A Twisted Tale

 
La serie è composta da: 
 
1. Un mondo nuovo 

2. C'era una volta un sogno
 
3. Riflessi 
 
4. Gelo nel cuore 
 
5. Parte del tuo mondo

6. Specchio, specchio. E se la regina cattiva avvelenasse il principe?

7. È questo amore? 

8. Ciò che un giorno era mio

9. Antico come il tempo

10. La stella dei desideri



Genere: Fantasy


Un romanzo per conoscere Aladdin in una veste completamente nuova.
Aladdin è un ladruncolo. E, come tanti altri, pensa solo a sopravvivere in una città, Agrabah, che diventa ogni giorno più povera. Jasmine è la principessa di quella stessa città, la figlia del Sultano. Eppure anche lei sta combattendo una sua personale battaglia. Vuole sfuggire a un matrimonio combinato, ma anche scoprire come sia la vita vera, al di là delle mura dorate della reggia. Tutto cambia quando il Visir Jafar, consigliere di fiducia del Sultano, improvvisamente si impadronisce del potere. Con l’aiuto di un’antica lampada magica, Jafar vuole dominare le leggi della magia e ottenere il controllo assoluto, addirittura sull’amore e sulla morte. Solo Aladdin e Jasmine possono cercare di fermarlo, chiamando l’intero popolo di Agrabah alla rivolta, anche se la loro lotta potrebbe avere conseguenze drammatiche e portare alla distruzione dell’intero regno. Questa è una storia che parla di supremazia e di ribellione, che parla di coraggio e anche di amore...
 
 

Amici lettori, torno oggi a parlare di un'altra saga letteraria targata Disney: la "Disney Twisted Tales", edita in Italia dalla Giunti editore.
La saga, che vede la collaborazione di più di un autore, ha come scopo principale quello di raccontare una storia tutta nuova partendo dalle classiche storie Disney che conosciamo.
Infatti, i libri mostrano cosa sarebbe successo se uno o più eventi dei film non si fossero verificati oppure se si fossero verificati in modo leggermente diverso.
Il primo libro della saga è "Un mondo nuovo" di Liz Braswell, che ha come tema il film " Aladdin" del 1992 e racconta come sarebbe andata la storia se fosse stato Jafar il primo a possedere la lampada magica.


“Non lasciare che le ingiustizie della vita e la povertà decidano per te. Scegli tu che cosa vuoi diventare, Aladdin. Un eroe che aiuta i più deboli e gli inermi? Un ladro? Un mendicante o peggio? Dipende tutto da te, non dalle cose o dalle persone che ti circondano. Puoi scegliere di essere migliore...”

Il giovane Aladdin viene condotto con l'inganno a recuperare una vecchia lampada per conto di un vecchietto che altri non è se non Jafar, il gran Vizir del regno di Agrabah. Presa la lampada, l'uomo abbandona il ragazzo al suo destino e si reca a palazzo per mettere in atto il suo folle piano: la lampada contiene un Genio, o Djinn, una creatura mitica del folklore arabo, il quale può esaudire tre desideri. Jafar usa i primi due desideri per prendere il trono nelle vesti dello stregone più potente del mondo e sottomettere l'intero reame. La sola speranza di contrastare il malvagio usurpatore, il suo regime totalitario e i suoi golem, giace nelle mani dell'ex principessa, Jasmine, e in Aladdin e il suo gruppo di ladruncoli ribelli, gli "straccioni".


"Adesso sai meglio di chiunque altro che esistono due città ad Agrabah. Hai conosciuto la povertà. Hai provato gli effetti del potere illimitato e hai imparato a schivarne le trappole."

“Aladdin” è da sempre uno dei miei film animati preferiti in assoluto, perciò quando ho saputo di questo retelling sono corso subito a leggerlo. Devo dire che si è rivelata una lettura piacevole, molto carina, anche se nulla di eccezionale o di superiore rispetto ad altri retelling della storia che si possono trovare sul mercato.
La trama è ben sviluppata, solo a tratti diventa piuttosto semplice o scontata.
Vi avverto, una prima parte del romanzo (quella prima del cambiamento) è nulla più che la trasposizione scritta di ciò che vediamo nei primi 30 minuti del film.
Ciò che ho davvero apprezzato sono tre cose: la prima consiste nell'accenno, più o meno approfondito, della backstory di qualche personaggio, che è una cosa che ritroveremo anche negli altri libri della saga. La seconda è il ruolo di primo piano dato ad un elemento tratto dalla mitologia lovecraftiana. Lovecraft, terra araba... non vi dice niente? Probabilmente qualche fan più accanito, come me, avrà già capito di cosa sto parlando. La terza cosa riguarda la sorte di un personaggio che scompare all'inizio e di cui conosciamo le sorti solo verso la fine.
Il protagonista, Aladdin, non mi dà di più di quanto ho visto già nel film.
Con l'antagonista si poteva fare di più. Mi è piaciuto comunque, però secondo me si poteva dire tanto altro.
Le dinamiche relazionali tra i personaggi di Jasmine e del Genio, di cui apprendiamo le origini strappalacrime, sono davvero interessanti e la rappresentazione del personaggio del Sultano come di una figura negativa non è da meno. Viene ribadito più volte che il popolo soffriva la fame già da molto tempo prima che Jafar prendesse il trono, ed è davvero notevole che si siano spese delle pagine in un libro destinato prima di tutto ad un pubblico giovanile per parlare di questioni politiche quando si giunge a parlare dei sovrani.


"Un desiderio è la cosa più potente dell’universo. Se sai come aggirare le regole. Perciò ho deciso di diventare quello che voi chiamate un Genio, la creatura più potente del mondo.”

Le ultime parole sul romanzo le vorrei spendere sulla cover. In Italia la Giunti ci ha dato questa cover scura, spoglia, secondo me deludente rispetto a quelle oltremare: la prima cover vede uno sfondo giallo su cui si posa l'immagine di Jasmine intrecciata a quella del palazzo reale, mentre quella della ristampa, la mia preferita, presenta uno sfondo viola su cui si staglia l'ombra di Jafar e la lampada magica. 
 

Voto libro - 3






Genere: Fantasy

Autrice: Liz Braswell

13 aprile 2022

Il principe Filippo ha sconfitto il dragone in cui si è tramutata Malefica ed è tornato al castello dove giace addormentata Aurora. Con un bacio si accinge a svegliarla ma... 


