Serie The Christmas Angel
Genere: Romance m/m
Autore: Eli Easton
24 Dicembre
Quando John Trent, membro del corpo di polizia Bow Street Runners, trova la splendida statuina di un angelo che galleggia nel Tamigi, non riesce a smettere di pensarci. Ne rintraccia l’artista, un giovane scultore malinconico e tranquillo. Ma né l’angelo né il suo scultore sono pronti a uscire dalla vita di John. Quel maledetto angelo si rifiuta di lasciarlo in pace e non si comporta come dovrebbe fare un oggetto inanimato.
Alec Allston è rassegnato a dover vivere senza amore. Non desiderava altro che creare un dono speciale, affinché una piccola parte di sé restasse per sempre con il suo amato, nobile e irraggiungibile. Tuttavia, quando quel dono continua a ripresentarsi nella sua bottega tra le mani di un cacciatore di taglie scarmigliato e muscoloso, Alec è costretto a rivedere la sua attitudine a considerare l’amore solo come un ideale etereo.
Anche John ha sofferto, ma in maniera molto diversa. Una grande perdita lo ha colpito e ferito nel profondo, lo ha, però, anche temprato nel profondo e gli ha fatto prendere la decisione di unirsi ai Bow Street Runners, una sorta di polizia/distretto di investigatori formata da uomini coraggiosi e valorosi, pronti a tutto per avere giustizia.
Questo gruppo è realmente esistito e proprio la parte realistica della storia mostra l’attenzione ai dettagli anche per una novella così breve, cosa che apprezzo tantissimo.
Oltre questo, la storia, seppur breve, è perfettamente amalgamata: c’è la giusta dose di descrizione del contesto, ovvero l’età Giorgiana del 1750 (circa), ci sono emozioni e un buono sviluppo della relazione sentimentale, ad esempio il corteggiamento di John con i regali e la passeggiata che culmina con l’invito per Natale. È stato veramente bello.
Il tutto è condito con un po’ di rabbia e qualche momento di suspense. La scena di sesso, poi, è in linea con la storia, dolce ma intrigante allo stesso tempo.
Come in tutte le storie di Eli Easton, non manca il lieto fine!
Alec Allston è rassegnato a dover vivere senza amore. Non desiderava altro che creare un dono speciale, affinché una piccola parte di sé restasse per sempre con il suo amato, nobile e irraggiungibile. Tuttavia, quando quel dono continua a ripresentarsi nella sua bottega tra le mani di un cacciatore di taglie scarmigliato e muscoloso, Alec è costretto a rivedere la sua attitudine a considerare l’amore solo come un ideale etereo.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "L'angelo di natale" di Eli Easton, che apre la raccolta "The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Per pura coincidenza, il giovane John Trent trova una splendida statuina di un angelo che galleggia sul Tamigi. Spinto dalla curiosità vuole ritrovare l’artista che l’ha scolpita per scoprirne la storia.
Quello che non si aspetta di trovare è Alec Allston.
Alec si è rassegnato a vivere senza amore, quando inaspettatamente la statuina che aveva creato come simbolo del suo amore perduto e del suo cuore rientra nella bottega con un cacciatore di taglie bellissimo, che dà subito uno scossone alla sua vita.
Questo primo libro della serie inizia subito con molta magia, magia di Natale e magia dell’amore.
I protagonisti sono ben sviluppati; Alec ha il cuore spezzato e ormai non crede più di poter trovare l’amore, anche perché pensa che le sue pulsioni siano negative e che non siano “naturali”. E neanche le parole di un Angelo possono fargli cambiare idea.
Oggi vorrei parlarvi del libro "L'angelo di natale" di Eli Easton, che apre la raccolta "The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Per pura coincidenza, il giovane John Trent trova una splendida statuina di un angelo che galleggia sul Tamigi. Spinto dalla curiosità vuole ritrovare l’artista che l’ha scolpita per scoprirne la storia.
Quello che non si aspetta di trovare è Alec Allston.
Alec si è rassegnato a vivere senza amore, quando inaspettatamente la statuina che aveva creato come simbolo del suo amore perduto e del suo cuore rientra nella bottega con un cacciatore di taglie bellissimo, che dà subito uno scossone alla sua vita.
Questo primo libro della serie inizia subito con molta magia, magia di Natale e magia dell’amore.
I protagonisti sono ben sviluppati; Alec ha il cuore spezzato e ormai non crede più di poter trovare l’amore, anche perché pensa che le sue pulsioni siano negative e che non siano “naturali”. E neanche le parole di un Angelo possono fargli cambiare idea.
