La saga dei maghi - La trilogia di Sonea

 
La serie è composta da: 
 
1. La corporazione dei maghi 
 
2.  La scuola dei maghi 

3. Il segreto dei maghi


Genere: Fantasy

Autrice: Trudi Canavan

A Imardin è il giorno dell’Epurazione, l’appuntamento annuale durante il quale, su ordine del re, la Corporazione dei maghi scaccia dalla città vagabondi, mendicanti e tutti coloro che sono sospettati di procurarsi da vivere in modo criminoso. E, come ogni anno, gli abitanti dei quartieri poveri si radunano nella piazza del Nord, per protestare contro l’iniquo provvedimento, urlando la propria rabbia all’indirizzo del sovrano e lanciando sassi contro i maghi, i quali, però, essendo protetti da una barriera magica, ignorano altezzosamente quella rivolta. Tutto sembra svolgersi secondo un triste ma collaudato copione; poi, d’un tratto, una pietra manda in frantumi la protezione e ferisce un mago. Tra l’esultanza della folla e lo sgomento dei maghi, viene subito individuata la responsabile dell’incredibile gesto: è Sonea, una giovane orfana, che subito dopo scappa, spaventata. Ma la Corporazione non può permettere che qualcuno dotato di un simile potere sfugga al suo controllo e mette a soqquadro i bassifondi in cerca della ragazzina, per convincerla a unirsi a loro e a sottoporsi al necessario addestramento, in modo che impari a controllare la magia e non sia più un pericolo per se stessa e per chi le sta intorno. Tuttavia, all’interno della Corporazione, c’è anche chi trama per sfruttare Sonea e raggiungere così i suoi scopi malvagi...


Buongiorno lettori,
ancora una volta ho completamente fatto saltare in aria la mia TBR e, lasciandomi prendere dalla pazzia del momento, mi sono imbarcata in una nuova saga. Ho iniziato “La corporazione dei maghi” di Trudi Canavan, primo libro della trilogia “The Black Magician” uscita per la Nord molti anni fa.
Non avevo mai sentito parlare prima di questo libro, ma appena l’ho visto ne sono rimasta folgorata e nonostante cercassi di auto convincermi che avevo molte altre letture da dover fare prima, non ho dato ascolto a me stessa e ho seguito ciò che sentivo di fare.
Seguendo molti miei colleghi e io stessa, promuovendo tante nuove uscite sui social, spesso vengo attirata nella foga dei trend e mi ritrovo a leggere libri che vanno di moda o che tutti stanno leggendo, ciò non è sbagliato, ma a volte mi fermo a chiedermi se io abbia realmente voglia di leggere quello che sto leggendo. Per una volta ho interrotto questa routine di libri usciti recentemente e mi sono concessa di dedicarmi ad un libro che mi aveva attirato nel modo più genuino che un libro possa fare. È stato come quando da piccola entravo in libreria e acquistavo libri solo in base alla copertina, al titolo e alla sensazione che mi davano. A volte risultavano fregature, altre si rivelavano il libro della vita, chissà questa lettura da che parte della bilancia si posiziona. Per scoprirlo non dovete far altro che continuare a leggere questa recensione.

Ci troviamo nel regno di Kyralia, più nello specifico nella città di Imardin, in un mondo fantasy dove abita la nostra protagonista Sonea, una giovane abitante dei bassifondi. Lei è una ragazza qualunque che si ritroverà a scoprire in modo improvviso di avere poteri magici.
In questo mondo fantasy esistono alcune persone che riescono ad usare la magia, vengono esaminati da piccoli e portati a studiare all’interno della Corporazione per insegnargli a controllare e utilizzare i propri poteri. Ciò avviene solo tra i figli dei nobili delle Case, i più poveri non vengono riconosciuti come degni della magia e per questo non vengono mai esaminati. Questo è successo anche a Sonea che, all’improvviso, dopo aver tirato un sasso imprimendogli tutta la sua rabbia e frustrazione verso i Maghi nel giorno dell’Epurazione, questo oltrepassa la barriera magica e colpisce un Mago della Corporazione.
Tutti capiscono subito che qualcuno tra la folla ha usato la magia e da quel momento per lei la paura che la possano catturare e uccidere è alta e, insieme ai suoi amici, farà di tutto per nascondersi e non farsi trovare.
La Corporazione ha molto potere e non si fermerà finché non avranno Sonea, ma per quale motivo? Solo per la sicurezza della città come loro sostengono o c’è qualcosa di più sotto? I timori della ragazza e i pregiudizi verso i Maghi potenti e crudeli sono realtà?