Rieccoci lettori per parlare della seconda Twisted Tale uscita il 13 aprile: "C'era una volta un sogno" di Liz Braswell, edita da Giunti.


È fatta! Il drago è morto. La perfida strega che aveva maledetto la sua amata Rosaspina è stata sconfitta. Ormai non resta altro, al principe Filippo, che mettere la parola fine a questa storia, suggellandola con un primo bacio di vero amore. E poi l'inaspettato. La maledizione non si spezza, anzi è lui che si ritrova addormentato. Cosa sta succedendo? Non è questa la storia che ci aspettavamo...


"I suoi occhi erano pieni di odio. Pieni e allo stesso tempo... vuoti. Senz'anima. Come tutte quelle creature attorno a lei. Il drago è terrificante...ma Malefica, Malefica ti gela il sangue nelle vene." 


È la storia di "C'era una volta un sogno", la Twisted Tale che rivela cosa sarebbe accaduto se Malefica avesse inserito un fail-safe nella sua maledizione per cui, in caso di morte, avrebbe continuato a vivere nei sogni della principessa Aurora.


Ciò che mi ha spinto a leggere questo libro è stata la sua interessante premessa. Non ci saremmo trovati di fronte a un classico retelling de "La Bella Addormentata", ma avremmo esplorato i sogni di Aurora dopo il fallimento del famoso bacio. Tanto è bastato per convincermi. E devo dire che non me ne sono affatto pentito. 

Finalmente ci troviamo di fronte a un'opera dove la Bella Addormentata diventa un personaggio attivo, artefice del proprio destino, nonostante il sonno che la caratterizza. Grazie al cielo! Questa è la ragione n.1 per cui vale la pena non farsi scappare questa uscita. 


In secondo luogo, devo dire che ho trovato di mio gradimento anche la trama in generale. Non tanto a metà del suo svolgimento quanto più all'inizio, quando si parla della realtà parallela del sogno di Aurora, dove i nemici sono amici e i nemici amici, e tutte le parti che avevano a che fare con Malefica. La perfida fata qui dà il meglio di sé con l'inganno e il sotterfugio, poi finalmente (di nuovo) vediamo lei compiere un omicidio, cosa rara per lei in tutte le sue diverse incarnazioni, nonostante si tratti di un personaggio estremamente negativo. Devo ammettere di aver tifato più e più volte per lei e contro i protagonisti. Che ci posso fare? I cattivi hanno il loro fascino. 


Una leggera pecca potrebbe essere il fatto che il libro può risultare un po' macchinoso in alcuni punti e ciò si deve al fatto che questa è solo la seconda Twisted Tale scritta da Liz Braswell, sebbene in Italia sia l'ultima uscita della saga (Giunti ha deciso di non rispettare l’ordine di uscita originale, ma non riesco a spiegarmene il motivo). Ho definito questo difetto “leggero”, però, perché non rovina affatto lo scorrere delle pagine, le rende solo un po' meno avvincenti e chiare in pochi punti. 


"Non ci arrivi. Mi hanno dato la beltà e il canto e sono stata lasciata nel bosco solo per essere consegnata a te dopo 16 anni. Non so nulla di come si regni. Non so nemmeno cosa sono le tasse. Nel mondo reale mi nascondevo nel bosco. Nel mondo dei sogni mi nascondevo come un topo dietro a balli di corte e banchetti."


La storia piace perché è nuova, fresca, inaspettata, perciò le si perdonano i difetti. Di Aurora, personalmente, non sarebbe potuto importarmi di meno, però sono sempre stato intrigato da Malefica e dalla storia in sé, dalle sue radici storiche e dalle sue versioni così diverse, perciò non potevo farmi mancare questa. Se avete amato la Bella Addormentata, fiaba, film animato o film, non potete farvela mancare.

Alla prossima Twisted Tale!


Voto libro - 4  
 






Genere: Fantasy


Un romanzo per conoscere Mulan in una veste completamente nuova.
Mulan è una ragazza coraggiosa che non esita a mettere a repentaglio la propria vita per salvare chi ama. Per evitare che suo padre, anziano e malato, parta per la guerra, si fa passare per il soldato Ping, affronta un durissimo addestramento e affianca il valoroso Capitano Li Shang nella sanguinosa battaglia contro gli Unni. E, quando lui viene ferito a morte, intraprende un difficile viaggio tra le ombre per sottrarlo a un destino fatale e ingiusto. Con la sola guida del leone guardiano ShiShi, Mulan esplora il regno degli spiriti. Affronta demoni, fantasmi, sortilegi, miraggi. In una terribile corsa contro il tempo e in un susseguirsi di colpi di scena, Mulan potrebbe persino sentirsi costretta a rivelare la sua vera identità. Riuscirà a mantenere il segreto e a portare a termine la missione? Riuscirà a riflettere su se stessa e a scoprire la sua vera natura?
 
 

Salve lettori! È arrivato il momento di parlarvi di un altro libro della saga "Twisted Tales”, “Riflessi” di Elizabeth Lim, edito da Giunti editore e secondo libro della serie ad essere pubblicato in Italia, specifico questo punto perché oltremare i libri sono stati pubblicati in un ordine differente.

"Devi essere un ragazzo davvero
speciale Ping o ragazzo senza nome, come qualcuno di noi ti chiama."

Il libro è un retelling del film "Mulan" davvero molto particolare.
Ci troviamo sulle cime di un monte innevato, è il momento della resa finale tra le forze dell'imperatore e Shan Yu. Grazie al coraggio di Mulan, travestita da soldato, l'armata cinese ha la meglio ma tutto ciò ha un prezzo: la vita del generale Shang. L'uomo infatti viene ferito e finirà su un letto in uno stato che non è né vita e né morte. Mulan, sentendosi responsabile di quanto accaduto, deciderà, quando le verrà data l'opportunità, di compiere un viaggio nell'Oltretomba e rischiare tutto pur di riportare in vita il soldato. È questo l'inizio di una fantastica avventura nel Diyu (l'inferno cinese).

Questo libro mi ha davvero sorpreso e mi è piaciuto moltissimo. È forse il libro che, rispetto agli altri della saga, ci fornisce la storia più originale. Innanzitutto gran parte del romanzo viene occupata da questo viaggio all'interno del regno dei morti cinese che forse è una delle cose più interessanti. La letteratura e il cinema hanno affrontato spesso il tema della catabasi fin dall'antichità, basti pensare ad Enea o a Dante, oppure ai film di Pasolini, eppure c'è da dire che siamo sempre stati abituati ad affrontare questa cosa dal punto di vista occidentale, nell'oltretomba occidentale. Questa è una delle ragioni per cui lo consiglio a chi è interessato al tema della discesa agli inferi.


