A Twisted Tale
Aladdin è un ladruncolo. E, come tanti altri, pensa solo a sopravvivere in una città, Agrabah, che diventa ogni giorno più povera. Jasmine è la principessa di quella stessa città, la figlia del Sultano. Eppure anche lei sta combattendo una sua personale battaglia. Vuole sfuggire a un matrimonio combinato, ma anche scoprire come sia la vita vera, al di là delle mura dorate della reggia. Tutto cambia quando il Visir Jafar, consigliere di fiducia del Sultano, improvvisamente si impadronisce del potere. Con l’aiuto di un’antica lampada magica, Jafar vuole dominare le leggi della magia e ottenere il controllo assoluto, addirittura sull’amore e sulla morte. Solo Aladdin e Jasmine possono cercare di fermarlo, chiamando l’intero popolo di Agrabah alla rivolta, anche se la loro lotta potrebbe avere conseguenze drammatiche e portare alla distruzione dell’intero regno. Questa è una storia che parla di supremazia e di ribellione, che parla di coraggio e anche di amore...
Amici lettori, torno oggi a parlare di un'altra saga letteraria targata Disney: la "Disney Twisted Tales", edita in Italia dalla Giunti editore.
La saga, che vede la collaborazione di più di un autore, ha come scopo principale quello di raccontare una storia tutta nuova partendo dalle classiche storie Disney che conosciamo.
Infatti, i libri mostrano cosa sarebbe successo se uno o più eventi dei film non si fossero verificati oppure se si fossero verificati in modo leggermente diverso.
Il primo libro della saga è "Un mondo nuovo" di Liz Braswell, che ha come tema il film " Aladdin" del 1992 e racconta come sarebbe andata la storia se fosse stato Jafar il primo a possedere la lampada magica.
Il giovane Aladdin viene condotto con l'inganno a recuperare una vecchia lampada per conto di un vecchietto che altri non è se non Jafar, il gran Vizir del regno di Agrabah. Presa la lampada, l'uomo abbandona il ragazzo al suo destino e si reca a palazzo per mettere in atto il suo folle piano: la lampada contiene un Genio, o Djinn, una creatura mitica del folklore arabo, il quale può esaudire tre desideri. Jafar usa i primi due desideri per prendere il trono nelle vesti dello stregone più potente del mondo e sottomettere l'intero reame. La sola speranza di contrastare il malvagio usurpatore, il suo regime totalitario e i suoi golem, giace nelle mani dell'ex principessa, Jasmine, e in Aladdin e il suo gruppo di ladruncoli ribelli, gli "straccioni".
“Aladdin” è da sempre uno dei miei film animati preferiti in assoluto, perciò quando ho saputo di questo retelling sono corso subito a leggerlo. Devo dire che si è rivelata una lettura piacevole, molto carina, anche se nulla di eccezionale o di superiore rispetto ad altri retelling della storia che si possono trovare sul mercato.
La trama è ben sviluppata, solo a tratti diventa piuttosto semplice o scontata.
Vi avverto, una prima parte del romanzo (quella prima del cambiamento) è nulla più che la trasposizione scritta di ciò che vediamo nei primi 30 minuti del film.
Ciò che ho davvero apprezzato sono tre cose: la prima consiste nell'accenno, più o meno approfondito, della backstory di qualche personaggio, che è una cosa che ritroveremo anche negli altri libri della saga. La seconda è il ruolo di primo piano dato ad un elemento tratto dalla mitologia lovecraftiana. Lovecraft, terra araba... non vi dice niente? Probabilmente qualche fan più accanito, come me, avrà già capito di cosa sto parlando. La terza cosa riguarda la sorte di un personaggio che scompare all'inizio e di cui conosciamo le sorti solo verso la fine.
Il protagonista, Aladdin, non mi dà di più di quanto ho visto già nel film.
Con l'antagonista si poteva fare di più. Mi è piaciuto comunque, però secondo me si poteva dire tanto altro.
Le dinamiche relazionali tra i personaggi di Jasmine e del Genio, di cui apprendiamo le origini strappalacrime, sono davvero interessanti e la rappresentazione del personaggio del Sultano come di una figura negativa non è da meno. Viene ribadito più volte che il popolo soffriva la fame già da molto tempo prima che Jafar prendesse il trono, ed è davvero notevole che si siano spese delle pagine in un libro destinato prima di tutto ad un pubblico giovanile per parlare di questioni politiche quando si giunge a parlare dei sovrani.