"«[...] L'amore è una
forza potente nel mondo. Eleva tutto intorno a te, proprio come la
fiamma di una candela illumina e modifica ciò che è alla sua portata. La
ricompensa è la sensazione stessa. Capisci cosa voglio dire, Alec?»
Pensava di sì, e quella comprensione lo rendeva triste. «È questo il mio
destino, allora? Amare gli altri e non essere mai amato? Sopportare il
dolore agrodolce dell'amare in silenzio... per sempre?» Fu più
un'affermazione che una domanda, perché non era la prima volta che se lo
ripeteva."
Anche John ha sofferto, ma in maniera molto diversa. Una grande perdita lo ha colpito e ferito nel profondo, lo ha, però, anche temprato nel profondo e gli ha fatto prendere la decisione di unirsi ai Bow Street Runners, una sorta di polizia/distretto di investigatori formata da uomini coraggiosi e valorosi, pronti a tutto per avere giustizia.
Questo gruppo è realmente esistito e proprio la parte realistica della storia mostra l’attenzione ai dettagli anche per una novella così breve, cosa che apprezzo tantissimo.
Oltre questo, la storia, seppur breve, è perfettamente amalgamata: c’è la giusta dose di descrizione del contesto, ovvero l’età Giorgiana del 1750 (circa), ci sono emozioni e un buono sviluppo della relazione sentimentale, ad esempio il corteggiamento di John con i regali e la passeggiata che culmina con l’invito per Natale. È stato veramente bello.
Il tutto è condito con un po’ di rabbia e qualche momento di suspense. La scena di sesso, poi, è in linea con la storia, dolce ma intrigante allo stesso tempo.
Come in tutte le storie di Eli Easton, non manca il lieto fine!
Daniela
Voto: 3.5
Genere: Romance m/m
Autore: Kim Fielding
24 Dicembre
Dopo il duro inverno del 1888, che ha posto fine al suo lavoro come cowboy in Nebraska, Alby Boyle torna a New York alla ricerca della famiglia da tempo perduta. Ma non riesce a trovare sua madre e i suoi fratelli da nessuna parte e, dopo tutti quegli anni passati lontano, non si sente più a casa a Five Corners. Le sue prospettive sembrano oscure come i vicoli di notte.
Quando si ferma ad ammirare la statuina di un angelo nella vetrina natalizia di un grande magazzino, Alby incontra Xeno Varnham-Summerfield. Ricco, bello ed entusiasta, Xeno regala ad Alby un po’ di allegria temporanea. Ma realizzare i suoi sogni d’amore e di una vera casa… beh, per lui potrebbe richiedere qualche magia natalizia.
Xeno apparentemente ha una vita perfetta eppure sa che l’amore, la cosa più importante, gli manca.
È subito attratto da Alby e dal suo aspetto esotico da cowboy, non lo considera inferiore, anzi vede in lui qualcosa di speciale sin da subito.
Per Alby, invece, la loro diversa classe sociale è un problema, non si sente abbastanza per un uomo come Xeno e l’unica cosa che pensa di potergli dare è qualche ora di sesso e nulla di più.
Xeno invece vuole TUTTO! Vuole lui e farà di tutto per farlo capire ad Alby.
Mi piacciono le storie di questo tipo, in cui uno dei due protagonisti si fa spazio pian piano nelle insicurezze e nel cuore dell'altro, forse perché sono un’eterna romantica in attesa che arrivi un uomo così anche nella mia vita.
Sapete che vi dico? Togliete il forse e deridetemi pure, ma sognare non costa nulla.
Queste sono le novelle che mi piacciono, curate e, anche se molto brevi, ben scritte, dove tutti i fatti si svolgono in maniera fluida e piacevole, senza sembrare meccanici.
C’è il giusto mix di descrizioni, sensazioni ed emozioni e, in questa in particolare, anche un pizzico di "attesa" per via della ricerca della famiglia di Alby.
Considero questo breve racconto come una piccola perla o meglio, in questo caso, come una lucina di natale.
Lo consiglio assolutamente!
Dopo il duro inverno del 1888, che ha posto fine al suo lavoro come cowboy in Nebraska, Alby Boyle torna a New York alla ricerca della famiglia da tempo perduta. Ma non riesce a trovare sua madre e i suoi fratelli da nessuna parte e, dopo tutti quegli anni passati lontano, non si sente più a casa a Five Corners. Le sue prospettive sembrano oscure come i vicoli di notte.
