Tra mille baci d'addio


Genere: Romance 

Autore: Vanessa Sobrero

Milano, una notte come tante altre, la solita discoteca e una folla di infinite persone.
Quando Veronica esce con le sue amiche, ancora non sa che quella serata segnerà l'inizio della storia che sconvolgerà la sua vita. Non sa che quel cambiamento ha un nome: G.
Una sola lettera che diventa una maledizione, un ragazzo dalle mani calde e il cuore di ghiaccio che le fa spazio tra le sue lenzuola ma non nella sua vita.
Veronica lo cerca disperatamente, anche quando sembra irraggiungibile, anche quando fa più male che bene. Non ne può fare a meno, perché in lui vede l'amore che ha sempre desiderato. 
Riuscirà G a darle quello di cui ha bisogno, oppure lei dovrà trovare il vero amore dentro se stessa?



Care readers, avete mai provato un amore che vi fa vivere sulle montagne russe? 
Quello che in un attimo vi fa volare come Icaro troppo vicino al sole e altrettanto velocemente vi fa precipitare in un buco nero? 
“Tra mille baci d'addio” di Vanessa Sobrero ci racconta proprio di questo. Ho adorato questo libro a tal punto da consumarne le pagine in pochissime ore. E altrettanto si è consumata Veronica nel suo amore tormentato per Gabriele, incontrato in una sera qualunque in discoteca a Milano. 
Mi sono immedesimata, perché Veronica è un po' ognuna di noi in fondo, in questo racconto puro e semplice, senza inutili abbellimenti stilistici, che ti colpisce diretto nel petto per quella sensazione di tormento, di struggimento verso il ragazzo che hai eletto a grande amore, ma che forse non è destinato ad essere completamente tuo. 
Gabriele è certamente affascinante, ha da subito un feeling con Veronica, che conosce in un momento in cui lei sente la necessità viscerale di amare ed essere amata, momento in cui l'attrazione fisica diventa come la luce per la falena. Gabriele sa essere ironico, passionale, divertente, soprattutto nei loro scambi di messaggi, ma è altrettanto incoerente e distante. 
Veronica passa intere giornate e notti ad attendere un suo messaggio, a sperare di essere invitata ad uscire, a sperare di rivedere presto quel sorriso impertinente e quegli occhi nei quali riusciva a risanare le sue fragilità. Tutto questo la rende profondamente instabile, altera la vita fatta di amiche, università, spensieratezza, che fino a quel momento ha vissuto. 
Solo quando Gabriele, il suo “G”, le scrive si sente di vivere. E quando nei loro incostanti incontri si perde nel suo abbraccio, nei suoi baci, in quell'intimità sensuale e struggente, ritrova la Veronica bella e piena di vita. 
Lei cerca in tutti i modi di non allontanarlo, di non fargli sentire che questo strano rapporto non la appaga, ha paura di perderlo. E questo per alcuni periodi avviene, facendola soffrire a tal punto da credere di essere destinata a rimanere sola. 
La compagnia delle sue amiche del cuore le dà un po' di sollievo, cerca di fare la vita che faceva prima, esce persino con un ragazzo cercando di dimenticare G, ma si sa... chiodo schiaccia chiodo non funziona mai. 
Quando inizia a riprendersi, Gabriele si rifà vivo e la storia ricomincia,
alimentando di nuovo le flebili speranze di Veronica, finché un giorno lui le comunica che si trasferirà a Londra e, prima della partenza, vivono una notte fatta di sospiri, di carezze, di mille baci che hanno il sapore dell'addio. Veronica cerca di reagire a quella mancanza che le dilania l'anima, prova a ricostruire una parvenza di normalità, ma quando meno se l'aspetta Gabriele si rifà vivo e le chiede di raggiungerlo a Londra per qualche giorno. 
Lui lavora lì facendo il barman e vivendo con lui quei pochi giorni, Veronica assapora di nuovo quella passione bruciante, il desiderio di amarlo appieno, ma Gabriele continua a mantenere una certa distanza emotiva. Dopo qualche tempo, nel quale Veronica finalmente decide di mettere un punto a quella insana relazione, lui le manda un messaggio nel quale le dice che presto sarà in Italia e che vorrebbe vederla. Veronica è molto titubante, ma alla fine accetta. In quell'incontro finalmente si chiariscono. 
L'epilogo? Io l'ho amato. 
Perché Veronica, dopo aver messo a nudo il suo cuore e aver ascoltato dalla voce di Gabriele che le diceva che anche lui a suo modo l'aveva amata, ma la paura di soffrire è stata più forte di ciò che avrebbe potuto essere, finalmente capisce cosa vuole davvero per sé. 
Gabriele le chiede se vuole trasferirsi a Londra e nel momento in cui deve prendere la sua decisione, il destino decide per lei. 
Ho sempre sostenuto che a dispetto delle strade che prendiamo, abbiamo un destino che ci attende. Possiamo percorrere un sentiero piuttosto che un altro, ma se la meta alla quale arrivare è fissata da ordini superiori, ci arriveremo comunque. 
E non perché non abbiamo possibilità di scelta, perché la vita il più delle volte ci dà ciò che è meglio per noi. 
Non so se l'autrice abbia previsto un prosieguo della storia, ammetto che mi piacerebbe leggere ancora di Veronica, ma tutto sommato se fosse un finale definitivo andrebbe bene così com'è. Mi permette di immaginare Veronica in mille situazioni diverse, con Gabriele e senza di lui, ma in ogni caso felice, perché se lo merita. Perché tutte noi, che come Veronica abbiamo vissuto un simile amore, lo meritiamo. 
Grazie a Vanessa per averci regalato un po' di “V” e dei suoi vent'anni, di quell'amore che sembra essere l'ossigeno nei polmoni e la dimensione al di fuori della quale ci sentiamo estranei, che ci fa sognare e piangere a dirotto, che ci permette di misurarci con la parte più profonda di noi. E che getta le basi per le donne che diventeremo.


Voto storia - 4 Bellissima 







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