La città degli incontri proibiti


Autore: Carolina De Robertis

Genere: Narrativa

6 Ottobre


Buenos Aires, 1913. Leda ha diciassette anni quando scende dal piroscafo dopo il suo lungo viaggio. La folla del porto la spinge da una parte all’altra del molo mentre lei, accanto al suo baule, attende che qualcuno venga a prenderla. Il baule custodisce qualche ricordo e un prezioso violino, l’ultimo dono di suo padre prima di farla partire dall’Italia. A Buenos Aires la aspetta Dante, l’uomo che ha sposato per procura. Leda attende fiduciosa, perché non sa che Dante non verrà mai all’appuntamento. È morto pochi giorni prima, e l’unica cosa che ha lasciato alla sua sposa è un armadio pieno di abiti da uomo. Leda ora è sola in una città sconosciuta, brulicante di persone, luci e musica. Una musica che entra dalle finestre aperte nella calura estiva, una musica che afferra il cuore e riscalda l’anima. Una musica proibita, che le donne non possono ascoltare. Leda deve sopravvivere e capisce che c’è una sola cosa da fare. Tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e trovare una nuova vita grazie al suo violino. Inizia così un viaggio tra le fumose sale da ballo della Buenos Aires di inizio secolo e i vicoli più oscuri di una città ruvida e sensuale, che non dorme mai. Perché Leda suona divinamente e soltanto seguire la musica che vibra dentro di lei potrà salvarla. Dopo il grandissimo successo di La bambina nata due volte, Carolina De Robertis ci regala un nuovo romanzo che ha conquistato lettori e critica di tutto il mondo e che l’ha consacrata come una delle più importanti voci della narrativa mondiale. La città degli incontri proibiti è la storia di una donna che non si arrende e che combatte per la felicità. Una storia pulsante di vita con un cuore fatto di musica che rapisce l’anima.


Salve a tutte ragazze,
ho appena finito la lettura di un libro meraviglioso e voglio subito parlarvene a caldo, mentre ancora le sensazioni che mi ha provocato sono vive e forti. Si tratta de " La città degli incontri proibiti" di Carolina De Robertis, edito dalla Garzanti.
Siamo nel 1913. Ci troviamo in Italia, in un piccolo paesino della Campania e conosciamo Leda, una giovane diciassettenne che sposa per procura il cugino Dante che si trova in Argentina. Subito dopo la cerimonia Leda prende il piroscafo che la porterà dal marito. Porta con sé un solo baule con qualche vestito e pochi effetti personali e uno splendido violino che andrà in dono a Dante come regalo di nozze. Il suo arrivo a Buenos Aires però la mette davanti alla prima difficoltà che
segnerà il suo percorso in quel nuovo paese. Infatti a prenderla al porto non arriva Dante, ma Arturo, un amico, che le spiegherà che durante uno sciopero dei lavoratori Dante è stato ucciso a sangue freddo da un poliziotto. Leda viene accolta nella grande casa comune dove il marito aveva preso una stanza per loro due e si inserisce nella comunità aiutando le donne nel cucito, guadagnando qualche soldo. Presto capisce che il guadagno non le basterà per tenere la stanza e comincia a preoccuparsi del suo futuro. Non vuole tornare in Italia, quella realtà le è sempre stata troppo stretta. Così in preda ai pensieri apre l'armadio del marito e indossa i suoi vestiti da uomo, imbraccia quel violino che ha portato con sé e cambia identità. Da quel momento in poi, Leda non esiste più, diventa Dante con tanto di capelli corti e coltello legato al polpaccio. Vagando per le vie della città comincia a prendere confidenza con l'atteggiamento maschile, entra nei bar, beve, fuma, sputa a terra come un uomo e quella strana sensazione di libertà che prova dentro di sé diventa la sua unica ragione di vita. La libertà e la musica, che sente suonare nei locali malfamati, il Tango, che gli avventori ballano insieme alle prostitute avvinghiando i corpi in maniera provocante e lasciva. Leda-Dante comincia la sua carriera da suonatore di violino, da tanghero, con un gruppetto che suona in uno di quei locali, fino a che un uomo di nome Santiago non la convince a seguirlo per suonare con lui e la sua orchestra di tangheri. Il gruppo di suonatori comincia ad avere un grosso successo e nessuno dei suoi compagni si accorge che lei è una donna. Suona, beve e va a donne con loro per non insospettirli e lì, in una cameretta puzzolente e sporca, Leda-Dante diventa solo Dante, quando si accorge di sentire attrazione per quella prostituta nuda in attesa del suo tocco. E Dante la tocca, la venera, la ama, rimanendo sempre vestito per non svelare la sua vera anatomia. Da quella prima volta continua a farlo altre volte ancora, fino a pensare di essere sbagliata, fino a non capire più cosa veramente è.