"Fai la brava!”, Nonna Fa era solita dire, “altrimenti Re Yama ti trasformerà in un demone! Rispetta gli antenati o nessuno dei loro spiriti ti aspetterà quando arriverai nel Diyu, per guidarti nell'Oltretomba."

Come tutti i viaggi che meritano questo nome, anche questo non avviene solo all'esterno ma anche all'interno della protagonista. Più ella scende (o sale) nelle diverse regioni di Diyu, più affronta i suoi demoni, più rischia di perdere sé stessa e di ritrovarla.
I personaggi mi sono piaciuti tanto; Mulan è la stessa del film, eppure possiamo leggere i suoi pensieri e i suoi sentimenti, le sue insicurezze e assistere alla sua crescita, il che è molto piacevole. Così come il personaggio di Shang, l'altro principale mutuato dal film, la cui introspezione e backstory davvero non dispiace.
Come non dimenticare poi i vari abitanti del regno degli Inferi: ShiShi, il leone guardiano della famiglia Li, il sidekick di Mulan in quest'avventura, abbastanza diverso dalla controparte animata, Mushu, e Re Yama, che già conoscevo per via della sua trasposizione nell'anime e manga "Dragon Ball", che qui viene rappresentato in maniera molto simile anche se più burbera.

Per quanto riguarda la cover, vale lo stesso discorso del libro precedente. Giunti ha scelto per noi la variante nera con l'ombra del personaggio di Mulan.
Ovviamente io preferisco quella originale: arancio, con la forma di Mulan che si accompagna ad un fiore di Ciliegio e ad una montagna innevata.
N.B. Ogni copertina della saga presenta il personaggio "responsabile" del cambiamento. 


Voto libro - 4  
 



Genere: Fantasy

 
Un romanzo avvincente ed emozionante per conoscere Elsa e Anna, le due sorelle protagoniste di Frozen, in una veste completamente nuova. Come futura regina di Arendelle, la vita di Elsa è piena di aspettative e responsabilità, ma anche di dubbi. Sarà in grado di regnare saggiamente come hanno fatto i suoi genitori? Avrà un pretendente? E, soprattutto, che cosa significano i silenzi e le inspiegabili assenze della regina Iduna? Dopo la morte tragica dei suoi genitori, Elsa fa un'altra sconvolgente scoperta. Quando è molto emozionata o preoccupata può creare gelo e ghiaccio dalle mani e sa perché abbia questo strano e incontrollabile potere. Il giorno dell'incoronazione, la Principessa trova una lettera che apre una porta su un passato dimenticato. Elsa non è la sola principessa di Arendelle: ha una sorella. Nessuno si ricorda di lei, però, o sa dove sia finita. Elsa deve scoprire la verità, ma è così turbata che scatena una vera e propria tempesta su tutto il regno. In piena estate, Arendelle si ricopre di neve e sembra avvolta da una maledizione. La principessa fugge terrorizzata, lasciando il governo nelle mani del principe Hans, un giovane nobile che dice di amarla e di volerla sposare e invece, nel fondo del cuore, nutre ben altri sentimenti. Nel frattempo, in un villaggio sui monti, anche Anna, una ragazza vivace e piena di iniziativa, comincia ad avere degli strani ricordi e a sentirsi inspiegabilmente attratta da Arendelle. Convince il giovane Kristoff, un simpatico venditore di ghiaccio, a sfidare la tormenta e a portarla al castello. Sente di poter aiutare la principessa fuggita e cancellare la maledizione che avvolge il regno. Ai due giovani si affianca ben presto un pupazzo di neve parlante di nome Olaf... 
 
 
Salve amici lettori e disneyani!  
"Gelo nel cuore: A Twisted Tale” di Jen Calonita, terzo volume della saga Twisted Tales uscito in Italia edito da Giunti editore, è il libro di cui vi parlerò oggi.
Partendo dagli eventi mostrati nel film del 2013 "Frozen", Jen Calonita imbroglia e confondi i fili che tessono la storia che conosciamo per creare un'avventura dove possiamo conoscere meglio le sorelle Anna ed Elsa.

"Elsa si guardò le mani. Stava indossando un solo guanto. Quegli strumenti erano stati una protezione contro i suoi poteri per fin troppo tempo. Se lo tolse e lo lanciò via, nel vento. Finalmente, era libera."

Immischiarsi con la magia può essere una cosa pericolosa. Elsa e Anna, le principesse di Arendelle lo sanno bene: la prima è maledetta (o benedetta) con poteri capaci di dominare il ghiaccio e la neve fin dalla nascita, la seconda a causa di uno sfortunato incidente ha perso la memoria e non può più avvicinarsi a sua sorella. Sebbene su strade diverse, il destino ha ancora in mente di riunire le due ragazze, perciò quando il giorno dell'Incoronazione Arendelle viene avvolta dalla neve, entrambe le sorelle fuggono dalle rispettive "case" per dirigersi nello stesso luogo. 
Riuscirà il loro amore a sconfiggere tutte le maledizioni che si sono attaccate a questa famiglia come le mosche su una carta insetticida in pieno agosto? Leggetelo e lo scoprirete.

"Freya parlava un sacco di sua figlia ma sfortunatamente non l'aveva mai portata con sé durante una delle sue visite. Da quello che sapeva Anna, la ragazza sembrava molto intelligente e seria."

Amici, faccio una breve premessa prima di dire la mia sul romanzo: non sono mai stato un grande fan di Frozen, certo la musica è orecchiabile e il personaggio di Elsa si ricollega a tutto quel filone di personaggi femminili incapaci di controllare il loro potere (di cui possiamo citare Jean Grey nell'universo degli X-Men, la Carrie di Stephen King e la più recente Vanya Hargreeves di Umbrella Academy) che ha avuto un enorme successo e continua ad esercitare un certo fascino anche su di me. Detto ciò non l'ho trovato un capolavoro animato tanto originale quanto si dice. 
Tornando al libro della Calonita, non mi è piaciuto e penso che ciò sia dovuto sia al pensiero che ho appena esposto sul film, ma anche perché ritengo che il libro non lasci al lettore qualcosa in più rispetto al film, nonostante la storia sia diversa. 
La scrittura dell'autrice non è affatto male, infatti alcuni passaggi dove ha parafrasato scene già viste le ho trovate ben eseguite, ma comunque non abbastanza originali. Mi sento però di consigliarlo ai fan hardcore del franchise di Frozen, perché credo, visto che lo stile non è male, che un appassionato possa apprezzarlo come io non ho saputo fare.