Quando si ferma ad ammirare la statuina di un angelo nella vetrina natalizia di un grande magazzino, Alby incontra Xeno Varnham-Summerfield. Ricco, bello ed entusiasta, Xeno regala ad Alby un po’ di allegria temporanea. Ma realizzare i suoi sogni d’amore e di una vera casa… beh, per lui potrebbe richiedere qualche magia natalizia.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "L'angelo di Summerfield" di Kim Fielding, che fa parte della raccolta "The Christmas Angel", edita Triskell edizioni.
A causa di un durissimo inverno, Alby perde il suo lavoro in Nebraska e decide di tornare dov’è nato per cercare la sua famiglia perduta da tempo.
Quello che trova è solo un senso di solitudine e disagio. Vede solo oscurità nel suo futuro e nessuna prospettiva di felicità.
Quasi per caso viene attratto da una vetrina di Natale che, nel mezzo di tutta quell’oscurità, riesce ad incantarlo per via di una piccola statuetta di un angelo che sembra quasi sorridergli.
Davanti alla vetrina incontra l’uomo più bello e gentile che abbai mai visto, Xeno. L’allegria di quest’ultimo è contagiosa e riesce a strappare un sorriso ad Alby, forse fa anche accedere in lui una speranza in qualcosa di migliore.
Questa seconda novella della raccolta, così come la prima, è intrisa di magia natalizia, romanticismo e amore.
Non nascondo che mi è salito il magone nel leggere la storia di Alby, che ha vissuto una vita di stenti, sentendosi sempre inadatto e mai abbastanza.
Oggi vorrei parlarvi del libro "L'angelo di Summerfield" di Kim Fielding, che fa parte della raccolta "The Christmas Angel", edita Triskell edizioni.
A causa di un durissimo inverno, Alby perde il suo lavoro in Nebraska e decide di tornare dov’è nato per cercare la sua famiglia perduta da tempo.
Quello che trova è solo un senso di solitudine e disagio. Vede solo oscurità nel suo futuro e nessuna prospettiva di felicità.
Quasi per caso viene attratto da una vetrina di Natale che, nel mezzo di tutta quell’oscurità, riesce ad incantarlo per via di una piccola statuetta di un angelo che sembra quasi sorridergli.
Davanti alla vetrina incontra l’uomo più bello e gentile che abbai mai visto, Xeno. L’allegria di quest’ultimo è contagiosa e riesce a strappare un sorriso ad Alby, forse fa anche accedere in lui una speranza in qualcosa di migliore.
Questa seconda novella della raccolta, così come la prima, è intrisa di magia natalizia, romanticismo e amore.
Non nascondo che mi è salito il magone nel leggere la storia di Alby, che ha vissuto una vita di stenti, sentendosi sempre inadatto e mai abbastanza.
«E cosa brami, Alby
Boyle?» «Che mi verrà un colpo se lo so!» Poi fece una smorfia, anche se
non era sicuro del perché. Perché forse aveva risposto male a un
angelo, o perché le aveva mentito?
«Non importa, comunque. Non ho niente. Mai avuto niente e mai lo avrò.»
«Non importa, comunque. Non ho niente. Mai avuto niente e mai lo avrò.»
Xeno apparentemente ha una vita perfetta eppure sa che l’amore, la cosa più importante, gli manca.
È subito attratto da Alby e dal suo aspetto esotico da cowboy, non lo considera inferiore, anzi vede in lui qualcosa di speciale sin da subito.
Per Alby, invece, la loro diversa classe sociale è un problema, non si sente abbastanza per un uomo come Xeno e l’unica cosa che pensa di potergli dare è qualche ora di sesso e nulla di più.
Xeno invece vuole TUTTO! Vuole lui e farà di tutto per farlo capire ad Alby.
«Una persona può anche
definirsi in base a ciò che non ha e ciò che non può fare. Ma è molto
meglio essere ciò che si ha e ciò che si sa fare.»
Mi piacciono le storie di questo tipo, in cui uno dei due protagonisti si fa spazio pian piano nelle insicurezze e nel cuore dell'altro, forse perché sono un’eterna romantica in attesa che arrivi un uomo così anche nella mia vita.
Sapete che vi dico? Togliete il forse e deridetemi pure, ma sognare non costa nulla.
Queste sono le novelle che mi piacciono, curate e, anche se molto brevi, ben scritte, dove tutti i fatti si svolgono in maniera fluida e piacevole, senza sembrare meccanici.
C’è il giusto mix di descrizioni, sensazioni ed emozioni e, in questa in particolare, anche un pizzico di "attesa" per via della ricerca della famiglia di Alby.
Considero questo breve racconto come una piccola perla o meglio, in questo caso, come una lucina di natale.
Lo consiglio assolutamente!
