Serie La studentessa e il potatore
Genere: Romance
Autore: Karen Waves
Quando Valentina conosce Won-ho capisce subito tre cose: la prima, che è
la persona più antipatica che abbia incontrato in Corea; la seconda,
che le sue labbra bellissime non possono cambiare questo fatto; e la
terza, che se le chiederà di uscire gli dirà sicuramente di no. Dopotutto,
non hanno niente in comune: solo un pessimo carattere, un umorismo
tagliente, la profonda insofferenza per tutto ciò che non si possa fare
in tuta e la passione che li consuma ogni volta che si incontrano. Ma
Won-ho è tanto abile nel convincere Valentina quanto lo è a potare gli
alberi di Busan e così, tra picnic al chiaro di lampione e caldi
pomeriggi nei frutteti, la loro relazione cresce e l’attrazione si fa
sempre più intensa.
Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile.
La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati?
Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile.
La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati?
Ben trovate a tutte, oggi
vi parlerò di un self che mi ha piacevolmente fatto compagnia in queste
giornate d’estate mentre attendo di far ritorno nella mia amata Sicilia
per le vacanze. È una storia che mi ha incuriosito sin da subito sia
perché è ambientata in Corea del Sud (il
mio grande amore!), sia perché la protagonista è una studentessa
dell’Università di Padova, di cui ho fatto parte anch’io fino a qualche
giorno fa. Il libro in questione è “Le cesoie di Busan”, primo volume di
una trilogia dell’esordiente Karen Waves. Valentina è
una studentessa universitaria con l’amore per la Corea, amore che l’ha
portata a decidere di passare un anno di Erasmus proprio in questo
stupendo Paese. Certo, se si considera il suo fastidio verso la gente in
generale, la sottile minaccia della madre di non azzardarsi a far
ritorno in Italia con un fidanzato coreano e che Yae-rim, la sua
coinquilina coreana, dopo mesi di convivenza non sia ancora riuscita a
persuaderla nell’abbandonare tute e similari finendo con il considerarla
una barbara e incivile, non si spiega come abbia passato indenne questi
primi sei mesi.
«Non è il tuo stile. Non è delicato e snello, è muscoloso e mascolino. Ha gli occhi grandi ma molto allungati. Ha il mento forte. Ha…»
«Ho capito, ho capito, voleva una donna grossa abbastanza per lui.»
«Yae-rim!»
«Non sei responsabile per il tuo scheletro incivile.»
«Grazie, Yae-rim.»
«Prego.»
Ma è durante un odioso lunedì mattina come tanti, uno di quelli dove proprio non vorresti mai esserti alzata dal letto, che qualcosa succede. Perché dopo tutti i sogni infranti, dopo tutte le illusioni professionali e romantiche andate in frantumi, incontra il più detestabile dei coreani: Won-ho. Il primo incontro non è certo dei migliori, l’unica cosa che accomuna entrambi è un tagliente sarcasmo e un carattere altrettanto spinoso che fanno desistere sin da subito Valentina ad accettare qualsiasi avance del bel giovanotto. E non importa che quelle labbra, quel petto ampio e quella braccia forti destabilizzino il suo nobile cuore, perché non potrebbero esserci due esseri più diversi. D’altronde cosa potrebbe mai accumunare un coreano che studia letteratura italiana e sogna di fare il potatore, con un’italiana con lunghi capelli biondo fragola che ha fatto delle tute il suo capo più raffinato? Ma è quando ci si mette di mezzo una forte attrazione, e si, anche l’insistenza indiscussa di Won-ho, che questo essere così agli antipodi passerà in secondo piano.
«Ti avevo detto che ti saresti ricordata di me.»
«Sei sempre così?»
«Solo quando ne vale la pena. A domani sera, American girl.»
Inizieranno così incontri tra pic-nic al chiaro di lampione, cavalcate tra le onde e calde giornate nei frutteti che avvicineranno questi due mondi all'apparenza così lontani, imparando a comprendersi, conoscersi e forse anche qualcosa di più. E anche se per la sempre saggia Yae-rim è sbocciato l’amore, Valentina non può permettersi di accettare il solo pensiero di ciò. Perché lei è quella forte, indipendente, autosufficiente. Valentina che di certo non ha bisogno di un ragazzo, soprattutto coreano, che dovrà lasciare non appena farà ritorno a casa. La sua mente non lo accetta, e di certo non può farlo il suo cuore.
