Grip Series
Genere: Romance
Autore: Kennedy Ryan
Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.
Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.
Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?
Salve lettrici,
Avete presente quando un libro vi chiama a sé pregandovi di leggerlo? Sono sicura di sì. Il libro di cui vi parlo oggi è sicuramente uno di quelli per me.
“Flow” di Kennedy Ryan è il romanzo di cui avevo bisogno ed è il romanzo che apre una nuova serie targata Hope Edizioni.
Questo libro, però, è solo una novella, non breve, ma pur sempre una novella.
È il racconto di come Bristol e Grip, i due protagonisti, si incontrano per la prima volta. Marlon James, o meglio Grip, è un ragazzo di colore, bellissimo e pericolosamente sexy. Inoltre è il miglior amico del gemello di Bristol, la protagonista femminile. Già per questo dovrebbero evitare qualsiasi contatto, ma quando passano qualche ora insieme sembra come se si conoscessero da sempre. Legano tantissimo, nonostante siano molto diversi, arrivando a parlare anche di temi delicati e profondi.
Grip le racconta di come è difficile essere un ragazzo di colore e venire dalla parte sbagliata della città; lei gli racconta di come è stata difficile la sua vita da sorella di un genio della musica.
Grip, come Rhyson, il gemello di Bristol, è un genio. Il talento di Grip sono le parole, le poesie che trasforma in musica rap e che vi faranno innamorare.
Se Grip viene dalla parte marcia della città, Bristol è la ragazza che viene dal lato opposto: è ricca, apparentemente viziata e bellissima.
Approfondendo la loro conoscenza, Grip scoprirà che non è per niente come lui l’aveva immaginata. Da quello che il suo gemello racconta della sua famiglia, Grip si aspettava una ragazza completamente diversa, mentre Bristol in poche ore colpisce davvero a fondo. È intelligente, attenta, sensibile e divertente. È facile innamorarsi di lei. Bristol sa che deve proteggere il suo cuore, soprattutto da quelli come Grip. Che dirvi allora, lettrici?
Adoro i prequel e questa novella presenta sicuramente una storia molto profonda, perché contiene già tanta intensità.
La storia che entrambi hanno alle spalle, i loro stessi dialoghi e quello che potrebbe succedere tra i due, porta già un ben carico di emozioni.
Oggi, dopo aver letto “Flow”, posso dire che sicuramente non preannuncia una serie semplice e frivola, ma qualcosa di intenso che tocca i cuori e le anime grazie alla sua profondità. Ci sarà sicuramente da emozionarsi con Bristol e Grip.
In questa novella è strutturato benissimo il tema del razzismo, che viene spiegato con esempi semplice e profondi al tempo stesso.
Grip viene definito da Bristol come una caramella, uno skittels, che lei mangerebbe a prescindere dal colore. Che sia rosa, verde, bianco o nero, Grip resta una persona splendida che lei mangerebbe e basta, perché il suo sapore, quello che è dentro di lui, conta di più del colore della pelle.
Dunque questo prequel, come sicuramente il volume che lo segue, insegna benissimo a noi lettrici a non fermarci alle apparenze, a non giudicare un libro dalla copertina o un ragazzo dal colore della pelle, perché è quello che è dentro di noi a contare davvero. Il cuore non ha colori, come nemmeno l’amore, ma se dovessimo guardare il mondo a colori allora, come ci suggerisce Grip, guardiamolo con il colore dell’intelligenza e la tonalità della simpatia, non il colore della pelle. “Flow” si è rivelato davvero una bella lettura, più intensa e più lunga delle novelle in generale, ma davvero bella.
È esattamente come dovrebbe essere un prologo, ossia l’inizio di qualcosa di bello. Nel corso di questa breve storia i due protagonisti seminano qualcosa, non solo attrazione, ma sentimenti veri.
Bristol però è a L.A. solo per pochi giorni e alla fine della lettura ripartirà, lasciando suo fratello e Grip in attesa del suo ritorno.
Prima di partire le cose si complicano per Grip e io non vedo l’ora di scoprire come andrà a finire. Il finale lascia a bocca aperta e ci fa correre verso il prossimo volume. Mi attende, quindi, una nuova lettura che, sono sicura, mi conquisterà come ha già fatto questo volume.
Quattro stelle meritatissime insomma, non di più solo perché è un prequel.
