The Eldes Curses
La serie è composta da:
1. La mano scarlatta
2. Il libro bianco perduto
3. The Black Volume of the Dead
Genere: Fantasy
Autori: Cassandra Clare - Wesley Chu
25 Giugno
Tutto ciò che desiderava Magnus Bane era una vacanza. Un sontuoso e romantico viaggio per tutta Europa insieme ad Alec Lightwood, lo Shadowhunter che, contro ogni previsione, è diventato finalmente il suo compagno. All'affascinante ed enigmatico stregone non sembra di chiedere poi molto. Ma a pochi giorni dal loro arrivo a Parigi, la coppia viene raggiunta da una vecchia amica che porta loro notizie inquietanti. A quanto pare un culto demoniaco chiamato La Mano Scarlatta sta seminando il caos in tutto il mondo. Un culto che, da quel che si dice in giro, è stato Magnus stesso a fondare, tantissimi anni prima, per scherzo. Ora però ha un nuovo leader, che l'ha trasformato completamente e che sta compiendo una massiccia opera di reclutamento.
A questo punto, Magnus e Alec sono costretti a scapicollarsi da una parte all'altra dell'Europa per scovare La Mano Scarlatta e il suo capo, sfuggente a dir poco, prima che possano causare ulteriori, e irreparabili, danni.
Via via che la loro ricerca di risposte diventerà sempre più pressante, saranno costretti a fidarsi l'uno dell'altro più di quanto non abbiano mai fatto prima, anche se ciò significherà rivelare i loro segreti più nascosti.
Un nuovo sguardo sul multiforme e straordinario mondo Shadowhunters con protagonista uno dei personaggi più amati.
A questo punto, Magnus e Alec sono costretti a scapicollarsi da una parte all'altra dell'Europa per scovare La Mano Scarlatta e il suo capo, sfuggente a dir poco, prima che possano causare ulteriori, e irreparabili, danni.
Via via che la loro ricerca di risposte diventerà sempre più pressante, saranno costretti a fidarsi l'uno dell'altro più di quanto non abbiano mai fatto prima, anche se ciò significherà rivelare i loro segreti più nascosti.
Un nuovo sguardo sul multiforme e straordinario mondo Shadowhunters con protagonista uno dei personaggi più amati.
Buongiorno lettori,
il 25 giugno è uscito finalmente in Italia per Mondadori il primo libro della nuova trilogia Shadowhunters: “La mano scarlatta”, che apre la serie “The Eldes Curtes”, scritta da Cassandra Clare in collaborazione con Wesley Chu, dove i nostri protagonisti principali sono i nostri amati Malec, ovvero Magnus Bane e Alec Lightwood.
Solo i veri fan di Shadowhunters potranno capire quanto attendevo questo libro e ringrazio la Mondadori per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Avverto che in questa recensione e nel libro ci saranno in parte spoiler di “The Mortal Instruments”, ma non dei libri già usciti ambientati temporalmente dopo.
Per saperne di più vi consiglio l’articolo che ho scritto come guida alla saga che trovate qui in blog.
Riassumendo, questa trilogia spin-off sulla storia d’amore tra il Sommo stregone di Brooklyn e lo shadowhunter Alec Lightwood è divisa in tre libri dove si racconterà un avvenimento importante del loro passato, presente e futuro.
Quindi in “La mano scarlatta” facciamo un passo indietro nel tempo e ritorniamo alla fine della prima trilogia di TMI, dopo la Guerra Mortale di cui abbiamo letto in “Città di vetro”.
Alec e Magnus sono all’inizio della loro relazione e, per conoscersi meglio e prendersi una pausa dopo la fine della guerra contro Valentaine, decidono di partire per una vacanza in Europa, ma si sa che i guai non li abbandonano mai e non è possibile prendersi una pausa dall’essere uno shadowhunter e un sommo stregone. Così i due si ritroveranno a risolvere un mistero che ha radici nel passato di Magnus, ma di cui lui non ha alcuna memoria, un mistero che potrebbe rivelarsi una grande minaccia.
