Maledetta felicità
Genere: Romanzo rosa
Autore: Marianne Power
17 Aprile
Marianne vive a Londra, ha 36 anni, un ottimo lavoro, degli amici, una famiglia che la supporta, un debole per i superalcolici, Netflix e i libri self-help. Sulla carta, niente da eccepire, ma al risveglio dall'ennesima sbornia, Marianne si sente persa, un completo fallimento. Spendacciona e single, senza risparmi in banca, una casa di proprietà o uno straccio di fidanzato. Com'è possibile che tutti quei libri self-help, letti e riletti e sottolineati non abbiano avuto alcun effetto sulla sua vita? Ma sì, certo, perché non li ha mai davvero messi in pratica. E quindi ecco la soluzione: 12 libri self-help e un anno di tempo per sradicare qualsiasi difetto e diventare Perfetta. Forza Marianne!
Buongiorno readers!
Oggi vi parlo di “Maledetta felicità”, un romanzo autobiografico di Marianne Power, edito Giunti.
In questo libro Marianne Power, una giornalista e autrice inglese, racconta del suo “percorso spirituale” compiuto attraverso alcuni manuali self-help: 12 libri in 12 mesi.
È questa la sfida che Marianne Power lancia a se stessa per iniziare un nuovo anno.
“Non avevo idea che quei dodici mesi si sarebbero tramutati in sedici mesi di montagne russe che mi avrebbero completamente sballottata. Sì, il self-help mi ha cambiato la vita. Ma in meglio?”
Parte con l'affrontare le sue paure e arriva ad apprezzare ciò che la vita le offre, analizzando ogni campo della sua vita.
Marianne si ritroverà ad affrontare la sua situazione finanziaria, a vivere dicendo “no” a tutto ciò che potrebbe andare contro il suo benessere interiore, a modificare il suo stile di vita e il suo modo di rapportarsi con amici, famiglia e estranei, trovandosi a condividere con questi ultimi esperienze profondamente spirituali.
“Mi accorsi allora, in quella piscina, che non mi ero mai fidata davvero di nessuno nella mia vita. Non mi ero mai lasciata andare con nessuno, né credevo che qualcuno potesse essere lì per me. Non aspettavo altro che di essere delusa, derisa, ferita, abbandonata.”
Leggere questo libro non è esattamente un percorso facile. Tra ironia e autocommiserazione, ci si trova a “vivere” le stesse esperienze di Marianne, a piangere e a ridere con lei, a sgridarla, salvo poi rendersi conto di essere, in fondo, simili a lei.
Marianne sembra la protagonista indiscussa del suo libro, ma racconta una parte così profonda di sé che porta a pensare di essere noi i veri protagonisti del racconto.
Ho adorato Marianne per la sua volontà di mettersi sempre in gioco, nonostante tutto e tutti.
I personaggi secondari sono i nostri amici, la nostra famiglia, tutti delineati perfettamente, seppur non in modo approfondito.
Rachel, la coinquilina-amica di Marianne, è l'amica che tutti vorremmo accanto per affrontare un viaggio del genere.
Mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia voluto inserire, lungo tutto il suo percorso, il rapporto con la madre.
Il libro è scritto molto bene, segue l'esperienza della Power mese per mese, manuale dopo manuale.
Non è uniforme per quanto riguarda il ritmo, a tratti risulta scorrevole e a tratti tutto l'opposto.
È un libro che ho già consigliato alla mia migliore amica e che consiglio a tutti.
Ma attenzione, spesso è difficile continuare la lettura, così come è difficile per la protagonista percorrere il suo “percorso” e, alla fine, vi sentirete completamente “svuotati”.
Buona lettura.
Aurora
voto libro - 3.5
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