È davvero ben scritto, dettagliatissimo e pieno di profondità.
L’autrice, come Grip, sa usare bene le parole e sono rimasta affascinata da ciò che scrive. Non vedo l’ora di averne di più, soprattutto di Grip, che senza dubbio è il personaggio più intrigante del romanzo.
Voto libro - 4
Genere: Romance
Autore: Kennedy Ryan
Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.
E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
È sfrenato, avventato e disobbediente.
Salve lettrici,
Dopo aver letto, divorato e apprezzato, “Flow” di Kennedy Ryan, non vedevo l’ora di avere “Grip” tra le mani.
“Grip” è il volume principale di questa serie e può essere letto tranquillamente senza “Flow”, ma, secondo me, leggere il prequel è davvero essenziale per capire l’affinità dei due protagonisti. Bristol e Grip, nel volume precedente, si erano conosciuti e si stavano innamorando. Il loro legame era forte e intenso, ma non è quello che troviamo in questo volume.
Il finale aveva fatto ben intendere che Bristol non avrebbe perdonato Grip, e così è stato. I due restano amici, colleghi, ma niente di più, e questo spezza ogni giorno il cuore di Grip. Lui vorrebbe stare con lei, stare con lei davvero, ma Bristol in questi otto anni è cambiata. Ha messo un muro nel suo cuore e un muro tra lei e Grip. In questi otto anni che sono passati dal prequel, Grip non ha avuto altro che amicizia e appoggio da Bristol ma, nei loro silenzi e nei loro sguardi, si legge benissimo quello che avrebbe potuto essere, quello che sarebbe potuto accadere se Grip non avesse spezzato il cuore di Bristol.
Grip che, seppur non sia stato un santo, in questi otto anni non ha mai desiderato qualcuno o qualcosa più di quanto desidera Bristol.
Lui la ama così tanto che per starle vicino accetterà le briciole che lei gli dona, in più non è uno che perde facilmente la speranza. Lui sa, spera e crede, che un giorno le cose tra loro si aggiusteranno, ma quando capisce che non sarà così cambia le carte in tavola. Si allontana da lei e cerca di spegnere quell’amore così travolgente che sente dentro di sé, un amore che Bristol non vuole custodire per paura. Tra dolori e gelosie prosegue dunque la storia che si concluderà solo con un lieto fine più che meritato.
Un lieto fine che ho cercato e sperato, perché questa storia mi è entrata davvero dentro. L’ho divorata e, seppur il prequel mi aveva preparato benissimo, non ero pronta a tutte queste emozioni. Travolgente, coinvolgente e bellissimo, mi ha tenuta con il Kindle in mano per tutta la durata della lettura.
Non volevo mai mollare, avrei voluto perdermi nella loro storia ancora e ancora.
Grip mi aveva già incantato nel prequel, ma in questo volume mi ha totalmente conquistata. È così bello, così sensuale e così intenso.
Ogni cosa di lui è perfetta e io l’ho adorato; ogni donna sarebbe fortunata ad avere un uomo come lui. Nei suoi PoV, alternati a quelli di Bristol, si scopre tantissimo su di lui, sul suo passato e su quanto sia difficile essere un ragazzo di colore, oggi quanto ieri. Nella storia ci sono tantissimi episodi sul passato di Grip che emozionano. Storie attuali che dovrebbero essere raccontate ad alta voce in una società come la nostra, che ci spinge ad odiare il diverso.
Il testo affronta anche problemi come il razzismo e la discriminazione, non solo verso il colore della pelle, ma anche verso una società ideale.
L’autrice, con questa lettura, ci insegna a buttate giù i muri che la società costruisce, ci insegna ad incontrarci e a non giudicare.
Ci spinge a conoscere chi c’è dall’altra parte, a prescindere dal colore della pelle o di ciò che indossano, perché ognuno di noi è una sfumatura, bellissima, della stessa specie, della stessa gente, della stessa comunità.
Siamo in questo mondo tutti insieme e siamo l’arcobaleno più bello, più luminoso che si sia mai visto. Peccato che qualcuno lo abbia dimenticato.