“Valentina sapeva che nei suoi occhi non c’era che languore, la resa completa con cui guardava i suoi, quando le sfiorò il naso col suo, e a voce bassa, in italiano, le disse: «Ne li occhi porta la mia donna Amore».”
E se di mezzo ci si mettono difficili scelte da prendere che rischiano di mettere fine all'idillio, cosa ne sarà di questo forte amore? È davvero sempre stata solo una storia senza importanza o nel frattempo si è trasformata in qualcosa di più? Mi sono divertita nel leggere queste pagine e ad ammirare i paesaggi che ne fanno da sfondo. Ho fatto una vera e propria full immersion tra bento, kimchi, k-drama e k-pop. Ok, io sarò anche di parte perché amo la Corea e tutto ciò che di essa fa parte, ma vi posso assicurare che dopo aver letto questa storia l’amerete anche voi. Lo stile della Waves è leggero e scorrevole, si legge piacevolmente. Tra tutti i personaggi ho in assoluto adorato Yae-rim. Il suo modo di essere così raffinata, una modella degli anni ’50 così perfetta e sempre elegante (lo stereotipo coreano) cercando, senza alcun risultato, di civilizzare la selvaggia Valentina e provocandola, mettendo le carte in tavola su quale sia la realtà, è proprio quello di cui la protagonista ha bisogno e che ti rende immediatamente simpatica questa giovane coreana. E sì, siamo sinceri, non vedrete l’ora di rivedere quel fustacchione di Won-ho, quelle larghe spalle abbinate a cotanta sicurezza che poi si scioglie nella più dolce timidezza. Si, perché ho sempre sostenuto che anche i coreani sono attraenti, e direi che dopo questa storia non sarò la sola a pensarlo! Adesso non ci rimane altro che aspettare il seguito della storia per sapere che fine faranno Valentina e Win-ho. Il loro amore riuscirà a sopravvivere o è condannato sin dall'inizio ad avere una data di scadenza?
“Mio. Il pensiero le attraversò la mente veloce come un alito di vento, una scarica fredda dalla testa alle dita dei piedi. Mio. Era meno di un fatto ma più di un desiderio. Sua. Era il corollario di mio – impossibile possedere qualcuno, averlo, senza che lui ci possieda, uno scambio uguale, pelle per pelle, sangue per sangue. Sua: quella sillaba piccolissima, quasi una catena sulla pelle.”
Alla prossima.
Voto storia - 3 Bello
Voto erotico - 3 Sexy
Genere: Romance
Autore: Karen Waves
Valentina Bisello è una studentessa modello: si è da poco laureata in Business Management con una tesi sulle “Strategie di marketing sciistico in luogo di mare” e ora frequenta un master all’Università di Padova. Sono passati nove mesi e ancora non riesce a dimenticare il suo anno in Corea: sente ogni giorno la sua pazza ex-coinquilina Kim Yae-rim, ma le manca quel certo potatore che ha lasciato a Busan, insieme ai sensi di colpa.
Kwon Won-ho non fa più parte della sua vita, ormai, e deve farsene una ragione. Non era destino e non avrebbero dovuto stare insieme fin dall’inizio. Eppure continua a pensarci, anche se ha cancellato tutte le foto e si ripete che non è niente, che sta bene da sola, che non le serve un uomo per sentirsi completa. Ma il suo stupidississimo e bellissimo potatore è partito per l’Italia e Valentina lo ritrova nel luogo più inaspettato: Bassano del Grappa, la città dove lei ha vissuto con la famiglia prima di trasferirsi. Appena si vedono, la passione esplode e resistere a ciò che lui le fa provare è molto difficile, soprattutto se le ricorda quello che sentiva nella sua camera in Corea, sulla spiaggia di Gwangalli, nell’atmosfera ovattata della biblioteca, quando si scambiavano baci e carezze (ma ben poche promesse).
Ora che Won-ho l’ha ritrovata non la vuole più lasciare, mentre Valentina è divisa tra il desiderio di tenerlo, la paura per il futuro e la disapprovazione della signora madre. Riuscirà la nostra eroina a coronare il suo desiderio d’amore o anche in Italia la sua è una storia dal finale già scritto?
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