Lettori, dato che questa è una vecchia saga è probabile che alcuni tra voi l’abbiano già letta, ma per chi come me non la conosceva voglio dire che questo primo libro mi è piaciuto abbastanza, anche se forse le mie aspettative erano più alte. Lo stile di scrittura dell’autrice è descrittivo ma non pesante, tutta la prima parte è piuttosto lenta e ci introduce la vicenda, conosciamo a fondo i personaggi e vediamo sia il punto di vista di Sonea sia quello dei Maghi, facendo sì che possiamo farci un quadro generale.
Non c’è molta azione in questo primo libro perché tutto è incentrato sulla protagonista che si nasconde e prova a imparare a usare e controllare i suoi poteri, mentre la Corporazione la cerca a fondo in tutta la città. Anche successivamente l’azione è poca rispetto a quello che mi aspettavo, l’autrice si è presa grande spazio di introspezione e posso giudicare questo primo libro come un lungo prologo alla vera storia. La conclusione, infatti, ci lascia con molti misteri ancora da scoprire e una storia più intricata di quello che può sembrare.
Devo ammettere che si sentono gli anni di questo libro, non è un fantasy che sono abituata a leggere oggi come oggi, alcune cose sono ‘superate’ e vecchio stile e non mi hanno fatto particolarmente impazzire.
Sonea è un personaggio semplice e a volte piatto, avrei preferito fosse una ragazza di polso che non si fa trascinare dagli eventi. Non è un personaggio che ammirerei per il suo coraggio o per la sua determinazione, quindi non mi ci sono affezionata e come lei tutti i personaggi mi hanno dato questa impressione.
Spero che nei prossimi libri ciò cambierà e si potrà evolvere di più. Sono comunque molto curiosa di come andrà avanti la storia, che è stata una lettura molto piacevole e inaspettatamente veloce.
Nonostante tutto mi è piaciuto e mi ha tenuto compagnia. Vi consiglio questo romanzo se siete alla ricerca di un fantasy con maghi e magia, ma da cui non dovete aspettarvi troppo. Sono curiosa di leggere “La scuola dei maghi”, il secondo della trilogia che mi aspetto solleverà il mio giudizio per questa saga. Ci vediamo nella prossima recensione.


Voto: 3.5
 




Genere: Fantasy

Autrice: Trudi Canavan

Sonea ha finalmente accettato di entrare nella Corporazione dei maghi, iniziando così il suo percorso di studi. Ma la strada davanti a lei è irta di pericoli, a cominciare dal fatto che numerosi maghi disprezzano le sue umili origini e la giudicano indegna di quel privilegio. Il più spietato è Regin, un novizio che sembra avere come unico scopo quello d’istigare i compagni e gli insegnanti contro la ragazza, umiliandola ripetutamente e arrivando persino ad accusarla di essere una ladra. L’unica speranza per lei è rappresentata da Dorrien, sensibile e intelligente figlio dell’autorevole Lord Rothen: il ragazzo, giunto alla scuola per far visita al padre, prende subito le parti di Sonea e si spinge addirittura a rivelarle alcuni segreti che la rendono più potente del perfido Regin. Nel frattempo, Lord Dannyl si reca nella vicina Elyne in qualità di ambasciatore, ma la sua vera missione è ripercorrere il viaggio iniziatico compiuto anni prima da Akkarin, il Sommo Lord, per scoprire se il capo della Corporazione abbia assimilato i segreti della proibitissima magia nera. Tuttavia né Rothen né Dannyl possono sapere che Akkarin sospetta di loro e che ha messo gli occhi sulle stupefacenti potenzialità di Sonea per attuare i suoi oscuri disegni...



Buongiorno Lettori,
ho un rapporto strano con trilogia “The Black Magician” di Trudi Canavan, non riesco ad inquadrarla.
Nonostante il primo libro non mi avesse colpito troppo, qualche giorno fa mi è venuta la voglia irrefrenabile di continuarla e leggere il secondo volume, “La scuola dei Maghi”.
È la prima volta che mi succede una cosa del genere e sono divisa in due, sia in questo che nel libro precedente la trama mi attirava tantissimo e vorrei continuare a leggerla no-stop ma, allo stesso tempo, la scrittura a tratti mi annoia e colgo tanti particolari nei confronti dei quali avrei preferito che l’autrice si fosse comportata diversamente. Per fare un esempio, in questo libro il tema del bullismo è centrale, ma viene affrontato con superficialità e non traspare una condanna ferrea da parte dell’autrice di questi comportamenti, a mio parere.
Sia gli adulti che i ragazzi, e la stessa vittima, prendono sotto gamba tutta la questione.
È a causa di questo e altre piccole cose che ritengo questa trilogia ‘superata’ e ‘vecchio stampo’, ma nonostante questo non posso fare a meno di leggerla.

Da ora in avanti farò necessariamente spoiler del libro precedente, quindi se non avete letto “La corporazione dei maghi” vi sconsiglio di continuare a leggere questa recensione.

