I cinque cadaveri
Autore: Robert Bryndza
Genere: Thriller
14 Novembre
Sono passati quindici anni da quando Kate Marshall, una giovane e ambiziosa detective, fermò il famigerato cannibale di Nine Elms, a Londra. L’arresto, invece di un trionfo, si tramutò in un incubo. Tradita da tutti, umiliata, presa d’assalto dai media per le scioccanti verità rivelate dall’assassino, la sua promettente carriera in polizia finì con uno scandalo. Da allora i fantasmi del passato hanno continuato a ossessionare Kate che, nonostante il tempo trascorso, non è mai riuscita a lasciarsi quell’esperienza alle spalle. È andata via da Londra e si è trasferita in una piccola città costiera, dove cerca con tutte le forze di dimenticare. Ma un ammiratore del serial killer di Nine Elms ha deciso di seguire le orme del suo idolo, e Kate sa che non può restare a guardare senza intervenire. Fermare l’assassino potrebbe essere la sua unica occasione di riscatto, e non solo. Quindici anni prima Kate ha rischiato di diventare la quinta vittima del Cannibale. E adesso il nuovo mostro ha intenzione di finire il lavoro del suo predecessore…
Salve lettori!
Dopo aver letto l’ultimo libro della Marsons, mi era rimasta voglia di un poliziesco, così quando ho visto la nuova uscita di Robert Bryndza, convinta fosse il nuovo capitolo della serie di Erika Foster, l’ho richiesto alla Newton senza nemmeno leggere la trama.
Errore! Perché ho scoperto troppo tardi che “I cinque cadaveri” è il primo volume di una nuova serie dedicata a Kate Marshall.
Andiamo a conoscere questa nuova protagonista!
È il 1995 e Kate Marshall è una promettente agente investigativa. È stata assegnata ad un caso complicato e violento, messo in pausa per mancanza di prove, ma riaperto per la comparsa di un nuovo cadavere.
A quel caso lavora anche Peter Conway, un collega con cui ha passato un paio di notti insieme, di cui si è prontamente pentita.
Il caso del Cannibale di Nine Elms, questo il nome dato dalla stampa all’assassino, sembra irrisolvibile, eppure Kate sa che i serial killer fanno sempre un errore.
Errore di cui sarà lei a pagare le conseguenze.
È il 2010. Kate Marshall insegna criminologia all’università, abita vicino al mare, lontana da Londra e dal passato. Che però trova sempre il modo di perseguitarla.
Soprattutto quando vengono ritrovati dei corpi che riprendono in tutto gli omicidi del cannibale di Nine Elms, firmati “UN AMMIRATORE”.
C’è un emulatore in giro, qualcuno disposto a ricompiere degli atti atroci per un pizzico di fama. O c’è dell’altro dietro?
Quanto è malato questo piano, quanto è radicato nel passato e, soprattutto, quanto tormenterà Kate?
“Si comporta come se fosse invincibile.”
“Pensa di essere invincibile. Ma farà un errore. Succede sempre.”
“Pensa di essere invincibile. Ma farà un errore. Succede sempre.”
Nonostante “I cinque cadaveri” non era il libro che mi aspettavo o che desiderassi leggere, è stato comunque un bel thriller.
La storia è macabra e orribile, il crimine provoca ribrezzo e questa nuova eroina è facile da supportare.
Più che per la trama in sé, ho apprezzato questo libro per il messaggio di sottofondo, una sorta di riscatto per le donne che si sono viste attribuire colpe, hanno visto la loro carriera andare in frantumi, per colpa degli sbagli e il comportamento di un uomo.
Una sorta di protesta per tutte le vittime che vengono chiamate in ogni terribile modo, quando dovrebbero essere considerate solo vittime, mentre l’uomo riesce sempre a cavarsela.
È arrivato il momento di appoggiarsi l’un l’altra, di smetterla di dare giudizi affrettati guidati dalla cattiveria e sostenersi, prima tra noi donne, altrimenti come potremmo pretendere che lo facciano gli altri?
Attraverso Kate Marshall, Bryndza dà un assaggio di questa ingiustizia, ma mostra anche come superarla, come riscattarsi e cambiare.
Kate non è un’eroina, è un’ex alcolista che rischia di ricadere più volte nel baratro, ha i suoi momenti di debolezza, non sempre crede nelle sue capacità, ma trova sempre la forza di rialzarsi e di combattere, più per suo figlio che per se stessa.
È accompagnata dal suo assistente all’università, Tristan, un ragazzo giovane e volenteroso, che non l’ha mai giudicata e l’ha aiutata anche nelle imprese più folli.
Viene spesso sostenuta da Myra, sua vicina di casa e sponsor negli alcolisti anonimi.
Viene ostacolata e impaurita da tante persone, ma trova sempre il modo per riscattarsi.
Essendo una detective amatoriale, le indagini sono private, non supportate dalla polizia, quindi sono legate strettamente alle vicende personali e ai pensieri della protagonista.
Le storie di Robert Bryndza, anche quelle della serie di Erika Foster, non mi tolgono il fiato, ma mi piacciono. Mi fanno passare ore tormentate, disgustata dalla cattiveria dell’animo umano.
Inoltre ha uno stile scorrevole e lineare, infatti i suoi libri si leggono molto velocemente.
Insomma, se già eravate fan di Bryndza prima, dovete leggere anche questa nuova serie. È diversa dalla precedente, la trama di questo primo libro è originale e interessante. Non vi deluderà.
Baci
Voto: 3.5
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