Serie Captive Prince


Genere: Fantasy

Autore: C. S. Pacat

Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.
Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.

Per il giovane condottiero, a quel punto, vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…




Salve, cari lettori.
Oggi vi propongo un romanzo a tema LGBT, ovvero “Il principe prigioniero”, primo romanzo della trilogia “Captive Prince” di C.S. Pacat, una lettura molto discussa all’estero sia positivamente che negativamente e di cui ho voluto assolutamente farmi una mia opinione.
Il romanzo si sviluppa seguendo il punto di vista di Damianos, il principe ereditario di Akielos, che viene tradito dal suo stesso fratellastro Castor il quale, dopo la morte prematura del padre, lo rapisce per poter avere via libera al trono. Damen viene dichiarato morto al popolo ma con un sotterfugio verrà ceduto dal fratello come schiavo del piacere alla nazione rivale, Vere, come omaggio al principe Laurent.


Damen non si aspettava il tradimento del fratello e si ritrova in terra nemica a cercare di rimanere in vita e ritornare il prima possibile in patria per riappropriarsi del trono rubato. Per sopravvivere dovrà quindi imparare velocemente le usanze di quel popolo e conoscere il suo nuovo padrone, il principe diciannovenne Laurent. Non può rivelare la sua vera identità o finirebbe ucciso immediatamente dal principe che nutre un odio particolare per lui e, se all’inizio cercherà di fuggire e ribellarsi, presto deciderà di aspettare l’occasione giusta, senza però rinunciare al suo orgoglio o farsi sottomettere.
Laurent si presenta come un personaggio sadico, molto intelligente e furbo, ma si intuisce che ha molto da nascondere. È il mio personaggio preferito e per tutta la lettura volevo assolutamente capire di più su di lui e quali fossero i suoi pensieri. Che da personaggio enigmatico qual è non ci vengono mai svelati. Ha Damen al suo più completo servizio, lo tratta male frustrandolo, imprigionandolo e deridendolo, ma senza trattarlo come un vero Prediletto e quindi non pretendendo favori sessuali.


“«Non hai ancora capito,» disse il guardiano, abbandonando ogni forma di rispetto, «ma capirai. Capirai che quello che dicono nel palazzo, nelle taverne e nelle strade è vero. Sei uno schiavo. Non vali nulla. Il principe Damianos è morto.»”

Mi aspettavo una storia incentrata sul rapporto tra schiavo e padrone, ma non è presente nessuna componente romantica o attrazione fisica, gran parte del libro descrive le particolari strutture di questi regni e gli intrighi politici, tradimenti e tentati omicidi che ci sono dietro, e come Damen si scontra con una realtà diversa da quella dove ha sempre vissuto, in una posizione sociale opposta dalla sua.
Le società che l’autrice ha costruito ricordano l’antica Grecia e l’antica Roma, racconta come le culture siano basate sulla schiavitù e la sessualità. A Vere è usuale per i nobili avere un prediletto, ossia uno schiavo di piacere dello stesso sesso, in modo da non poter generare figli illegittimi, e questi stessi prediletti sono furbi e agiscono secondo fini nascosti tanto quanto i loro padroni. 


“Vere gli dava la nausea. In qualunque altro posto ti limitavi ad uccidere il tuo nemico con una spada, o ad avvelenarlo se eri guidato dagli istinti vili di un assassino. Lì invece ti trovavi ad affrontare strati su strati di macchinazioni complesse, cupe e sordide.”

Non consiglio questo romanzo ai più giovani o a chi è facilmente impressionabile, poiché all’interno del libro troviamo stupri, violenze e scene spinte, ma toccati in maniera non volgare.
Un aspetto che mi è piaciuto molto è che i protagonisti non elogiano in nessun modo questi usi e costumi, anzi Damen odia questa realtà e Laurent se ne tiene molto distaccato.
Lo stile di scrittura è spesso troppo semplice e alterna dialoghi a lunghe descrizioni. L’autrice si sofferma molto sulla politica, dando basi solide per la trama dei libri futuri.
È stata una piacevole lettura che porta ad affezionarsi molto ai personaggi e a voler scoprire come si evolverà la trama nei libri futuri.


Voto: 3






Genere: Fantasy

Autore: C. S. Pacat
 Con i loro due paesi sull'orlo di una guerra, Damen e il suo nuovo padrone, Laurent, dovranno lasciarsi alle spalle gli intrighi del palazzo e concentrarsi sulle più ampie forze del campo di battaglia mentre viaggiano verso il confine per scongiurare un complotto fatale. Costretto a nascondere la sua identità, Damen si sente sempre più attratto dal pericoloso e carismatico Laurent, ma via via che la fiducia nascente tra i due uomini si approfondisce, le scomode verità del passato minacciano di infliggere il colpo mortale al delicato legame che ha cominciato a unirli…


 Salve, cari lettori.
Torno con la recensione di “La mossa del principe”, secondo libro della trilogia “Captive Prince” di C.S. Pacat, dove conosciamo meglio i nostri amati Damen e Laurent.
In questa seconda parte continuiamo dove il primo libro si era interrotto e seguiamo il tragitto dei due protagonisti fuori dalle mura di Arles, verso il confine tra Vere e Akielos. 