"So che stai imparando a seguire le orme di tuo padre, e questo è bene, ma quando è stata l'ultima volta che sei uscita dal castello? E con qualcun altro rispetto a un membro dello staff? Una brava regina si conosce dentro e fuori e tu sei troppo all'interno della tua testa."

P.S. Con questa saga ci ritroveremo ad Ottobre per parlare dell'imminente "Parte del tuo mondo", il prossimo libro della Twisted Tales che avrà come argomento "La Sirenetta", in uscita il 7. Saluti!
 

Voto libro - 3




Genere: Fantasy
 
7 Ottobre
 
Ariel è la regina muta di Atlantica. Distrutta dal senso di colpa per avere causato il sacrificio del padre, ha rinunciato al suo sogno d’amore e cerca di governare con saggezza, senza ricevere alcun sostegno dalle frivole sorelle.
Eric, invece, ancora vittima del maleficio e ignaro di chi sia veramente sua moglie, lascia che sia lei a dirigere gli affari di stato. Mentre la strega Ursula, sotto le spoglie di Vanessa, intreccia mille intrighi e dichiara guerra ai regni confinanti, dando sfogo alla sua smania di potere, il principe preferisce rifugiarsi nell’arte e nella musica.
Eppure qualcosa sta per cambiare: Ariel ha scoperto che il padre Tritone non è morto, è prigioniero di Vanessa.
Decisa a salvarlo, senza informare nessuno della sua missione, esce dal mare e si introduce nel castello. Può contare solo sull’aiuto di una vecchia governante, di due gabbiani e di Eric che si sta svegliando dall’incantesimo…
Ma il potere della strega è grande. Per fermare la Sirenetta, è disposta a portare morte e distruzione sia sulla terraferma sia negli abissi…
 
 
Salve mie tristi anime sole! Oggi vi parlerò della più recente uscita della saga Twisted Tales: "Parte del tuo mondo” di Liz Braswell, edito da Giunti editore, what-if de "La Sirenetta" (1989). 

"Dopotutto, non stava camminando su lame di ferro che a ogni passo le penetravano nella carne, anche se era l'impressione che aveva in quel momento."
 
Dopo lo scontro con la strega del mare, una sconfitta e muta Ariel torna nel regno di Atlantica dove, quasi come una punizione, viene incoronata regina. Passano 5 anni. Sulla terra Ursula, sotto le spoglie umane di Vanessa, regna con il pugno di ferro su Tirulia, accanto all'ancora stregato principe Eric.
Quando però Scuttle, il gabbiano, e la sua pronipote Jona scoprono che Tritone potrebbe essere ancora vivo, la regina degli oceani lascia nuovamente il mare e si imbarca in una missione per salvare il padre e, nel frattempo, i due mondi. Riuscirà Ariel a sconfiggere la strega? E come reagirà quando rivedrà Eric, l'uomo per il quale anni prima ha sacrificato tutto e tutti? 

"La sua voce era stata una parte importante della sua vita. Il popolo del mare la celebrava per essa. Suo padre giustificava il suo comportamento occasionalmente discutibile a causa sua. Eric amava la ragazza che lo aveva salvato per via del suo canto..." 

Amici lettori cercherò di spiegarvi brevemente, per punti, perché "Parte del tuo mondo" è il miglior libro della saga finora.
World-building: il libro aggiunge spessore al mondo de "La sirenetta" approfondendo usi e costumi, storia e magia del popolo del mare. Le ambientazioni sono davvero stupende, a volte vi sembrerà di essere davvero in fondo al mare, tra foreste di alghe e in mezzo a pesci di ogni specie. Viene spiegato come il potere del tridente derivi dalla luna e delle maree, come funzionano le magie di Ursula, così come il regno di Eric, i suoi genitori e la reazione delle sirene rispetto all'uso degli esseri umani di nutrirsi di pesci e altri animali. 

Personaggi: il what-if e il salto temporale di un lustro richiedono per forza che alcuni personaggi siano più maturi e diversi rispetto a ciò che conoscevamo, e il libro ce li presenta così, riuscendo però a non tradire la controparte originale. Ariel è ancora una sognatrice, ma molto più saggia e responsabile; il principe Eric dà finalmente sfoggio della sua personalità; Ursula è ancora una drama queen, un po' una Cersei Lannister Disney. E tutti gli altri (Sebastian, Flounder, Grimsby, ecc) sono nelle loro vesti più adorabili. 

"-Hai mai assaggiato lo squalo latium?
- No. È buono?
-Non ne ho la più pallida idea, perché voi idioti lo avete mangiato fino all'estinzione. Insieme a tantissimi tipi di anemoni di mare, al nasello dolce e a tantissimi pesci. Se volessi, potremmo discutere a lungo su tonni, aragoste, merluzzi e gamberetti. Ma io non ci tengo affatto. D'altra parte sono ciò che chiamate una strega cattiva. Il male, a voler essere precisi. Nel frattempo, voi umani solcate il mare avanti e indietro divorando ogni cosa più o meno commestibile. Se solo tu sapessi... non illuderti, non se poi così diverso dagli dei primordiali più apocalittici. Affatto."

Trama: bell'intreccio, a volte sembra "La Sirenetta", a volte "Game of Thrones". Finale non scontatissimo, forse più "giusto" dell'originale. 

Scrittura: magistrale. Le descrizioni meritano tutto, la scelta dei dialoghi è ben fatta e non posso non citare i bellissimi riferimenti all'opera originale di Andersen e ad altre sue fiabe.
 
Voto libro - 5
 

 

Genere: Fantasy 

 12 aprile 2023

Quando Belle tocca la rosa incantata, uno strano flusso di ricordi invade la sua mente: rivede sua madre e scopre con stupore che era proprio lei la fata che un tempo aveva maledetto la Bestia e tutti gli abitanti del castello. Sono passati 21 anni da allora... riusciranno Belle e la Bestia a dipanare il mistero che avvolge il passato delle loro famiglie e a spezzare l’incantesimo?

