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Genere: Commedia romantica

Scritto da: Isabelle Popp

21 ottobre 2025

 

Due acerrimi rivali. Una competizione di zucche. La commedia romantica dell’autunno è servita...


Artista dal cuore ribelle e dalla lingua tagliente, Sadie Fox non aveva intenzione di tornare a Pea Blossom, in Indiana. Ma quando suo padre le chiede di occuparsi del suo amato campo di zucche per l’estate, Sadie accetta con riluttanza. L’obiettivo? Coltivare una zucca da record, vincere la gara di pesatura di zucche che si tiene ogni anno alla fiera statale dell’Indiana e, forse, conquistare finalmente il rispetto paterno. Peccato che un’orda di maiali di una vicina fattoria distrugga tutto prima ancora di cominciare. Ed è proprio allora che compare Josh Thatcher, affascinante imprenditore del tech che ha lasciato la Silicon Valley per sperimentare in ambito agricolo, coltivando zucche ibride. Sadie non capisce perché lui la attragga tanto e soprattutto perché voglia aiutarla, visto che sono rivali nel concorso. Ma un bacio mozzafiato le fa intuire che tra loro sta nascendo qualcosa di impossibile da ignorare. Tra segreti, attrazione e zucche giganti, Sadie dovrà decidere se lasciarsi andare con Josh sia davvero una buona idea...




Readers,
Nel mio periodo ossessivo per le letture a tema autunnale ho scelto di leggere “Amore, zucche e cannella” di Isabelle Pop, edito Newton Compton editori.

Sadie è tornata a casa per occuparsi del campo di zucche di suo padre dopo che lui è dovuto partire per stare vicino a suo fratello.
Nello stesso periodo, in paese, è prevista la gara per la zucca più grande e Sadie potrebbe avere la possibilità, per la prima volta, di vincere senza suo padre e dimostrargli le sue capacità.
Quando arriva al campo però lo trova completamente distrutto.
Per fortuna il vicino di suo padre, un giovane nerd appassionato di cura delle zucche con metodi moderni, decide di darle una mano. Le offre di prendere una sua pianta dal campo e di curarla, crescerla e infine presentarla alla gara di pesatura in cui si sfideranno. Sadie non è una persona che si fida facilmente, ma vedere la gentilezza di Josh, pronto ad aiutarla, la porta ad accettare. Il fatto che sia attraente è un bonus…

“Sadie era lei stessa un tornado, potente e ingestibile, pronta a travolgerlo senza lasciargli scampo.”

Sadie finge di dover fare solo un piacere al padre, che ha dovuto allontanarsi per questioni di famiglia, ma in fondo è anche felice di partecipare alla gara per la prima volta da sola e dimostrare al padre le sue competenze. Quando trova il campo completamente distrutto non riesce a crederci, per fortuna Josh, il suo vicino, cerca di aiutarla come può, soprattutto per rispetto di suo padre.
Sadie inizia a lamentarsi che non vorrebbe essere lì appena arriva, eppure non se ne va. Per tutto il libro pensa ad andarsene, ma non va via e così fino alla fine del libro.
Devo ammettere che è proprio sfigata: una volta il campo di zucche distrutto, poi problemi con la casa, e dopo aver pensato per l’ennesima volta di andare via si trasferisce da Josh fino alla gara. Josh prova subito una forte attrazione per Sadie, che lei cerca di negare perché alla fine della gara lei deve andare via. Josh è un uomo che a quanto pare piace a tutto il genere femminile presente in paese eppure è single e inconsapevole di piacere, possibile che nessuna donna abbia pensato di chiedergli di uscire invece di guardarlo da lontano?

Non ho apprezzato la presenza del sesso e delle volgarità in un romanzo che dalla cover spinge a pensare sia una romantica storia d'amore autunnale. I due protagonisti non si conoscono chissà quanto eppure Sadie si sente in diritto di raccontare a Josh, un accumulatore seriale di sex toys, che con il suo ex scambiava passaggi auto per sesso orale… Perché?

La lettura si destreggia tra tanto tanto tanto sesso, le lamentele di Sadie sul fatto che vuole andare via e alla fine c’è la gara di zucche. Il problema è che non ho letto di loro che si occupano delle zucche, ancora mi chiedo come abbia fatto a crescere per la gara se nessuno l’ha curata. Pensavo dovesse essere un tema centrale, sempre secondo il titolo e la cover.

