Love Generation


Autore: Noelle Olsen

Genere: Romance

Anno 2006. Arianna Lombardi, diciottenne studentessa dell’ultimo anno di liceo, vive una vita quasi perfetta: famiglia benestante, feste in yacht, amici a volontà. Arianna, però, custodisce un segreto. O meglio: custodisce una persona dentro di se’ di cui è segretamente innamorata. Lui, Tommy Ferrari, il classico belloccio popolare e altezzoso. S’incontrano spesso, tra feste e ore scolastiche, come se una forza misteriosa voglia sempre intervenire sui loro destini. Tutto sembra andare a gonfie vele nella vita di Arianna, quando una notizia sconvolgente si abbatte su di lei come un fulmine a ciel sereno, in quella calda giornata di Agosto, cambiando per sempre la sua vita. Un evento capace di inaugurare una catastrofe silenziosa, sistematica. Tutto quel castello di sogni, speranze, illusioni giovanili, rimpiazzato giorno dopo giorno da una realtà tortuosa, fatta di preoccupazioni e responsabilità.
Una notizia che cela dietro di se’ una verità molto più agghiacciante. Arianna si troverà ad affrontare, come tanti altri suoi coetanei, il lungo percorso in cui vede il suo mondo innocente, la sua ‘‘generazione d’amore’’ trasformarsi in un mondo crudo e colpevole.
Il cammino dall’adolescenza all’età adulta.

Salve a tutte!
La recensione del libro di cui vi parlo oggi purtroppo non è positiva, ve lo dico subito.... Sto parlando di "Love Generation" di Noelle Olsen, e devo dire che mi dispiace un po' perché leggo sempre con entusiasmo e curiosità i lavori di autori nuovi a me sconosciuti, in questo caso però sono rimasta molto delusa. La trama è quanto mai banale: due ragazzi benestanti, viziati, spocchiosa e senza spessore lei, il classico bello e ragazzaccio di buona famiglia lui che non si sa come, visto che nel libro interagiscono relativamente per almeno un centinaio di pagine, si innamorano. E fin qui, ok. Il problema è che Arianna e Tommy, oltre a non avere granché in comune a parte Carpi, la città di ambientazione e la famiglia facoltosa, non hanno vicende che li accomunano, e se vogliamo neanche le amicizie, fatto salvo il caso di Alex, amico di vecchia data di Arianna.
In generale tutti i protagonisti e i comprimari, a mio avviso anche troppi, sono poco caratterizzati, così come tante e poco approfondite sono le vicissitudini e il trascorso di ognuno. Il libro appare quindi pieno di spunti narrativi lasciati un po' di qua e di là senza essere mai realmente definiti. Ho letto di libri che avevano tanta carne al fuoco ma erano così articolati e sviluppati che mantenevano viva l'attenzione, al punto da desiderare un ulteriore libro qualora fossero autoconclusivi. Qui, purtroppo, non avverto affatto questa necessità. 
Il perché è presto detto: il rapporto tra Arianna e le sue inseparabili amiche Morgana, Luana e Irene mi appare subito labile nonostante giurino di essere amiche per sempre infatti, inevitabilmente, dopo il diploma le loro strade si divideranno; le vicende delle quali il libro narra sono sostanzialmente feste a destra e a sinistra dove la loro preoccupazione è l'abito piuttosto che trucco e parrucco e posso capirlo, del resto hanno diciotto anni, però che diamine! Allo stesso modo l'interazione tra Arianna e la sorella minore Petra è deludente. La prima è saccente e indisponente nei confronti della sorella, la seconda avrebbe un minimo di interesse a costruire un rapporto ma le continue domande che pone ad Arianna fanno sì che lei la scansi parecchio. Capisce di voler bene alla sorella verso l'ultima parte del libro, quando Petra ha un incidente in scooter insieme a Vittorio, il suo ragazzo, che muore mentre lei va in coma. Non ho ben capito sinceramente neanche la pseudo amicizia tra Arianna e Alex, non è spiegato bene come si conoscano, che cosa abbiano in comune e così via.
Il rapporto poi tra Arianna e Tommy, oltre a un tira e molla allucinante, è infarcito di qualche bacio, un paio di scene di sesso, qualche racconto di Tommy sul perché sia un dongiovanni e un ragazzaccio (motivi che boh, mi sembrano un tantino inverosimili, visto che ha soli diciotto anni, fare quello che ha fatto in rapporto al vissuto mi ha lasciata perplessa) e null'altro di così esaltante. Le alterne vicende hanno poi un salto temporale di dieci anni nelle ultime decine di pagine del libro, dove ritroviamo Arianna a Boston, sposata con un tizio che a parer mio doveva essere di una noia mortale, ma col quale lei sembra essere felice, città in cui spunta random Tommy, al quale sembra non essere mai passata la cotta per lei, tant'è che i due si scambiano un bacio verosimilmente d'addio, e poi lui non si sa dove va a finire. Lei torna a Carpi, città nella quale ha dei conti in sospeso che non vi cito e poi il libro finisce con quello che l'autrice secondo me voleva fosse un finale aperto a libera interpretazione, ma a me sembrava onestamente mancassero pagine della narrazione. 
Il suddetto libro, come si evince dal titolo, avrebbe a che fare con la menzionata canzone di Bob Sinclair, suonata in un paio di feste alle quali i protagonisti partecipano, tuttavia anche in questo caso, mea culpa, non vedo il nesso. Credetemi, sono davvero dispiaciuta di dover scrivere queste righe, avrei voluto sinceramente dare un plauso al libro, ma non mi è piaciuto lo stile narrativo, la storia e i dialoghi. Mi auguro di cuore che l'autrice, dopo questa esperienza, definisca maggiormente il carattere e la storia dei personaggi del suo prossimo libro, approfondendo le storie che intende raccontare. Io sono aperta a leggere altro di suo, non mi fermo certo a "Love Generation", del quale ho dato semplicemente la mia opinione che non è assolutamente il verbo, d'altronde de gustibus... Credo infine che forse il mio non averlo apprezzato sia dovuto forse alla differenza tra la mia età anagrafica e l'età adolescenziale dei protagonisti... Spero la Olsen non me ne voglia per questa recensione, anzi spero che le eventuali critiche possano essere viste come spunto per proseguire questo cammino mettendosi sempre positivamente in discussione. Attendo un suo prossimo libro per ricredermi. Alla prossima, Noelle!

Monica


Voto storia - 1 Non mi è piaciuta 






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