Kings of Sin



La serie è composta da: 

1. King of wrath
 
2. King of pride





Genere: Romance

Scritto da: Ana Huang

4 giugno 2024

Spietato. Meticoloso. Arrogante. Per sfuggire a un pericoloso ricatto, Dante Russo si è fidanzato con una donna che conosceva appena: Vivian Lau, ereditiera e figlia del suo nemico. Non vedeva l'ora di trovare un modo per mandare a monte il matrimonio, ma adesso che Vivian è sua, non ha alcuna intenzione di lasciarla andare… Elegante. Ambiziosa. Ben educata. Vivian Lau è per la sua famiglia il biglietto d'ingresso ai vertici dell'alta società. Ha accettato il matrimonio combinato con Dante Russo per dovere filiale. Desiderare il suo tocco non ha mai fatto parte del piano. E neanche innamorarsi…



Ciao, lettrici e lettori!
Quest’estate mi è capitata tra le mani la serie “Twisted” di Ana Huang e le storie nei suoi quattro volumi mi sono piaciute molto, anche se non mi ha particolarmente convinta dal punto di vista della costruzione dei personaggi maschili (si somigliano un bel po’ tra di loro, fatta eccezione per Josh Chen nel terzo volume, “Twisted Love”) e la struttura della trama, in cui sembra che gli eventi si susseguano sempre alla stessa maniera (in questo caso, l’eccezione è “Twisted Games”, secondo volume della serie).
Grazie alla Valentine PR ho avuto l’immenso piacere di leggere “King of Wrath” in anteprima. È il primo volume di una serie nuova che prende il nome di “Kings of Sin”, ma che non si allontana dalle dinamiche che già abbiamo conosciuto nella “Twisted” data la presenza del personaggio di Dante Russo e Vivian, che qui vestono i panni dei protagonisti.
Dunque, oggi finalmente sono qui per parlarvene!

“Tu vivi nella mia mente tutto il dannato tempo, anche quando non voglio… E Dio, vorrei punirti per rendermi completamente pazzo. Ogni. Singolo. Giorno.”

Ana Huang crea libri che hanno tutti tropes diversi. Abbiamo visto che in “Twisted Love” c’era il grumpy x sunshine, in “Twisted Games” royal x bodyguard, in “Twisted Hate” enemies to lovers e in “Twisted Lies” ritroviamo il fake dating.
In “King of Wrath”, invece, ciò che ci aspetta è ben diverso: l’arranged marriage, il matrimonio combinato. Di solito non è un trope che mi fa impazzire, ma qui è ben scritto.

Dante Russo è un CEO importante che mai avrebbe pensato di sposarsi, ma un giorno viene praticamente minacciato di sposare una donna di nome Vivian Lau, di cui non sa nulla. D’altro canto, neanche Vivian è contenta. Dovrà sposare Dante per garantire ricchezza e stabilità (nonché un’alleanza) alla sua famiglia e la sua vita da venditrice di gioielli viene messa a soqquadro.
Dante e Vivian non partono per niente col piede giusto, ma tutto cambierà quando inizieranno a capire che quella tra loro non è più solo una finzione. L’attrazione che li lega sta per sbocciare in qualcosa di più profondo, ma la perfidia e gli ostacoli che abitano le loro vite potrebbero farli crollare da un momento all’altro. Ma sono pronti ad affrontare la realtà?

“Come mi guarda?”
“Come se non volesse mai più spostare il suo sguardo.”

La caratterizzazione dei personaggi, a mio parere, è migliorata rispetto alla serie precedente. Ovviamente ci sono alcuni dati caratteriali di Dante che mi sembrano un po’ riutilizzati. Mi ricorda un misto tra Alex Volkov e Christian Harper della “Twisted”, quindi non è molto originale, ma sicuramente è costruito meglio. Ciò si può notare anche, e soprattutto, dall’approccio a Vivian, che è il suo opposto. O meglio, sembra che lo sia.
La caratteristica fantastica della protagonista femminile è che non ha per niente paura di dire a Dante quando e cosa sbaglia, o di confrontarsi con lui, nonostante sia un uomo molto intimidatorio.
Forse è anche questo suo lato che porta il famigerato CEO ad innamorarsi di lei perdutamente.

Vivian è un personaggio con cui si empatizza facilmente, nonostante la situazione che vive sia lontana dalla nostra normalità, mentre Dante mostra delle fragilità tali che ti impediscono di tenergli il broncio per più di un capitolo, anche se sa mettere alla prova (però c’è da dire che le sue frasi bellissime dette in italiano alla protagonista farebbero vacillare chiunque)! La chimica tra i due potrebbe essere tranquillamente la più scoppiettante che la Huang abbia mai scritto.

L’ambientazione e le dinamiche sono più o meno già viste: ci sono scene dark (dato il contesto in cui entrambi i personaggi si ritrovano a vivere e che sono costretti ad affrontare), ma anche numerose scene romantiche che mi hanno fatta sciogliere (nel senso letterale della parola! Della serie: uao, che caldo). Ascoltate il mio consiglio: siamo a novembre, ma armatevi di ventaglio!
Quindi, la mia curiosità è stata ancorata più al progresso della storia d’amore anziché agli eventi circostanti, su cui mi sono soffermata il giusto per poter capire la successione degli eventi e l’andazzo della trama.

“Tu prendi le cose più ordinarie o inaspettate e le rendi straordinarie.”

Lo stile di scrittura di Ana Huang è sempre semplice ma, man mano che si va avanti nella storia, il ritmo diventa incalzante e queste 390 pagine potreste leggerle in quello che vi sembrerà un istante.
Anche se potrebbe essere preso tranquillamente come uno standalone, vi consiglio di leggere anche i quattro libri della serie “Twisted”, che giungeranno molto presto qui in Italia! Sapranno darvi qualche accenno in più ai personaggi e vi preparerà ad affrontare la storia.

Anche se non è innovativo come speravo rispetto alle opere precedenti, “King of Wrath” entra facilmente nei romance che ho apprezzato di più quest’anno. Ha una trama bella ricca, personaggi gradevoli (ma non troppo!) e un romance da far tremare le gambe. Spero vi perdiate anche voi tra le gelosie, gli intrighi e i drammi di Dante e Vivian!

Voto libro - 4












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