“Lui era trasparente, sempre pronto a dare troppo, lei invece sfuggente, felina, capace di avvicinarsi e allontanarsi a suo piacimento. Prima o poi l’avrebbe ferito, ne era quasi certo.”

Questo libro mi ha portato a un evento che non mi capitava da tanto, controllare spesso quante pagine mancassero alla fine perché non riuscivo ad andare avanti. Mi sono annoiata e non poco.
Ho finito il libro perché volevo proprio vedere come si concludeva, ma non mi è piaciuto praticamente nulla perché non c'è stato tempo di conoscere molto se non loro due. Purtroppo nemmeno Josh si salva nonostante sia dolce e gentile con Sedie, ma è senza personalità.

Non potete immaginare quanto ci sia rimasta male perché dalla cover e dalla trama mi aspettavo altro. Un paesino, persone particolari, due dolci protagonisti, un piccolo imprevisto e il mix era perfetto. Io non dico che sia sbagliata la storia ma ho ricevuto messaggi contrastanti tra ciò che mi aspettavo e ciò che è stato.

Se come me è questo che vi aspettate mi dispiace ma non l'avrete, se invece siete amanti delle scene di sesso a iosa questo libro è perfetto. Purtroppo non ho molto altro da dire se non che non lo consiglio.
Buona lettura.

Voto libro - 2






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Genere: Fantasy


Scritto da: V.E. Schwab

Ottobre 2025

Santo Domingo de la Calzada, 1532.

Una ragazza astuta e selvaggia, la sua bellezza pari solo all'intensità del suo desiderio di fuggire.
María sa che non potrà essere altro che un premio, o una pedina, nei giochi degli uomini.
Ma quando un'affascinante sconosciuta le offre un'alternativa, a guidare la sua scelta è la disperazione.
E giura che non avrà rimpianti.

Londra, 1827.

Una giovane donna vive una vita idilliaca reclusa nella tenuta di famiglia, finché, per un istante di intimità proibita, non viene spedita a Londra.
Il cuore tenero di Charlotte e i suoi desideri apparentemente impossibili vengono spazzati via dall'invito di una bellissima vedova, ma il prezzo della libertà è più alto di quanto avrebbe potuto immaginare.

Boston, 2019.

Il college doveva essere un nuovo inizio: è per questo che Alice si è trasferita dall'altra parte del mondo, lasciandosi alle spalle la vecchia vita.
L'avventura di una notte però le suscita mille domande sul suo passato, sul presente e sul futuro.
E così si lancia alla ricerca di risposte... e di vendetta.
Una storia che parla di fame.
Una storia che parla d'amore.
Una storia che parla di rabbia.
Una storia che parla della vita, di come finisce e di come ricomincia.



Salve salve!
Sono qui, con il cuore ammaccato dopo aver finito il nuovo lavoro di V.E. Schwab: “Seppellisci le mie ossa nel suolo di mezzanotte”. 
Grazie infinite a Mondadori Oscar Vault per la bellissima copia. 
L’autrice ha riassunto questo libro con tre parole: vampire lesbiche tossiche.
Devo dire che mai descrizione fu più azzeccata, ma c’è qualcosa che manca, difficile da racchiudere in poche parole, ed è il modo in cui questo libro ti cattura, facendoti impigliare tra le rose che ti trascinano a fondo nel terreno di mezzanotte.

Tre donne, tre storie che si intrecciano nel corso di secoli.
1521, Maria vive a Santo Domingo de la Calzada, Spagna. È una bambina dai capelli rossi brillanti a cui non piacciono le regole e, soprattutto, il futuro previsto per lei. Le piacciono le ciliegie, arrampicarsi sui tetti e osservare da lì il passaggio delle carrozze dei pellegrini sul Cammino di Santiago.
Una pellegrina, in particolare, attira la sua attenzione: la vedova. Una donna sola, coperta da un velo, rispettata e libera di andare e fare quello che vuole perché libera dall’uomo che, in primo luogo, l’aveva incatenata.
Maria cresce, così come la necessità di trovare un marito, cosa che fa con le sue regole. Attira lo sguardo di un giovane nobile di passaggio, trova il modo di sfuggire alla vita monotona e finita come quella delle donne intorno a lei.
Ma il destino è stato più crudele. Il marito non vuole niente da lei se non un erede e la libertà che sognava nella sua nuova casa le viene subito portata via quando viene costretta a trasferirsi a León con i suoceri.
Nonostante tutto, la città riserva delle sorprese: incontri inaspettati, opportunità inimmaginabili, la possibilità di una nuova vita e tante, infinite storie…

“Aveva osservato la sua vita e l’aveva trovata piccola. Aveva spinto lo sguardo verso la strada che aveva davanti, e non aveva visto curve, nulla: correva stretta e diritta fino alla fine.”