Lontano dalla capitale, gli intrighi non diminuiranno e il principe continua a scontrarsi con suo zio il Reggente con l’appoggio di Damen e del loro piccolo esercito. Infatti, nel corso della lettura, Damen passa lentamente, attraverso prove di fiducia e mostrando quanto valga per lui la parola data, dall’essere uno schiavo senza nessuna voce e disprezzato dal suo padrone a essere il braccio destro di Laurent. Tra i due si instaura pian piano una fiducia sempre più consolidata, il loro rapporto si evolve e iniziano ad apprezzare l’uno le qualità dell’altro, soprattutto sul campo di battaglia.
Damen è un soldato esperto che ha guidato plotoni e sa come trattare con i soldati e come consigliare il principe sulle strategie di guerra. Laurent, anche nella sua inesperienza, si rivela un condottiero abile, che sa accettare consigli e che escogita mosse furbe per riuscire a vincere questo gioco di supremazia contro lo zio.

Con la fiducia e il rispetto reciproco, cresce anche l’attrazione fisica tra i due e saranno entrambi molto combattuti su questo aspetto. Damen sa che ogni passo che fanno verso il confine, è un passo più vicino alla libertà tanto agognata e alla riappropriazione del suo nome e della sua carica di effettivo re di Akielos. Laurent continua ad essere un personaggio difficile da decifrare, anche se riusciamo ad intuire nuovi aspetti di lui nella sua introspezione, ma soprattutto possiamo apprezzare la sua intelligenza ed astuzia.

“«Avete spezzato un uomo, oggi. Non vi fa alcun effetto? È di vite vere che stiamo parlando, non di pedoni in una partita a scacchi che giocate con vostro zio.» «Ti sbagli. Siamo tutti sulla scacchiera di mio zio e questi uomini sono tutti suoi pedoni.» «Allora ogni volta che ne muovete uno, potete congratularvi con voi stesso di quanto gli somigliate.»”

La fine lascia col fiato sospeso e noi lettori non aspetteremo altro che leggere come andrà a finire la storia. Lo stile di scrittura è sempre godibile e semplice, l’autrice si sofferma molto sui particolari delle tattiche e dei movimenti dell’esercito e, finalmente, abbiamo della sana azione contornata dagli abituali intrighi e tradimenti a cui la Pacat ci ha abituati.
La storia matura in un crescendo di climax e ci regala attimi di passione che aspettiamo da tutto il romanzo. Non vedo l’ora di leggere la conclusione, che per fortuna uscirà a breve.

Voto: 3.5




Genere: Fantasy

Autore: C. S. Pacat

19 marzo

Damianos di Akielos è tornato. Ora che la sua identità è stata svelata, Damen deve affrontare il suo padrone, Laurent, come Damianos di Akielos, l'uomo che il principe di Vere ha giurato di uccidere. Sull'orlo di una battaglia epocale, il futuro dei loro due regni è in bilico. A sud, l'esercito di Kastor si sta radunando, mentre a nord le forze del reggente si mobilitano per la guerra. L'unica speranza di Damen è allearsi con Laurent per sconfiggere insieme i loro usurpatori. Ma anche se la fragile fiducia che condividono resisterà alla rivelazione della vera identità di Damen, sarà sufficiente per sventare l'ultimo e più spietato piano del reggente?


Buongiorno, lettori!
Oggi vi parlo della conclusione di una trilogia che è stata portata in Italia dalla Triskell in tempi brevissimi. È stato un climax di emozioni volume dopo volume e una lettura che mi ha fatto appassionare contro le mie stesse aspettative. “L’ascesa dei re” di C.S. Pacat è il libro conclusivo della storia di Damianos e Laurent, i legittimi sovrani dei due regni da sempre in guerra tra loro, che a causa di vari complotti intrecciati a dissapori e gelosie sono stati entrambi spodestati ed ora sono costretti a combattere insieme per raggiungere l’obbiettivo comune di riappropriarsi dei rispettivi troni.
Infatti Damen, dopo essere stato tradito dal fratello, mandato a Vere come schiavo di piacere in dono al principe Laurent, aver partecipato ai giochi di potere tra lui e suo zio il Reggente, si ritrova a poter riaffermare la sua vera identità. Damianos di Akelion è il legittimo re, ma Castor, suo fratello e neo sovrano, l’ha dichiarato morto e colpevole della morte del padre.
Laurent è stato accusato traditore della patria dal Reggente ed è ai confini dello stato, lontano dalla sua città e dal suo trono.