Durante la lettura ritroviamo anche tanti vecchi personaggi e anche qualcuno che abbiamo incontrato nei libri di TDA, solo qualche anno prima di quando li abbiamo conosciuti noi in “Signora della Mezzanotte” e gli altri.
Ci sono alcune chicche che fanno sì che questo libro sia da non perdere, una su tutte è il primo incontro tra Helen Blacktorn e Aline Penhallow, che avviene proprio in questo racconto.
L’ambientazione di questo libro, come ho già detto, è l’Europa e nello specifico si divide tra Parigi, Venezia e Roma, che secondo me fanno da sfondo perfetto per la bellissima e neonata storia d’amore tra lo stregone e lo shadowhunter, in più è stato bello leggere finalmente qualcosa ambientato in Italia!
In un certo senso è stato strano leggere dei loro primi approcci.
Nella mia testa i due sono i Malec, ovvero quasi un’entità unica, non possono vivere separatamente.
Per me non esistono dubbi sulla solidità della loro relazione e leggere del loro imbarazzo in certi momenti, dei loro segreti non ancora svelati e il loro timore che la storia non durerà, è stato strano e bello.
Sono la mia coppia canon preferita all’interno di tutta la saga e ho amato ogni singolo momento di tenerezza e complicità fra loro.
Non posso dire lo stesso delle parti di azione e di avventura, purtroppo.
Sono delusa dal dire che la storia di base e il mistero non mi avevano preso granché, sono stati abbastanza lenti e, inoltre, avevo già intuito come sarebbe andata a finire.
Insomma, mi è sembrata banale e per nulla coinvolgente, non so se sono io che sto crescendo e quindi uscendo un po’ dal target dei libri della Clare, ma ultimamente questi nuovi capitoli non mi stanno entusiasmando come facevano una volta i primi libri.
Rimango lo stesso molto legata a questo mondo e nel complesso il libro mi è piaciuto molto, mi è solo dispiaciuto che non ha raggiunto le aspettative che avevo, ma leggerò sicuramente i prossimi libri quando usciranno perché non posso perdermi nulla che coinvolga i Malec.
A presto con nuovi libri dall’universo Shadowhunters, buone letture!
il 25 giugno è uscito finalmente in Italia per Mondadori il primo libro della nuova trilogia Shadowhunters: “La mano scarlatta”, che apre la serie “The Eldes Curtes”, scritta da Cassandra Clare in collaborazione con Wesley Chu, dove i nostri protagonisti principali sono i nostri amati Malec, ovvero Magnus Bane e Alec Lightwood.
Solo i veri fan di Shadowhunters potranno capire quanto attendevo questo libro e ringrazio la Mondadori per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Avverto che in questa recensione e nel libro ci saranno in parte spoiler di “The Mortal Instruments”, ma non dei libri già usciti ambientati temporalmente dopo.
Per saperne di più vi consiglio l’articolo che ho scritto come guida alla saga che trovate qui in blog.
Riassumendo, questa trilogia spin-off sulla storia d’amore tra il Sommo stregone di Brooklyn e lo shadowhunter Alec Lightwood è divisa in tre libri dove si racconterà un avvenimento importante del loro passato, presente e futuro.
Quindi in “La mano scarlatta” facciamo un passo indietro nel tempo e ritorniamo alla fine della prima trilogia di TMI, dopo la Guerra Mortale di cui abbiamo letto in “Città di vetro”.
Alec e Magnus sono all’inizio della loro relazione e, per conoscersi meglio e prendersi una pausa dopo la fine della guerra contro Valentaine, decidono di partire per una vacanza in Europa, ma si sa che i guai non li abbandonano mai e non è possibile prendersi una pausa dall’essere uno shadowhunter e un sommo stregone. Così i due si ritroveranno a risolvere un mistero che ha radici nel passato di Magnus, ma di cui lui non ha alcuna memoria, un mistero che potrebbe rivelarsi una grande minaccia.
Durante la lettura ritroviamo anche tanti vecchi personaggi e anche qualcuno che abbiamo incontrato nei libri di TDA, solo qualche anno prima di quando li abbiamo conosciuti noi in “Signora della Mezzanotte” e gli altri.