2019, Boston. Alice si è trasferita dalla Scozia per l’università. Ad Harvard spera di poter finalmente iniziare la sua nuova vita, di poter essere la nuova Alice. Non la sorella della ribelle Catty, non la figlia diligente che prende solo voti alti, non la ragazza definita dal dolore. La festa a cui le sue coinquiline la trascinano è una cosa in cui la nuova Alice dovrebbe essere brava. È difficile spogliarsi delle vecchie abitudini, ma deve farlo, per sé, per Catty, per la ragazza che incontra in fila per il bagno e vorrebbe tanto baciare.

Alice si fa coraggio e passa una notte incredibile con Lottie. Al risveglio la ragazza dai riccioli viola non c’è, al suo posto trova un post-it, un dolore straziante e una fame che non riesce a saziare con il cibo.

“[…] Cos’è che diceva mamma?» Un sospiro. «Lo so, non te lo ricordi... qualcosa a proposito delle menti stanche, che sono terreno fertile per i brutti pensieri. La cosa migliore da fare è andare a letto. Scommetto che domani mi sveglierò e mi sentirò come nuova.”

E poi c’è Charlotte…

Come si fa a parlare di questo libro? Il modo migliore è dire come mi ha lasciata: triste, scossa, con il cuore dolorante.
All’inizio sembra impossibile che le tre storie possano legarsi in qualche modo, sembrano così distanti tra di loro.
Per prima conosciamo Maria, una bambina, poi donna, disposta a tutto pur di lasciarsi alle spalle una vita che le sta stretta, che vuole solo sfruttarla. Scrive le sue regole, ma la vita trova sempre il modo di travolgerla, finché non incontra di nuovo la vedova, Sabine.
A quel punto Maria non si scrolla di dosso soltanto le regole, ma la vita stessa e il suo nome: diventa una rosa piena di spine, diventa una vedova. Diventa Sabine.
Sabine è finalmente libera di vivere tutte le vite che vuole, ma senza mai dimenticare le proprie regole.
Per tanto tempo Sabine è sola, ma ogni tanto trova dei compagni; i primi troppo avventati, il secondo troppo malinconico, ma da ognuno impara lezioni fondamentali.
Seguiamo Sabine nel corso di tutta la sua vita (tutte le sue vite), che ci viene raccontata in modo metodico, essendo Sabine niente affatto sentimentale. Vede il mondo nelle sfumature che le interessano, quelle che possono essere sfruttate a suo favore. Con fredda meticolosità guarda al mondo intorno a lei, lo piega e lo controlla come preferisce, e lo stesso fa con le persone.
Ovviamente all’inizio tifiamo per Sabine, come potremmo non farlo, ma c’è qualcosa in lei, il modo freddo in cui guarda tutto e tutti intorno a sé, che, con il tempo, il potere, l’immortalità, diventa rancido.

“Dopo è facile, vero?
Individuare le crepe. Vedere come si allargano.
Ma in quel momento c’è soltanto l’urgenza di ripararle.
Di appianare tutto.
Di preservare la facciata, la superficie.”

Poi arriva Alice, che sappiamo nascondere qualcosa, si percepisce. Alice tiene stretta la sua storia, soprattutto il suo passato; c’è qualcosa che la tormenta e che la spinge a comportarsi in un modo che non le appartiene, e scopriamo la verità a fatica. Immaginiamo cosa possa essere successo da quei pezzetti che decide di condividere, quasi involontariamente, e la verità è proprio drammatica come pensiamo.