Entrambi non sanno se fidarsi l’uno dell’altro, si trascineranno in giochi di potere e macchinazioni dove cercheranno di rimanere a galla. Combatteranno su più fronti contro i due usurpatori e contro i loro stessi sentimenti che li accompagneranno nel comprendersi e darsi fiducia tra loro. 

Ho amato Laurent per tutta la saga, un giovane che si è ritrovato solo per quasi tutta la vita a combattere contro il dominio mentale di suo zio e che ha sviluppato una mente fredda e calcolatrice che nasconde i suoi reali sentimenti. Ogni azione che compie è pensata a fondo per raggiungere i suoi scopi. Sa quello che vuole e sa come raggiungerlo. Pensa di dover contare solo su se stesso, ma a poco a poco, in questo libro, scopriamo di più chi è sotto la corazza ben forgiata che si è costruito, vediamo quanto si senta solo e quanto sia insicuro sui suoi sentimenti verso Damen.
Damianos è un uomo guidato da ferrei valori e che continua a conoscere e apprezzare il principe sempre di più. Il suo patriottismo, senso di giustizia e lealtà lo hanno da sempre portato a farsi amare dalla sua gente e dai suoi amici che finalmente rincontrerà, ma ora che non è più uno schiavo dovrà decidere se fidarsi di colui che gli ha dimostrato odio ed è stato il suo padrone.
Il rapporto che inizia a formarsi tra i due cresce ed è stato descritto magistralmente dalla penna dell’autrice. Ha saputo concedere la giusta dose di momenti di dolcezza, introspezione e a quelli di azione, che in questo libro non si sono risparmiati.

"«… Non ho mai conosciuto un uomo più sincero di te.» Poi nell’immobilità, aggiunse: «Penso che se ti dessi il mio cuore, lo tratteresti con cura.»
Laurent voltò il capo, impedendogli di guardarlo in viso, ma Damen vedeva il sollevarsi ed abbassarsi del petto.
«Quando mi fai la corte così, non riesco a pensare.» confessò il principe dopo qualche secondo.
«Allora non pensare.»"


È stata una bella avventura che arriva tristemente al termine, con una narrazione ed uno stile che si è evoluto libro dopo libro, in un finale giusto e soddisfacente per noi lettori.
Consiglio la saga a tutti, perché è ben oltre di un M/M e tutt’altro che un romanzo erotico. L’aspetto principale dei libri è la storia che vede protagonisti i due sovrani che cercheranno di riprendere quello che spetta loro di diritto e, anche se in questo libro sono presenti scene esplicite, sono state descritte con delicatezza e con una dolcezza assoluta. Però un avvertimento: Laurent e Damen potrebbero causare dipendenza!
A presto, con altre meravigliose letture.


Voto: 4.5 






Genere: Fantasy

Autore: C. S. Pacat

L’istruzione di Erasmus narra gli ultimi mesi del giovane schiavo akielonese prima del suo arrivo a Vere; lo studio, gli amici, le speranze. Lo spaccato di vita di un personaggio che scopriamo con piacere. Si tratta di una specie di antefatto all’inizio del primo libro.
Resa ci mostra un momento di intimità tra i due principi al forte di Ravenel. Consigliato a chi ha già concluso la lettura del secondo volume, per evitare anticipazioni.


Buongiorno lettori!
Appassionati del mondo di Captive Prince vi segnalo questa meravigliosa chicca, la Triskell edizioni ci ha regalato due capitoli extra della serie da poter scaricare gratuitamente dal loro sito. Eravamo già disperati per la fine della trilogia, vero? Ma grazie a questa sorpresa possiamo immergerci ancora in questo mondo e incontrare di nuovo i nostri amati Damen e Laurent che, come sempre, ci regalano momenti dolci e sensuali.

Il primo capitolo, “L’istruzione di Erasmus”, ci fa scoprire di più chi sia Erasmus, lo schiavo di piacere akielonese che Damen incontra alla corte di Vere nel primo libro. Infatti, se ricordate bene, Damen si interrogava su come avesse fatto a giungere fin lì e sospettava fosse stato uno schiavo addestrato proprio per lui. In questa breve lettura vediamo uno scorcio del passato del giovane schiavo, per chi è stato addestrato e come è riuscito a rimanere in vita dopo che Castor fece uccidere tutti i servitori legati in qualche modo al fratello Damianos.


Il secondo capitolo è quello che tutti noi aspettavamo. “Resa” si trova, temporalmente, subito dopo il capitolo 19 del secondo libro e ci mostra la seconda parte della prima notte che Laurent e Damen passano insieme. Vediamo un Laurent che, nascosto dietro la sua solita corazza, pian piano abbandona le sue difese e si mette nelle mani di Damen riuscendo a mantenere un certo controllo. Viviamo allo stesso tempo momenti sensuali e teneri che l’autrice riesce come sempre a combinare in un mix di emozioni.