Ci sono alcune chicche che fanno sì che questo libro sia da non perdere, una su tutte è il primo incontro tra Helen Blacktorn e Aline Penhallow, che avviene proprio in questo racconto.
L’ambientazione di questo libro, come ho già detto, è l’Europa e nello specifico si divide tra Parigi, Venezia e Roma, che secondo me fanno da sfondo perfetto per la bellissima e neonata storia d’amore tra lo stregone e lo shadowhunter, in più è stato bello leggere finalmente qualcosa ambientato in Italia!
In un certo senso è stato strano leggere dei loro primi approcci.
Nella mia testa i due sono i Malec, ovvero quasi un’entità unica, non possono vivere separatamente.
Per me non esistono dubbi sulla solidità della loro relazione e leggere del loro imbarazzo in certi momenti, dei loro segreti non ancora svelati e il loro timore che la storia non durerà, è stato strano e bello.
“La musica e il bagliore delle stelle inondavano il salone, e Magnus era la luce più brillante di tutte.”
Sono la mia coppia canon preferita all’interno di tutta la saga e ho amato ogni singolo momento di tenerezza e complicità fra loro.
Non posso dire lo stesso delle parti di azione e di avventura, purtroppo.
Sono delusa dal dire che la storia di base e il mistero non mi avevano preso granché, sono stati abbastanza lenti e, inoltre, avevo già intuito come sarebbe andata a finire.
Insomma, mi è sembrata banale e per nulla coinvolgente, non so se sono io che sto crescendo e quindi uscendo un po’ dal target dei libri della Clare, ma ultimamente questi nuovi capitoli non mi stanno entusiasmando come facevano una volta i primi libri.
Rimango lo stesso molto legata a questo mondo e nel complesso il libro mi è piaciuto molto, mi è solo dispiaciuto che non ha raggiunto le aspettative che avevo, ma leggerò sicuramente i prossimi libri quando usciranno perché non posso perdermi nulla che coinvolga i Malec.
A presto con nuovi libri dall’universo Shadowhunters, buone letture!
Voto libro - 4
Genere: Fantasy
Autori: Cassandra Clare - Wesley Chu
24 novembre 2020
Tutto sembra procedere anche troppo bene per Magnus bane e Alec Lightwood, quasi sorpresi per la quiete e la felicità che la vita sta regalando loro, freschi genitori di Max, un bambino stregone di nemmeno un anno. Per sgretolare l'idillio, però, è sufficiente che due vecchie conoscenze di Magnus irrompano nottetempo nel loro bellissimo loft newyorchese, feriscano al petto lo stregone con insolita arma e rubino il libro bianco, la raccolta di incantesimi più potente in circolazione. A quel punto, Magnus e Alec non hanno scelta: sanno che devono tentare il tutto per tutto per riprendersi il prezioso volume. E per farlo saranno costretti a seguire i ladri fino a Shanghai. Prima, però, dovranno chiamare rinforzi e soprattutto… trovare una babysitter. In loro aiuto accorrono subito Clary, jace, Isabelle e Simon Lovelace, da pochi mesi uno Shadowhunter a tutti gli effetti. Una volta a Shanghai, però, il sestetto si rende subito conto che una minaccia ancora più oscura li sta aspettando. E che, poiché i poteri di Magnus, a causa della ferita subita la notte del furto, stanno diventando sempre più instabili, potrebbero non essere capaci di arrestare avanzata dei demoni nella città. E se fosse davvero così, potrebbero essere costretti a seguirli fino al loro luogo origine, il regno dei morti. Ce la faranno Magnus, Alec e i loro amici a fermare la minaccia che si sta dispiegando sul mondo? E, soprattutto, riusciranno a tornare a casa prima che Max faccia impazzire la mamma di Alec?
Personaggi secondari che diventano personaggi principali
Per questo evento ho deciso di approfondire un argomento molto interessate e forse anche insolito, ma che è uno dei punti centrali di questo romanzo, quello dei personaggi secondari che diventano protagonisti.
