luce una principessa con capelli magici. La vecchia strega, non intenzionata a perdere il fiore, rapisce la principessa e la rinchiude in un'alta torre, crescendola come sua. Ma la principessa scopre sempre chi è davvero e riesce a sconfiggere la vecchia strega.

Eppure, questa è solo metà della storia. Che ne è della vecchia strega, Madre Gothel? Da dove viene? E come viene a scoprire del magico fiore dorato? Ecco una versione che ripercorre una versione della storia rimasta sepolta per secoli... fino ad ora. È la storia di madri e figlie, di giovinezza e magia nera. È la storia della vecchia strega.
 

(Trama tradotta da Il confine dei libri )


Salve cari lettori,
In questa recensione vi parlo di "Mother Knows Best - A Tale of the Old Witch", quinto libro della saga "Villains" di Serena Valentino, edita da Disney Hyperion, ancora, purtroppo, inedita in Italia.



"Ascoltate! Tutte noi condivideremo il sangue di nostra madre domani.”

Mentre i due libri precedenti lasciavano intuire già dalle prime pagine una continuità tra le storie, questo quinto volume parte subito a parlarci della Villain in questione: Madre Gothel del film "Rapunzel - L'intreccio della torre” (2011).

La giovane Gothel vive all'interno dell'oscura foresta dei morti con le sue due sorelle, Hazel e Primrose, e Manea, sua madre e regina dei morti.
Venerata quasi come una divinità, le persone devono portare alla regina rispetto e tributi poiché è a lei che spetta connettere questo mondo con il prossimo. Presto però Manea sarà costretta a scegliere un successore tra le sue figlie e la scelta sembra cadere sulla sua "figlia dal cuore nero": Gothel. Ma tra madre e figlia scoppiano delle incomprensioni e la situazione degenera in fretta causando un terribile incidente nel quale rimangono coinvolte Primrose e Hazel. L'unica speranza per le due giovani donne risiede nel "fiore raperonzolo". Ma fin dove sarà disposta ad arrivare la giovane Gothel, senza conoscenze magiche né alleati, per salvare le sue sorelle?



"Questo è di primaria importanza, figlia dal cuore nero. Se intendi vivere tutte le vite che ho vissuto io devi proteggere il raperonzolo. Fosse anche solo per assicurare a te e alle tue sorelle l'immunità dalle indegnità del tempo."

Anche questo libro si è rivelato essere un signor libro. Una storia tanto oscura quanto bella. L'autrice, per questo Villain, decide di attingere a una vasta tradizione riguardante il culto dei morti, anche tra le più antiche e la rielabora per adattarle alla storia. L'atmosfera che si percepisce per tutto il romanzo è inquietante e a tratti ricorda un altro film Disney: “Hocus Pocus”. Un'altra cosa che ho decisamente gradito sono i parallelismi madre-figlia che riscontriamo tra i binomi Manea-Gothel e Gothel-Rapunzel, conditi con una buona dose di ciclicità.
Tra i personaggi spiccano come più interessanti proprio la nostra protagonista, che ha davvero una bella evoluzione, anche se non sono riuscito a provare per lei quel senso di pietà che ho sentito per altri personaggi della saga, e l'enigmatica regina Manea, un personaggio austero, oscuro, misterioso, incarnante perfettamente gli stereotipi della "regina cattiva" e della "strega assassina".

Un'altra particolarità del romanzo è che questo è il primo della saga che effettivamente presenta un avvertimento per i lettori più giovani. Gli altri libri non mancavano di certo di scene truculente minuziosamente descritte, ma forse in questo caso si è reso necessario anche per alcune tematiche di abuso/violenza che vi si trovano. 

 
Voto libro - 4



Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino

Nel corso della serie Villains, le strane sorelle si sono immischiate nelle vite della Regina Cattiva, la Bestia, Ursula, Maledica e Madre Gothel, cambiando il corso del destino dei più grandi cattivi mai conosciuti. Ora, è il momento della resa dei conti.

Quest'ultimo romanzo dell'autrice della popolarissima serie Villains, scava nella vita delle malvagie e diaboliche strane sorelle, rivelando finalmente l'oscura verità riguardo chi sono e da dove provengono.
 

(Trama tradotta da Il confine dei libri )


Salute a voi lettori!
Oggi parlerò del sesto libro della saga "Villains" di Serena Valentino: “The Odd Sisters: A Tale of the Three Witches”, come sempre edito da Disney Hyperion e inedito in Italia.

"Lei odiava la terra delle fate, odiava la loro frivolezza e la loro ingenuità. Anche se era una di loro. Ed era per questo che aveva deciso di non indossare le sue ali e di definirsi strega."