Le ultime parole sul romanzo le vorrei spendere sulla cover. In Italia la Giunti ci ha dato questa cover scura, spoglia, secondo me deludente rispetto a quelle oltremare: la prima cover vede uno sfondo giallo su cui si posa l'immagine di Jasmine intrecciata a quella del palazzo reale, mentre quella della ristampa, la mia preferita, presenta uno sfondo viola su cui si staglia l'ombra di Jafar e la lampada magica.
Il principe Filippo ha sconfitto il dragone in cui si è tramutata Malefica ed è tornato al castello dove giace addormentata Aurora. Con un bacio si accinge a svegliarla ma...
Rieccoci lettori per parlare della seconda Twisted Tale uscita il 13 aprile: "C'era una volta un sogno" di Liz Braswell, edita da Giunti.
È fatta! Il drago è morto. La perfida strega che aveva maledetto la sua amata Rosaspina è stata sconfitta. Ormai non resta altro, al principe Filippo, che mettere la parola fine a questa storia, suggellandola con un primo bacio di vero amore. E poi l'inaspettato. La maledizione non si spezza, anzi è lui che si ritrova addormentato. Cosa sta succedendo? Non è questa la storia che ci aspettavamo...
"I suoi occhi erano pieni di odio. Pieni e allo stesso tempo... vuoti. Senz'anima. Come tutte quelle creature attorno a lei. Il drago è terrificante...ma Malefica, Malefica ti gela il sangue nelle vene."
È la storia di "C'era una volta un sogno", la Twisted Tale che rivela cosa sarebbe accaduto se Malefica avesse inserito un fail-safe nella sua maledizione per cui, in caso di morte, avrebbe continuato a vivere nei sogni della principessa Aurora.
Ciò che mi ha spinto a leggere questo libro è stata la sua interessante premessa. Non ci saremmo trovati di fronte a un classico retelling de "La Bella Addormentata", ma avremmo esplorato i sogni di Aurora dopo il fallimento del famoso bacio. Tanto è bastato per convincermi. E devo dire che non me ne sono affatto pentito.
Finalmente ci troviamo di fronte a un'opera dove la Bella Addormentata diventa un personaggio attivo, artefice del proprio destino, nonostante il sonno che la caratterizza. Grazie al cielo! Questa è la ragione n.1 per cui vale la pena non farsi scappare questa uscita.
In secondo luogo, devo dire che ho trovato di mio gradimento anche la trama in generale. Non tanto a metà del suo svolgimento quanto più all'inizio, quando si parla della realtà parallela del sogno di Aurora, dove i nemici sono amici e i nemici amici, e tutte le parti che avevano a che fare con Malefica. La perfida fata qui dà il meglio di sé con l'inganno e il sotterfugio, poi finalmente (di nuovo) vediamo lei compiere un omicidio, cosa rara per lei in tutte le sue diverse incarnazioni, nonostante si tratti di un personaggio estremamente negativo. Devo ammettere di aver tifato più e più volte per lei e contro i protagonisti. Che ci posso fare? I cattivi hanno il loro fascino.
Una leggera pecca potrebbe essere il fatto che il libro può risultare un po' macchinoso in alcuni punti e ciò si deve al fatto che questa è solo la seconda Twisted Tale scritta da Liz Braswell, sebbene in Italia sia l'ultima uscita della saga (Giunti ha deciso di non rispettare l’ordine di uscita originale, ma non riesco a spiegarmene il motivo). Ho definito questo difetto “leggero”, però, perché non rovina affatto lo scorrere delle pagine, le rende solo un po' meno avvincenti e chiare in pochi punti.
"Non ci arrivi. Mi hanno dato la beltà e il canto e sono stata lasciata nel bosco solo per essere consegnata a te dopo 16 anni. Non so nulla di come si regni. Non so nemmeno cosa sono le tasse. Nel mondo reale mi nascondevo nel bosco. Nel mondo dei sogni mi nascondevo come un topo dietro a balli di corte e banchetti."
