S.P.Y. series

Ciao lettori,

La More Stories mi ha dato la possibilità di leggere in anteprima “Gli occhi del tuo cuore”, la prima opera spy della scrittrice Alessandra Cigalino, il libro apre la serie che si chiamerà proprio così S.P.Y.

La S.P.Y. è un'organizzazione segreta americana collaterale a quelle governative. Come molto spesso accade nei romance, diciamo così, polizieschi, non è originale avere a che fare con queste organizzazioni paramilitari di cui il Governo americano dovrebbe fare uso per operazioni più o meno ufficiali.

La Cigalino attinge proprio a questo espediente e ci descrive la S.P.Y. come un'organizzazione d'elite che ammette solo il top tra le sue leve, gente superdotata non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Il romanzo parte proprio nel mezzo di un'operazione che ha lo scopo di catturare un potente mafioso a casa sua. A capo dell'operazione, portata avanti ormai da un anno, troviamo Jack, anglosassone ventitreenne con una forte vocazione alla giustizia grazie a suo padre, poliziotto di Scotland Yard. L'operazione è stata studiata in ogni minimo dettaglio e non sono ammessi errori. Si deve entrare, catturare e uscire. Peccato che nel bel mezzo dell'azione Jack si ritrovi letteralmente addosso Helen e i suoi due occhi blu in cui annega. Ne rimane così fulminato non solo da non rendersi conto che la ragazza è cieca (alla faccia dell'intelligenza superiore alla norma), ma le rivolge pure la parola, cosa che i membri della S.P.Y. hanno l'assoluto divieto di fare, pena l'immediata espulsione dall'organizzazione.

Fortunatamente, nonostante questo imprevisto, l'operazione va a buon fine e il boss viene tratto in arresto.

Jack è terrorizzato, ha commesso troppi errori, ma chi è quella ragazza? Non c'è traccia di lei nella vita del boss, nonostante le accurate (?) ricerche eseguite dalla sua squadra.

Ma le preoccupazioni di Jack non hanno vita lunga, il giorno dopo il suo capo gli annuncia che il boss è stato rilasciato perché ha immediatamente attivato i suoi collegamenti nelle alte sfere ed è tornato a casa, Jack dovrà entrare in una nuova missione sottocopertura e fingersi il giardiniere a casa del boss, per spiare dall'interno le sue mosse.

Ma Helen? Chi è la misteriosa ragazza?

Helen è la figlia del boss, quasi nessuno sa della sua esistenza perché vive praticamente confinata in un college per ipovedenti a Londra dall'età di 9 anni. Non torna mai a casa, solo qualche volta si concede un'estate nella sua città natale. Ed è solo da qualche giorno che si trova a casa sua, quando Jack irrompe nella sua vita.

La ragazza rimane pietrificata la notte dell'incidente, ma il giorno dopo il fratello le annuncia che quello in cui si è imbattuta era solo una messinscena per una festa di addio al celibato e che il padre sarebbe ritornato il giorno stesso.

Naturalmente quando Jack arriva in casa sua si instaura subito tra i due un'intesa particolare, che Jack alimenta nonostante la copertura e i pericoli a cui andrebbe incontro se facesse anche il più piccolo passo falso.

I due iniziano a frequentarsi e Jack rimane completamente ammaliato da questa donna resiliente, che affronta la sua vita con coraggio e fiducia e che, nonostante cieca, riesce ad aprire i suoi occhi all'amore.

Il libro prosegue con le indagini di Jack per incastrare il padre e l'organizzazione mafiosa cui appartiene, mentre cresce il legame tra i due ragazzi, fino all'epilogo dell'operazione, che corrisponde all'epilogo, almeno apparente, del libro.

Purtroppo il libro non mi è piaciuto, non conosco la Cigalino ma ho trovato il suo stile infantile, la trama scontata e banale, il finale, il primo, mi ha stupita per una storia come questa, ma poi in quello che sembrava l'epilogo ha ribaltato le carte e lo ha reso scontato e prevedibile.

Anche la costruzione dei personaggi è superficiale, di Jack si sa solo che ha ventitré anni e come scopo quello di diventare un agente segreto, salvo poi buttare tutto all'aria dopo l'incontro con Helen. I compagni di Jack sono solo dei nomi senza volto, il padre e il fratello di Helen sono inesistenti.

L'unico personaggio che ha un minimo di spessore, un minimo di credibilità, è proprio Helen, che l'autrice sviluppa con un pensiero e una personalità importanti e piacevoli, ma tutto intorno c'è il nulla.

Molte sono le contraddizioni nella trama, il libro è pieno di cliché pescati dal romance e dai libri di spionaggio. Ho avuto la forte impressione che la Cigalino abbia deciso in che genere far rientrare il libro e ci abbia cucito, male, la storia a forza e non che, naturalmente, il libro sia entrato in quella categoria narrativa.