Non parlare con la bocca piena
Autore: Chiara Francini
Genere: Narrativa Contemporanea
Chiara e due trolley su per le scale, che faticata trascinarli su. Sarà poi il peso delle valigie o piuttosto quello della sconfitta, dell’incipiente solitudine? Perché dopo sette lunghissimi anni ha deciso di rompere con Federico, quello che a un certo punto, dopo tante relazioni sbagliate, era sembrato l’uomo della vita. “Tu sei una donna fallica”: ecco la conclusione, pragmatica e solo leggermente cinica, dell’amica MaraElena che chiosa questo ritorno di Chiara nella schiera dei single. Meglio l’amicizia, non delude mai. Così come l’amore di Angelo, l’albero di Natale sempre montato e illuminato, la tazzina di caffè col tintinnio del cucchiaino e loro, le immancabili Galatine, panacea di tutti i mali. Poi c’è il teatro, di cui Giancarlo è fervido appassionato, sempre seguito dal codazzo degli amici e amiche di famiglia, un coacervo variopinto di uomini e donne dalla mutevole identità sessuale. Ma che importa poi? Per Chiara, da ragazzina, il massimo dei problemi era capire come avvicinarsi al modello ideale, Gimmy il troione, l’amica ambita da tutta la popolazione scolastica maschile mentre lei andava in giro con gonnelloni scozzesi e camicette bon ton. Per fortuna, nei momenti di difficoltà o quando le sembrava di aver bisogno di una raddrizzata, zia Gertude era lì a segnare la strada…
Autore: Chiara Francini
Genere: Narrativa Contemporanea
8 maggio
Chiara lo sa: l'amore guarisce qualsiasi ferita, asciuga ogni lacrima, riassesta le ammaccature dell'anima. Fin da bambina, glielo avevano insegnato i suoi due papà, Giancarlo e Angelo, allevandola a poesia e Galatine, tolleranza e Natale-tutto-l'anno. È grazie a questa palpitante certezza che Chiara riesce di nuovo a sorridere alla vita dopo che babbo Giancarlo ha lasciato per sempre lei, papà Angelo e tutta la loro variegata famiglia di zie eccentriche, Supreme e amiche tatuate. La crisi con Federico, per fortuna, è superata e insieme hanno eletto a loro nuovo nido il Voilà, quella casa nel Ghetto di Roma che tanto era già stata importante per Giancarlo e Angelo. Federico ne adora il bagno per via della carta da parati verde in rilievo, Chiara ci sente tutto il calore di un grembo in cui mettersi in posizione fetale. Ma la vita è un susseguirsi di scherzi, dispetti e imprevisti, e nessun luogo, nemmeno il Voilà, può dirsi sicuro. Un venerdì, infatti, mentre Angelo come d'abitudine frigge triglie per tutti, suona alla porta Eleonora, la mamma-non mamma di Chiara. Con sé ha un trolley e un motivo segreto per cui ha abbandonato Londra. E ora si installa proprio al Voilà. Muta, immobile, rigida presenza. Ingombrantissima, assordante. Ma che cosa vorrà? Sciuperà il germoglio di felicità appena spuntato tra Chiara e Federico? Porterà con sé altre sciagure?
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