E poi c’è Charlotte, che collega le strade di Sabine e Alice, che rappresenta il punto di svolta di una storia fatta di rabbia, passione, tristezza, risentimento, nostalgia, vendetta, odio, amore, malinconia. Vi è l’inevitabilità di un mondo crudele e indifferente, un mondo violento verso le donne, un mondo che dona una sola vita, ma come si fa a decidere come viverla?
Il modo in cui le storie delle tre donne si uniscono è devastante. Si legano e si completano a vicenda, facendo i conti con una tragedia lunga secoli.
La prosa di V.E. Schwab è, come sempre, magistrale; questo romanzo è intriso di poesia, di descrizioni lussureggianti, le emozioni sono pulsanti, vive.
Ad ascoltare le storie delle loro vite, che attraversano secoli, sembra di camminare al fianco delle protagoniste e, quando ci riscuotiamo dai racconti, ci rendiamo conto di essere state prese dalle spine, incastrate in quel terreno all’apparenza rigoglioso, ma in fondo marcio, un groviglio che ingabbia e, a lungo andare, non libera.
Baci

Voto libro - 5










 

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Genere: Romance

Scritto da: Emily Henry

14 novembre 2025


 Due scrittori molto diversi

Un’unica storia da raccontare

Un finale inimmaginabile

La vita di Margaret Ives è talmente fuori dall’ordinario da essere il sogno di qualsiasi scrittore. Figura tragica, ex regina dei tabloid, erede di una delle più storiche e scandalose famiglie del XX secolo. Scomparsa dalle scene da anni.

Alice Scott è un’eterna ottimista che sta ancora aspettando la sua grande opportunità di scrittura. Hayden Anderson è una forza della natura, vincitore del premio Pulitzer. Entrambi sono a Little Crescent Island per la stessa ragione: essere scelti per scrivere la biografia della donna che nessuno vede da molto tempo, o perlomeno incontrare l’ottantenne che afferma di essere Margaret Ives.

Per Alice, inoltre, questo lavoro rappresenta l’occasione per impressionare la sua famiglia perennemente indifferente.

Il problema è che Margaret sta dando a ciascuno di loro solo alcuni dei pezzi della sua storia. Pezzi che i due non possono condividere per comporre il puzzle, a causa di un accordo di riservatezza inviolabile. E poi c’è il desiderio sconveniente che vibra tra loro ogni volta che sono nella stessa stanza. Sta diventando sempre più evidente che la loro storia, proprio come il racconto che Margaret sta tessendo, potrebbe essere un mistero, una tragedia o una ballata d’amore... dipende da chi lo racconterà.

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La serie è composta da:
 
1. Butcher & Blackbird

2. Leather & Lark 

3. Scythe & Sparrow



Genere: Thriller

Scritto da: Brynne Weaver

29 ottobre 2024

Anche i serial killer hanno bisogno di un amico. Ogni gioco ha il suo vincitore. Sloane e Rowan sono due serial killer a caccia di serial killer. Si conoscono da anni, e trovano riflessa la stessa anima nera come la pece l’uno negli occhi dell’altra. Si capiscono al volo, insomma. Sono amici, ma rivali. Dalle piccole cittadine della Virginia alla sofisticata California, dai sobborghi di Boston ai campi del Texas, ogni anno si incontrano per misurarsi con i peggiori mostri del Paese. Quando finalmente l’attrazione a lungo sopita esplode e scocca la scintilla, il romance si tinge di sfumature horror. Perché Sloane e Rowan hanno seminato dietro di loro una cruenta scia di fantasmi pronti a reclamare vendetta. Riusciranno a uscire in tempo da questo gioco mortale? Primo volume della “Ruinous Love Trilogy”, Butcher & Blackbird è un’esilarante dark romantic comedy “friends-to-lovers” piena di omicidi, caos e chimica effervescente.



Ciao, lettrici e lettori!

Oggi sono qui per parlarvi di un dark romance che ha fatto impazzire il web! Da quando è uscito sugli scaffali internazionali, le persone sui social non hanno mai smesso di parlarne nel bene e nel male. Potremmo dire che si tratta di uno dei libri più chiacchierati dell’anno.

Il fatto che sia stata descritta come un’opera non adatta a tutti inizialmente mi ha allarmato ma, una volta letto, l’ho semplicemente adorato.

Sto parlando di “Butcher & Blackbird”, primo libro della "Ruinous Love Trilogy” scritta da Brynne Weaver!


“Ucciderei per te, e l’ho fatto. Lo rifarei ogni maledetto giorno. Farei qualunque cosa per te. Perfino morire.”


Di base i dark romance non sono il mio genere, ma questo è l’eccezione. Nonostante sia molto comico, del tipo da farvi ridere fino alle lacrime, non lo consiglierei proprio a tutti. Anzi, prima di parlarvi della trama e delle mie impressioni, vi consiglio caldamente di consultare la lunghissima lista di trigger warnings inseriti all’inizio (e mi raccomando, non sottovalutate quello sui biscotti e sul gelato al fiordilatte!).

