The Kingdom


Genere: Fantasy

Autore: Jess Rothenberg

16 Aprile


Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l'attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all'ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un'emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l'amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra...

Buongiorno lettori!
Il mio scaffale dei distopici si è ampliato di un libro in più quando ho messo le mani su “The Kingdom” di Jess Rothenberg, uno stand alone uscito solo pochi giorni fa per DeA planeta che ringrazio per l’invio di una copia ebook.
Che dire, c’è un motivo per cui il genere distopico è il mio preferito e fin dalle prime righe di questo libro ho capito che l’avrei amato. Anzi, fin da quando mi è stato proposto questo libro, ho letto la trama è ho accettato subito di leggerlo. Sono stata in trepidante attesa che arrivasse il giorno di uscita e quando ho potuto avere la mia copia digitale non ho esitato e ho messo in pausa tutte le altre letture per concentrarmi su questa. Possiamo dire che è stato amore a prima vista e come avevo sperato mi è piaciuto un sacco.

La struttura del romanzo è molto particolare, ci accorgiamo subito che siamo davanti ad un mistero e che dobbiamo ripercorrere il cammino che ha portato la nostra protagonista davanti ad un tribunale. Infatti, oltre che seguire le vicende del passato dagli occhi di Ana in prima persona, sono riportate anche trascrizioni di interrogatori e verbali del processo. Questo crea una contrapposizione davvero interessante tra le due forme di narrazione: da una parte una versione pragmatica che ci permette di vedere tutto con una prospettiva distaccata, dall’altra impariamo a vedere attraverso gli occhi artificiali di un androide, di una Fantasista la cui caratteristica principale è la bontà.
Siamo in un futuro non ben precisato in cui l’inquinamento, le avverse condizioni atmosferiche e il degrado, hanno trasformato la terra in un ambiente difficile. Così è nato il Regno, un luogo in cui le famiglie coi loro bambini vivono all’interno di una favola.

“Nel nostro Regno per sempre felici e contenti non è solo una promessa: è una regola.”

Appena si varcano i cancelli del Regno, The Kingdom, ci ritroviamo catapultati in una realtà fantastica dove ogni tuo desiderio verrà esaudito. Le ambientazioni sono spettacolari e uniche, gli ospiti dimenticano le preoccupazioni quotidiane e la realtà del mondo esterno.
Perché lo scopo è farti vivere una favola e le attrazioni principali sono le sette principesse, ibridi androidi create per incarnare l’ideale assoluto di bellezza e gentilezza. Sono le Fantasiste e Ana, la nostra protagonista, è una di loro.
Le Fantasiste conoscono solo la realtà colorata e fiabesca di questo enorme parco tematico e una delle regole è di non parlare mai di ciò che si trova al di là, nel pericoloso mondo esterno. Sono state costruite per essere l’attrazione principale e l’incarnazione di ciò che tutte le bambine vorrebbero essere, sono state dotate di un’alta tecnologia che riesce a processare gli stimoli esterni e sembrare quanto più umanoidi possibili.
È davvero particolare essere a conoscenza che loro sono solo macchine, che ogni loro azione è programmata ma allo stesso tempo vediamo quanto Ana sia dotata di qualcosa che possiamo benissimo associare ai sentimenti umani. Lei è la metafora di chiunque di noi che da essere bambino passa a prendere coscienza di se stesso e del mondo che lo circonda, perché non bisogna uscire fuori dal Regno per vedere quanto gli uomini e le donne possano essere così bassamente umani.
Inizialmente pensavo: “Ecco, ancora una volta mi ritrovo ad essere dalla parte di qualcun altro e vedo gli esseri umani come i ‘cattivi’ della storia”, ma mi sbagliavo. Benché Ana e le altre abbiano una macchina al posto del cuore e un processore nel cervello, sono più umane che androidi e hanno i loro pensieri, le loro paure e le loro aspirazioni, solo che neanche loro lo sanno. Come tutti si sono evolute e si adattano all’ambiente circostante e col passare degli anni sono diventate più umane di quello che i loro creatori credevano. È ancora giusto tenerle rinchiuse nella loro bolla dorata, farle lavorare alla felicità del prossimo senza alcun diritto per loro?
“Hanno costruito i cancelli perché ci amano. Ma come si chiama quando ami una cosa a tal punto che fa male?”

Insomma, come ho già detto più volte ho amato questo libro e sono stupita che se ne parli così poco. Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, le parti degli interrogatori davvero interessanti e non spezzano il filo della narrazione come era mia paura.
Il personaggio di Ana mi è piaciuto molto, così come quello di altre due Fantasiste che sono state descritte maggiormente all’interno della storia, ma purtroppo tutti gli altri personaggi rimangono solo di contorno e nonostante avessero del potenziale non lo vediamo sfruttato. Avrei preferito sapere qualcosa in più su quello che c’è dietro il luccicante e meraviglioso mondo del Regno e vedere in modo più approfondito i retroscena dei creatori e degli azionisti, che sono solo accennati nella storia.
Anche la storia d’amore è un po’ affrettata e avrei preferito che l’autrice l’avesse gestita meglio, ma dal mio punto di vista tutto ciò passa in secondo piano e questa continua ad essere una bellissima lettura che ho divorato e adorato.
La consiglio a chi ama vivere nelle favole e scoprire il lato oscuro che si nasconde dietro di esse. A presto con una nuova lettura!

Voto: 4.5



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