Daniela
Voto: 4
Genere: Romance m/m
Autore: Jordan L. Hawk
Il prestigiatore d’avanspettacolo Christopher Fiend vive per i riflettori. La sua grande chance per diventare finalmente famoso lo attende a Chicago, la prossima tappa nel circuito dopo la cittadina di Twelfth Junction.
Edward Smith non vuole avere niente a che fare con il teatro di proprietà della sua famiglia, almeno finché Christopher non attira la sua attenzione durante la serata di apertura, regalandogli un’esibizione molto “speciale” durante l’intervallo.
Quando viene rinvenuto un cadavere durante il numero di Christopher, i sospetti cadono subito su di lui. Christopher ed Edward dovranno indagare assieme per riabilitare il suo nome e permettergli di arrivare a Chicago in tempo. Edward sa che non deve affezionarsi a un uomo che uscirà dalla sua vita dopo due giorni, ma il suo cuore e un angelo molto speciale hanno altri piani in mente.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "L’angelo del prestigiatore" di Jordan L. Hawk, terzo libro della serie "The Christmas Angel", edita Triskell.
Christopher ama i riflettori e il palcoscenico e finalmente avrà la sua chance di diventare famoso.
Un’unica tappa lo separa dal successo: la città di Twelfth Junction.
Ciò che ovviamente non si aspetta di trovare in questa piccola cittadina è Edward Smith, fratello del proprietario del teatro dove deve esibirsi.
La chimica tra i due è esplosiva sin dal primo sguardo, peccato che il suo spettacolo di magia si trasformi nella scena di un crimine quando durante il suo numero Christopher ritrova un cadavere.
I sospetti ricadono su di lui e sarà suo compito, con l’inaspettato aiuto di Edward, trovare il vero colpevole.
Edward sa che Christopher non rimarrà con lui, ma non può fare a meno di affezionarsi, però forse un angelo birichino cambierà la situazione.
Questo libro, a differenza dei primi della serie, è basato su un tipo diverso di magia, non più quella del natale e dell'Angelo, ma quella di un Mago, un prestigiatore.
È quindi più "realistico" e la vicenda si svolge in un piccolo teatro di una cittadina desolata, dove il giovane Mago Christopher è arrivato per fare il suo ultimo spettacolo prima di avere la sua chance di sfondare a Chicago. Christopher ha avuto un’infanzia particolare, figlio di persone di spettacolo, non conosce altra vita che quella del girovago, non sente nessun posto come Casa e si sente bene solo quando è sul palco.
Edward lo attira sin da subito e il loro breve incontro è un fuoco che accende tutto.
Per Edward il teatro è sinonimo di sofferenza e abbandono e non vuole ripetere l’esperienza, ma non riesce a stare lontano da Christopher e anche se crede che alla fine soffrirà, si accende in lui la speranza di trovare ciò che cerca.
Così come succede a Christopher, che per la prima volta nella sua vita inizia a desiderare qualcosa di completamento diverso.
"Il bacio fu morbido e la sua tenerezza si impadronì del cuore di Christopher. A un certo punto della sua vita, era arrivato a credere che la tenerezza non fosse cosa per lui, proprio come non lo sarebbe stata una casa. Edward lo aveva spinto a domandarsi se invece non si fosse sbagliato. Se forse potesse aver diritto a sogni diversi, sogni suoi, non quelli degli spettri delusi dei suoi genitori."
La nota gialla presente nella trama è in pieno accordo con le caratteristiche e lo stile dell’autrice, famosa per la sua serie “Whyborne e Griffin”, serie in cui i due protagonisti sono uno studioso e un detective che svelano misteri.
In realtà in questo caso è tutto molto “prevedibile” e questo, forse, proprio perché avevo delle aspettative alte per ciò che conoscevo dell’autrice, mi ha un po’ deluso.
Il resto, cioè la parte della relazione, invece, è carina, anche se essendo un racconto molto breve è tutto parecchio veloce.
Il racconto si legge in maniera piacevole in un paio d’ore ed è sicuramente un’ottima lettura da fare davanti all’albero con una buona tazza di cioccolata (o tè per chi come me è a dieta).
Daniela
Voto: 3
.
Genere: Romance m/m
Autore: N.R. Walker
L’anno è il 1969…
Gary Fairchild è orgoglioso di essere uno studente universitario hippie, e protesta contro la Guerra del Vietnam perché crede nell’amore e nella pace. Per lui non si tratta soltanto di un movimento controculturale: per lui è uno stile di vita. Quando vengono messi in vendita i biglietti per “l’Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, meglio conosciuto come Woodstock, vuole andarci assolutamente.