La storia piace perché è nuova, fresca, inaspettata, perciò le si perdonano i difetti. Di Aurora, personalmente, non sarebbe potuto importarmi di meno, però sono sempre stato intrigato da Malefica e dalla storia in sé, dalle sue radici storiche e dalle sue versioni così diverse, perciò non potevo farmi mancare questa. Se avete amato la Bella Addormentata, fiaba, film animato o film, non potete farvela mancare.
Alla prossima Twisted Tale!
Genere: Fantasy
Mulan è una ragazza coraggiosa che non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare chi ama. Per evitare che suo padre, anziano e malato, parta per la guerra, si fa passare per il soldato Ping, affronta un durissimo addestramento e affianca il valoroso Capitano Li Shang nella sanguinosa battaglia contro gli Unni. E, quando lui viene ferito a morte, intraprende un difficile viaggio tra le ombre per sottrarlo a un destino fatale e ingiusto. Con la sola guida del leone guardiano ShiShi, Mulan esplora il regno degli spiriti. Affronta demoni, fantasmi, sortilegi, miraggi. In una terribile corsa contro il tempo e in un susseguirsi di colpi di scena, Mulan potrebbe persino sentirsi costretta a rivelare la sua vera identità. Riuscirà a mantenere il segreto e a portare a termine la missione? Riuscirà a riflettere su se stessa e a scoprire la sua vera natura?
speciale Ping o ragazzo senza nome, come qualcuno di noi ti chiama."
Il libro è un retelling del film "Mulan" davvero molto particolare.
Ci troviamo sulle cime di un monte innevato, è il momento della resa finale tra le forze dell'imperatore e Shan Yu. Grazie al coraggio di Mulan, travestita da soldato, l'armata cinese ha la meglio ma tutto ciò ha un prezzo: la vita del generale Shang. L'uomo infatti viene ferito e finirà su un letto in uno stato che non è né vita e né morte. Mulan, sentendosi responsabile di quanto accaduto, deciderà, quando le verrà data l'opportunità, di compiere un viaggio nell'Oltretomba e rischiare tutto pur di riportare in vita il soldato. È questo l'inizio di una fantastica avventura nel Diyu (l'inferno cinese).
Questo libro mi ha davvero sorpreso e mi è piaciuto moltissimo. È forse il libro che, rispetto agli altri della saga, ci fornisce la storia più originale. Innanzitutto gran parte del romanzo viene occupata da questo viaggio all'interno del regno dei morti cinese che forse è una delle cose più interessanti. La letteratura e il cinema hanno affrontato spesso il tema della catabasi fin dall'antichità, basti pensare ad Enea o a Dante, oppure ai film di Pasolini, eppure c'è da dire che siamo sempre stati abituati ad affrontare questa cosa dal punto di vista occidentale, nell'oltretomba occidentale. Questa è una delle ragioni per cui lo consiglio a chi è interessato al tema della discesa agli inferi.
Come tutti i viaggi che meritano questo nome, anche questo non avviene solo all'esterno ma anche all'interno della protagonista. Più ella scende (o sale) nelle diverse regioni di Diyu, più affronta i suoi demoni, più rischia di perdere sé stessa e di ritrovarla.
I personaggi mi sono piaciuti tanto; Mulan è la stessa del film, eppure possiamo leggere i suoi pensieri e i suoi sentimenti, le sue insicurezze e assistere alla sua crescita, il che è molto piacevole. Così come il personaggio di Shang, l'altro principale mutuato dal film, la cui introspezione e backstory davvero non dispiace.
Come non dimenticare poi i vari abitanti del regno degli Inferi: ShiShi, il leone guardiano della famiglia Li, il sidekick di Mulan in quest'avventura, abbastanza diverso dalla controparte animata, Mushu, e Re Yama, che già conoscevo per via della sua trasposizione nell'anime e manga "Dragon Ball", che qui viene rappresentato in maniera molto simile anche se più burbera.
Per quanto riguarda la cover, vale lo stesso discorso del libro precedente. Giunti ha scelto per noi la variante nera con l'ombra del personaggio di Mulan.
Ovviamente io preferisco quella originale: arancio, con la forma di Mulan che si accompagna ad un fiore di Ciliegio e ad una montagna innevata.
N.B. Ogni copertina della saga presenta il personaggio "responsabile" del cambiamento.