Questi extra si possono leggere senza alcuno spoiler dopo aver terminato il secondo libro, ma io consiglio di leggerli dopo aver finito la trilogia, così potrete ritrovare le atmosfere e i personaggi appena lasciati.
Io ho adorato poter leggere ancora di loro e scoprire nuovi particolari e spero che la casa editrice riesca a tradurre gli altri extra.
Per ora vi saluto e ci leggiamo alla prossima emozionante lettura!

Voto: 4



Genere: Fantasy

Autore: C. S. Pacat

In questa raccolta di racconti, C.S. Pacat ci riporta nel mondo di Captive Prince ripresentandoci alcuni dei personaggi secondari già introdotti nei tre volumi principali della serie.
Fugace è l’innocenza segue la nascita della storia tra Jord e Aimeric e presenta entrambi i personaggi sotto una luce inedita velata di malinconia.
Da molti considerato il vero epilogo alla serie, Il palazzo d’estate riprende una conversazione tra Laurent e Damen e li segue durante una breve vacanza a Lentos, dove avranno l’occasione di mettere finalmente a nudo i propri sentimenti… e non solo quelli.
Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano è il più divertente dei quattro racconti e ci propone una nuova avventura dei due Charls, il Vecchio e il Giovane, durante un viaggio attraverso la provincia di Aegina.
Infine, Il prediletto narra la storia di Ancel e della sua ascesa a corte, presentandocelo sotto una luce del tutto inaspettata.
Buongiorno lettori,
per chi ha seguito la trilogia “Captive prince” di C. S. Pacat, iniziata con il volume “Il principe prigioniero”, non può perdersi la pubblicazione della raccolta di short stories “Il palazzo d’estate e altre storie”, che racchiude quattro racconti che impreziosiscono la storia e regalano particolari che potevamo solo immaginare.

In particolare, è la novella “Il palazzo d’estate” quella che suscita più emozioni. Da molti considerata il vero epilogo, dato che con la conclusione dell’ultimo libro eravamo rimasti col fiato sospeso, qui abbiamo un assaggio del vero lieto fine tra Damen e Laurent.
Possiamo assaporare la serenità che si sono infine guadagnati e li troviamo quasi irriconoscibili nella loro spensieratezza e dolcezza, impegnati a vivere un momento tutto loro.

“... la morbidezza della stoffa sulla pelle gentile come tutti gli altri gesti che Laurent gli aveva regalato quel giorno. Non voleva essere una carezza sensuale, una coccola, confortante e così inaspettata che lo spiazzò, facendolo sentire fortunato, parte dei profumi dell’estate, della luce del sole e delle meraviglie di quel luogo.”

In verità, la prima novella che leggiamo è “Fuggevole è l’innocenza”, che ha come protagonisti Jord e Aimeric, il capitano e il soldato di origini nobili che fanno parte della Guardia del Principe e che abbiamo già avuto modo di conoscere nel corso della trilogia.
Tra i due già immaginavamo ciò che in questa novella l’autrice ha confermato, siamo spettatori del sentimento che nasce ed evolve tra i due.
Molto interessante anche l’accenno al passato, quando un giovane Laurent quindicenne sceglieva Jord per formare la sua Guardia.

La terza novella è “Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano”, ambientato temporalmente dopo tutte le novelle e dopo la fine dei libri.
Dopo la dolcezza che abbiamo assaporato nella bolla del Palazzo d’estate, ritroviamo i nostri amati protagonisti in un episodio avventuroso e divertente, a poche settimane dall’incoronazione di Laurent che, sotto mentite spoglie, si incontra nuovamente al mercante di stoffe Charls che avevamo incontrato nel terzo libro.
Ritroviamo Lauren e Damen, travestito da ‘Lamen’, con l’arguzia e i caratteri forti cui eravamo abituati nel corso della storia, tutto raccontato dal punto di vista di Charls.

Infine, come ultimo racconto abbiamo “Il prediletto”, che è anche il più lungo dei quattro. È interamente concentrato su Aimeric, un prediletto ambizioso conosciuto nel primo romanzo alla corte di Vere.
Ci viene raccontata la sua storia e come, grazie alla sua astuzia, sia riuscito ad arrivare dov’è ora.
Anche qui l’autrice si fa riconoscere con uno stile unico e la sua capacità di intessere intrighi e inganni.

In conclusione, non posso che consigliare questa lettura a chi, come me, ha amato la trilogia e chi ha nostalgia di questo mondo. Non ho altro da aggiungere, se non che adesso ho troppa voglia di rileggere i tre libri precedenti!
Buone letture.
 


Voto: 4

You Might Also Like

0 comments