Mentre Biancaneve e Circe cercano nel libro delle fiabe la risposta per le azioni delle perfide Lucinda, Ruby e Martha, nella terra delle fate, Oberon, la fata madrina, Nanny e il restante concilio, tiene un processo per decidere le sorti delle malvagie tre. Tutti sono ignari, però, che dal mondo dei sogni attraverso lo specchio, le tre strane sorelle stanno elaborando un piano per tornare, avere la loro vendetta e riprendersi la loro quarta sorella, un piano che potrebbe coinvolgere ben più di una vecchia conoscenza...

"Circe non sapeva che rompendo la tua tazza ti avrebbe fatto del male! Era furiosa con le sue madri quando l'ha fatto."

Cari lettori, questo libro è diverso in molti modi dai precedenti. Innanzitutto i protagonisti questa volta sono personaggi originali dell'autrice e non cattivi Disney. Inoltre presenta, in più, delle bellissime illustrazioni ad opera di Pablo Santander. Veramente un valore aggiunto, soprattutto per quanto riguarda la mappa dei diversi regni della saga e gli alberi genealogici delle diverse famiglie. Ma badate bene, onde evitare spoiler, soffermatevi sugli alberi genealogici solo dopo aver letto il libro.
La trama è molto piacevole, infarcita di magia, di un world-building più approfondito, flashbacks e colpi di scena. Ciò che mi è rimasto più impresso è la scena forte di un omicidio e la backstory di un personaggio già incontrato nel libro precedente. Personalmente mi sono piaciute tanto anche le pagine del diario delle sorelle e diversi incantesimi, come quello del concepimento e quello delle tazze, molto molto oscuro.

In alcuni punti i personaggi originali mi hanno lasciato un po' stranito, forse perché in questo libro si è dato spazio solo a loro, ma non ho trovato nulla di incoerente.
Degno di menzione anche le sorti del personaggio di Grimhilde, una scelta, quella dell'autrice, che puoi solo amare o odiare perché può essere vista sia come un degno compimento che come una pessima regressione.
Il finale aperto e altri piccoli dettagli lasciano intravedere almeno un altro libro per raccontarci del destino dei personaggi lasciati in sospeso, anche se per il prossimo volume l'autrice ha deciso di virare per un'altra direzione, staccare da questi regni medioevali/rinascimentali per la Londra del primo ‘900 e un altro Disney villain.


  Voto libro - 4 




Genere: Fantasy

Autrice: Serena Valentino
 
“I cuccioli, dite? Presto arriverò anche a quella parte del racconto…”
Potreste pensare di conoscere già la storia: una giovane coppia innamorata, due cani fedeli, una cucciolata di dalmata. E poi una creatura malvagia determinata a trasformare quelle tenere bestiole in una bella pelliccia a macchie.
Ma chi era veramente quella brutta persona, quel mostro, quella rovina famiglie? Forse una donna con una storia alle spalle? Forse prima del rovinoso incidente che mise fine alla sua carriera di rapitrice le era capitato qualcosa? Forse anche lei aveva amici, affetti e sogni da realizzare che poi si sono infranti?
Dopotutto, le cose non sono sempre e solo bianche o nere…

(Trama tradotta da Il confine dei libri )



 
Hello Dahlings! È giunto il momento di parlarvi di “Evil Thing: A Tale of That Devil Woman” di Serena Valentino, settimo libro della saga Villains, edito dalla Disney Hyperion oltremare e uscito questo luglio.
Come si può capire dal titolo, protagonista del libro stavolta è Crudelia De Mon, l'insensibile ereditiera con un debole per le pelliccie che ha tentato di rapire i 101 dalmata nel film "La carica dei 101" del 1961. 

"Suppongo di poter iniziare la mia storia qui, a Hell Hall, dove tutti i miei meravigliosi piani sono nati dall'oscurità. Ma preferisco iniziare dall'inizio, o almeno abbastanza vicino all'inizio da darti un'idea di cosa mi fa ticchettare. Certo, conosci la storia di quei cuccioli, di quei disgraziati dalmata e dei loro insipidi proprietari, Roger e Anita. E sono sicura che hai persino tifato per loro. Io, quel mostro, la "donna diavolo" con la pelliccia. Ma non merito io la possibilità di raccontare la mia versione della storia? La vera storia. È favolosa, dopotutto riguarda me. Ascolta! La mia storia. La storia di Crudelia De Mon!"

Crudelia è la figlia di due ricchi lord inglesi e vive in un'immensa villa circondata da lussi e servitori. Mamma e Papà sono molto diversi, l'uno vuole che la figlia si distingua sempre, più per quello che ha dentro che per quello che appare fuori, mentre l'altra della figlia si cura ben poco, se si escludono i continui beni materiali di cui la riempie.
Insieme a Crudelia c'è Anita, compagna di lettura dei libri di fiabe che parlano di principesse fuori dal comune e appartente a una classe sociale inferiore, con cui ella trascorre la maggior parte del tempo, gioiosamente. Il mondo dorato della giovane inizia però a venir meno quando il padre si ammala, il primo dei tanti eventi che porterà Crudelia a diventare "più letale lei d'uno scorpion". 