Ripeto che “Grip” è una lettura davvero intensa e ricca di significato, ma non mi ha colpito solo per questo. Splendide sono anche le parole delle canzoni di Grip e bellissime le poesie di Neruda che, mentre scorrevo la lettura, sono andata a cercare sul web. Lo stile di questa lettura è sicuramente poetico ed è difficile non emozionarsi davanti a così tante belle parole. Grip insegna anche ad amare la poesia e la bellezza; sicuramente lui è il personaggio più poetico di questa storia. Nulla togliendo a Bristol, al suo coraggio e alla sua forza, ma Grip è di un’altra categoria. Rimarrà per tanto tempo nel mio cuore e nella mia testa, e non vedo l’ora di avere il sequel tra le mani. Ringrazio la Hope per aver portato in Italia questa storia, perché è una lettura che travolge, colpisce al cuore e non viene dimenticata. È una di quelle letture di cui forse non ricorderò tutti i particolari, ma sicuramente ricorderò quello che ha lasciato dentro me e che spero semini anche dentro di voi. Buona lettura!
Voto libro - 5
Genere: Romance
Autore: Kennedy Ryan
10 Settembre
Sarò lì.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Fino alla morte.
Puoi contare su di me.
Le promesse che la gente fa.
I giuramenti che facciamo.
Ipotesi del cuore.
L’emozione ci dice ciò che proviamo, ma la vita… la vita ha la capacità di immergerci in acqua bollente, far bruciare le nostre illusioni, mettere alla prova la nostra fede e le nostre convinzioni.
Il fluttuare dell’amore è una farfalla, ma l’amore collaudato è un’ancora.
Per Grip e Bristol, l’amore è cominciato in cima a una ruota panoramica sotto le stelle.
Salve lettrici,
Dopo una serie di letture non proprio positive, finalmente ho potuto dedicarmi a qualche lettura che sapevo non mi avrebbe delusa.
La serie “Grip” di Kennedy Ryan era stata per me una ventata di aria fresca e l’avevo adorata per diversi motivi. Quindi non vedevo l’ora di avere “Still”, il terzo volume, tra le mani, ma tra me e questa lettura sembrava esserci sempre qualche imprevisto. Oggi, FINALMENTE, ho avuto il tempo per dedicarmi a questo nuovo pezzetto di vita di Bristol e Grip. Quanto amore in questo romanzo e quanta intensità!
Sono così invidiosa di Bristol, Grip è così... è tanta roba. Non saprei nemmeno dove cominciare per descriverlo, mi fa venire i brividi e le lacrime agli occhi ogni volta che parla della sua amata. Lei per lui è poesia, bellissima e imperfetta, ed è solo sua. Il loro amore è qualcosa a cui non sono abituata, qualcosa che mi sconvolge. Questo è il tipo di lettura di cui non mi stanco mai. Avrei letto una pagina al giorno solo per tenere questa storia con me ancora un po’, ma la curiosità e la lettrice compulsiva che é in me chiedevano sempre di più.
È una storia che ti prende, ti divora l’anima e non si scorda facilmente, non solo per l’intensità della storia d’amore che racconta, che la rende perfetta a prescindere, ma anche per quello che insegna. Penso che c’è più intensità e più valori in questo libro che in altri mille che ho letto.
“Still”, che prende il nome dalla poesia che Grip scrive per Bristol, è un libro facile da amare. Non è una storia che si legge e si dimentica, resta indelebile, perché quello che lascia, quello che insegna, lo porterete con voi sempre.
Non posso che consigliarvi questa serie, così sublime e così perfetta, e la sua scrittrice. Perfetta è il termine giusto per questa storia che è ben scritta, dettagliata, curata, passionale senza essere volgare, mantenendo anche un certo spessore. Grip è un uomo che non si scorda facilmente e per questo non posso che ringraziare l’autrice. Ha creato un personaggio al di sopra di ogni aspettativa: poetico, romantico, generoso e sempre pronto a donarsi per gli altri. Grip fa così tanto per la comunità, così tanto contro i pregiudizi e il razzismo da dover salire alle elezioni seduta stante.
È un uomo che con il suo talento e la sua musica arriva in tutti i cuori e cavalca facilmente tutte le classifiche. È l’uomo di cui tutte abbiamo bisogno, leale e sempre sincero. Non conosce barriere di nessun tipo e io l’ho amato, così follemente da non riuscire a saziarmi della sua storia. L’ho amato così tanto da piangere per ogni sua debolezza e ogni gioia del suo cuore.
Sono una frignona? Lo sono, ma Grip e Bristol meritano tutte le mie lacrime.
