Roseblood
Genere: Fantasy
Autore: A.G. Howard
22 febbraio
La sua splendida voce è la sua più grande maledizione
Rune Germaine ha una splendida voce, paragonabile a quella di un angelo, ma è afflitta da una terribile maledizione: ogni volta che si esibisce, infatti, si sente malata e stanca, come se la bellezza del suo canto le rubasse ogni volta un po’ di vita. Sua madre, nel tentativo di aiutarla, decide di iscriverla a un conservatorio poco fuori Parigi, convinta che l’arte potrà curare la strana spossatezza di Rune. Poco dopo il suo arrivo nel collegio di Roseblood, la ragazza comincia a rendersi conto che c’è qualcosa di soprannaturale nell’aria. Il misterioso ragazzo che vede spesso in cortile, infatti, non frequenta nessuna delle classi a scuola, e scompare rapidamente come è apparso, non appena Rune distoglie lo sguardo. Non ci vuole molto perché tra i due nasca un’amicizia segreta. Thorne, è questo il nome del ragazzo, indossa abiti che sembrano provenire da un altro secolo e in sua presenza Rune comincia a sentirsi meglio, quasi cominciasse davvero a guarire. Ma tra i corridoi di Roseblood c’è una terribile minaccia in agguato, e l’amore tra Rune e Thorne, che comincia a sbocciare, verrà messo a dura prova. Dalla scelta di Thorne, infatti, potrebbe dipendere la salvezza di Rune o la sua completa distruzione.
Salve, lettrici del Confine. Se avete letto le mie recensioni, sapete già che mi piace leggere un po' di tutto, motivo per cui oggi vi parlerò di un fantasy/young adult edito Newton Compton, appena uscito.
SI tratta di "Roseblood " di A. G. Howard, famosa in Italia per la serie "Splintered", un retelling di "Alice ne Paese delle Meraviglie".
Questa volta la Howard ci delizia con un romanzo ispirato al "Fantasma Dell'Opera " di Leroux. Non è un vero e proprio retelling, io lo considero, più che altro, una sorta di continuo di quell'opera.
Andiamo a capire perché.
Rune Germaine è una giovane ragazza con un talento inestimabile che riguarda la sua voce. Il suo canto è angelico e incanta chiunque la ascolti, ma, quando si esibisce, Rune soffre tantissimo e, cosa che la turba ancora di più, è convinta che a causa del suo canto le persone accanto a lei si ammalino e muoiano, proprio come è accaduto a suo padre, che ha coltivato il suo talento accompagnadola nelle arie d'opera con un antichissimo violino.
La madre, preoccupata, la iscrive in una scuola d'arte vicino Parigi, Roseblood, dove insegna la zia, sorella del defunto padre.
Rune è spaventata dall'imponenza dell'edificio che ospita la scuola e, presto, sente che qualcosa, che va oltre il mondo conosciuto, influisca negativamente su quel luogo.
Convinta che sia solo un'impressione suggerita dalla storia del luogo, che lo lega intrinsecamente alla terrificante storia del Fantasma dell'Opera di Leroux, la ragazza comincia ad inserirsi nel contesto scolastico e a fare amicizia.
Purtroppo, ben presto scopre che i suoi presentimenti erano reali e si accorge che la sensazione di essere spiata non è solo una mera sensazione. Dietro gli specchi che ornano le stanze di Roseblood si nasconde un giovane uomo di nome Thorn, che segue la ragazza in ogni sua mossa. Quando Rune lo scopre, capisce subito che qualcosa li lega e riconosce nel ragazzo il maestro che nei suoi sogni suona il violino per lei e la aiuta a venire fuori dagli incubi. Thorn non ha più motivo di nascondere se stesso alla ragazza e comincia ad aiutarla anche a fare in modo che le sue esibizioni non la facciano sentire male in seguito. Il ragazzo, però, malgrado il forte legame che sente per Rune, deve rimanere fedele ad un giuramento fatto ai tempi in cui ancora piccolissimo fu salvato da un uomo potente dal viso deforme, Erik, il famoso fantasma. Questo giuramento, però, mette in pericolo la vita di Rune e lui è combattuto.
Seguirà il suo cuore e il disegno del destino, che lo vede legato col cuore e con l'anima alla sua Flamme Jumelle, Rune, oppure rimarrà fedele al fantasma, che gli ha fatto da padre e a cui ha giurato fedeltà incondizionata, anche quando questo significa rendersi complice di un crimine orribile?
Si tratta di un romanzo con una trama talmente fitta e intricata che cercare di farne un riassunto esaustivo è un arduo compito. Ma è meglio così, in questo modo potrete godere appieno di ogni colpo di scena, di ogni segreto svelato, di ogni mistero risolto, perché sappiate che il romanzo ne contiene un bel po'.
Nonostante la complessità dell'insieme, la lettura risulta scorrevole e di facile comprensione. I particolari degli avvenimenti rendono facile il collegamento tra i diversi eventi e tra i vari piani storici del romanzo.
Infatti il racconto si sposta agile tra il presente e il passato, sia della vita di Rune che di quella di Thorn e di Erik.
La narrazione prevede due punti di vista. Uno è quello di Rune, in prima persona, l'altro è quello di Thorn, ma raccontato in terza persona e quindi da un narratore esterno.
Questa scelta mi è piaciuta molto, perché ha dato ai capitoli di Thorn quell'aria di racconto tradizionale che ben si adattava.
Lo stile poetico e ricercato, ricco di descrizioni e parco di immagini da sogno, sono il marchio di fabbrica dell'autrice, che ci ha già fatto assaggiare la classe della sua penna nella serie Splintered.
La magia visionaria di questa donna mi piace moltissimo. Sapevo che dopo le follie di Splintered non mi avrebbe deluso, e infatti ha centrato di nuovo il bersaglio.
La cosa che mi manda al manicomio è che la Howard sembra credere in ciò che scrive e, per quanto impossibile e folle, finisco per crederci anche io. Infatti alla fine del romanzo troverete le "Note dell'autrice" che vi spiegheranno passo passo come è arrivata a concepire la sua ennesima follia quasi onirica e le prove che porta a carico sono talmente aderenti alla storia che sembra quasi che "Il fantasma dell Opera" di Leroux, non sia solo un romanzo gotico, ma una storia vera romanzata. Quelle note mi hanno messo i brividi più del racconto stesso.
Se vi ho messo curiosità su questo punto, vi consiglio di leggerle alla fine e non prima, perché contengono spoiler giganti!
Buona lettura da brivido.
Alla prossima
voto libro - 4 Bellissimo
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