Piranesi
Genere: Fantasy
Autore: Susanna Clarke
Piranesi vive nella Casa. Forse l'ha sempre fatto.
Nei suoi diari, giorno dopo giorno, segna in modo chiaro e attento le sue meraviglie: le sale labirintiche, le migliaia di migliaia di statue, le maree che rombano su per le scale, le nuvole che si muovono in una lenta processione nelle sale superiori. Il martedì e il venerdì incontra il suo amico, l'Altro. Altre volte porta tributi di cibo ai Morti. Ma la maggior parte delle volte, è solo.
Messaggi iniziano ad apparire, segnati sul pavimento con il gesso. C'è qualcuno di nuovo nella Casa. Ma chi sono e cosa vogliono? Sono amici o portano distruzione e pazzia come afferma l'Altro?
Testi perduti devono essere trovati; segreti devono essere scoperti. Il mondo che Piranesi pensava di conoscere sta diventando strano e pericoloso.
Nei suoi diari, giorno dopo giorno, segna in modo chiaro e attento le sue meraviglie: le sale labirintiche, le migliaia di migliaia di statue, le maree che rombano su per le scale, le nuvole che si muovono in una lenta processione nelle sale superiori. Il martedì e il venerdì incontra il suo amico, l'Altro. Altre volte porta tributi di cibo ai Morti. Ma la maggior parte delle volte, è solo.
Messaggi iniziano ad apparire, segnati sul pavimento con il gesso. C'è qualcuno di nuovo nella Casa. Ma chi sono e cosa vogliono? Sono amici o portano distruzione e pazzia come afferma l'Altro?
Testi perduti devono essere trovati; segreti devono essere scoperti. Il mondo che Piranesi pensava di conoscere sta diventando strano e pericoloso.
RECENSIONE
Salve lettori!
A settembre è uscito in lingua inglese un romanzo che è stato definito il miglior fantasy dell’anno e che io avevo messo nella mia tbr non appena ne fu annunciata l’uscita mesi prima.
Il libro in questione è “Piranesi” di Susanna Clarke, che verrà pubblicato in Italia da Fazi Editore nella collana LainYA in primavera, o almeno quello dovrebbe essere il piano.
A settembre è uscito in lingua inglese un romanzo che è stato definito il miglior fantasy dell’anno e che io avevo messo nella mia tbr non appena ne fu annunciata l’uscita mesi prima.
Il libro in questione è “Piranesi” di Susanna Clarke, che verrà pubblicato in Italia da Fazi Editore nella collana LainYA in primavera, o almeno quello dovrebbe essere il piano.
“Ora Dimmi. Cosa ricordi?”
“Cosa ricordo?”, chiesi confuso.
“Sì.”
“Come domanda manca di specificità,” dissi.
“Non importa,” disse lui. “Prova a rispondere.”
“Beh,” dissi. “Suppongo che la risposta sia tutto. Ricordo tutto.”
“Cosa ricordo?”, chiesi confuso.
“Sì.”
“Come domanda manca di specificità,” dissi.
“Non importa,” disse lui. “Prova a rispondere.”
“Beh,” dissi. “Suppongo che la risposta sia tutto. Ricordo tutto.”
Il primo giorno del quinto mese dell’anno in cui l’albatross arrivò nelle sale sud occidentali, conosciamo il nostro Narratore. “L’Altro” lo chiama Piranesi, perché è un nome legato ai labirinti, ma Lui si riferisce a Se Stesso semplicemente come Myself (Me Stesso).
Noi lettori ci intromettiamo nella sua vita leggendo i suoi diari, molto precisi e costantemente aggiornati.
Piranesi (lo chiamo anche io così perché è più comodo) nei suoi diari racconta della Casa, delle sue Sale, dei Muri, i Piani, le Finestre, le Porte, ma soprattutto delle Statue e dei Morti. Oltre a lui e all’Altro, ci sono altre tredici persone nella Casa, o meglio ci sono state. Ora ci sono i loro scheletri, di cui Piranesi si prende cura; li protegge dalle Maree e gli porta acqua, cibo e fiori.
Lui e l’Altro non sono gli unici esseri viventi, tantissime specie di uccelli nidificano nelle vaste Sale e gli animali marini popolano il Mare delle Sale inferiori.
La Casa è immensa e piena di meraviglie e Piranesi ha deciso di esplorarla e studiarla, ma nemmeno lui ha ancora visto tutto. È un Mondo troppo vasto e chissà quante sorprese nasconde!