Grip le merita perché è reale con tutte le sue debolezze e Bristol le merita perché è forte, più di quanto possiamo immaginare.
Ho lodato tantissimo Grip, ma non posso dimenticare la protagonista femminile. Lei è forte, combattiva, testarda ed intraprendente. È una regina e la donna immaginaria che momentaneamente invidio più al mondo.
L’autrice ha creato una donna bellissima e forte e gli ha messo accanto l’uomo perfetto, che la completa e che, nonostante i mille incidenti di percorso e i pregiudizi, le appartiene. Verso metà romanzo le cose per questa coppia si fanno più dure e forse più reali. Le difficoltà della loro vita di coppia, della loro famiglia, toccano il cuore di noi lettrici e, per certi versi, sono la parte più bella del romanzo, ma decisamente la più dura. Quello che accade a questa coppia non lo avevo previsto e mi ha straziato. L’autrice ha dato così tanto in questo romanzo, così tante emozioni, e ha messo Grip e Bristol davanti a tantissime scelte che mi hanno fatto riflettere per ore. Non so per quale parte della loro storia ho versato più lacrime, ma so che la loro vita mi ha emozionato tantissimo. Grip e Bristol sono due anime pure, gloriose e la loro storia così poetica, resterà nel mio cuore per tanto tempo.
Ho sentito mia ogni emozione: amore, disperazione e dolore.
Grip e Bristol mi hanno trascinato dentro la loro storia e ne sono rimasta folgorata, tanto che non penso di essere pronta per un’altra lettura tanto presto.
Quello che mi ha lasciato “Still”, e “Grip” prima di lui, è qualcosa di unico che non sono pronta a condividere con un altro romanzo.
In “Grip” mi sono innamorata di questa storia e di questi ragazzi, anche grazie alla cura con cui vengono trattati razzismo e pregiudizi, ma solo dopo aver letto “Still” mi sono soffermata a chiedermi come ci vedono le persone di colore, com’è essere dall’altra parte. Il problema dei pregiudizi è più sviluppato rispetto ai primi romanzo, in questo volume vedremo politici, persone di spessore, scrittori e gente comune, detestare un uomo fantastico come Grip solo per la donna che ha scelto al suo fianco, solo per il colore della sua pelle.
Continuerà la lotta di Grip contro i pregiudizi e continuerà lui a fare breccia nel mio cuore con la sua voce, che dovrebbe passare su ogni stazione, ogni televisione, perché abbiamo bisogno di Grip nel mondo reale.
Abbiamo bisogno di un uomo, bianco o nero che sia, che ci ricorda che siamo tutti uguali e che i muri che ci costruiamo intorno dovrebbero essere distrutti o, qualora il muro sia troppo spesso, bisogna amarlo, perché ogni sfumatura che abbiamo ci rende unici e insostituibili. Insomma lettrici, io non ho altro da aggiungere perché “Still” è un romanzo bellissimo, intenso ed unico, e non ha bisogno di lodi. È una storia che va letta, che merita di essere letta e di cui non sono ancora sazia. Spero di avere presto tra le mani i prossimi volumi, in particolare quello su Rhyson, quindi mi appello alla Hope Edizioni per averlo presto qui da noi e allo stesso tempo la ringrazio infinitamente per questa splendida serie che tocca in modo delicato, profondo e vero i problemi della comunità di colore americana.
Buona lettura!
P.S. Se non vi ho convinte a leggere questa storia vi lascio un piccolo estratto preso dalla poesia bellissima che Grip ha scritto per Bristol. Sono sicura che una volta letta non saprete resistere a questa storia che è un inno all’amore vero, che non conosce barriere e che unisce due persone così tanto da non sapere più dove finisce una e inizia l’altra.
“Chiedimi tra un milione di secondi,
Chiedimi tra un miliardo di anni:
Mi ami?
E io ti dirò: ancora.
Chiedimelo quando fatichiamo,
Quando ci riposiamo.
Quando litighiamo.
Con il sapore della rabbia che mi brucia le labbra,
Io ti dirò: ancora.”
Voto libro - 5
1 comments
Mi piace molto il tuo blog, anche io ho un blog dove ci scrivo storie d'amore a puntate ti va di passare e seguirlo. https://raccontirosafamilyippolitoearialdi.blogspot.com/?m=0
RispondiElimina