Ritorni
Genere: Romance m/m
Autrice: Chris Scully
6 maggio 2021
Il giornalista Alex Buchanan torna nell’isolata cittadina della Columbia Britannica in cui è cresciuto soltanto perché suo padre, con cui non ha rapporti da anni, sta per morire. Per Alex, quel ritorno porta con sé un insieme di memorie per lo più negative. L’unico aspetto positivo è ritrovare Benji Morning, l’amico d’infanzia che non ha mai davvero dimenticato. Da ragazzi, la forza del loro legame lo aveva spaventato, ma adesso, sicuro della propria bisessualità, Alex si sente di nuovo attratto dal tranquillo e timido Benji.
Ben, però, non è più lo stesso ragazzo lasciato indietro da Alex. La sua vita è stata dominata dalla scomparsa, vent’anni prima, di sua sorella e adesso una nuova svolta nel caso minaccia la pace che si è conquistato con grande fatica.
Mentre cerca di recuperare il rapporto con suo padre prima che sia troppo tardi, Alex si ritrova invischiato in un mistero lungo vent’anni, in una storia che non si sarebbe mai aspettato, e in una verità scioccante che potrebbe minacciare il suo futuro con Benji.
Ciao Lettori,
parliamo oggi di “Ritorni”, ultimo libro pubblicato in Italia della scrittrice Chris Scully. È un romance m/m autoconclusivo, con tinte di giallo e dai toni nostalgici. L'opera è autopubblicata e ringrazio la traduttrice del romanzo, Cristina Massaccesi, per la copia recensione.
Alex Buchanan vive a New York da molti anni, ha sfiorato più volte il premio Pulitzer ma a trent’anni ha perso la scintilla e oggi lavora per un quotidiano della città. Quando la sorella lo chiama per avvisarlo dell’imminente morte del padre, Alex ritorna nella città della sua infanzia, smarrita tra i boschi sconfinati della Columbia Britannica.
Amici, prima di addentrarvi nella lettura di questo romanzo vi consiglio di sfogliare le foto della Columbia Britannica su Google, perché attraverso la descrizione dei luoghi, la scrittrice ci trasmette le sue sensazioni, ma soprattutto vi aiuterebbe a comprendere la bellezza, la magia, ma anche la solitudine e l’isolamento che luoghi così remoti possono suscitare in chi ci vive tutti i giorni.
Alex amava quei luoghi; la sua infanzia, nonostante il pessimo rapporto tra i suoi genitori, è stata magica, trascorsa sperduto in mezzo a boschi che sembrano appena usciti dalle pagine di Tolkien. In realtà, grande parte della magia Alex la sente grazie a Benji, Benjamin Morning, il suo vicino di casa e inseparabile amico fino al trasferimento a Seattle suo e della sorella dopo il divorzio tra i suoi genitori, a tredici anni.
Ed è soprattutto il richiamo di Benjamin che spinge Alex a tornare da un padre alcolizzato che non vede da dieci anni e che a malapena sente un paio di volte all’anno.
Il passato di Alex non è un passato tragico, ma per lui ha pesato molto quello che considera l'abbandono del padre che, al divorzio, lascia i suoi figli alla cura della madre senza fare alcuno sforzo per abbandonare l'alcol e migliorare la sua vita.
A peggiorare le cose, il divorzio e il conseguente trasferimento portano alla separazione con Benjamin. Benjamin non è un bimbo come tutti gli altri, orfano di padre, è lasciato alle cure della sorella diciassettenne Misty perché la madre è costretta a turni massacranti per poter sopravvivere. Ma è un bimbo buono e sensibile, il suo carattere mite e la sua dolcezza sono come un balsamo per Alex, i due si salvano a vicenda.
Alex sa che Benji prova dei sentimenti molto più profondi per lui, ma in quel momento della sua vita la cosa non lo coinvolge, tutto cambia però quando Alex raggiunge Benji per salutarlo prima della partenza e questi lo bacia. Alex è sconvolto dalla partenza, è sconvolto dal divorzio dei suoi, è sconvolto dall'abbandono di suo padre, è sconvolto dalla separazione da Benji e quel bacio gli rivela quanto profondi sono anche i suoi sentimenti verso l’amico.
Gli promette che sarebbe tornato presto, che gli avrebbe scritto, che non sarebbe sparito, ma è l'ultima volta che si vedranno o sentiranno per i successivi vent’anni.
Alex non vive bene la sperazione e per risentimento nei confronti del padre e vigliaccheria nei confronti di Benjamin, taglia i ponti con entrambi.
Vent'anni dopo, il peso che maggiormente gli grava sulle spalle è proprio il pensiero di Benjamin, in definitiva il bambino di cui era innamorato e verso cui continua a provare dei sentimenti profondi che sono la spinta che gli fanno prendere l'aereo e da New York tornare in Canada.
Anche Benjamin è sconvolto, l'addio di Alex è l'ultima di una serie di tragedie che hanno sconvolto la sua vita: la scomparsa della sorella Misty, la quasi perdita di senno della madre per il dolore della scomparsa della ragazza, la sua completa solitudine. Precipita dentro sé stesso e solo un miracolo lo salva.
Quando Alex ritorna è come se il tempo si fosse fermato, il caso di Misty è stato appena riaperto per il ritrovamento della sua macchina e senza neanche rendersene conto Alex si trova coinvolto fino al collo nelle indagini che lo porteranno a una verità che mai si sarebbe immaginato.
I ritorni del titolo non sono solo “fisici”, con il suo ritorno a casa Alex è costretto quasi contro la sua volontà a ritornare anche a sé stesso, ai suoi abbandoni. Perché anche se è vero che il padre lo ha abbandonato, Alex ha fatto lo stesso con lui, con la sorella, con Benjamin. Il ritorno a casa gli permetterà di comprendere tante cose, tra cui, soprattutto, che Benjamin è il suo spirito affine, la metà che lo completa.
Ritrovare Benjamin lo porterà a fare una scelta importante che gli cambierà la vita.
Ho trovato questo romanzo dolce e profondo. La Scully ha uno stile evocativo e avvolgente, romantico nonostante la drammaticità degli eventi che coinvolgono tutti i protagonisti. Tutti i personaggi sono molto ben definiti e perfettamente incastrati nell'intreccio. Ho simpatizzato con Alex, ma il mio cuore è volato nelle mani di Benji, una figura sensibile e malinconica ma al tempo stesso forte, matura e altruista.
Complimenti anche alla traduttrice che è riuscita a mantenere alto lo stile dei testi e a rispettarne il timbro evocativo.
Voto libro - 4
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