Hearts and Health series

Zane Kavanaugh sta naufragando e c’è solo un uomo che riesce a calmare la tempesta dentro di lui.

Sta pagando le conseguenze di un’aggressione che l’ha fatto finire in ospedale e dell’allontanamento dalla famiglia dopo aver fatto coming out, ma sta cercando di rimettersi in carreggiata. Mentre aspetta che il braccio fratturato e le costole incrinate guariscano, si trasferisce in un appartamento con un inquilino e cerca un lavoro. Ma la sofferenza fisica non fa male quanto il danno emotivo subito. Quando incontra il dottor Paul Johnston fuori dal pronto soccorso, viene conquistato dai modi pacati e composti dell’uomo. Il fatto che Paul abbia avuto poche esperienze sessuali con gli uomini lo fa eccitare, così come le sue reazioni esagerate quando Zane posa le labbra su di lui.

Non c’è un momento giusto per innamorarsi.

Paul ha paura di iniziare una relazione e Zane non vuole più essere rifiutato. Riusciranno a trovare il momento perfetto o capiranno che non si può decidere quando e come ci si debba innamorare? Se Paul non avrà il coraggio di rischiare, forse dovrà scegliere tra la carriera che ama e il primo uomo che è riuscito a rapirgli il cuore.

Per il dottor Paul Johnston la vita è appena iniziata, ha accettato la sua sessualità, lasciato la moglie e cominciato a vivere la vita da scapolo gay, forse troppo intensamente, perché ha ricevuto un richiamo per “comportamento non professionale” e di certo non è il momento giusto per lui di essere attratto da un ex paziente.

Ma Zane è perfetto, è ciò che ha sempre osservato da lontano e desiderato senza poterlo avere, solo che, in realtà, ora può e non riesce a stargli lontano.

La storia non inizia con le più semplici o rosee aspettative, ma la coppia funziona, l'attrazione c'è e si sente.

La chimica tra i protagonisti mi è piaciuta un sacco e le loro differenze, sia sul piano dell’età che delle esperienza di vita, li rendono in qualche modo perfetto l’uno per l’altro.

Per Zane, Paul è un porto sicuro, qualcuno di cui fidarsi e che lo ha “scelto” per la prima volta nella sua vita. Paul, invece, vede in Zane l’energia, la forza e il coraggio, e venera e ama questi aspetti di lui.

“«Tra l’altro, non l’ho mai detto a nessuno, ma sono stati gli occhi di Zane la prima cosa a colpirmi.» Zane alzò lo sguardo sorpreso. «I miei occhi? Non c’è nulla di speciale in questo colore triste.» Indicò il padre. «Lui ha i miei stessi occhi.» Paul scosse la testa. «Non è stato il colore, ma cosa c’era lì dentro. Dolore, tristezza forse, ma anche la forza. Era un rottame quando è arrivato al pronto soccorso,» disse, indirizzando le parole verso il padre di Zane. «Stava soffrendo ed era così ferito e gonfio che non sarei riuscito a riconoscere il suo viso dopo una settimana. Quegli occhi mi si sono incollati addosso.”

Se la loro relazione funziona, il resto invece traballa e non mi è piaciuto particolarmente.

Ho trovato alcune parti ripetute; concetti come "non è il momento di stare con un ex paziente" sono ribaditi tantissime volte, quindi dopo un po' mi hanno dato noia.

Al di là di questo, c’è anche una pesantezza nell’ipercaratterizzazione dei personaggi, che sono proprio tarati su particolari stereotipi (così come i personaggi del primo volume), cosa che di solito non dispiace, ma che qui non è arricchita dallo stile dell'autrice, quindi il testo non mi ha lasciato nulla.

La storia nel suo insieme è carina, la trama con la differenza di età è nelle mie corde e, anzi, la aspettavo tantissimo già dal primo libro perché Zane mi aveva colpito parecchio.

Perciò sono rimasta un po’ delusa da questo libro, non mi ha conquistata, aspettavo un miglioramento rispetto al primo e non l'ho trovato, anzi il contrario.

In conclusione, non posso dire che la storia sia brutta o che non consiglio il libro, ho passato qualche ora piacevole leggendo, ma è una lettura (per me) senza particolari pretese e senza “problemi”. Se cercate qualcosa di leggero fa al caso vostro.

Voto libro - 3