Sicuramente ci sarà qualche altro abitante in Sale lontane che girerà per quelle stanze immense, immaginando che dall’altro lato ci sia qualcuno a fare la stessa cosa.
Questa è la convinzione di Piranesi, che ama il suo Mondo, le Sale e le Statue, che studia le Maree così da essere sempre preparato e non rischiare di essere risucchiato dal mare. Che incontra l’Altro solo il martedì e il venerdì e lo aiuta nella sua ricerca della Grande e Segreta Conoscenza, anche se inizia a dubitarne.
Ma l’anno in cui l’albatross arrivò nelle sale sud occidentali sembra riservare molte sorprese.
Piranesi lo intuisce dai messaggi che ricava dai comportamenti degli uccelli, ma l’Altro glielo conferma.
16, il Sedicesimo abitante, la persona che Piranesi aspettava con tanto entusiasmo, sta arrivando, ma non è un amico e potrebbe metterlo in pericolo.
“La Casa è preziosa perché è la Casa. È abbastanza in e di Sé Stessa.”
Lettori, abbiamo capito ormai che questi fantasy che parlano di porte, mondi alternativi, labirinti, mari che si trovano in luoghi impossibili e biblioteche nascoste sono diventati la mia vita.
Sono pochi elementi che riescono a creare qualcosa di spettacolare e indimenticabile.
“Piranesi” ne è un esempio; è un fantasy originale, unico, un po’ disorientante all’inizio, ma quando si entra nell’ottica, è impossibile da mettere giù.
È anche molto breve, cosa che non mi aspettavo (informazioni? numero di pagine? cosa sono!?).
Il fatto che il romanzo sia il diario di Piranesi lo rende ancora più straordinario. Così come rendersi conto che non è semplicemente fantasy, ma anche un po’ thriller.
Piranesi (la persona) è l’essenza di questo fantasy, il Narratore, il Protagonista e lo Spettatore. Affida al suo diario il compito di introdurci nel suo Mondo e mostrarci le meraviglie della Casa, ci racconta dei suoi studi e delle sue scoperte, ci insegna come sopravvivere senza venire sopraffatti dalla grandiosità delle Sale e delle Statue.
Piranesi è come un bambino, è innocente, il suo sguardo è ricolmo di meraviglia, è sempre entusiasta.
Ama la Casa e vorrebbe che anche l’Altro la amasse come lui, invece di cercare sempre la Conoscenza.
È contento e grato di quello che ha e che si crea da solo, ma qualcosa gli manca ed è la compagnia.
Sa di non essere solo, c’è l’Altro, ma lo vede solo due volte a settimana per un’ora, ci sono i Morti, ma non possono rispondergli, vorrebbe qualcuno con cui condividere la sua conoscenza e il suo amore per la Casa, vorrebbe incontrare il Sedicesimo.
Sapere che questi potrebbe essere un nemico lo intristisce, ma non lo abbatte, se c’è un modo per fargli cambiare idea lui lo troverà.
Affronta i cambiamenti che inevitabilmente disturbano la tranquillità della Casa con la stessa calma e ragionevolezza che caratterizza ogni sua azione.
Non avevo mai letto nulla di Susanna Clarke, anche se “Jonathan Strange & Mr Norrell”, il libro che ne ha proclamato il successo, è nella tbr.
Ho apprezzato tantissimo la narrazione attraverso il diario di Piranesi, è perfetta per il personaggio, che così può raccontare tutto ciò che è rilevante subito e in modo ordinato. Inoltre dà la possibilità al lettore di scegliere se essere un testimone degli eventi mentre accadono o uno spettatore ignaro, che legge un diario e scopre una storia al di là dell’immaginazione.
L’idea di questo mondo è incredibile, estremamente suggestiva; è l’ambientazione perfetta.
Il finale mi ha spiazzato, l’autrice ci lascia sulle punte fino all’ultima riga, in un’aria di malinconia e di speranza, finché Piranesi non segna l’ultimo punto.
“Piranesi” (il libro) non è affatto quello che immaginate. Non so cosa vi aspettiate, ma vi assicuro che non lo è. Non è il solito fantasy, è qualcosa di diverso che lascia spiazzati. Non credo che lo apprezzeranno tutti, ma siate comunque gentili con Piranesi (la persona), ce la metterà tutta per farvi apprezzare il suo Mondo.
Baci
ERIKA
Voto libro - 5
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