Posta in uscita


Genere: Narrativa

Autore: Mary Adkins

14 Ottobre


Iris Massey se n'è andata.
Ma ha lasciato qualcosa che parla di lei.
Per quattro anni Iris Massey e Smith Simonyi hanno lavorato fianco a fianco. Inseparabili come colleghi e come amici, hanno condiviso molte cose. Fino a quando Iris non si è ammalata, morendo prematuramente a soli trentatré anni. Mentre cerca di arginare la disperazione, Smith scopre che negli ultimi sei mesi Iris ha creato un blog pieno di riflessioni taglienti e spesso ironiche sulla fine della sua vita. Come ultimo desiderio ha lasciato a lui la richiesta di raccoglierle e pubblicarle in un libro. Ha così inizio un’avventura tra email, post, adesioni a gruppi di sostegno online e altri frammenti di una vita virtuale intensa e sorprendente. Per riuscire nella sua impresa Smith dovrà convincere Jade, la sorella maggiore di Iris, a concedergli l’autorizzazione a pubblicare il libro. E tra lacrime e battibecchi, conti in sospeso con il passato e un comune smisurato affetto per Iris, entrambi potrebbero riuscire a trovare una strada per andare avanti.


Salve lettori del Confine.
Oggi voglio parlarvi di un libro che ho avuto la possibilità di leggere grazie alla Newton Compton editori.
Si tratta di “Posta in uscita” di Mary Adkins.
A tutti è capitato di subire gravi perdite familiari ma, purtroppo, non a tutti è data la possibilità di conoscere i pensieri degli ultimi mesi di vita di chi amiamo.
Questo libro racconta quelli di Iris, successivi alla scoperta del suo cancro e dei mesi successivi alla sua morte, attraverso i POV della sorella Jade e del collega e amico Smith. Iris, dopo aver saputo che la sua aspettativa di vita è decisamente diminuita, decide di scrivere su un blog le sue riflessioni su ciò che è successo nell’arco della sua vita, dall’infanzia all’adolescenza da nomade con sua mamma e sua sorella, ai suoi sogni e ai suoi rimpianti, ma soprattutto riflette in modo ironico sulla sua malattia. Poco prima della sua morte lascia in ufficio una copia stampata del suo blog con un appunto allegato nel quale chiede a Smith di dargli un’occhiata e di pubblicarlo, ma per farlo ha bisogno dell’autorizzazione di Jade. Così inizia uno scambio virtuale tra Jade e Smith: attraverso e-mail e messaggi telefonici i due condividono le loro vite, i loro ricordi e l’affetto che li legava a Iris, scoprendo nel frattempo, pagina dopo pagina di blog, cosa le passasse per la mente. Entrambi cercano di affrontare il dolore, in modi diversi eppure simili, provando a fare “ciò che avrebbe voluto lei”.

“Mentre leggo quello che hai scritto mi ritrovo a sperare che tu abbia avuto modo di comprendere questo della tua vita, che per quanti rimpianti tu possa aver avuto, le parti gioiose ci sono state e vanno riconosciute.”

Questa storia è riuscita a strapparmi un pezzo di cuore, mi è entrata sottopelle, nonostante sia composta principalmente da articoli di blog, email e messaggi telefonici, o forse è stato proprio per questo: ognuno dei personaggi diventa protagonista quando scrive, quando risponde.
Attraverso i racconti del passato e le email trovate nella posta in arrivo si riesce a comprendere molto più di quanto sarebbe stato possibile attraverso una “normale” narrazione in prima persona. La cura dei dettagli è massima, dagli indirizzi email all’utilizzo dei caratteri maiuscoli e minuscoli a seconda dell’occorrenza, così come dal punto di vista lessicale (l’autrice ha utilizzato i diversi registri, regolandoli ai mittenti e ai destinatari). Ho ammirato Iris per la sua forza nel raccontare la sua esperienza in un blog; mi sono immedesimata in Jade, la perdita di una sorella è devastante e cambia la vita (presente, passata, ma soprattutto futura); ho provato una forte empatia nei confronti di Smith, perché nonostante voglia sembrare forte si rivela estremamente fragile.
Le loro storie, così diverse eppure così profondamente simili, sono in grado di creare molteplici crepe nel cuore e allo stesso tempo agiscono come un balsamo sulle ferite già aperte. Ho trovato molto carino l’epilogo, una specie di “luce in fondo al tunnel”.
Consiglio assolutamente la lettura di questo libro, magari con accanto dei fazzoletti e della cioccolata, o qualcuno da poter abbracciare nel momento del bisogno. Questa è una storia così totalizzante e commovente che alla fine lascia un senso di profondo vuoto che porta a svuotare la mente e il cuore da tutte quelle piccole difficoltà per le quali ci disperiamo quotidianamente, almeno per qualche ora, per qualche minuto. Abbiate il coraggio e la forza di imbarcarvi in questo viaggio, ne vale la pena.

“Se capisci che un minuto può contenere tutte le meraviglie di un’ora, di un anno o di una vita intera, farai un passo importante come quello del primo uomo sulla Luna.”

Buona lettura.

AURORA

Voto libro - 4.5


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