Richard Ronsman è un ragazzo di campagna fuori dal mondo che vive nell’ombra del padre autoritario. Ha nascosto il suo segreto più oscuro per guadagnarsi l’amore dell’uomo, ma nulla è mai abbastanza, neanche offrirsi volontario per la Guerra del Vietnam. E pochi giorni prima della sua partenza, viene invitato da un hippie seducente a unirsi a lui per andare a un festival di musica.
Tre giorni di musica, droghe, pioggia, fango e amore forgiano, tra questi due uomini molto diversi, un legame che influenzerà il resto delle loro vite. Condividono sogni e paure, e quando Richard viene mandato in guerra, si scambiano lettere e amore. Per il suo primo Natale a casa, a Richard viene regalata una decorazione speciale a forma di angelo che potrebbe fare avverare il desiderio di un soldato.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "Il desiderio di un soldato" di N. R. Walker, quinto libro della raccolta "The Christmas Angel", edita Triskell edizioni.
Gary è un hippie ribelle, manifesta contro la guerra e si batte per la libertà.
Non vede l'ora di andare a “L’Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, prima però lui e i suoi amici si fermano in una tavola calda.
Qui, inaspettatamente, rimane affascinato sin dal primo sguardo da un giovane seduto da solo a un tavolo isolato e non può fare a meno di avvicinarsi.
Richard sta per partire per il Vietnam e anche se non conosce Gary, quando lui si avvicina al tavolo accetta il suo invito di unirsi al suo gruppo per l'evento di musica a cui stanno andando, senza neanche capire del tutto di cosa si tratta.
Si getta in questa avventura guidato dall'istinto.
D'altronde che male può fare qualche giorno di svago prima di incontrare la morte? Quello che non si aspetta è che le poche ora col giovane hippie cambieranno per sempre la sua vita.
Appena ho letto trama del libro le mie aspettative si sono alzate vertiginosamente.
Generalmente mi piacciono molto i libri che parlano di sopravvissuti alla guerra e dpts (disturbo post traumatico da stress), così come le storie d’amore un po’ tormentate e “datate”, ovvero ambientate in tempi non moderni.
In questo caso la storia si svolge nel periodo subito prima e subito dopo la guerra del Vietnam, lungo un arco temporale di circa 8 anni.
Per l'America la guerra in Vietnam è un periodo pieno di oscurità e in questo libro viene raccontata attraverso gli occhi dei personaggi, in maniera un po' edulcorata e "romanzata", ma comunque efficace nel trasmetterne tutta la crudeltà.
I due protagonisti hanno caratteri e vite totalmente opposte.
Gary è un hippie e non crede nella guerra e nella violenza in genere, ha una famiglia che lo accetta e lo sostiene e diversi amici con cui condivide passioni e opinioni.
Ha quindi un carattere espansivo e liberale.
Richard, d'altro canto, non ha amici, ha una famiglia molto religiosa, poco dedita all'effetto e un padre estremamente omofobo. Pensa, quindi, di non avere "nulla" da perdere e decide di arruolarsi. In alcuni tratti l'autrice ci fa capire che lui spera quasi di non tornare più dalla guerra e che questa sia la sua soluzione alla solitudine interiore che prova costantemente, ma tutto cambia quando conosce Gary.
Tra i due c'è sin da subito attrazione e chimica. Quando Richard decide di seguire Gary a Woodstock (famosissimo evento hippy della fine degli anni ‘60), non si aspetta di trovare in lui un amico, confidente e, soprattutto, una ragione per tornare e continuare a vivere.
Quando i due dopo il congedo di Richard riescono a ritrovarsi, il loro il legame è più forte che mai e i problemi del dpts o quelli fisici dell'incidente subito in Vietnam non riusciranno a scalfire il loro amore.
Insomma, il libro è molto bello e romantico, un insieme di sofferenza, attesa, paura, gioia, amore e speranza. Sicuramente rispetto ai libri precedenti della serie è più "reale".
Anche la figura dell'angelo e la sua magia non sono presenti come negli altri, il puntale si vede solo dopo e non accompagna i due protagonisti per tutto il libro.
Quella che è ancora presente è la forza dell'amore, che in questo caso è come una magia.
Oggi vorrei parlarvi del libro "Il desiderio di un soldato" di N. R. Walker, quinto libro della raccolta "The Christmas Angel", edita Triskell edizioni.
Gary è un hippie ribelle, manifesta contro la guerra e si batte per la libertà.
Non vede l'ora di andare a “L’Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, prima però lui e i suoi amici si fermano in una tavola calda.
Qui, inaspettatamente, rimane affascinato sin dal primo sguardo da un giovane seduto da solo a un tavolo isolato e non può fare a meno di avvicinarsi.