“Butcher & Blackbird” è un’opera dark comica che parla di due serial killer, Sloane e Rowan. I due si incontrano in modi davvero poco convenzionali dopo che la prima, conosciuta come “Blackbird”, si è ritrovata vittima del suo stesso piano omicida. Ma grazie a Rowan, il famigerato “Butcher” che l’ha ritrovata (e che, a vederlo così, potrebbe tranquillamente essere un orsacchiotto di peluche gigantesco con una cotta già molto forte per la nostra serial killer), è riuscita a scappare.

Evitando di fare spoiler sulle loro interazioni iniziali, mi limito a dirvi che i due daranno inizio a una sfida: chi uccide per primo uno stesso target, vince. Si tratta di una competizione annuale in cui Lachlan Kane, fratello di Rowan, fornirà loro lo stesso nome. Ovviamente non si tratta mai di vittime innocenti, ma di persone abominevoli a cui la giustizia non è stata capace di impartire la giusta lezione. Ed ecco che entrano in scena Butcher e Blackbird!

Inutile dirvi che questa sfida li porterà man mano ad avvicinarsi l’un l’altro. Una vera e propria attrazione potenzialmente fatale. i nostri anti-eroi, infatti, non sono certamente privi di nemici. Riusciranno, questi meravigliosi e simpaticissimi assassini, a non assaggiare il loro stesso veleno?


“Forse avevo ragione. Non siamo persone normali. Siamo mostri. Ma se siamo dei mostri, prospereremo nell’oscurità. Insieme.”


Credo di non aver mai letto un’opera che mi abbia fatto ridere così tanto! Le situazioni che si vengono a creare nel corso della storia rendono la trama molto interessante, generando un’elaborata commedia degli “orrori”.

Tra azioni abbastanza discutibili (che riguardano anche bulbi oculari), e gelati e fette di carne che purtroppo non sono ciò che sembrano, ogni plot twist riesce a sorprendere, divertire e far accapponare la pelle allo stesso tempo.

Sloane è una protagonista dura, sicura di sé stessa e con un cuore grande quanto tutto l’universo. La sua sete di giustizia e vendetta ha radici molto profonde nel suo passato e la sua migliore amica Lark (protagonista del secondo romanzo della trilogia) riesce a leggerla meglio di chiunque altro. Questo finché non è arrivato Rowan, che con la sua simpatia e grande tenacia, è riuscito a conquistarla. Il fatto che siano serial killer non li rende privi di un’anima o della gentilezza e leggerezza che li hanno caratterizzati in moltissime scene, e ne veniamo a conoscenza specialmente quando ci viene detto quali sono le ragioni per cui compiono i loro misfatti.

Blackbird e Butcher sono dei Bonnie e Clyde un bel po’ più violenti. La chimica tra di loro è palpabile fin dalla loro prima interazione. 


L’unico difetto che riesco a trovare sul loro rapporto riguarda proprio la costruzione dello stesso. Non è chiaro se si tratti di un instant love o di uno slow burn. La maggior parte delle loro conversazioni al telefono non è riportata e noi non riusciamo bene a capire le dinamiche e la trasformazione della loro relazione da amicale a romantica. Ci sono salti temporali di un anno che si soffermano di più sulla sfida che c’è tra i due protagonisti e tutto ciò che sappiamo è che Sloane e Rowan si sono parlati ininterrottamente col passare dei mesi, ma non siamo a conoscenza di quali siano stati gli oggetti delle loro conversazioni,

 oppure quale sia stato il vero e proprio punto di svolta che ha portato la loro relazione allo step successivo.


I personaggi secondari sono risultati interessanti fin dal principio. Ammetto che Lachlan, soprattutto, è diventato un mio punto debole e ha ormai un posto fisso nella mia famosa classifica delle fictional crush. Ma di questo ve ne parlerò nella recensione del sequel!

Devo dire che la lista degli infiniti trigger warnings mi ha fatto immaginare molto peggio. Eppure, parlando in modo totalmente soggettivo, credo che siano stati rari i momenti in cui ho trovato quest’opera nauseante. Credo che la mia assenza di disgusto derivi dalla mia scelta di immaginare ogni scena splatter come se fosse in un fumetto. Se avete visto almeno un episodio della serie tv “Deadly Class”, in cui il protagonista Marcus Lopez ha dei flashback sui traumi della sua infanzia, allora sapete quello che intendo! È come se, privando di realtà quelle scene descritte così nitidamente all’interno del libro, sia riuscita a “ingannare il sistema” e a cogliere solo ciò che c’era di comico o drammatico. 

