La libreria dove tutto è possibile
Genere: Narrativa contemporanea
Autore: Stephanie Butland
8 febbraio
Nel cuore di York c'è una piccola libreria. È il rifugio preferito della giovane Loveday Cardew. L'unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come loro si prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che riesce a comunicare le sue emozioni. Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi ricolmi dei libri con cui è cresciuta. E inizia a pensare che qualcuno stia cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che forse la conosce bene e conosce anche la sua infanzia, piena di ricordi difficili. Loveday sa che non può più nascondersi e far finta di niente. Deve affrontare quel passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere tutto il coraggio di cui ha bisogno, c'è il dolcissimo Nathan, poeta in erba, l'unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore.
Salve lettori!
A volte mi faccio paura, sapete? Tre libri in tre giorni... che bello non avere niente da fare, o meglio, ignorare ciò che si ha da fare e leggere lasciando che doveri e scadenze siano qualcosa a cui pensare dopo.
Stavolta a rapirmi completamente è stato "La libreria dove tutto è possibile" di Stephanie Butland, edito Garzanti.
Vedete, ho un rapporto particolare con i libri pubblicati dalla Garzanti. Non li leggo spesso, finché non mi ritrovo davanti agli occhi una copertina dai colori chiari, una ragazza con un libro in mano e un titolo che mi ricorda tutto ciò che amo (i libri) e ciò che mi piacerebbe tanto fare della mia vita (perdermi in una libreria ricca di volumi antichi).
E sembra banale, quasi sdolcinato, ma questi libri arrivano sempre nel momento in cui ne ho più bisogno. Una rassicurazione, che seppur la vita sembra una catastrofe i loro non mi abbandoneranno mai; una spinta, che seppur il mondo sembra stia andando a rotoli, c'è sempre qualcosa di positivo su cui puntare per poter andare avanti.
Ma torniamo al libro, che sono sicura vi interessa di più delle mie elucubrazioni.
Siamo a York, nel 2016, e Loveday, come ogni mattina da ormai dieci anni, si sta dirigendo al Giro di Parole, la libreria in cui lavora. Sul suo cammino trova un libro di poesie, un po' sgualcito, e lo porta con sé per poi mettere un annuncio, in attesa che il proprietario venga a reclamarlo. Alcuni giorni dopo alla libreria arriva Nathan, un mago e un poeta, proprietario del libro abbandonato, che da quel momento diventa frequentatore assiduo della libreria, merito della scostante libraia al suo interno.
A volte mi faccio paura, sapete? Tre libri in tre giorni... che bello non avere niente da fare, o meglio, ignorare ciò che si ha da fare e leggere lasciando che doveri e scadenze siano qualcosa a cui pensare dopo.
Stavolta a rapirmi completamente è stato "La libreria dove tutto è possibile" di Stephanie Butland, edito Garzanti.
Vedete, ho un rapporto particolare con i libri pubblicati dalla Garzanti. Non li leggo spesso, finché non mi ritrovo davanti agli occhi una copertina dai colori chiari, una ragazza con un libro in mano e un titolo che mi ricorda tutto ciò che amo (i libri) e ciò che mi piacerebbe tanto fare della mia vita (perdermi in una libreria ricca di volumi antichi).
E sembra banale, quasi sdolcinato, ma questi libri arrivano sempre nel momento in cui ne ho più bisogno. Una rassicurazione, che seppur la vita sembra una catastrofe i loro non mi abbandoneranno mai; una spinta, che seppur il mondo sembra stia andando a rotoli, c'è sempre qualcosa di positivo su cui puntare per poter andare avanti.
Ma torniamo al libro, che sono sicura vi interessa di più delle mie elucubrazioni.
Siamo a York, nel 2016, e Loveday, come ogni mattina da ormai dieci anni, si sta dirigendo al Giro di Parole, la libreria in cui lavora. Sul suo cammino trova un libro di poesie, un po' sgualcito, e lo porta con sé per poi mettere un annuncio, in attesa che il proprietario venga a reclamarlo. Alcuni giorni dopo alla libreria arriva Nathan, un mago e un poeta, proprietario del libro abbandonato, che da quel momento diventa frequentatore assiduo della libreria, merito della scostante libraia al suo interno.
I gradini della libreria sono sempre
occupati da scatole piene di libri consumati e ormai inutilizzati, e tra
questi compaiono poco alla volta libri che appartengono all'infanzia di
Loveday, ad una vita che la ragazza ha cercato di mettere da parte per
il suo stesso bene.