"Orride creature, nessuno di loro possiede tanti soldi quanto me e la mia famiglia, come si permettono di alzare la testa davanti ad Anita e a me?"

Ecco degli ottimi motivi per cui dovreste leggere il romanzo:
1) la differenza con i precedenti: tutti gli altri libri si svolgevano in un'epoca medioevale, in un'atmosfera fantasy e usavano la terza persona per narrare. Qui invece l'autrice dà prova di saper scrivere anche qualcosa di diverso cimentandosi con la prima persona narrativa e con un'ambientazione realistica e più vicina al contemporaneo, riuscendo brillantemente in tutto;
2) i conflitti della protagonista: leggere di come Crudelia è diventata cattiva è stato diverso rispetto a leggere degli altri, qui nessuna strega cattiva, maledizione o incantesimo ha piegato il destino della donna. Tutto ciò che le accade è, spaventosamente devo dire, reale ed è qualcosa che può accadere nella vita di tutti noi. L'autrice è stata in grado di illustrare sapientemente il percorso psicologico del personaggio attraverso questi eventi;
3) lo sviluppo della trama: ho apprezzato moltissimo come l'autrice sia stata in grado di trattare diverse dinamiche delicate all'interno del romanzo, soprattutto considerando che è rivolto a un pubblico di giovani adulti, risultando allo stesso tempo gradevole, non forzato e chiaro. Senza dimenticare il meraviglioso epilogo con cui la Valentino stessa parla al lettore: un colpo da maestro.
Trovo un solo neo in tutto ciò. Nel film animato è piuttosto evidente che il vizio del fumo è una caratteristica importante del personaggio di Crudelia, eppure in tutto il romanzo non vi è nemmeno un accenno. Avrei potuto anche accettare la cosa, essendo stata fatta probabilmente tenendo a mente il pubblico più giovane, se non fosse per il fatto che nel libro è presente una scena ben peggiore di una sigaretta che gli editori hanno deciso di lasciare e che non mi sarei mai aspettato in un libro Disney.

"Non saprei dire quanto tempo è passato. Per quanto tempo abbia rimpianto la mia vecchia vita, quante notti notti solitarie io abbia pianto senza che nessuno mi sentisse o mi confortasse, nelle tenebre."

“Evil Thing” è un romanzo molto bello che è riuscito a parlarmi e a spezzarmi il cuore in diversi casi, ha avuto il potere di farmi stare con il broncio dopo aver letto un capitolo, tanto che mi ero immedesimato nella sorte dei personaggi. C'è poesia in esso, dolore, bellezza, ma soprattutto, credo, insegnamento. Un validissimo insegnamento per tutti noi che nella nostra vita ci ritroviamo a vivere delle situazioni alla "Crudelia" e che avremmo bisogno di aprire gli occhi su qualcosa, magari prima di arrivare a rapire dei cuccioli di dalmata per farne pellicce! 


Voto libro - 4.5


 
Genere: Fantasy
 
Autrice: Serena Valentino
 
6 luglio 2021 
  
Lady Tremaine, vedova, si ritrova a crescere due ragazze testarde da sola. Poi si innamora di un cavaliere affascinante di una terra lontana alla ricerca di una matrigna per la giovane figlia. Ma le matrigne nei Molti Regni non se la cavano molto bene e Lady Tremaine potrebbe essere destinata a un non così lieto lieto fine.  

(Trama tradotta da Il confine dei libri )

Salve a tutt*! Finalmente sono riuscito a mettere le mani su "Cold Hearted - A Tale of the Wicked Stepmother", uscito lo scorso 9 luglio e ultima aggiunta alla saga "Villains" di Serena Valentino, edita dalla Disney Hyperion in America, da Giunti Editore qui in Italia. 

Ci troviamo a Londra, in piena età vittoriana. Lady Tremaine è una ricca vedova di spicco dell'alta società londinese con a carico due figlie. Convinta che ogni possibilità di amore romantico si sia esaurita con la morte del primo marito, si divide tra la gestione della servitù e le chiacchiere nella tenuta della sua amica, Lady Hackle. Sarà proprio in una di queste occasioni che farà la conoscenza di Sir Richard, un autentico principe azzurro che sembra uscito da un libro di fiabe. È amore a prima vista e i due quasi subito convolano a nozze. Questo, però, vorrà dire che Lady Tremaine e le sue figlie dovranno lasciare Londra per trasferirsi nello Chateau di Sir Richard e sua figlia Cenerentola, nei "Molti Regni". È l'inizio di una nuova vita per Lady Tremaine, in un luogo così diverso dall'Inghilterra, così pieno di casate reali, di Fate, di streghe, di magia, di lieti fini.
Mrs. Bramble, governante della famiglia, è l'unica a non sentire la magia del luogo e ad avvertire la padrona: i Molti Regni sono un luogo strano dove le matrigne diventano invidiose delle proprie figliastre al punto da volerle morte e dove per loro non c'è lieto fine. Cosa farà Lady Tremaine? Riuscirà a coronare il suo sogno di amore o soccomberà al destino che attende tutte le matrigne nei Molti Regni?
 
