Brothers in Arms
La serie è composta da:
1. L' amico del cuore
2. Solo un'avventura
3. Neanche un bacio
4. Il suo più uno
5. Un romantico natale
Mason Adler.
Sexy. Impertinente. Un ragazzaccio dal cuore tenero.
Il tipo di uomo che ha “orgasmo” scritto in fronte.
Basta aggiungere ai suoi addominali un paio di pantaloni cachi e completare il tutto con una divisa da Navy Seal, di quelle che fanno svenire le ragazze.
Ed ecco Mason. Il mio migliore amico.
Per me è off limits. Ora che ho finito il college, devo concentrarmi sulla mia carriera di scrittrice. Ma senza il suo aiuto, non ho alcuna possibilità.
Mi serve che faccia qualcosa per me. Qualcosa che solo lui è in grado di fare.
Quindi basta così. Metterò da parte le inibizioni. Dirò che si tratta di una “ricerca”.
E non lascerò che il mio cuore venga coinvolto, non ora che lui deve andarsene, alla fine della settimana.
Lasciandomi… Anche se la mia anima è ancora nelle sue mani.
Colt e Max sono migliori amici da diciotto anni.
È già capitato loro di dormire nella stessa stanza in numerose occasioni.
Ma in questa pazza settimana a New York, la vicinanza sembra risvegliare
passioni e sentimenti che nessuno dei due sapeva di provare.
Metteranno a rischio un’amicizia così lunga per una sola notte d’amore?
Colt Adler.
Sto cercando di immaginarlo com’era quando eravamo piccoli.
Ma come potrei riuscirci?
Adesso riesco solo a vedere il Ranger dell’esercito che è diventato.
Con un sorriso inebriante. Le braccia possenti. Gli addominali scolpiti. E un numero sufficiente di medaglie appuntate sull’uniforme da far impazzire qualsiasi metal detector.
Non assomiglia per niente al ragazzo che passava le giornate con me sulla mia casa sull’albero, quello con cui condivido ogni bellissimo ricordo della mia infanzia. Mi proteggeva molto prima di iniziare a proteggere il nostro Paese.
E sa tutto di me. I miei sogni e le mie speranze. Le vulnerabilità che nascondo agli altri. Tutti i miei segreti… Tranne uno.
C’è una piccola bugia di cui non è a conoscenza, una bugia che a quanto pare voglio disperatamente diventi la verità. Perché non è l’unico a essere cambiato, da quando eravamo bambini.
Ma non posso rischiare un’amicizia che dura da diciotto anni, nemmeno quando le sue labbra sono così vicine da farmi chiedere se finalmente mi bacerà oppure no.
Care amiche del Confine,
con “Neanche un bacio” (“Kiss me not”) giungiamo al terzo volume della serie di standalone military-romance “Brothers in Arms” di Kate Aster, edita Triskell Edizioni, che ringrazio per la copia arc.
Colton Adler aveva solo dieci anni quando si è trasferito dalla Georgia e ha conosciuto Maxine, una ragazzina strana che adora la fotografia, soprattutto quella alimentare, e che mette come condizione alla loro amicizia non baciarsi mai.
“«Ma possiamo essere amici durante l’estate. Basta che non mi baci.» «Ci sto.» La verità è che non sono sicuro di voler essere suo amico… affatto. Mi sembra una tipa strana. Anche se, a quanto dicono i miei fratelli, anch’io sono un po’ strano.”
Gli anni passano, la casa sull’albero dove si trovavano sempre viene abbattuta, Colt entra nei Ranger e Max diventa fotografa per una rivista matrimoniale. I due continuano a essere amici e a passare quanto più tempo possibile insieme e a sostenersi, ma ciascuno nasconde qualcosa e nel frattempo nascondono anche l’attrazione che è nata, pur di tutelare la loro amicizia.
Cosa accadrà quando metteranno tutte le carte in tavola?
“Gli ultimi diciotto anni della mia vita in pratica mi hanno condotto fin qui, e adesso non ho intenzione di perdere altro tempo.”
La storia è molto breve, narrata in prima persona a PoV alterni tra Max e Colt. Come i precedenti volumi della serie il ritmo è incalzante e le battute non mancano di essere divertenti e piccanti.
La nostra protagonista ha rinunciato alla certezza di una carriera nell’informatica per inseguire il suo sogno e, per farlo, accetta di vivere in uno scantinato che diventa ancora più piccolo quando il suo migliore amico va a trovarla. Lui ha sempre messo sé stesso a servizio della nazione entrando nelle forze speciali, ma adesso non può più combattere e questa sosta dalla sua più cara amica gli fa mettere in discussione tutto ciò che è stato; soprattutto quando scopre che Max ha mentito a tutti in ufficio sul loro rapporto.