L’unico momento che mi ha fatto un po’ vacillare è stato durante il plot twist finale. Evitando spoiler, durante la scena di Rowan ho dovuto chiudere il libro almeno quattro volte prima di continuare la lettura senza il rischio di stare male!

Per il resto non c’è nulla che non abbia già visto in un normale film splatter e/o gore.


Come potrete immaginare da tutto ciò che ho scritto, lo stile di scrittura mi è piaciuto. È semplice e rende la lettura molto scorrevole. Il libro intrattiene facilmente e gioca molto tra vari generi e sottogeneri diversi dell’horror, un pizzico di thriller e romance.

Ripeto che non è per tutti. Nonostante la comicità ha momenti che potrebbero risultare estremamente disturbanti per chi non è abituato a un certo tipo di scene ma, al contempo, trovo che non sia una di quelle letture da prendere troppo sul serio e che vada affrontata e giudicata con grande leggerezza.


Voto libro - 4.5




Genere: Thriller

Scritto da: Brynne Weaver

13 maggio 2025

Lachlan Kane, killer professionista, vorrebbe ritirarsi dagli "affari" e dimenticare il passato dedicandosi al suo negozio di pelletteria. Impresa tutt'altro che facile... fino a quando Lark Montague, cantante indie nonché migliore amica della ragazza di suo fratello, gli propone un accordo: lui darà la caccia a un assassino e lei gli garantirà la libertà. Perché il piano funzioni, però, dovranno sposarsi.




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Genere: Romance contemporaneo m/m

Scritto da: Briar Prescott

Sono il primo ad ammetterlo: ho dei problemi. Fiducia? Zero. Famiglia? Un disastro. E ho sempre pensato che mantenere la vita semplice fosse la scelta migliore. Niente legami, niente aspettative, niente drammi.

Poi è arrivato Blake McAdams.


Solare, brillante, ostinato al punto da diventare irritante. Eppure, per qualche assurato motivo… vuole essere mio amico. Peggio ancora: pensa che io sia interessante.

Contro ogni logica, l’amicizia con Blake diventa reale.


E lentamente, si trasforma in qualcosa di molto più profondo, molto più complicato — qualcosa che mi spaventa a morte.

Perché Blake non è solo il ragazzo che ha sconvolto la mia routine: ha i suoi fantasmi, e quando il passato bussa alla porta, la mia vita ordinata esplode in mille pezzi.


Amare qualcuno è un rischio. Ma forse, per la prima volta, vale la pena correre il pericolo.





Genere: Romance contemporaneo m/m

Scritto da: Briar Prescott

30 settembre 2025

Quando la farsa diventa desiderio, scappare non è più un’opzione.

Nemmeno per chi ha paura di amare.

Non sono il tipo da relazioni.

Una notte, un po’ di divertimento, e via. Fine della storia.


Almeno finché non mi ritrovo invischiato in una farsa: fingere di avere un fidanzato.

Dovrebbe essere semplice. Un gioco da niente. Entrare, uscire, e tornare alla mia vita senza legami.


Poi arriva Quinn.

Con i suoi occhi troppo attenti.

Con le sue domande che scavano sotto la superficie.

Con quel suo sorriso che dice che non mi crede.


Vuole il vero me.

Ma il vero me è un campo minato.

E più lui si avvicina, più sono certo che finirà per saltare in aria insieme a me.


Eppure, per la prima volta, non sono sicuro di voler scappare.


 

Ciao Lettorə,
Oggi vi parlo di “E poi tu”, secondo volume della serie “Until” della scrittrice Briar Prescott, edito da Triskell che ringrazio per la copia ARC del romanzo.

“Until” è una serie romance MM enemies to lovers dai volumi autoconclusivi. Le storie non sono correlate tra loro quindi i libri si possono leggere indipendentemente gli uni dagli altri.

“E poi Tu” vede come protagonisti Stephen e Quinn; i due si conoscono per conoscenze comuni, appartengono a due mondi diversi e distanti, ma soprattutto non si sopportano a pelle.
Malgrado questo, si ritrovano a fingere di frequentarsi e a passare una settimana a stretto contatto.

A volte basta darsi la possibilità di parlare e trascorrere del tempo insieme per capire che c'è molto più di quello che appare in superficie in una persona ed è proprio quello che succede a entrambi. La convivenza forzata li mette davanti al fatto che sono più di quello che si sono concessi di vedere.