"Mia Carissima Lady Tremaine,
Non posso aspettare il momento in cui saremo marito e moglie. Vi prego raggiungetemi il prima possibile, sono ansioso di vedervi al mio fianco, a casa mia." 

Preferisco iniziare a parlarvi prima delle cose che non mi sono piaciute di questo libro. Come si dice, via il dente, via il dolore, no? Una delle cose che mi ha dato un certo fastidio (e stando a Twitter non solo a me) sono stati alcuni piccoli errori che vanno a contraddire quanto detto nei libri precedenti, errori così evidenti che hanno portato l'autrice a scusarsi per questo e a promettere una nuova revisione da parte dell'editor. In secondo luogo, ho trovato la storia, in alcuni punti, singultante e frettolosa, come se dovesse arrivare presto la conclusione, il che non mi ha fatto godere di alcuni eventi. Generalmente rispetto agli altri libri della saga l'ho trovato più sottotono. 

"«La mia padrona non ha nemmeno un osso cattivo in corpo», disse Rebecca.
«Oh, la tua padrona li avrà dopo che tu e le tue streghe avrete finito con lei!» Gridò Mrs Bramble. «Succede a tutte loro! C'è qualcosa di terribilmente sbagliato nei Molti Regni. Trasforma le matrigne in mostri orribili e le distrugge.»”

Tuttavia si è trattato comunque di un libro che mi è rimasto dentro e che mi ha dato molto da pensare. La Valentino in questo testo porta a compimento il percorso di alcuni personaggi che svela un sottotesto sociale e politico di un certo spessore. Questo è poi costruito così bene che davvero mette radici in te e ti fa chiedere, come se lo chiedono le fate del libro, chi sia lecito aiutare e quando? In quali circostanze, ci sono forse dei criteri a cui badare? Esiste un modo giusto e un modo sbagliato per aiutare le persone? E cosa accade quando il nostro aiuto viene a mancare a chi ne ha più bisogno? 

“Mi dispiace che ti dia fastidio Nanny, ma la maggioranza è con me. Non aiuteremo Anastasia e Genoveffa. Le mie Fate non esaudiranno mai i desideri di folli demoni, streghe, matrigne cattive o sorellastre crudeli." 

Per questa ragione che considero molto forte sono fortemente indeciso su quale voto dare a questo libro, che grazie a quest'ultimo aspetto è salito davvero tanto. Inoltre la scrittura e i personaggi non sono affatto male, le emozioni si provano, perciò penso che sarò generoso. Alla prossima lettura! 

Voto libro - 3.5




Genere: Fantasy
 
Autrice: Serena Valentino


Prima di Peter Pan e Wendy. Prima dei Bimbi Sperduti. C’era solo un ragazzo di nome James che voleva tornare sull’Isola che non c’è.
Da bambino, James Bartholomew cadde dal carrozzino e venne portato sull’Isola che non c’è; venne reclamato dai suoi genitori poco prima dei sette giorni dopo i quali sarebbe diventato ufficialmente un Bimbo Sperduto.
Tornato a Londra, non ha mai smesso di pensare all’Isola. Crescendo, ha iniziato ad odiare la sua vita a Londra e tutto quello che ha a che fare con il crescere e diventare un gentiluomo. Chiede così di imbarcarsi sulla nave di un noto pirata: Barbanera.
Sulla nave di Barbanera impara ad essere un pirata senza scrupoli e successivamente diventa capitano della sua nave, che James è intenzionato a far salpare sull’Isola che non c’è. Con l’aiuto delle Strane Sorelle e di un po’ di magia, il suo desiderio potrebbe esaudirsi. Ma tornare sull’Isola che non c’è ha un prezzo. Inoltre, ora che è cresciuto, sembra che il mondo intero voglia la sua sconfitta…

(Trama tradotta da Il confine dei libri )

Lettori, salve! Ci ritroviamo con l'annuale appuntamento per la nuova uscita dell'ultimo libro della saga Villains di Serena Valentino: “Never, Never”.
“Never, Never” racconta le origini di Capitan Uncino, il cattivo del romanzo per ragazzi "Peter Pan" e dell'omonimo film Disney. 

"Nonostante possa sembrare impossibile,  un tempo James era davvero coraggioso, uno dei pirati più temuti e rispettati che abbiano mai solcato i 7 mari."