"Sei una bestia". "Un'aberrazione". "Un errore di natura". "Una donna posseduta dai demoni". Ma poi un'altra voce si levò dentro di lei, impertinente, inattesa: "Magari è vero, ma in tal caso, lasciamo che i demoni abbiano la loro canzone!".

Decide di accettarsi per quello che è e nel frattempo la fama dell'orchestra di Santiago cresce e i giovani tangheri che ne fanno parte girano l'America del Sud, invitati a suonare in luoghi sempre più prestigiosi fino a che non approdano in un sontuoso cabaret, il Leteo, gestito da una vedova, Carmen Ruiz. Passa poco e la vedova di invaghisce di Dante, tanto che i due cominciano una storia fatta di incontri segreti nell'ufficio di lei. Nel frattempo il Tango è cresciuto ed è cambiato, non è solo musica ma anche canzone e tutti i locali più alla moda affiancano un cantante ai loro suonatori. Il Tango però è una musica fatta da soli uomini, solo un uomo può cantarla, quindi quando la Vedova ingaggia una giovane donna coraggiosa di nome Rosa Vidal, scoppia lo scandalo. Ma Rosa è fenomenale e presto diventa famosa e con lei tutta l'orchestra, anche se i tangheri che la compongono non la accettano. Solo Santiago non sembra infastidito né oltraggiato dal fatto che una donna canti con loro. Dante invece ha paura di venire scoperta, soprattutto quando sente di ammirare Rosa e di volerla conoscere meglio. Pian piano sentirà crescere in lui/lei un sentimento nuovo, straziante, che porterà all'epilogo di tutta la sua vita. Non aggiungo altro alla trama per non svelarvi troppo, ma vi dico che lo faccio con grande rammarico perché vorrei continuare a scrivere e raccontarvi la storia di Dante attraverso le sensazioni che mi ha dato. E' un racconto bellissimo che non parla solo della vita di questa giovane donna. Racconta della condizione degli immigrati in America del Sud, dei sogni alimentati durante un lungo viaggio per poi venire infranti all'arrivo della nave in porto. Parla della condizione di svantaggio della donna e di come le uniche risorse disponibili per una ragazza sventurata, rimasta vedova o orfana, fossero riconducibili solo al suo corpo e a come poteva svenderlo nei bordelli e nei locali. Ci svela i retroscena di un mondo pieno di promesse fasulle e di come fosse facile morire per aver detto una parola di troppo. Tutto il romanzo è permeato dalle note sensuali del Tango che scandisce la vita di ognuno dei protagonisti e di Leda in particolare, che grazie ad esso e al coraggio trova un modo per sopravvivere e per amare. Non posso negare che in alcuni tratti la lettura diventa lenta, ma mai pesante né scontata e questo la rende gradevole. Lo stile è fine e ricercato. I personaggi ben delineati e corposi. Leda è seguita passo passo nella sua metamorfosi in Dante, tanto che ad un certo punto non si fa più caso al fatto che la scrittrice parli di lei al femminile nonostante il nome e la persona che è diventata la protagonista. Non ci sono differenze tra Leda e Dante, diventa un unico nuovo personaggio, con un suo carattere e un suo modo di agire del tutto naturale. Se cercate qualcosa che non sia solo sesso e miliardari per una volta, vi consiglio la lettura di questo bellissimo romanzo. A presto.



Voto libro - 4 1/2 Più che bellissimo


Voto erotico - 2 Poco Casto




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