Lettrici e lettori salve! 
Il 13 dello scorso mese è uscito il nuovo libro della saga A Twisted Tale, "Specchio, Specchio. E se la Regina Cattiva avvelenasse il principe?" di Jen Calonita, edito da Giunti editore, e come sempre sono qui per parlarne. 

"Come l'hai chiamata? Una Rossofuoco? Non ne ho mai sentito parlare.”
“Crescono solo nel nostro regno. Mia madre ha creato la variante" 

Il romanzo gioca su due linee temporali e su due voci, quelle di Biancaneve e di Ingrid, la sua perfida matrigna. 
Nel passato scopriamo la storia di Ingrid, l'infanzia con sua sorella, futura regina e madre della fanciulla bianca come la neve e rossa come il sangue e di come abbia acquisito il proprio specchio magico. 
Nel presente la principessa 17enne è costretta a fuggire per sfuggire alle angherie della propria matrigna, incontrando sul proprio percorso un bellissimo principe e sette nani. Non fatevi ingannare da questa premessa però, parliamo comunque di un libro della saga A Twisted Tale perciò non vi aspettate che si ripeta quanto visto nel film del 1937. 

"La regina Ingrid non era mai stata molto popolare, ma negli ultimi anni è passata dalla completa indifferenza al più tremendo timore." 

Jen Calonita ha compreso esattamente quale fosse il punto forte del film, ovvero il personaggio della Regina Cattiva, tant'è che nel suo libro l'ha resa una delle due voci protagoniste. Il suo punto di vista è stato uno di quelli più interessanti di tutta la saga e anche la sua storia, sebbene non sia brillante di originalità a mio parere. La sua voce è quello che più rimane del libro, con il passare del tempo tutto il resto scomparirà, meno la regina, e quello che è un romanzo si riduce a un monologo. Onestamente la storia del principe, della stessa Biancaneve e dei nani non regge il confronto e il libro si è fatto leggere sperando tornasse presto il momento della regina, che qui ha un nome, Ingrid. 

"Era la neve a portare il suo nome o era lei a portare il nome della neve? Dopotutto lei era una principessa." 

La scrittura della Calonita è piuttosto cinematografica ed è stato facile immaginarsi molte delle scene come vividi dipinti davanti ai proprio occhi e nessun momento, a livello narrativo, sembra forzato. Interessante il gioco passato-presente, per nulla fastidioso, una buona scelta.
Consigliato a tutti gli amanti del personaggio della Regina Cattiva e della fiaba di Biancaneve. Alla prossima lettura! 


Voto libro - 3.5




Genere: Fantasy 
 
12 aprile 2023

Cenerentola non è riuscita a provare la scarpetta di cristallo e non ha potuto dimostrare di essere lei la misteriosa fanciulla capace di rapire il cuore del principe al ballo. Ma dopo una serata così, non può più sopportare di tornare alla vita di sempre e di subire ancora le angherie della matrigna e delle sorellastre. Così decide di tornare a palazzo e di farsi assumere come sarta di corte. Fra i suoi incarichi c’è quello di servire la sorella del re venuta in visita. Ed è così che Cenerentola viene a conoscenza di un losco intrigo che ha lo scopo di detronizzare il re e il principe stesso. Non solo, qualcuno sembra avercela a morte con le fate, inclusa la sua Fata Madrina.

Salve lettori! Oggi vi voglio parlare dell'ultima aggiunta alla saga delle Twisted Tales: "È questo amore?" di Elizabeth Lim, edito da Giunti Editore, uscito il primo di questo mese. 

"È questo amore?" stravolge la storia di Cenerentola per mostrarci cosa sarebbe accaduto se la scarpetta non avesse calzato. La deviazione dalla storia originale si verifica, infatti, durante il fatidico momento della ricerca della fanciulla con cui, la notte del ballo, ha danzato il principe Charles. Dopo questo evento la nostra protagonista ne passa di ogni: la vendita presso un mercante di schiavi, la vita per strada, lavori in incognito e altre peripezie. Riuscirà persino a giungere a palazzo, dove scopre una dura e crudele verità: nel regno di Aurelais viene data la caccia alle creature magiche ed è proprio per questo che la sua madrina, Leonore, non ha potuto più aiutarla. Riuscirà questa volta Cenerentola, da sola, senza alcuna magia, a cambiare la sua vita e a trovare il suo lieto fine? 

"Vale la pena di gioire anche per le piccole cose, saranno quelle a condurti verso quelle più grandi.”
“Voglio aiutarti.” disse Cenerentola. “Voglio che la magia torni ad Aurelais.”

Cari lettori, "È questo amore?" è stata una lettura davvero piacevole quanto inaspettata. Cenerentola è lungi da essere una delle mie fiabe preferite, perciò dire questo mi rende davvero molto felice. L'intreccio che ci viene presentato qui è abbastanza originale, ben costruito, con i suoi colpi di scena e i suoi sviluppi, mai scontato e mai affrettato. 
Lo stile di Elizabeth Lim nelle descrizioni è incantevole. Si potrebbe quasi dire che la sua penna è come la bacchetta della fata madrina quando crea il suo mondo. 
Il personaggio di Cenerentola è ben approfondito, svecchiato ma non stravolta. Sebbene anche qui si innamori a prima vista di uno sconosciuto, l'intera vicenda ha i connotati di una situazione reale. Un'altra cosa che ho particolare apprezzato del suo personaggio è la sua relazione con gli abusi subiti dalla matrigna e dalle sorellastre, che di solito si tendono sempre a sottovalutare quando si parla di Cenerentola al giorno d'oggi. 
Anche il personaggio del principe non l'ho trovato spiacevole, scopriamo qualcosa di più su di lui e abbiamo più tempo per conoscerlo. Anche se il talento della Lim risiede soprattutto nei personaggi femminili. Genevieve, la sorella del re, e Louisa, sarta che dà la possibilità a Cenerentola di lavorare nel castello, sono davvero due gioielli, la prima poco più della seconda. 

"Per fare ciò ci vorrebbe un prodigio.”
“Se non erro, sei stata tu a dirmi una volta che anche i prodigi richiedono un po' di tempo.”