Quando era piccolo, James Bartholomew cadde dal carrozzino e si ritrovò sull’isola che non c'è. Il ricordo di tale esperienza è così forte che continua ad influenzarlo anche da adulto. Per questo decide di abbandonare la vita dell'alta società londinese, fatta di etichetta e matrimoni combinati, per diventare un pirata. Riuscirà ad unirsi alla ciurma del capitano più terribile del mondo, Barbanera, e insieme a lui solcherà i 7 mari alla ricerca di un modo per poter tornare sulla tanto agognata isola. Come potete immaginare una tale ricerca richiederà tempo e forse anche l'attraversamento di più di un mondo magico...

"Torna a Londra e vendi il tesoro il più velocemente possibile. Gli oggetti nel forziere sono maledetti! Farai meglio a liberartene il prima possibile e una volta fatto ciò potrai salpare per l'isola che non c'è."

Lettori, personalmente non sono un grande fan di Capitan Uncino, perciò il fatto che questo libro sia riuscito a farmi prendere a cuore questo personaggio è tutto dire. Ancora una volta Serena Valentino ha tessuto una storia ricca di magia, intrighi, tradimenti, sogni infranti e dolori. Pur non essendo il mio preferito della saga, lo trovo di una spanna superiore al suo predecessore, “Cold Hearted”.
Dei libri precedenti ritroviamo le strane sorelle, Circe e le streghe del Bosco dei morti. Finalmente dopo il cliffhanger del sesto libro scopriamo le loro sorti! Alcuni accadimenti si potevano immaginare, altri invece probabilmente no e ammetto di non sapere ancora come mi sento a riguardo.

La storia di James/Uncino è sorprendente e abbastanza triste. Considerato tutto, alla fine il protagonista non si rivela così diverso da molti di noi: una persona che è in cerca della propria strada. Il fatto è che non può sapere che questa lo condurrà inevitabilmente alla sua rovina. Forse questa è la ragione per cui ho empatizzato tanto con lui.

Il libro ci ripresenta temi molto belli e diversi dai precedenti, come la questione della "predestinazione" o l'importanza dell'essere onesti con sé stessi. 
Ci sono anche altre sorprese, come quelle che vengono fuori dalla ricchissima lore a cui la Valentino attinge per questo romanzo. Compariranno personaggi che potreste aspettarvi parlando di "pirati", oppure no. Eppure tutti questi elementi si armonizzano perfettamente e poi… c'è il così tanto discusso "finale a sorpresa". 
Nei primi giorni d'uscita del romanzo sono apparsi diverse reactions a questo finale su TikTok. Alcune di loro erano talmente agitate ed emotive che non sapevo davvero cosa aspettarmi. Dopo averlo letto, però, devo ammettere di non essere stato così tanto sorpreso. Non fraintendetemi, il finale è bellissimo e i colpi di scena sono preparati, da un punto di vista narrativo, con sapiente maestria. Non mi ha sorpreso (e non sorprenderà nemmeno quanti di voi conoscono l'opera di Barrie) perché questi "plot twist" sono entrambi tratti dall'opera originale.

"Se Peter voleva un avversario allora ne avrebbe avuto uno coi fiocchi. Sapeva esattamente cosa avrebbe dovuto fare. Uccidere Peter Pan."

Termino questa recensione con piccole note dolenti. Il libro è scorrevolissimo, scritto benissimo come i precedenti, ma ci sono due cose che mi hanno dato leggermente fastidio: la forse eccessiva brevità del romanzo e la spiegazione confusionaria della linea temporale. La saga Villains presenta storie diverse, di personaggi diversi, in mondi con linee temporali differenti. Già così può risultare abbastanza difficile in alcuni casi tenere il filo. Apprezzo perciò la volontà dell'autrice di esplicitare la datazione degli eventi di questo libro e dei precedenti. Solo che la riuscita non mi è sembrata soddisfacente e dopo aver letto la spiegazione forse ero più confuso di prima.

Ci vediamo l'anno prossimo con la prossima uscita della saga Villains. Di quale altro disney Villains vuole narrarci Serena Valentino? Io penso di aver capito di chi si tratta...


  Voto libro - 4 



Genere: Fantasy
 
Autrice: Serena Valentino

Il mito è stato raccontato per secoli: i fratelli Zeus, Poseidone ed Ade combatterono una guerra decennale contro il loro tirannico padre Crono e i suoi Titani. Dopo una gloriosa vittoria, Zeus divise il cosmo in tre parti. Per sé prese il cielo e tutto ciò che si trovava sotto di esso; a suo fratello Poseidone assegnò il dominio dei mari e delle sue creature; il suo fratello maggiore, Ade avrebbe regnato sull’Oltretomba. Ade fa del suo meglio per abituarsi a una vita solitaria, ma l’eternità si rivela essere troppo lunga quando si è forzati ad assumere un ruolo e a vivere in un reame che non ha mai voluto. E la parte della storia che nessuno ti racconta è che, quando la tua famiglia ti tratta come un cattivo, è davvero facile diventarlo. Dopo anni di oblio e di sdegno da parte della famiglia, Ade giunge al punto di non ritorno quando tre streghe si ritrovano nel regno dei morti. Annoiato e solo, Ade fa amicizia con queste misteriose strane sorelle e stringe con loro un patto che cambierà per sempre il suo destino. Ma quando sei un dio, un tale accordo ha il potenziale di riscrivere più storie e non solo la tua…