Dei due il mio preferito è Quinn, il suo modo di decidere che Steph è suo nonostante tutto ha rassicurato anche me. Questa scrittrice è stata una sorpresa; il libro e il modo in cui mi ha fatto sentire mi sono piaciuti così tanto che mi sono letta anche i volumi 1 e 3, altrettanto belli.

Bella la storia, triste ma non melensa, belli i dialoghi, sarcastici e intelligenti. Bello il loro intreccio, come finisce.


Voto libro - 4.5






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La serie è composta da: 

1. The knight and the moth

2. The knave and the moon



Genere: Romantasy

Scritto da: Rachel Gillig

15 ottobre 2025

La profetessa e il cavaliere, in una favola gotica avvolta di mistero. Sybil Delling ha trascorso nove anni sognando di non avere sogni. Come le altre Divinatrici che vivono con lei nella Cattedrale, può prevedere cose terribili prima che accadano, e gente da ogni dove sfida le ventose brughiere del regno di Traum per farle visita e conoscere il futuro. Proprio quando le Divinatrici sono vicine alla fine dei loro anni di servizio, un misterioso cavaliere bussa alla loro porta. Maleducato, eretico e diabolicamente affascinante, il cavaliere Rodric non ha rispetto per le visioni di Sybil. Ma quando le altre Divinatrici iniziano a scomparire una dopo l'altra, Sybil non ha altra scelta che chiedere il suo aiuto per trovarle...



Salve salve!
Torna Rachel Gillig in Italia con il primo volume di una nuova dilogia: “The Knight and the Moth”.
Ringrazio Giunti per la bellissima copia cartacea.
Pront3 ad entrare nel regno di Stonewater?

“Tu conosci già questa storia, Bartholomew, anche se l’hai dimenticata. Te la racconterò nel miglior modo possibile, e prometto di essere onesta nel riportare i fatti. Se non lo sarò non farmene una colpa. Narrare una storia è sempre in parte mentire, no?”

Sei/Sybil è una Divinatrice della Cattedrale di Aisling. Da quasi dieci anni annega nell' acqua che sa di fiori putridi della Cattedrale e divina per chiunque paghi abbastanza. Stavolta dovrà divinare per il nuovo giovane re.
La prassi è sempre la stessa: il re le offre il suo sangue, la badessa la spinge sott’acqua, lei annega e sogna.
Sogna una moneta liscia da un lato e ruvida dall’altro, un calamaio, un remo, una campana e una pietra da telaio.
Questi simboli, che lei deve interpretare, sono presagi da parte degli Omen, delle divinità, i cui motti e credi sono legge nei vari borghi del regno.
Il nuovo re purtroppo non ha molta fortuna, poiché tutti i simboli che Sei interpreta sono a suo sfavore, ma questa cosa non sembra abbatterlo più di tanto.

«Spade e armature non sono nulla contro la pietra.»

La vita di una Divinatrice è isolata e monotona. Sono sempre in sei, hanno la badessa e i gargoyle, ma non hanno contatti con nessuno al di fuori della Cattedrale poiché sono considerate anch’esse divine.
Per questo quando il re e i suoi cavalieri visitano la Cattedrale, le Divinatrici decidono di approfittare della compagnia.
I loro dieci anni di servizio sono quasi finiti, manca poco e saranno libere da sogni, annegamenti e gargoyle, eppure non conoscono nulla del regno al di fuori delle mura delle Cattedrale.
Cosa che Rodrick Myndacious, il peggior cavaliere di tutta Traum, non perde occasione di sottolineare.
Sei e Rory si sono scambiati un solo sguardo e qualcosa è scattato tra loro… un’antipatia istantanea.
Sybil reputa Rory un uomo spregevole e indegno di essere chiamato cavaliere, Rory odia tutto ciò che Sei rappresenta. Eppure sembrano non riuscire a stare lontani…
Sei pensa e ripensa alle parole di Rory e decide di chiedere un favore (che si trasforma in un ricatto): accompagnare le Divinatrici nel borgo vicino per una sera di festa.
È molto strano che questa idea arrivi proprio da Sei, solitamente ligissima al dovere, ma le parole di Rory l’hanno infastidita non poco. E poi, farebbe anche di tutto per le sue sorelle.
Nonostante sperasse di non vederlo più, Sybil dovrà chiedere aiuto proprio a Rory quando le sue sorelle iniziano a sparire.
Una dopo l’altra, le Divinatrici scompaiono, la badessa non sembra essere interessata, ma Sybil non può abbandonare le sue sorelle, per questo cerca l’aiuto del re.
Nonostante il disappunto di Rory, che la reputa un burattino della badessa, Sybil stringe un patto con il re: lui la aiuterà a trovare le Divinatrici, ma lei dovrà accompagnarlo in una missione segreta.
Sybil accetta, senza sapere che quello che scoprirà stravolgerà tutto quello in cui ha sempre creduto e tutto ciò che è sempre stata.