Tengo per ultima la cosa che più ho apprezzato del romanzo, a cui peraltro ho anche già accennato. 
Mi riferisco ai temi maturi, sociali e psicologici a cui si fa riferimento, come il classismo, il razzismo, il lutto, la pazienza, il sotterfugio politico. Credo che per uno young adult, inserire queste tematiche con un linguaggio adatto ai giovani come lo è la "allegoria fantasy" sia davvero importante e che porti il testo su un altro livello. 
Perciò consiglio a tutti gli amanti dei retelling, delle storie Disney e a chi cerca una lettura leggera ma non superficiale, di non lasciarsi scappare questo libro.
Alla prossima! 

Voto libro - 4.5



Genere: Fantasy

Autrice: Liz Braswell

13 aprile 2022

Quando la regina, in attesa del suo primo figlio, si ammala gravemente, i cittadini del regno vanno alla ricerca del Fiore del Sole, da cui pensano di ricavare una pozione per guarirla.

Salve lettori! Oggi vi parlo di una delle ultime  aggiunte alla saga Twisted Tale pubblicata da Giunti: "Ciò che un giorno era mio" di Liz Braswell, uscito questo 13 aprile. 

"La tua verità, Rapunzel, è aggrovigliata come i tuoi capelli. Legati innaturalmente. È tempo di scioglierli, di lasciarli uscire, liberi. Dobbiamo liberarti dalle catene del tuo passato, m prima dobbiamo farlo con i tuoi meravigliosi capelli."

È giunto il momento di narrare la storia di Rapunzel. Cosa sarebbe accaduto se la regina avesse bevuto una pozione da tutt'altro fiore? Il romanzo della Braswell prende l'avvio da questo. Il fiore della luna è il fiore magico in questione, che stavolta dona alla piccola principessa del regno di Corona un potere terribile. Basta un tocco coi suoi capelli argentei per uccidere. Disperati, il re e la regina affidano le cure della piccola alla misteriosa Madre Gothel, che sembra alquanto ansiosa di svolgere questo compito. Passano gli anni e la vita di Rapunzel prosegue come abbiamo visto già nel film, compreso il desiderio di vedere le luci fluttuanti. Riesce a realizzarlo grazie all'aiuto di due fuorilegge: Flynn (che conosciamo bene) e Gina. I due sono il passaporto per avventure incredibili che comprendono, e non si limitano, alla fuga da sanguinari personaggi realmente esistiti, l'incontro con una strega e un severo addestramento per imparare a controllare i suoi poteri. 
Vale la pena leggere questo romanzo?

"E fu così che nacque una sanissima bambina, una principessa. Dopo una settimana, come richiedeva l'uso comune, poiché la mortalità infantile era così alta, la chiamarono Rapunzel, come la pianta di insalata di cui era circondato il fiore magico."

Secondo me sì. Non mi stancherò mai di dire per questa saga che, anche se non tutti i libri sono un vero e proprio capolavoro, si tratta quasi sempre (eccetto nel mio caso per una Twisted Tale ancora inedita in Italia) di letture simpatiche, gradevoli, che un fan del mondo Disney non può lasciarsi scappare. 

Una cosa su cui sento di premunire i lettori è il fatto che nelle prime pagine potrebbero ritrovarsi un po' disorientati poiché questo è il primo libro a utilizzare il procedimento narrativo della "cornice" per raccontare la storia. Si tratta di un elemento tratto proprio dalla biografia della scrittrice, di cui saprete di più alla fine del libro e di cui preferisco non parlare troppo in questa sede per non rovinarvi la sorpresa. Mi sono chiesto diverse volte se questo fatto mi desse fastidio o meno, non essendo abituato a una cosa del genere in un libro del genere, ma alla fine vi dico che non inficia la lettura e che è molto probabile che lo apprezziate. La trama non è nulla di esaltante, ma è godibile, grazie soprattutto ai personaggi divertenti che la infarciscono.
Ci sono alcuni punti dove sembra quasi che l'autrice segua il film frame-to-frame e poi altri in cui la storia e le scelte dei personaggi giungono a derive inattese.

La scrittura è la classica di Liz Braswell, che abbiamo già imparato ad apprezzare nei libri precedenti, sempre più convinto che dia il meglio di sé nelle descrizioni della natura e nei dialoghi.
Penso che il più grande merito di questo libro sia quello di dare a Rapunzel un conflitto diverso, o meglio, un ulteriore conflitto rispetto a quello che vive nell'omonimo film del 2011. Qui Rapunzel non deve solo imparare a rompere le proprie barriere per abbracciare il mondo esterno e scoprire chi è, qui la principessa sa già chi è: è un mostro pericoloso capace di uccidere chiunque le si avvicini. Come è possibile vivere e aprirsi al mondo se sai di essere un'arma letale? Una bomba ad orologeria sempre sul punto di scoppiare? Come possiamo trovare qualcuno che ci ami per quello che siamo quando quello che siamo è orribile e disgusta persino noi stessi? Questi sono i quesiti alla base della Twisted Tale e se vi intrigano tanto quanto hanno intrigato me, allora sapete già cosa fare.

Momento Polemica: la traduzione dei titoli. Una delle caratteristiche principali dei titoli originali è che questi sono parole delle canzoni che troviamo all'interno del film. Ciò evoca immediatamente nella mente del lettore una certa immagine, un certo mondo e riesce anche a mantenersi coerente con il contenuto della storia. In italiano questo non avviene, perché si è scelto di tradurre letteralmente il titolo originale senza scegliere il verso corrispondente in italiano della canzone da cui è tratto. Questo secondo me è una grande perdita.


Voto libro - 4  
 



Genere: Fantasy

12 aprile 2023

Alla morte dell’amatissima sovrana, madre di Biancaneve, il regno è caduto nelle mani della sua perfida matrigna. Il popolo ne ha così paura che nessuno osa nemmeno chiamarla per nome. Per tutti lei è, semplicemente, la Regina Cattiva. Dopo la morte anche del papà, Biancaneve vive ritirata nel castello cercando di non abbattersi troppo… Ma, a un tratto, la sconvolgente verità sulla fine dei suoi genitori viene a galla e perfino Biancaneve si salva appena in tempo da un complotto ordito per eliminarla. Con l’aiuto dei Sette Nani, di un principe gentile, che lei pensava non avrebbe mai più rivisto e di un misterioso straniero proveniente dal passato, Biancaneve cerca il modo di eliminare la perfida Regina e di riprendersi il regno… Riuscirà a fermare una nemica che sembra conoscere in anticipo ogni sua mossa, ha un enorme potere ed è decisa a usarlo proprio contro chi Biancaneve ama di più?