(Trama tradotta da Il confine dei libri )


Salve lettori! Può esserci un’estate senza che vi parli di una nuova uscita della serie Villains di Serena Valentino? Chiaramente no. Stavolta è il turno di Ade, il dio dell’oltretomba del film “Hercules” (1997) in “Fire and Fate: A Tale of the Lord of Darkness”, edito come sempre da Disney Press, in Italia da Giunti Editore.

“I mondi sono stati distrutti diverse volte: dagli dèi, dalle streghe e da umani idioti che si dilettavano nella magia che non capiscono. Questo è il giorno in cui i mondi si ruppero così violentemente che nemmeno il dio Ade sapeva come ripararli. Imparerete presto che Ade era l’unico che potesse aggiustare le cose perché lui aveva unito i nostri destini, legandoci in un modo in cui non credeva possibile.”

La storia di Ade è il racconto di un dio, certamente, ma come nei miti più tradizionali questo essere divino si rivela non così diverso da un comune mortale. Dopo aver vinto la battaglia contro suo padre Crono insieme ai suoi fratelli, Zeus nomina Ade sovrano dell’Oltretomba poiché nella guerra aveva risvegliato un esercito di morti per combattere con loro.
Ade accetta, non senza remore, inconsapevole del fatto che si pentirà per sempre di non essersi ribellato a questa scelta del signore del cielo.
Un giorno, mentre si trova nel suo regno, fa la conoscenza di Lucinda, Ruby e Martha, le tre strane sorelle. Sarà l’inizio di un sodalizio che avrà molte conseguenze.

“Signore dei morti, ti ringraziamo per aver riportato Circe fra noi, ma ti ricordiamo che non sei il benvenuto qui.”

Lettori, anche questa volta la Valentino ha scritto una storia deliziosa su uno dei cattivi più amati del mondo Disney. Il libro però non è immune a qualche critica che, purtroppo, non lo fa risplendere come i prodotti più brillanti creati dall’autrice.
Veniamo prima a queste. Via il dente, via il dolore.
La prima cosa che mi ha dato fastidio del libro è quello che apparentemente è un autentico errore di trama, un errore davvero poco giustificabile poiché si sarebbe potuto evitare se l’autrice avesse ripreso la mitologia greca così com’è, come ha fatto nel resto del libro. Non dirò di cosa si tratta per non fare spoiler, mi limito ad accennare che riguarda l’identificazione di un personaggio con un altro che dovrebbe essere suo figlio, il che crea una confusione immensa con le parentele e la continuità con i libri precedenti. Spero vivamente che in un volume di futura pubblicazione Valentino rimedi ad esso come ha già fatto un’altra volta.

La seconda critica che si può muovere alla storia è che il libro tratta troppo poco del passato di Ade e del suo ruolo nella vita dei personaggi del film “Hercules”. Personalmente, sono rimasto a bocca asciutta, immaginando di leggere l’incontro tra il dio e Megara e scoprire i dettagli del loro accordo, invece niente. Un titolo più appropriato per il libro sarebbe potuto essere “Hades in the Many Kingdoms” perché di questo si tratta: Ade che vive una serie di avventure nei Molti Regni e diventa la causa principale per cui alcuni degli eventi passati della saga si sono svolti come conosciamo.

Ci sono comunque dei momenti in cui si parla di Ade nella mitologia (come nel capitolo sulla Titanomachia, uno dei miei preferiti) però sono troppo pochi. I lettori potrebbero aspettarsi di leggere una cosa e invece si ritrovano altro tra le mani.
Un altro difetto del libro è la superficialità con la quale si raccontano alcuni avvenimenti, per esempio, la vicenda di Ade e Persefone. Scoprire che la consorte di Ade stia dietro ad alcuni dei personaggi principali della saga è stato un bellissimo colpo di scena, estremamente motivato e preparato dai libri precedenti, il problema è che la loro storia viene liquidata in poche righe.

