L'alba nella mia stanza


Autrice: Anna Reale

Genere: Romance M/m

24 dicembre 2021

Sascha White ha ventidue anni, vive a New York e si prostituisce da due anni. Si sente eterosessuale, bello, affascinante, sfrontato: non lascia mai i suoi clienti insoddisfatti ed è interessato soltanto ai soldi.
Quando però incontra Jesse McMiller, un miliardario dagli occhi di ghiaccio che gli propone di lavorare per lui come “esperto del sonno”, l’inconscio desiderio di smettere di prostituirsi e la curiosità verso quell’uomo affascinante lo spingono ad accettare l’offerta.
Scopre ben presto che Jesse ha un tatuaggio particolare che gli adorna le gambe: ramoscelli con fiori di mandorlo. Quel mistero, insieme alle tante sfaccettature che intravede nel “riccone fiorito”, lo intriga sempre più, tanto che comincia a interrogarsi sulla propria attrazione verso quell’uomo all’apparenza distante, desiderando conoscerlo al di là dei momenti di intimità.
Notte dopo notte, alba dopo alba, Sascha supera i suoi pregiudizi su di lui tenendolo tra le braccia quando non riesce a dormire, asciugandogli le lacrime nei momenti di fragilità, e più gli si avvicina più si pone domande su se stesso e sulla direzione che sta prendendo la propria vita.
Riuscirà a trovare la propria strada e a conquistare il cuore del solitario miliardario?

Ciao Lettori,
in questo periodo natalizio mi sono capitati da leggere due libri molto diversi tra loro ma entrambi particolarissimi, uno di questi è “L'alba nella mia stanza” di Anna Reale, edito dalla Triskell Edizioni che, come sempre, ringrazio per la copia Arc del libro.

Sascha ha ventidue anni, da due si prostituisce per uomini facoltosi pur non essendo omosessuale, ma i soldi e la bella vita lo hanno convinto che un appartamento da tremila dollari al mese e il gusto di acquistare cappotti da quindicimila valgono bene il sacrificio.
Una sera le sue prestazioni sono acquistate da Jesse McMiller, ma la sua notte con il cliente si rivela sin dai primi momenti molto diversa dalle solite; Jesse gli chiede di essere spontaneo, di comportarsi come se fosse “nella sua stanza” in compagnia di "un ragazzo normale". Nonostante Sascha resti piuttosto turbato dalle richieste del cliente, non si fa troppe domande, è abituato alle stravaganze dei ricconi, ma rimane ancora più stranito quando Jesse gli propone un contratto come “Esperto del sonno” e di andare a vivere con lui.
Sascha si troverà immerso nel mondo interiore di Jesse, nei suoi silenzi, nelle sue notti tormentate, nelle sue albe infinite, nei suoi sguardi privi di emozioni e si smarrirà nei corridoi emotivi di quest'uomo così chiuso, così ermetico, anzi smarrirà sé stesso, o forse il sé stesso che si è sforzato di diventare, fino a non capire più chi è e cosa vuole o chi vuole diventare.

All'inizio mal tolleravo Sascha, volgare, ignorante, sgradevole. Il libro è narrato in prima persona e solo dal suo punto di vista e il suo modo di pensare, di comportarsi, mi risultava particolarmente indigesto, mentre sin da subito ho sentito un forte interesse verso Jesse, il cui comportamento, il modo di porsi, di muoversi e parlare con Sascha mi hanno incuriosita e affascinata.
Sascha sostiene di essere eterosessuale e forse uno dei primi momenti di smarrimento li proverà proprio quando si renderà conto di essere sessualmente attratto da Jesse, non solo a un livello fisico, ma a un livello molto profondo. Cosa ancora più accentuata dal fatto che Jesse non tollera il contatto fisico forzato e chiarisce subito a Sascha di non essere interessato a del sesso non spontaneo che nel contratto non è previsto. Tutta la situazione con Jesse è destabilizzante e Sascha non sa cosa fare con i sentimenti che iniziano a fiorire insistenti dentro di lui. Spesso nel libro Sascha fa riferimento al film “Pretty Woman” e alla frase
“Ma ora vedi, è tutto diverso… e mi hai cambiata tu e ora tu non puoi… cambiarmi ancora...”. È tornata molto spesso a risuonarmi in testa mentre leggevo.

Jesse è ricco di dicotomie, fragile e delicato come i fiori che porta disegnati sul proprio corpo, ma freddo e quasi spietato quando Sascha cerca di avvicinarlo. I due insieme non significano nulla, ma Sascha ha abbastanza forza e caparbietà per entrambi, tanto da smontare pezzo per pezzo il muro che Jesse ha costruito intorno al suo cuore. Il suo personaggio acquista profondità mano a mano, strato dopo strato, fino a quando, svestitosi dei panni di escort prima, di ragazzo di provincia ignorante e superficiale che indossa come i suoi abiti costosi dopo, inizia a entrare in contatto con i bisogni di Jesse e di riflesso con i suoi, con ciò che prova e sente veramente.

Il libro di Anna Reale ci offre una lettura molto densa, in alcuni momenti mi sembrava di essere immersa nella melassa tanto era intensa l'atmosfera creata dalle sue parole. Silenzio, Ermetismo, Solitudine, Isolamento, sono le parole che mi vengono in mente quando ripenso a Sascha e Jesse, due personaggi molto diversi l'uno dall'altro, entrambi tuttavia soli, bloccati dentro sé stessi.
Il senso di isolamento è accentuato anche dal luogo in cui si sviluppa la nostra storia, un grattacielo infinito in cui Jesse e la sua famiglia vivono e lavorano. Tutto si svolge nella torre, senza uscirne quasi mai, come fosse un universo a sé stante.
Una torre nella torre è Jesse, che non esce mai dai confini dell'edificio, che guarda il mondo al di fuori di sé stesso solo all'alba, dalle finestre al centocinquesimo piano di un labirinto che non lo fa dormire, sospeso, perso. Sascha non ha scelta, deve ritrovare entrambi o andare via senza voltarsi indietro.
Introspettivo e introverso come il suo protagonista, “L'alba nella mia stanza” è un libro che va assaporato, vissuto, schiuso come Sascha fa con la vita e i segreti di Jesse. Godetevelo.

Voto libro - 4





 

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