Salve lettori, 
anche quest'anno Giunti ha deciso di regalarci una nuova Twisted Tale: “Antico come il tempo” di Liz Braswell, uscito questo 12 aprile. È giunto il turno de "La Bella e la Bestia", il favoloso classico del 1991.

"Chiunque al suo posto, dopo tanto tempo, sarebbe rimasto privo di ogni pensiero. Chiunque avrebbe ceduto all'oblio fino a dimenticare anche chi fosse e chi fosse stato."

La storia de "La Bella e la Bestia" viene qui stravolta da Liz Braswell con l'introduzione di un insolito plot twist: a maledire la bestia è stata proprio la madre di Belle. Rosalind, infatti, era una giovane incantatrice che insieme a Maurice, padre di Belle, e ad un altro pugno di persone dotate di poteri straordinari (detti Charmant) cercava di ottenere la legalizzazione della magia e la fine delle persecuzioni verso coloro che la brandivano. Questo la porterà a scontrarsi prima con i genitori del Principe, che diventerà la Bestia, e poi con lui stesso. Dopo aver lanciato l'incantesimo, però, la maga sparisce nel nulla, lasciando il marito e la figlia da soli. Passano gli anni e quando  un'ignara Belle, prigioniera della Bestia, crea un'interferenza con il sortilegio lanciato dalla madre, privando il principe e la servitù di ogni possibilità di tornare umani, il ritorno di Rosalind sembra essere l'unica speranza per tutte le persone coinvolte. 

"Non c'è niente contro natura in noi!" Urlava. Le sue parole erano perfette così come l'accento. "Tutto ciò che Dio ha creato è naturale. E tutti siamo figli di Dio."

"La Bella e la Bestia" non è tra le mie fiabe né tra i miei film d'animazione preferiti eppure considero questo libro una delle migliori proposte, se non la migliore in assoluto, delle Twisted Tales Disney. Un libro talmente piacevole che meriterebbe una rilettura. 
Il romanzo si snoda su due linee temporali: il presente, i cui i maggiori protagonisti sono Belle e la Bestia (nonostante venga dato spazio anche ad altri personaggi) e il passato, in cui seguiamo le lotte di Rosalind, Maurice e gli altri Charmant. L'alternarsi dei punti di vista e del momento della narrazione genera suspense, curiosità, continue domande e offre la possiblità di ritardare degli eventi o di prefigurarne degli altri, degli ingredienti indispensabili per mantenere il lettore incollato alle pagine. 

Ciò che per mio gusto è stata la cosa migliore del libro è tutta la vicenda di Rosalind e gli Charmant. Non me l'aspettavo in un retelling de "La Bella e la Bestia" ed è davvero avvincente. Le sofferenze della comunità magica sono ben trattate e fanno una buona leva sull'empatia del lettore. Sembra in un certo qual modo richiamarsi alle lotte per i diritti civili che oggigiorno osserviamo in tanti paesi. Particolarmente apprezzabile anche l'episodio tra l'incantatrice e i reali. Il ritardo nella rivelazione del reale cattivo è stata un'altra mossa geniale, si rivela un colpo di scena (ed è bello anche il fatto che si recuperi un personaggio secondario del film) e c'è un sottotesto potente dietro le scelte compiute dal personaggio. 

La vicenda di Belle e la Bestia con la ricerca della madre di Belle è stata la parte che ho trovato leggermente meno interessante, ma si riprende benissimo sul finale, un finale aperto, totalmente inaspettato.
Liz Braswell ci permette di conoscere approfonditamente la maggior parte dei personaggi spostando la focalizzazione, a seconda del capitolo, su ognuno di essi. Maggiore spazio è dedicato a Belle e alla Bestia, che ho trovato piuttosto fedeli alle loro controparti animate, e a Rosalind, il gioiello di questa storia, la vera eroina, l'ho amata sin dall'inizio. Maurice, marito di Rosalind e padre di Belle, è quello che ho fatto più fatica ad immaginare, tenendo in testa il vecchietto basso e rotondeggiante del film animato, ma comunque si è rivelato interessante. La combriccola degli Charmant, quei "4 amici che volevano cambiare il mondo", sono davvero interessanti e diversificati. Ogni scena, ogni piano, ogni difficoltà da loro affrontata veicola un senso di comunità davvero piacevole, perciò farà ancora più male scoprire chi si celava dietro il responsabile della sparizione delle creature magiche. Nonostante non sia la mia parte preferita, la storia d'amore tra Belle e la Bestia è ben caratterizzata. È una storia, come nell'originale, dove la bellezza interiore ha la priorità su quella fisica e dove l'attrazione cresce lentamente.

"I libri possono dirti quasi tutto ciò che il mondo conosce o immagina."

Il tono del libro, forse come tutte le altre Twisted Tales, è molto più adulto rispetto ai classici film Disney. Certo, rimane godibile per persone di tutte le età, a partire dai 12 anni credo, ma alcuni piani di lettura si aprono solo se si possiedono una serie di conoscenze sul mondo in cui viviamo. Ci sono poi delle scene crude ed oscure, scene di tortura, omicidio, violenza psicologica, etc. Ragion per cui non potrebbe mai diventare un film Disney, ma continuo ancora sperare a una serie su Disney+ nella stessa vena di "Marvel What If".

Unica pecca, di cui spesso mi sono lamentato anche nei libri precedenti, è la traduzione italiana del titolo, una traduzione letterale del titolo in inglese che però non genera lo stesso effetto di familiarità sul lettore. Se avessero scelto "È una storia sai" invece di "Antico come il tempo", sarebbe stato molto molto meglio.


 
Voto libro - 5
 


Genere: Fantasy

21 ottobre 2023

Un tempo la Fata Azzurra era un giovane donna di nome Chiara che sognava di aiutare gli altri a essere felici. Per questo sua sorella Ilaria la prendeva sempre in giro. Sono passati quarant’anni ma le due sorelle, diventate rispettivamente Fata Azzurra e Fata Scarlatta, sono ancora in conflitto. Decidono così di risolvere i loro problemi facendo una scommessa che ha per oggetto proprio il destino di Geppetto e del suo amato Pinocchio… Un romanzo originale e avvincente, che rivisita uno dei più famosi classici Disney, raccontandone una versione inattesa con un'evoluzione diversa da quella raccontata nel film. Un libro che fa emergere la ricchezza emotiva dei personaggi e i lati più profondi della loro personalità.