Adesso veniamo al positivo. Quando si tratta di raccontare una storia che già conosciamo, Serena Valentino è bravissima, e di ciò ce ne ha già dato prova nei libri precedenti. Il modo in cui lega i miti classici, il film “Hercules” e le vicende nello storyworld dei Molti Regni è straordinario. Vengono rivelati molti misteri sparsi nel corso della saga e alcune linee di trama trovano la loro giusta conclusione. I personaggi non sono da meno, le Strane Sorelle, come sempre, si mostrano in tutta la loro splendida magnificenza, ma il vero capolavoro di scrittura è Ade. Riconoscibilissimo come il personaggio del film, è sarcastico, pungente, spaventoso, umano. Senza fatica, rompe la quarta parete in più di un’occasione e lo fa in modo così naturale che non puoi non innamorarti di lui. Consiglio il libro a tutti i fan di questo Disney Villain perché non possono che apprezzarlo.
L’ho detto e lo ripeto, è lui la vera gemma di questo libro, che si rivela meritevole di una rilettura solo per questo.
Un altro elemento di cui sentivo la mancanza erano le scene “forti” che si trovavano nei primi libri della saga e qui ce n’è una in particolare che mette davvero i brividi e non assoceremmo mai a un film Disney. Carina anche l’idea di utilizzare lo “sdoppiamento” come espediente narrativo per raccontare una storia che si allacci ai volumi precedenti della saga, ma mi chiedo: era necessario? Probabilmente se il libro fosse stato un po’ più lungo, l’autrice avrebbe potuto raccontarci di entrambe le varianti del dio della morte, facendo tutti più felici.

“Il libro delle fiabe era giunto al termine, ma la storia di Ade, come lui stesso aveva detto, no.”

Prima di arrivare alla degna fine di questa conclusione vorrei spendere due parole su un argomento che riguarda tutto il resto della saga. Come ho accennato in qualche recensione passata, tutti i libri della Valentino presentano ripetutamente due temi in particolare: 1) la necessità di prestare il proprio aiuto al prossimo, anche se non incarna il prototipo della “vittima ideale”; 2) il tema della famiglia, soprattutto fratelli e sorelle.
Il primo tema sembra esaurirsi in “Cold Hearted”, mentre l’altro permea quasi tutte le storie. Nel primo libro incontriamo la relazione complessa tra Grimilde e suo padre, ragione prima della sua disfatta; nel terzo libro, in primo piano c’è il rapporto di incomprensione tra Ursula e suo fratello Tritone; nel quarto, una madre e una figlia allontanate sono al centro del racconto; nel libro su Gothel, il rapporto tra lei e le sue sorelle è l’elemento scatenante di ogni evento nella narrazione; in “The Odd Sisters” sono le tre strane sorelle e la loro “figlia” a essere il fulcro della trama, etc. Anche in personaggi che non sono necessariamente i protagonisti si ritrova esplicitato questo tema, ad esempio nel rapporto tra Nanny e la fata madrina, sua sorella. Sono tutte relazioni estremamente complesse. Molte terminano nella disgrazia, con l’allontanamento dei personaggi, laddove uno di loro non decida di fare un passo in più per comprendere l’altro, cosa che succede molto di rado. Il che porta il lettore più attento a chiedersi perché sia così preponderante. La risposta potrebbe trovarsi nella biografia dell’autrice. In un’epigrafe a uno dei libri e in un tweet dall’autrice scopriamo che Serena Valentino ha perso una sorella a causa di problemi di salute mentale (la salute mentale è un altro tema presente nel libro e nemmeno troppo sottile). Credo che l’autrice abbia inserito queste tematiche nel racconto incorporando parte delle sue esperienze, consciamente o inconsciamente, e questo è il marchio del vero artista: colei/colui che riesce a elaborare le proprie esperienze attraverso la forma narrativa, attraverso motivi e personaggi che sono presenti nella vita di tutti. Ed è notevole soprattutto considerando che si tratta di libri scritti sotto l’egida di una vera grande corporazione (la Disney) e che il suo target principale di riferimento siano i giovani adulti, forse le persone che più avrebbero bisogno di sensibilizzazione su tali tematiche.

In conclusione, “Fire and Fate” è una lettura piacevole, divertente, intrattenente, non scontata, ma poiché tradisce alcune delle sue premesse iniziali e presenta errori di continuità evitabilissimi, non può rientrare tra i volumi più “solidi” della saga.


Voto libro - 3.5






Genere: Fantasy
 
Autrice: Serena Valentino

Forse penserai che questa storia antica come il tempo sia già stata raccontata. Conosci la Bella, conosci la Bestia e la maledizione che hanno spezzato insieme. Alcune storie, però, hanno più di un finale e altre più di un cattivo.
Questa è la storia di Gaston. Crescendo, il giovane Gaston ha vissuto nell'ombra del suo migliore amico, il principe. Appoggiava ogni sua idea, ogni sua trovata e nascondeva i suoi talenti affinché quelli del principe potessero brillare. Ma il principe ha pagato a caro prezzo il proprio comportamento. Gaston non era più costretto a fingere. Era determinato a non essere mai più il numero due. Nessuno dice di no a Gaston.
Le misteriose tre sorelle sanno riconoscere un'occasione quando la vedono e adesso questa potrebbe condurre proprio alla fine del ragazzo più invidiato della città.

