Caesar
49 a. C. Alla luce della luna, una donna dai lunghi capelli sciolti sulle spalle, il viso segnato dal tempo ma intatto nella sua bellezza, tiene tra le mani una lettera. La grafia è quella del suo amante di una vita, Gaio Giulio Cesare, e la voluttà con cui ha vergato il nome di lei, Servilia, è la stessa che a lungo li ha avvinti. Fuori, un vento gelido sferza Roma, vento di tempesta e, forse, presagio di sventura. Varcherà il confine sacro, questo le ha scritto Cesare, il fiume Rubicone che non è concesso oltrepassare armati. Vuol dire una sola cosa: sarà guerra civile, guerra di Romani contro Romani. E il condottiero invincibile, venerato dai suoi legionari, diventerà il primo nemico della Res publica. Servilia lo conosce come nessuno al mondo e sa bene che il ragazzo tutto ossa e sguardo di fuoco, che l'ha conquistata con la sua goffaggine quando era bambina, mai sazio di guerre e di vittorie, di nuovo cerca gloria per sé e grandezza per Roma. E per questo è disposta a seguirlo ancora, come un soldato fedele, mettendo da parte gli affetti familiari e persino la propria reputazione, nelle tappe finali del viaggio di Cesare verso il mito. È attraverso la voce inedita di questa donna volitiva, ambiziosa, a volte sfrontata, che Antonella Prenner ripercorre la vita dell'uomo che ha cambiato il destino di Roma, in bilico tra delirio di onnipotenza, trionfo e tragedia, in un romanzo avvincente e intimo, che intreccia alla grande storia il racconto di un grande amore.
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