Sonea, una normale ragazza dei bassifondi che ringraziava ogni giorno per la sua sopravvivenza, ha scoperto di possedere poteri magici notevoli e adesso si ritrova all’interno della Corporazione, in procinto di iniziare l’addestramento nell’Università dei Maghi.
Rothen, il suo tutore, l’ha aiutata a rimettersi in pari con lezioni di lettura e scrittura e, grazie a tutto l’esercizio che ha fatto, ha già una buona padronanza del Controllo, ma non tutti sono felici che qualcuno dei Bassifondi sia lasciato libero di frequentare l’Università e di poter diventare un Mago quando questo privilegio normalmente è concesso solo alle nobili famiglie delle Case.
In particolare, Sonea viene presa di mira da un altro novizio della sua stessa classe, Regin, che la umilia ad ogni occasione e coinvolge anche tutti gli altri ragazzi a mettersi contro di lei.

Sonea deve sottostare a questi atti di bullismo senza che nessuno degli insegnanti prenda provvedimenti, ma non è il suo unico problema.
Alla fine dello scorso libro abbiamo scoperto che il capo dei Maghi, il Sommo Lord Akkarin, fa uso di magia nera e lei, insieme alle poche persone che sono informate, devono stare molto attente a non far trapelare di essere a conoscenza di questo oscuro segreto.
Sonea, Rothen e l’amministratore devono trovare il modo di scoprire di più su questa faccenda senza farsi scoprire.
Contemporaneamente Lord Dannyl viene promosso a secondo ambasciatore presso la casa della Corporazione nella vicina Elyne e lascia i suoi affetti alla volta di questa nuova avventura, ma toccherà a lui ripercorrere il percorso che fece il Sommo Lord tanti anni fa in quella terra per sperare di scoprire di più su questa figura oscura e pericolosa.

Rispetto al primo libro, qua la storia si fa ancora più interessante e ci addentriamo un po’ di più nel vivo della trama, anche se, come mi era successo col precedente, tutti questi libri mi sembrano solo introduttivi a qualcosa che verrà e cambierà drasticamente tutto.
Non mi danno l’impressione di far parte della storia centrale, ma di essere dei prequel di preparazione e introduzione dei personaggi, questo perché in sostanza anche in questo volume succede poco o nulla.
I toni sono tranquilli e non si crea pathos in quasi nessun punto del romanzo.
Nonostante ci siano alcuni momenti di azione, è un fantasy atipico in cui a prevalere è l’introspezione e le descrizioni.
Sonea continua ad essere una ragazza semplice, che non prende decisioni di polso ma preferisce affidarsi al corso degli eventi; Rothen in questo libro si vede relativamente poco e mi è piaciuto molto meno rispetto al libro precedente.
Il Sommo Lord sarebbe un cattivo interessante, ma rimane criptico e l’autrice non ci fa conoscere niente di lui.
Avrei preferito se avesse disseminato qualche indizio per farci capire qualcosa in più, ma il suo personaggio, nonostante la sua centralità, rimane sullo sfondo. Vediamo anche l’introduzione di un nuovo personaggio che, anche se poco presente in questo libro, potrebbe diventare importante per Sonea e spero che lo approfondiranno di più.

Sorprendentemente, le parti che mi sono piaciute di più sono quelle di Lord Dannyl in trasferta presso Elyne e tutti i posti che ha visitato. Scopriamo qualcosa in più su di lui e sul suo passato come novizio all’Università della Corporazione, questo anche grazie all’introduzione di un nuovo personaggio che incontrerà in terra straniera. Loro due mi sono piaciuti abbastanza e sono curiosa di leggere di più.

Per come è finito il romanzo non so assolutamente come orientarmi e cosa pensare sul terzo ed ultimo capitolo; lo leggerò sicuramente, ma ammetto che il mio interesse non è alto e darò priorità ad altre letture.
In conclusione, questa serie continua a non convincermi molto, ma questo secondo libro è stato lievemente migliore e più di intrattenimento del precedente, anche solo per Lord Dannyl e per i continui scherzi di Regin.
Spero davvero che il prossimo e ultimo romanzo mi farà ricredere!



Voto: 3.5
 

 


Genere: Fantasy

Autrice: Trudi Canavan

Da quando ha assistito alla morte di un uomo per mano del Sommo Lord, Sonea vive giorni di angoscia. E non le è certo di consolazione aver finalmente conquistato la fiducia e l’ammirazione degli altri novizi grazie alle sue eccezionali capacità magiche. Infatti Akkarin non solo le ha rivelato che una minaccia mortale aleggia sulla Corporazione e sulla città di Imardin, ma le ha anche mostrato un antico tomo, in cui viene chiarito il motivo per cui la magia nera è stata bandita: molto tempo addietro, uno dei novizi l’aveva usata contro gli altri maghi della Corporazione, e l’esito era stato drammatico. Sonea è confusa; il Sommo Lord l’ha resa partecipe di quei segreti perché è in ansia per il destino della regione di Kyralia o perché vuole servirsi di lei per i suoi oscuri piani? Poi uno schiavo della vicina Sachaka confessa alla ragazza di essere una spia, incaricata di scoprire i punti deboli della Corporazione, e allora Sonea, abbandonato ogni indugio, comprende che, se dovesse succedere qualcosa ad Akkarin, nessun altro potrebbe contrastare i maghi di Sachaka. A meno che pure lei non venga iniziata ai misteri della magia nera...
 

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