Richard sta per partire per il Vietnam e anche se non conosce Gary, quando lui si avvicina al tavolo accetta il suo invito di unirsi al suo gruppo per l'evento di musica a cui stanno andando, senza neanche capire del tutto di cosa si tratta.
Si getta in questa avventura guidato dall'istinto.
D'altronde che male può fare qualche giorno di svago prima di incontrare la morte? Quello che non si aspetta è che le poche ora col giovane hippie cambieranno per sempre la sua vita.
Appena ho letto trama del libro le mie aspettative si sono alzate vertiginosamente.
Generalmente mi piacciono molto i libri che parlano di sopravvissuti alla guerra e dpts (disturbo post traumatico da stress), così come le storie d’amore un po’ tormentate e “datate”, ovvero ambientate in tempi non moderni.
In questo caso la storia si svolge nel periodo subito prima e subito dopo la guerra del Vietnam, lungo un arco temporale di circa 8 anni.
Per l'America la guerra in Vietnam è un periodo pieno di oscurità e in questo libro viene raccontata attraverso gli occhi dei personaggi, in maniera un po' edulcorata e "romanzata", ma comunque efficace nel trasmetterne tutta la crudeltà.
I due protagonisti hanno caratteri e vite totalmente opposte.
Gary è un hippie e non crede nella guerra e nella violenza in genere, ha una famiglia che lo accetta e lo sostiene e diversi amici con cui condivide passioni e opinioni.
Ha quindi un carattere espansivo e liberale.
Richard, d'altro canto, non ha amici, ha una famiglia molto religiosa, poco dedita all'effetto e un padre estremamente omofobo. Pensa, quindi, di non avere "nulla" da perdere e decide di arruolarsi. In alcuni tratti l'autrice ci fa capire che lui spera quasi di non tornare più dalla guerra e che questa sia la sua soluzione alla solitudine interiore che prova costantemente, ma tutto cambia quando conosce Gary.
Tra i due c'è sin da subito attrazione e chimica. Quando Richard decide di seguire Gary a Woodstock (famosissimo evento hippy della fine degli anni ‘60), non si aspetta di trovare in lui un amico, confidente e, soprattutto, una ragione per tornare e continuare a vivere.
«Non c'è nulla di rotto. Non sei malato di mente. Non hai bisogno di essere rimesso a posto. Non andrai all'inferno.» Mi bruciavano gli occhi e non riuscivo a deglutire. «Sei perfetto proprio come dio ti ha fatto, proprio come sei.»
Quando i due dopo il congedo di Richard riescono a ritrovarsi, il loro il legame è più forte che mai e i problemi del dpts o quelli fisici dell'incidente subito in Vietnam non riusciranno a scalfire il loro amore.
«Ci sarò sempre, a ogni passo del cammino.»
«Sei sicuro?»
«Ogni passo del cammino, tesoro. Ogni passo.»"
«Sei sicuro?»
«Ogni passo del cammino, tesoro. Ogni passo.»"
Insomma, il libro è molto bello e romantico, un insieme di sofferenza, attesa, paura, gioia, amore e speranza. Sicuramente rispetto ai libri precedenti della serie è più "reale".
Anche la figura dell'angelo e la sua magia non sono presenti come negli altri, il puntale si vede solo dopo e non accompagna i due protagonisti per tutto il libro.
Quella che è ancora presente è la forza dell'amore, che in questo caso è come una magia.
Daniela
Voto: 4
Genere: Romance m/m
Autore: Anyta Sunday
24 Dicembre
Pax Polo è il chitarrista spaccone dei Serenity Free.
O meglio: era il chitarrista spaccone dei Serenity Free.
Al momento sfoggia un occhio nero e i suoi amici l’hanno cacciato dalla band, oltretutto tre settimane prima di Natale. Una bella botta per il suo ego smisurato, ma… pazienza.
Non c’è problema.
Grazie alla sua bravura nell’origliare le conversazioni altrui, a un sorprendente puntale a forma di angelo e a un losco accordo che gli consentirà di aprire un concerto del suo gruppo preferito, Pax riuscirà a rientrare nelle grazie della sua band.
Non deve far altro che diventare amico di Clifford, il bisbetico del quartiere, per la durata delle vacanze. Distrarlo un po’ per consentire alla sorella minore del ragazzo di uscire di nascosto.
Facile come suonare un brano di Beethoven per principianti. Un gioco da ragazzi.
Che ci vuole?
In fondo, Pax è bravissimo a fare amicizia. Ha un mucchio di amici. Il bisbetico non può certo dargli del filo da torcere. O forse sì?