Ma inevitabilmente portare avanti dei personaggi secondari ha la conseguenza di relegare a ruolo di personaggi secondari quelli che hanno sempre avuto i riflettori puntati addosso, ed è stato un po’ strano devo dire. Infatti, in questa lettura ritroviamo tutti i personaggi che hanno fatto da apripista nelle prime trilogie: Jace, Clary, Isabelle, Simon, ovvero coloro che erano i nostri amati protagonisti e a cui ci siamo affezionati, e non vederli come voce narrante è stato insolito, dandomi molto da pensare.
Sapevamo già cosa aspettarci da Alec e Magnus come protagonisti grazie al primo volume di questa serie, ma in questo specifico libro siamo ritornati alla formazione originaria vivendola da un punto di vista diverso, vivendo gli eventi da un punto di vista diverso, mentre siamo circondati dagli altri personaggi che invece eravamo abituati a impersonare.
Spesso durante la lettura mi interrogavo su come sarebbe stata questa scena raccontata dagli occhi di lui/lei, cosa avrebbe potuto dire in più o in meno, oppure facevo supposizioni in merito a cosa stesse pensando. Devo dire che mi ha portato un po’ di malinconia e la voglia di rileggere la saga originaria, quella grazie alla quale tutti noi ci siamo innamorati di questo mondo.
Ma il bello è proprio questo, grazie a spin-off del genere abbiamo la possibilità di far parlare anche quei personaggi interessanti ma che non hanno mai avuto grande spazio per farci scoprire se stessi e i loro pensieri. Così riusciamo ad entrare davvero in sintonia con loro, ce li fanno amare e apprezzare ancora di più, in modo più reale e concreto.
Per quanto pensassi di conoscerli, in questo libro più che mai mi sono accorta quanto i due siano riservati e forse i personaggi che più vivono la loro vita e il loro amore con discrezione (per quanto Magnus non conosca il significato di discrezione). Probabilmente se la voce narrante di questa storia fosse stata un’altra non sarebbero state solo le sensazioni ad essere diverse, ma anche i fatti e gli avvenimenti oggettivi potenzialmente sarebbero potuti cambiare, perché ogni individuo è diverso e ha la sua specifica sensibilità e attenzione a certe cose rispetto ad altre.
Tutto è soggettivo, e sono contenta che i Malec abbiano avuto la loro occasione di mostrarci il loro punto di vista.
Salve lettrici e lettori,
ci ritroviamo di nuovo per un altro libro che compone il meraviglioso e ampio mondo degli Shadowhunters, in particolare oggi partecipo all’evento per l’uscita de “Il libro bianco perduto”, il secondo libro della trilogia spin-off The Eldest Curses, conosciuta più semplicemente come la trilogia Malec, scritta ovviamente da Cassandra Clare in collaborazione con Wesley Chu. Ringrazio la casa editrice Mondadori per l’invio in anteprima di una copia digitale.
Se siete fan accaniti come me, saprete già che questa trilogia si concentra sul raccontare dal punto di vista dello Shadowhunter Alec Lightwood e del Sommo stregone Magnus Bane, alcune delle loro avventure, momenti che non ci sono mai stati raccontati nelle saghe principali. In questo caso in particolare ci troviamo dopo gli eventi di The Mortal Instruments e dopo i racconti di “Le cronache dell’Accademia Shadowhunters”, quindi consiglio la lettura dopo aver recuperato almeno queste due serie e avviso che in questa recensione ci potranno essere spoiler delle suddette serie.
ci ritroviamo di nuovo per un altro libro che compone il meraviglioso e ampio mondo degli Shadowhunters, in particolare oggi partecipo all’evento per l’uscita de “Il libro bianco perduto”, il secondo libro della trilogia spin-off The Eldest Curses, conosciuta più semplicemente come la trilogia Malec, scritta ovviamente da Cassandra Clare in collaborazione con Wesley Chu. Ringrazio la casa editrice Mondadori per l’invio in anteprima di una copia digitale.
Se siete fan accaniti come me, saprete già che questa trilogia si concentra sul raccontare dal punto di vista dello Shadowhunter Alec Lightwood e del Sommo stregone Magnus Bane, alcune delle loro avventure, momenti che non ci sono mai stati raccontati nelle saghe principali. In questo caso in particolare ci troviamo dopo gli eventi di The Mortal Instruments e dopo i racconti di “Le cronache dell’Accademia Shadowhunters”, quindi consiglio la lettura dopo aver recuperato almeno queste due serie e avviso che in questa recensione ci potranno essere spoiler delle suddette serie.
