Review Party "Alla ricerca del Principe Dracula"
Genere: Historical Fiction/Young Adult
Autore: Kerri Maniscalco
15 settembre
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula.
Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Salve lettori! Il 15 settembre, insieme al primo volume "Sulle tracce di Jack lo Squartatore", è uscito anche "Alla ricerca del Principe Dracula", secondo libro della serie di Kerri Maniscalco portata in Italia dalla OscarVault.
Dopo gli avvenimenti strazianti del primo volume che hanno lasciato Audrey Rose turbata e distrutta, lei e Thomas partono per la Romania per frequentare la migliore scuola di medicina forense al mondo... situata nel Castello di Bran, residenza, per un certo periodo, di Vlad l’Impalatore.
Ed è intorno a questa figura storica terrificante e alle relative leggende che girano gli immancabili omicidi che Audrey e Thomas dovranno risolvere.
Le morti perpetrate da questo assassino sono molto diverse da quelle di Jack lo Squartatore, ma non meno macabre.
Qualcuno vuole far credere che Vlad Dracula sia tornato, che il vampiro immortale sia risorto e si stia vendicando di coloro che hanno deposto la sua casata.
Ma se alcuni cadaveri sono prosciugati di tutto il sangue, altri vengono trovati con un paletto di legno conficcato nel petto e dell’aglio tra i denti.
Quanti assassini ci sono? Come scelgono le loro vittime? E perché riportare l’incubo di Dracula e della sua sete di sangue?
Dopo gli avvenimenti strazianti del primo volume che hanno lasciato Audrey Rose turbata e distrutta, lei e Thomas partono per la Romania per frequentare la migliore scuola di medicina forense al mondo... situata nel Castello di Bran, residenza, per un certo periodo, di Vlad l’Impalatore.
Ed è intorno a questa figura storica terrificante e alle relative leggende che girano gli immancabili omicidi che Audrey e Thomas dovranno risolvere.
Le morti perpetrate da questo assassino sono molto diverse da quelle di Jack lo Squartatore, ma non meno macabre.
Qualcuno vuole far credere che Vlad Dracula sia tornato, che il vampiro immortale sia risorto e si stia vendicando di coloro che hanno deposto la sua casata.
Ma se alcuni cadaveri sono prosciugati di tutto il sangue, altri vengono trovati con un paletto di legno conficcato nel petto e dell’aglio tra i denti.
Quanti assassini ci sono? Come scelgono le loro vittime? E perché riportare l’incubo di Dracula e della sua sete di sangue?
“I mostri sono reali solo quanto le storie che li tengono in vita. E sopravvivono solo finché quelle storie vengono raccontate.”
“Alla ricerca del Principe Dracula” è più avvincente del primo libro, la suspense è maggiore, dato anche il luogo suggestivo in cui è ambientata la storia.
Continuo ad ammirare la scelta dell’autrice di unire storia e finzione, anche perché riesce a farlo in modo egregio. Adoro che alla fine del libro spieghi le incongruenze con la realtà e le sue scelte narrative, perché mostra che nonostante le libertà prese riesce e tessere una storia molto credibile e ben costruita.
Mi piace soffermarmi su questo punto, perché credo sia ciò che rende la serie così interessante e mostra anche la bravura dell’autrice sia dal punto di vista stilistico e narrativo, che per quanto riguarda le numerose ricerche fatte.
Ho apprezzato di più anche Audrey Rose, non ho provato la stessa pesantezza del primo libro provocata dalle sue elucubrazioni.
È cresciuta, ha imparato dai vecchi errori e dal dolore e si è rafforzata. È sempre indipendente e cocciuta, ma ha capito che non è una debolezza poter contare su qualcuno. Questo insegnamento l’ha applicato anche ai sentimenti: continua a difendere i suoi diritti, la sua forza e indipendenza, ma ha anche realizzato che affidarsi a Thomas non è segno di debolezza, che contare su di lui e desiderare una vita con lui può essere l’inizio di una collaborazione strepitosa.
Thomas è un biscottino, uno di quelli duri fuori ma morbidi dentro. A volte usa frasi abbastanza mielose, ma data l’età e le situazioni in cui si trovano sono molto dolci e azzeccate.
Di lui mi piace soprattutto il fatto che è un simil Sherlock Holmes senza sociopatia: freddo e distaccato quando serve, ma per Audrey diventa il primo dei romantici.
Una cosa che ho notato è che l’autrice l’ha reso meno intuitivo e più distratto, per dare più spazio alle doti investigative di Audrey, e non è una cosa che mi è andata proprio a genio perché Thomas si fa amare anche per il suo atteggiamento alla Sherlock.
Credo che l’autrice abbia fatto questa scelta per mostrare l’indipendenza di Audrey in un luogo ancor più maschilista di Londra e anche per permettere ai due protagonisti di capire il loro rapporto e usarlo in modo fruttuoso invece di scontrarsi.
Restare separati gli ha permesso di scoprire le proprie forze e debolezze in solitaria e in coppia, cosa che li aiuterà sia per i casi da risolvere che per una ipotetica vita di coppia che entrambi sperano di iniziare.
L’avventura che affrontano in questo secondo romanzo è più adrenalinica e spaventosa, sia per l’ambientazione gotica che per la leggenda che riscrive. Ci sono anche molti più indizi, scientifici e non, come poesie e disegni, che invogliano il lettore a concentrarsi e risolvere questo mistero centenario.
E a differenza del primo libro, ho avuto più difficoltà a scoprire il colpevole.
C’è stato davvero un bel colpo di scena perfettamente in stile gotico e un pizzico horror.
“I veri mostri, i veri cattivi, erano gli umani. Ed erano più reali di qualsiasi personaggio inventato nei romanzi.”
Che dirvi più lettori, ho già elogiato la bravura della scrittrice che riesce a tenere sempre il lettore attento e interessato, tra momenti intensi e tensivi con gli omicidi e le indagini e altri più leggeri, divertenti e a volte romantici, dati dai dialoghi tra Audrey Rose e Thomas.
Anche stavolta la Oscar Vault ci regala un pizzico di Thomas con l’aggiunta, alla fine, delle epistole che il giovane innamorato scambia con la sorella Daciana, personaggio che conosciamo proprio in questo romanzo e di cui ci si innamora subito! A maggior ragione dopo aver letto le loro lettere, affilate e ironiche come proprio i due fratelli. Vi scioglieranno il cuore!
Tutto sommato mi sta piacendo come serie, non è impegnativa e regala bei momenti sia di suspense che di divertimento, quindi continuo la lettura con “In fuga da Houdini”.
Baci.
Voto libro - 4.5
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