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro “L’angelo bisbetico" di Anyta Sunday, sesto libro della serie “The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Pax Polo, ormai ex chitarrista spaccone dei Serenity Free, al momento sfoggia un occhio nero e una brutta botta all’autostima.
Pax non ha nessuna voglia di buttarsi giù e grazie ad uno spirito furbo e curioso, ad un angelo misterioso e un accordo, cerca di rientrare nelle grazie della band.
Non deve far altro che conquistare il suo bisbetico vicino di casa, Clifford, per distrarlo dalla sorella e aiutare il suo nuovo coinquilino. Facile, no?
In fondo Pax incanta tutti ed è facile per lui fare amicizia. O forse no?
Non credo di avervi mai parlato di Anyta Sunday qui sul blog, quindi ci tengo a spendere due parole su di lei.
La Sunday è famosa in Italia per le sue serie “Segni d’amore” e “Da nemici ad amanti“, ma anche per altri romanzi autoconclusivi che trovo tutti davvero carini.
È un’autrice che consiglio a chi ama ridere leggendo, perché la nota humor non manca mai.
I suoi personaggi battibeccano spesso prima di “innamorarsi” e anche dopo. Inoltre è bello vedere lo sviluppo delle loro relazione, tra questi “problemi”.
Anche questa novella è in pieno stile Sunday. I due protagonisti si scontrano più volte in dibattiti molto divertenti, di cui non si può fare a meno di ridere.
La relazione sentimentale cresce pian piano, in quanto abbiamo un primo bacio solo al 65% del libro.
Questi elementi sono descritti molto bene insieme ad una piccola nota di tristezza dovuta sia alla sofferenza di Clifford per i genitori che sono venuti a mancare sia a Pax e alla sua solitudine interiore.
La musica è l’elemento legante di tutta la storia, che sia classica o rock non fa differenza, perché pervade gli animi di entrambi i protagonisti e ha un posto speciale nella loro relazione.
Pax pensa che la musica possa descrivere meglio delle semplici parole le sensazioni e le emozioni che prova e lo dimostra suonando spesso per e con Clifford. Anche secondo me la musica può unire due persone, chi ascolta la tua stessa musica, così come chi legge i tuoi stessi libri, ti conosce.
Pax vede nella sua musica il suo più grande amore.
Oggi vorrei parlarvi del libro “L’angelo bisbetico" di Anyta Sunday, sesto libro della serie “The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Pax Polo, ormai ex chitarrista spaccone dei Serenity Free, al momento sfoggia un occhio nero e una brutta botta all’autostima.
Pax non ha nessuna voglia di buttarsi giù e grazie ad uno spirito furbo e curioso, ad un angelo misterioso e un accordo, cerca di rientrare nelle grazie della band.
Non deve far altro che conquistare il suo bisbetico vicino di casa, Clifford, per distrarlo dalla sorella e aiutare il suo nuovo coinquilino. Facile, no?
In fondo Pax incanta tutti ed è facile per lui fare amicizia. O forse no?
Non credo di avervi mai parlato di Anyta Sunday qui sul blog, quindi ci tengo a spendere due parole su di lei.
La Sunday è famosa in Italia per le sue serie “Segni d’amore” e “Da nemici ad amanti“, ma anche per altri romanzi autoconclusivi che trovo tutti davvero carini.
È un’autrice che consiglio a chi ama ridere leggendo, perché la nota humor non manca mai.
I suoi personaggi battibeccano spesso prima di “innamorarsi” e anche dopo. Inoltre è bello vedere lo sviluppo delle loro relazione, tra questi “problemi”.
Anche questa novella è in pieno stile Sunday. I due protagonisti si scontrano più volte in dibattiti molto divertenti, di cui non si può fare a meno di ridere.
La relazione sentimentale cresce pian piano, in quanto abbiamo un primo bacio solo al 65% del libro.
Questi elementi sono descritti molto bene insieme ad una piccola nota di tristezza dovuta sia alla sofferenza di Clifford per i genitori che sono venuti a mancare sia a Pax e alla sua solitudine interiore.
La musica è l’elemento legante di tutta la storia, che sia classica o rock non fa differenza, perché pervade gli animi di entrambi i protagonisti e ha un posto speciale nella loro relazione.
Pax pensa che la musica possa descrivere meglio delle semplici parole le sensazioni e le emozioni che prova e lo dimostra suonando spesso per e con Clifford. Anche secondo me la musica può unire due persone, chi ascolta la tua stessa musica, così come chi legge i tuoi stessi libri, ti conosce.
Pax vede nella sua musica il suo più grande amore.