La comparsa di questi libri
scombussola la vita di Loveday, mandandola in paranoia. La sua famiglia
non è qualcosa che le piace ricordare ed è anche ciò che le impedisce di
creare una relazione stabile con qualcuno, di essere felice.
Finché
Nathan, con le sue monete di cioccolato e le serate di poesia, non le
fa desiderare qualcosa di diverso, qualcosa di spaventoso.
Ma potrà mai fidarsi di un uomo dopo tutto quello che ha vissuto?
Il
libro non è strutturato nei tradizionali capitoli, ma in Poesia, Storia
e Noir. Poesia è il presente, il 2016, la vita di Loveday nella
libreria, il rapporto quasi padre-figlia con Archie, il proprietario
della libreria, la sua apertura alle relazioni.
Storia è il 2013, la prima "relazione" e la sua catastrofica fine che segnerà il climax degli eventi nel presente.
Noir
è il 1999, la sua infanzia, il suo passato, quella vita perfetta con
due genitori amorevoli improvvisamente trasformatasi in un incubo.
Il
tutto, ovviamente, accompagnato dai libri: grandi classici, poesia,
narrativa del '900. I libri che Loveday si ritrova tra le mani in
libreria o quelli che l'hanno accompagnata nel suo viaggio, quelli che
hanno segnato in modo indelebile la sua vita e ora anche la sua pelle.
Ho adorato Loveday, mi sono rispecchiata talmente tante volte in lei! Cinica, asociale, odia le persone.
Ogni
volta che era costretta a stare in mezzo alle persone e si trovava in
difficoltà su come socializzare, si faceva mille problemi su quello che
avrebbe dovuto chiedere per prevenire domande su di lei, oppure le volte
in cui desiderava essere sul suo letto con un buon libro... la capivo
perfettamente!
Ovviamente l'ansia della conversazione era dovuta ai segreti che nascondeva
Loveday
è una ragazza che ha subito un trauma enorme e che è sopravvissuta come
ha potuto, difendendosi con le unghie, anche rischiando di allontanare
tutti quelli che la amano, cieca al loro affetto e interesse.
Ma
il percorso che affronta durante lo sviluppo della storia, serve anche
ad accettare l'aiuto e l'amore di quelle persone che ha sempre
allontanato.
La narrazione è tutta dal punto di vista
di Loveday, è un lungo flusso di coscienza che si dipana tra passato e
presente. Ma non spaventatevi, non è affatto pesante come lettura. Come
ho detto, Loveday è un personaggio facile da capire e amare, inoltre è
diretta, spesso si rivolge direttamente al lettore, è divertente
soprattutto nelle sue considerazioni sulle persone.
Il
modo in cui racconta la sua storia è uno dei motivi per cui il lettore
la assorbe così bene, prova quelle emozioni così forti.
"Detesto
parlare. Ecco perché amo la poesia, almeno credo. Un minimo di parole.
Non puoi discutere con una poesia, è sgarbato interromperla."
Ma Loveday non è l'unico personaggio fantastico. C'è Archie, un omone panciuto che ha vissuto mille avventure e che ha sempre le braccia aperte per Loveday, è probabilmente l'unico che è riuscito a farsi spazio e a rimanere nella sua vita così a lungo.
Poi c'è Nathan, un mago di professione che si è fatto largo a colpi di battutine e comprensione, insistenza e gentilezza nel cuore di Loveday, che attraverso le sue poesie non solo l'ha aiutata a rimettersi in gioco ma anche ad affrontare la sua vita.
"La libreria dove tutto è possibile" è un libro che deve essere letto in un determinato stato d'animo. Sono certa che se non l'avessi letto in questo sabato sera piovoso, un po' angosciata e alla ricerca di quella punta di tristezza perfetta per sfogarmi, sarebbe stato un libro bello, sì, ma nulla di così emozionante.
In questo modo, invece, è stato un libro che mi fatto restare sveglia fino all'1 di notte, mi ha fatto piangere ed emozionare.
Mi ha riconfermato la grande forza che i libri racchiudono, la salvezza che poche parole possono assicurare, mi ha rammentato che "Una libreria non è magica ma può rubare il tuo cuore... Una libreria non è magica ma a poco a poco può guarire il tuo cuore."
Baci
Voto libro - 4 Bellissimo
Voto erotico - 2 Poco Casto
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