(Trama tradotta da Il confine dei libri )

Salve lettori! 
Anche questa estate vi porto la recensione del nuovo volume della saga "Villains" di Serena Valentino. Parlo di "Kill the Beast. A Tale of Everyone's Favorite Guy", uscito lo scorso mese, sempre edito da Disney Press.

"Vide Kingsley che gli sorrideva, sapeva che non avrebbe mai più voluto stargli lontano."

In questa versione della storia del villain de "La Bella e la Bestia"(1991), Gaston è il figlio di un attendente del palazzo del padre della "Bestia". I due sono cresciuti insieme, come fratelli, o meglio, come spesso ci viene detto, più che fratelli. 
Il rapporto tra due i due, tuttavia, sembra raggiungere una piega inaspettata quando la terribile Bestia del Gèvaudan ritorna nel regno. Gaston si troverà a confrontarsi con sentimenti negativi repressi e con oscuri segreti e dovrà decidere se ritenere o meno suo "fratello" Kingsley il responsabile di tutte le sue disgrazie. Quando finalmente decide di gettarsi tutto alle spalle e di vivere la vita che ha sempre sognato con il suo amico, egli fa ritorno con una fanciulla misteriosa, Circe, comunicando ben presto che la sposerà e questo incontro è destinato a cambiare per sempre la loro sorte.

"Adesso che risediamo nell'Oltretomba con Ade riusciamo a vedere le cose con un'inaspettata chiarezza".

Cari lettori, "Kill the Beast" non è il miglior libro della saga Villains, tuttavia è senz'altro di un gradino Superiore al precedente. 
Serena Valentino ci accompagna nuovamente in un mondo popolato da volti familiari in questa storia "antica quanto il tempo". 
Il focus stavolta è su Gaston che fin dall'inizio si presenta come molto diverso da quello che abbiamo conosciuto nel film del '91 e dal secondo libro della saga "A Beast Within". 
La storia inizia dall'infanzia del personaggio e del suo amico, il principe o Kingsley. I due crescono inseparabili e diventato la persona più importante l'uno per l'altro. Onestamente ho trovato il loro rapporto credibile anche se il più delle volte Kingsley mi è risultato insopportabile. 
C'è dell'evidente Queerness nel loro rapporto, eppure non viene mai del tutto esplicitato nella narrazione o nella storia stessa. Questo potrebbe costare all'autrice l'accusa di queer-coding, ma credo che in una storia del genere non sia appropriato. In stesso libro come in altri della sua produzione, sempre per Disney, Serena Valentino non ha mai fatto mistero della non eterosessualità dei personaggi.
Per quanto concerne la trama, la maggior parte del libro, che tratta di eventi inediti, dimostra il solito estro della Valentino nel delineare personaggi affascinanti e storie complesse, ma nella seconda parte, in cui sono presenti gli estratti dal "libro delle fiabe", è invece più debole. Capisco il tentativo di offrire un ulteriore punto di vista su eventi già conosciuti, ma credo che qui non abbia brillato. 
I personaggi secondari, lungi dall'essere semplici comparse, regalano più tempo e profondità alle figure che conosciamo già dal film.
Lo stile del testo è quasi il medesimo dei precedenti, anche se ho trovato le descrizioni meno approfondite del solito, eccetto per quanto riguarda una scena particolarmente forte che ho molto apprezzato.
"Ricordò il suo migliore amico, l'uomo che amava. Come un fratello, più di un fratello. L'uomo che gli aveva confidato che nel suo cuore c'era posto solo per lui."
Il Gaston del '91 è l'emblema della mascolinità tossica, pertanto sembra ragionevole sia riconducibile proprio a questo sgradevole aspetto della vita sociale, sottoforma della necessità di primeggiare su tutti gli altri, di essere sempre il migliore, il più uomo di tutti. Una necessità che si scontra però con altre aspettative sociali, come quelle che impongono che chi si trova a un certo punto della piramide sociale non deve fare nulla che lo possa collocare al di sotto, ma soprattutto al di sopra della propria statura.
Sul finale il libro riprende alcuni personaggi originali della saga della Valentino e, come spesso è solita fare, ci saluta con un grande cliffhanger che secondo me potrebbe preannunciare un futuro libro dedicato specificamente a questi personaggi, come ai tempi lo fu "The Odd Sisters". 

Tirando le somme, "Kill the Beast" è un libro che può senz'altro essere apprezzato da tutti gli appassionati dei volumi precedenti della saga, non brilla rispetto agli altri, ma rappresenta un passo avanti rispetto a "Fire and Fate". Personalmente Gaston non era il personaggio di cui avrei voluto leggere al momento, però ciò non ha inficiato troppo la lettura, che rimane piuttosto gradevole.
Alla prossima lettura!

Voto libro - 3.5




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