È un periodo di relativa calma per il nostro mondo, una delle più grandi minacce è stata sconfitta, anche se il prezzo da pagare è stata l’instaurazione della Pace Fredda (che sappiamo in futuro cosa comporterà), nonostante i nostri più amati protagonisti si siano sempre battuti per i diritti di tutto il mondo dei nascosti, in modo particolare Alec Lightwood, il fondatore dell’Alleanza fra Nascosti e Shadowhunters. Alec e Magnus stanno vivendo la loro quotidianità sereni, tra pattuglie per Alec e i doveri da sommo stregone per Magnus.
Inoltre, sono occupati a essere neo-genitori di un bambino appena adottato: Max Lightwood-Bane, un piccolo stregone color mirtillo che ha reso la loro vita ancora più colma di amore e la loro famiglia completa.
“Magnus sentì un’ondata d’amore vibrargli dentro: erano passati tre anni, ma i suoi sentimenti per Alec erano forti come sempre. Anzi, più forti ogni giorni di più. Ancora. Ne era sbalordito.”
Neanche a dirvelo, ovviamente amo i Malec e vederli alle prese con il piccolo mi ha scaldato il cuore e riempito di dolcezza, anche se i momenti idilliaci sono durati poco e, come ci si aspetta da una coppia shadowhunter-stregone, i problemi sono sempre dietro l’angolo e siamo subito passati all’azione.
Si presenta, infatti, la donna stregone Shinyun Jung, che già avevamo incrociato nello scorso volume insieme al grande amico e maestro di Magnus, Ragnor Fell, scomparso da anni e dato per morto. I due però sembrano sotto il controllo di qualcuno o qualcosa e irrompono a casa Lightwood-Bane per rubare il Libro Bianco, che contiene i più potenti incantesimi degli stregoni.
È così che i due compagni partono alla volta di Shanghai, con l’aiuto di Clary, Jace, Simon e Izzy, per recuperare il libro e scoprire perché improvvisamente i portali non stanno più funzionando come dovrebbero.
“Essere uno Shadowhunter era un compito importante e solitario, essere scelto per uno scopo del genere era un dono e una maledizione, il rischio era esattamente il motivo della sua importanza.”
Una delle cose che più mi è piaciuta in questo libro è che ritroviamo la formazione originaria di TMI, finalmente di nuovo insieme a combinare guai e a salvare il mondo dall’ennesimo demone con manie di grandezza. Ho amato tutti i nuovi protagonisti dei recenti romanzi, ma quanto è bello ritornare alla squadra che ci ha fatto amare questa saga? Davvero molto, è stato un tuffo nel passato che ho adorato a dismisura e viverlo dal punto di vista della nostra coppia del cuore è stato ancora più magico.
«Tutto l’amore è importante. Il tuo amore è importante. E per alcune persone, il loro amore può essere la cosa più importante in assoluto, persino più del mondo stesso. Ma non per gli Shadowhunters. Perché tenere al sicuro il mondo intero non sarà lo scopo della vita di chiunque, ma certamente è il tuo.»
A mio parere questo è uno dei migliori libri tra gli spin-off scritti da Cassandra Clare in collaborazione con altri autori, l’ho trovato ben scritto anche a livello di stile, cosa non sempre scontata (se avete letto altre novelle sapete di cosa sto parlando), e la trama è stata avvincente e appassionante.
Non posso che promuovere a pieni voti questo volume e consigliarlo a tutti gli appassionati di Shadowhunters e a chi ama i Malec, volendo si può leggere anche senza aver letto il primo volume di questa trilogia o le ultime trilogie uscite, anche se, come dico sempre, per vivere al meglio questo mondo bisognerebbe seguire l’ordine di pubblicazione.
A presto con nuovi libri dall’universo Shadowhunters, buone letture!
Voto libro - 4.5
2 comments
I Malec si amano e basta!
RispondiEliminaEsatto! Malec <3
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