“Con me, poteva venire a nascondersi tra gli alberi. Bastavano una Coca-Cola, un panino con burro di arachidi e marmellata e un po’ di silenzio, per schiarirsi le idee. Diceva che era il suo santuario. E mi piace pensare che, almeno in parte, era così perché anch’io ne facevo parte. Perché per me lei era… è ancora quello. Il mio santuario.”
Una serie di incomprensioni accompagneranno questo strano duo per tutta la loro storia, che riesce tuttavia a risultare estremamente romantica e "scaldacuore”.
Mi è piaciuto il rapporto tra Colt e il fratello Mason, così come quello di Max con le vecchiette per le quali fa volontariato ma, oltre questo, i personaggi secondari sono quasi inesistenti.
Nel complesso ho trovato la lettura un po’ sottotono rispetto agli altri due volumi già letti, mancava un po’ di quell’energia travolgente che invece avevo già letto: questa è una storia più dolce, un classico friends-to-lovers senza troppi colpi di scena.
Se vi piace il genere e avete voglia di una lettura breve e leggera, questo libro fa per voi.
Buona lettura e alla prossima.
Care amiche del Confine,
ne “Il suo più uno” Kate Aster ci racconta la storia dell’ultimo dei fratelli Adler, protagonisti della serie “Brothers in Arms” edita Triskell Edizioni, che ringrazio per la copia ebook.
Tutti i volumi sono autoconclusivi, ma collegati dalla parentela e dalla linea temporale.
Quando Mason e Freya annunciano di aver organizzato il matrimonio durante una crociera di una settimana alle Bermuda, Graydon Adler realizza che tutte le energie della sua famiglia, e della sua futura cognata, saranno concentrate sul trovargli una fidanzata.
Così si fa strada l’idea di portare una finta ragazza con lui per evitare tutte le pressioni. Ma dove trovare una ragazza che non si illuda dopo una vacanza del genere?
“È la ragazza perfetta da portare a un matrimonio: una hacker affidabile che da me non vuole altro che qualche selfie.”
Hailey, l’informatica nerd della base, sembra la scelta perfetta, anche perché è stata da poco lasciata dall’ex e pubblicare qualche foto online non le dispiacerebbe affatto.
I due sono stati nella stessa squadra per tanto tempo e la complicità tra loro è naturale, dovranno solo ricordare di stare fingendo e non confondere i sentimenti.
“Devo ricordare a me stessa che, almeno per questa settimana, sarà meglio tenere ben nascosta l’innocua cotta che ho sempre avuto per Graydon, altrimenti mi metterò di sicuro in imbarazzo.”
Gray è il minore dei quattro fratelli, un Navy Seal che combatte ogni giorno contro il male e da tutta la vita per smettere di essere “il fratello piccolo di qualcun altro”. Il fatto che Hailey sia stata sul campo con lui, anche se con ruoli diversi, permette scambi sempre molto efficienti tra i due che non lasciano spazio a dubbi esterni.
Hailey, cresciuta solo con il padre e abbandonata dalla famiglia che aveva creato con il fidanzato storico, viene travolta dall’affetto e dalle emozioni che questa famiglia riunita provoca.
Mi è piaciuta la complicità tra i due protagonisti e il loro conoscersi effettivamente dopo anni di amicizia.
Tutto ciò è facilitato dalla narrazione in prima persona con doppio PoV, grazie alla quale si può leggere l’evoluzione del rapporto sin dal primo capitolo.
È stato molto bello ritrovare tutti i fratelli e le rispettive compagne per poter approfondire le dinamiche familiari.
Questo libro è esattamente quello che mi aspettavo: una coccola dove si ride e si piange, senza troppi drammi.
Lettura consigliata a chi sta seguendo la serie con affetto e vuole “chiudere il cerchio”.
Buona lettura e alla prossima!
Ispirata dal clima natalizio, e con la sua irrefrenabile propensione a cercare di trovare l’animale gemella per le persone che le stanno intorno, Freya Hansen-Adler non si fermerà finché non vedrà l’ex Navy Seal Harris e la madre single Ava raggiungere il per sempre felici e contenti che entrambi meritano…
Non sono molto pretenzioso, per quanto riguarda il Natale.
Devo adattarmi per forza. In quanto ufficiale della Marina, passo un sacco di feste lontano da “casa”… A volte rimedio anche un proiettile, come è successo durante l’ultima missione.
Quindi sì, cerco di accontentarmi.
Questo finché non ho conosciuto la mia vicina Ava. Lei è il tipo di donna che prepara torte di noci pecan e beve zabaione. Gira per il vicinato cantando carole e decora la casa con tantissime luci di Natale, tanto che potrebbero vederle anche dallo spazio. Sono certo che possegga anche una pila di orrendi maglioni a tema natalizio.
Ma ha anche un figlio… E le sue radici sono ben salde in questa pittoresca città che, durante le feste, sembra una cartolina. E il mettere radici è quasi impossibile che si adatti alla vita di un militare come me.
Ava è l’ultima cosa di cui ho bisogno. Eppure, sotto il mio albero di Natale non voglio altro.
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