«Cercherò le Divinatrici nei borghi.» La mia voce suonava lontana. «Prenderò in mano le redini.»

Sybil è un personaggio bellissimo, ha tante fragilità così come punti di forza. Uno di questi è proprio essere consapevole di ciò che potrebbe indebolirla e lavorare su se stessa per diventare più forte.
È cresciuta manipolata dalla badessa, l’unica figura materna che ricorda, ma nonostante le sue parole Sybil ha fatto di tutto per non dimenticare l’unico pezzo di sé della sua vecchia vita: il suo nome.
Forse una piccola parte di sé sentiva che la Cattedrale non potesse essere tutto, che forse, oltre ad essere una Divinatrice e avere gli occhi coperti da una benda, sarebbe potuta essere altro.
Per dieci anni Sybil non è stata altro che una Divinatrice, il suo valore dettato dal suo annegamento, e un pezzo di sei, e adesso che è rimasta sola e che il suo mondo è caduto a pezzi deve scoprire chi è e chi desidera essere.

“Era impossibile vedere i suoi occhi. Come per lui era impossibile scorgere i miei attraverso la benda. Tuttavia lo sentii, da qualche parte tra lo stomaco e la gola, l'istante in cui mi avvistò sul muro.”

In questo viaggio di scoperta di sé la accompagna Rory.
Rory che non impone mai il suo pensiero, che nonostante l’antipatia che dice di provare dimostra di capire Sybil e di vederla davvero, nonostante la benda che separa i loro occhi, che è uno spettatore incantato dalla crescita della donna e la assiste quando lei ne ha bisogno.

Adesso possiamo chiarire una cosa: questo NON è un enemies to lovers.
C’è antipatia all’inizio, astio, ci sono pregiudizi da entrambe le parti, si punzecchiano e si prendono in giro, ma sicuramente non si odiano, anzi c’è anche curiosità, una scintilla inaspettata, un feeling che fanno finta di ignorare.

«Per favore, Rory. Toglila. Voglio che qualcuno mi veda. Voglio che quella persona sia tu.»

E poi passiamo al mio personaggio preferito: il gargoyle con le ali di pipistrello.
Ho adorato qualsiasi cosa sia uscita dalla bocca di questa creatura: mi ha fatto morire dal ridere e mi ha fatto emozionare.
Il gargoyle dice tutto quello che gli passa per la testa, in modo sincero e schietto, senza filtri… ed è meraviglioso.

La trama del romanzo è molto interessante e davvero bella, è costruita benissimo e ha dimostrato che l’autrice ha una fantasia incredibile.
Inoltre, si riconferma la sua bravura: Rachel Gillig sa costruire delle storie particolari, ricche di elementi originali e scritte in modo meraviglioso.
Iniziare un libro di questa autrice è come essere trasportati in quel mondo, ha una prosa che cattura, è semplice e allo stesso tempo ha una cadenza poetica, magica.
Altro punto a suo favore è che questa storia, almeno per me, non ricorda la sua prima dilogia: ovviamente hanno dei punti in comune, ma l’autrice è stata bravissima a renderle uniche e distinguibili.
Questa dilogia sembra avere un tono meno oscuro, c’è una quest, una nuova famiglia pronta ad accogliere la protagonista, una fantastica spalla comica, ma l’oscurità trova il modo di fuoriuscire. Si percepisce nelle leggende raccontate, nei luoghi bui che visitano, nelle tradizioni messe in atto, negli sguardi che passano inosservati.

Devo dire che molti colpi di scena li avevo capiti, l’autrice ha piantato molti indizi e sono contenta di averli colti in modo corretto. Nonostante questo, sono rimasta comunque scioccata dal finale. Me lo aspettavo? Sì. L’ho superato? Ancora no.
Purtroppo però dobbiamo metterci l’anima in pace perché il secondo volume è previsto per il 2026, ma non c’è ancora una data precisa.
Baci.


Voto libro - 4.5








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