Salve lettori!
Eccomi qui per parlarvi dell'ultima novità della saga "Twisted Tales" edita da Giunti: “La Stella dei Desideri” di Elizabeth Lim, uscito all'inizio del mese.

Il libro esplora cosa sarebbe successo se la fata turchina del film Disney "Pinocchio" (1940) non fosse stata destinata ad aiutare il burattino.
Durante una notte stellata un uomo, Geppetto, esprime il suo desiderio, un desiderio destinato a cambiare la sua vita e quella del giocattolo di legno appena costruito. Geppetto non poteva immaginare che una fata avesse udito le sue suppliche e che farà di tutto per accontentarlo.
Il suo nome è, o meglio era, Chiara. Tempo addietro era stata una semplice ragazza dello stesso villaggio del falegname, Pariva. Tutto ciò ora non conta perché adesso è una fata e secondo la legge delle fate non può permettersi di aiutare qualcuno che conosceva nella sua vita passata.
Tuttavia, la tentazione di aiutare un vecchio amico è troppo forte e ciò che è peggio è che la fata scarlatta, nientemeno che la stessa Ilaria, sua sorella, ha assistito a tutto e la minaccia di rivelare la sua trasgressione. Alla fine decidono di risolvere la loro disputa con una scommessa: se il burattino a cui Chiara ha dato vita riuscirà a essere sincero, leale e altruista, allora Ilaria tornerà ad essere la sorella che manca tanto alla fata Turchina, altrimenti, nel caso in cui ciò non avvenga, l'equilibrio tra le fate buone e le fate cattive ne risulterà turbato, per sempre.

“Nessuno glielo aveva mai detto. Era per questo che le fate erano venute proprio da lei? Perché riusciva a vedere i sogni delle persone e le paure che li fermavano dal realizzarli?"

Allora lettori, non trovo aggettivo migliore per definire la lettura di questo libro se non "cozy". È stato bello leggerlo, rilassante, prevedibile in molti suoi sviluppi, ma non meno godibile per questo. Come si capisce da questo, non si tratta di un libro dalla trama estremamente originale e i suoi colpi di scena sono subito svelati nel momento stesso in cui iniziano ad essere preparati. Nemmeno i personaggi sono chissà quanto nuovi.
La forza del libro penso risieda nel world-building, nella costruzione dei legami tra i personaggi e nella scrittura dell'autrice. Il mondo narrativo raccontato da Elizabeth Lim è un grande upgrade rispetto al paesino che abbiamo visto nel film del 1940. L'ambientazione può essere divisa in due spazi: uno spazio reale, dove si trova il paesino di Pariva, e le terre degli esseri umani, che può essere definito una ricostruzione dell'autrice di un villaggio italiano (o comunque europeo) del XIX secolo, affine, dunque, alla classica topografia del Pinocchio di Collodi.
L'altro spazio è quello del fantastico rappresentato dal mondo delle fate, dal mondo delle fate oscure e dal mare ambientato da Monstro. Entrambi gli spazi sono ben descritti e caratterizzati da tratti specifici. Pariva ha le sue tradizioni, i suoi usi e costumi, e la loro somiglianza con luoghi e periodi storici che conosciamo bene ci aiutano ad immergerci in un mondo reale. La residenza delle fate è tutt'altro e ci ricorda che stiamo leggendo un Fantasy. Le scene migliori, a parer mio, in quest'ultimo sono quelle che riguardano l'addestramento di Chiara. Sono costruite in modo tale che il lettore empatizzi e si ritrovi nei panni dell'apprendista fata e, attraverso espedienti narrativi, spiegano come funzioni il sistema magico, le loro leggi, etc. Un altro plauso del libro è aver concentrato maggiormente l'attenzione sui personaggi della fata turchina, Ilaria e Geppetto, trasformando gli eventi del film in un banale "sfondo" del romanzo. Non credo sia stata una scelta casuale, credo ci sia un ragionamento dietro e che coloro che hanno commissionato il libro all'autrice abbiamo capito che il fascino esercitato dal personaggio misterioso della fata nel film superi quello per il burattino protagonista.

"Quando canto, non sono più Ilaria Belmaggio. Sono una principessa o una rivoluzionaria, una lattaia dal cuore spezzato o una fata che ha perso la sua bacchetta."

I personaggi, dicevo prima, non sono proprio originalissimi, non sono delle semplici "funzioni", ma di alcuni di loro si riconoscono i modelli archetipici. Chiara/Fata Turchina compie un vero e proprio viaggio dell'eroe e la costruzione del suo personaggio si regge attorno ad alcune caratteristiche principali: la bontà, l'altruismo, il coraggio. Segue sempre il suo cuore e il suo senso di giustizia anche se è contro ciò che la società si aspetterebbe. Ilaria/Fata Scarlatta è un monito vivente. Ella rappresenta l'archetipo del personaggio che ha ottenuto ciò che desiderava a discapito degli altri e del suo stesso cuore. Non è una "villain" vera e propria perché non compie atti estremamente malvagi, però è responsabile delle sofferenze di qualche altro personaggio. Il suo finale è una parabola classica ma giusta.
C'è poi Geppetto. È stato bello leggere di Geppetto quando era solo un giovane giocattolaio con tanti sogni e un amore nel cassetto. La sua storia è forse quella emotivamente più forte, perché sembra più reale ed è una storia di occasioni perse. Le interazioni tra questi tre personaggi costituiscono un pregio della scrittura. Sono tra i momenti migliori del libro e rendono la lettura piacevole.

“Pariva era un piccolo villaggio, poco importante, tanto che olo raramente appariva nelle mappe di Esperia. Circondato dalle montagne e dal mare, sembrava immutato dal tempo."

Infine, volevo anche elogiare lo stile descrittivo dell'autrice. Riesce a far prendere vita alla pagina, gettando l'attenzione sui dettagli giusti, come lo scintillio di luce quando una fata fa una magia o i colori del mare quando Monstro si avvicina.
Insomma, consiglio la lettura a coloro che si interessano di fate, di retelling o a chi può apprezzare le qualità di cui ho parlato. Sorprendentemente, sento di consigliarlo anche a chi, come me, non è un grande fan di Pinocchio (apprezzo molto di più la versione originale, ma il film, escludendo le scene subacquee, mi annoia).
Alla prossima lettura!

Voto libro - 4  









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