Genere: Fantasy
Eric, invece, ancora vittima del maleficio e ignaro di chi sia veramente sua moglie, lascia che sia lei a dirigere gli affari di stato. Mentre la strega Ursula, sotto le spoglie di Vanessa, intreccia mille intrighi e dichiara guerra ai regni confinanti, dando sfogo alla sua smania di potere, il principe preferisce rifugiarsi nell’arte e nella musica.
Eppure qualcosa sta per cambiare: Ariel ha scoperto che il padre Tritone non è morto, è prigioniero di Vanessa.
Decisa a salvarlo, senza informare nessuno della sua missione, esce dal mare e si introduce nel castello. Può contare solo sull’aiuto di una vecchia governante, di due gabbiani e di Eric che si sta svegliando dall’incantesimo…
Ma il potere della strega è grande. Per fermare la Sirenetta, è disposta a portare morte e distruzione sia sulla terraferma sia negli abissi…
Dopo lo scontro con la strega del mare, una sconfitta e muta Ariel torna nel regno di Atlantica dove, quasi come una punizione, viene incoronata regina. Passano 5 anni. Sulla terra Ursula, sotto le spoglie umane di Vanessa, regna con il pugno di ferro su Tirulia, accanto all'ancora stregato principe Eric.
Quando però Scuttle, il gabbiano, e la sua pronipote Jona scoprono che Tritone potrebbe essere ancora vivo, la regina degli oceani lascia nuovamente il mare e si imbarca in una missione per salvare il padre e, nel frattempo, i due mondi. Riuscirà Ariel a sconfiggere la strega? E come reagirà quando rivedrà Eric, l'uomo per il quale anni prima ha sacrificato tutto e tutti?
World-building: il libro aggiunge spessore al mondo de "La sirenetta" approfondendo usi e costumi, storia e magia del popolo del mare. Le ambientazioni sono davvero stupende, a volte vi sembrerà di essere davvero in fondo al mare, tra foreste di alghe e in mezzo a pesci di ogni specie. Viene spiegato come il potere del tridente derivi dalla luna e delle maree, come funzionano le magie di Ursula, così come il regno di Eric, i suoi genitori e la reazione delle sirene rispetto all'uso degli esseri umani di nutrirsi di pesci e altri animali.
Personaggi: il what-if e il salto temporale di un lustro richiedono per forza che alcuni personaggi siano più maturi e diversi rispetto a ciò che conoscevamo, e il libro ce li presenta così, riuscendo però a non tradire la controparte originale. Ariel è ancora una sognatrice, ma molto più saggia e responsabile; il principe Eric dà finalmente sfoggio della sua personalità; Ursula è ancora una drama queen, un po' una Cersei Lannister Disney. E tutti gli altri (Sebastian, Flounder, Grimsby, ecc) sono nelle loro vesti più adorabili.
- No. È buono?
-Non ne ho la più pallida idea, perché voi idioti lo avete mangiato fino all'estinzione. Insieme a tantissimi tipi di anemoni di mare, al nasello dolce e a tantissimi pesci. Se volessi, potremmo discutere a lungo su tonni, aragoste, merluzzi e gamberetti. Ma io non ci tengo affatto. D'altra parte sono ciò che chiamate una strega cattiva. Il male, a voler essere precisi. Nel frattempo, voi umani solcate il mare avanti e indietro divorando ogni cosa più o meno commestibile. Se solo tu sapessi... non illuderti, non se poi così diverso dagli dei primordiali più apocalittici. Affatto."
Un tempo la Fata Azzurra era un giovane donna di nome Chiara che sognava di aiutare gli altri a essere felici. Per questo sua sorella Ilaria la prendeva sempre in giro. Sono passati quarant’anni ma le due sorelle, diventate rispettivamente Fata Azzurra e Fata Scarlatta, sono ancora in conflitto. Decidono così di risolvere i loro problemi facendo una scommessa che ha per oggetto proprio il destino di Geppetto e del suo amato Pinocchio… Un romanzo originale e avvincente, che rivisita uno dei più famosi classici Disney, raccontandone una versione inattesa con un'evoluzione diversa da quella raccontata nel film. Un libro che fa emergere la ricchezza emotiva dei personaggi e i lati più profondi della loro personalità.
Potrebbe interessarti anche:
0 comments