“Poche
cose rischiavano di sopraffarlo nella vita; ancora meno ci riuscivano
davvero. La musica faceva eccezione. Pax le apparteneva, e ne era
felice. Gli martellava dentro, tortuosa e azzardata, mai prevedibile. Si
mosse con lei e si arrese al suo potente ruggito.”
Ho apprezzato parecchio anche i protagonisti secondari, sia la sorella di Clifford che Luca e Harry (di quest’ultimo mi piacerebbe un sacco leggere la storia in realtà).
L’atmosfera natalizia completa il tutto con un piccolo tocco di magia.
Insomma, è una lettura che consiglio, così come tutti i libri della Sunday, che possono farvi divertire e sognare per qualche ora.
Daniela
Genere: Romance m/m
Autore: RJ Scott
Il principe Raphael, il figlio più giovane della famiglia reale di Montaunoit, è il custode della storia del suo Paese. A un’asta di Sotheby’s, soffia da sotto il naso del curatore Marc Chandler un oggetto che non vuole nemmeno. Solo perché può farlo.
Incontrare il bel curatore del British Museum mette sottosopra il mondo di Raphael e, quando la lussuria si trasforma in amore, il principe capisce che è giunto il momento di cambiare.
Può Marc essere davvero l’uomo che mostrerà a Raphael che non deve continuare a essere un principe solitario e che si può sempre scegliere la via dell’amore?
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "Un principe a Natale" di R. J. Scott, settimo e ultimo libro della raccolta "The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Marc partecipa per la prima volta ad un’asta per conto del museo per cui lavora, il British Museum.
Marc, già in ansia per ciò che deve fare, di certo non si aspetta che un principe si metta in mezzo tra lui e il lotto che desidera né di trovare il suddetto principe sexy da morire.
Raphael desidera Marc sin dal primo sguardo e farà di tutto pur di averlo, persino creare un posto di lavoro tutto per lui e farlo trasferire nel suo paese.
Quello che non si aspetta è che la semplice lussuria si trasformi in qualcosa di più.
Per nessuno dei due sarà facile, ma riusciranno a capire che non devono per forza stare da soli e che possono trovare l’amore insieme?
Mi sono avvicinata a questo libro aspettandomi un tipico lavoro della Scott, ovvero sdolcinato, romantico e pieno di sentimenti. Leggendo, però, non sono riuscita a trovare del tutto questi elementi.
Ci sono, ma sono un po' "superficiali" e in alcuni punti anche confusi.
Mi spiego meglio: quando Marc dice a Raphael di amarlo non mi sembra tanto convinto, come se la scena del momento in cui lo dice fosse stata "forzata" e come se per arrivare a quel punto mancasse qualcosa, soprattutto nello sviluppo della loro relazione.
In realtà questa potrebbe essere una mia sensazione, che ad altre lettrici potrebbe non presentarsi.
Però oltre questa impressione ci sono altri elementi che mi hanno fatto un po' storcere il naso: credo che alcune cose siano state lasciate al caso, ad esempio il personaggio di Raphael in alcuni punti sembra essere dolce e profondo, in altri sembra un uomo alla ricerca dell'ennesima avventura.
Marc e il suo lavoro sono poco approfonditi, così come il motivo per cui si trova all'asta (mistero del misteri), anche la famiglia reale viene descritta in maniera troppo "light".
Una parte che ho trovato carina è sicuramente quella dei diari che Marc esamina e in cui scopre un segreto sulla famiglia reale.
Mi sono piaciuti anche gli appuntamenti, carini e particolari, gli unici momenti in cui i due hanno veramente parlato e condiviso qualcosa e ho apprezzato il modo in cui nella loro solitudine i due si siano trovati.
Anche la nota “divertente” data dagli screzi tra i protagonisti è piacevole e fa da contorno al resto.
In questo libro, a differenza dei due precedenti in cui questo elemento si era perso, ritorna un po' della magia dell'angelo, che appare ai due come un fantasma che infesta il castello e che solo loro due riescono a vedere (come flash di luce rossa) o a sentire (come se fosse una voce interiore che li spinge l’uno verso l'altro).
Anche le tempistiche sono un po’ velocizzate nel racconto, di fatto la storia dovrebbe durare circa tre mesi, ma sembra molto di meno perché tutto corre veloce e non si percepisce il passare del tempo.
Il salto temporale nell’epilogo mi piaceva come idea, ma ho trovato tutto un po’ banale.
Spero ovviamente che leggiate comunque questo libro per farvi un’idea vostra.
L’autrice è generalmente molto brava, ma questa storia, purtroppo, è un po’ sottotono.
Peccato!
Oggi vorrei parlarvi del libro "Un principe a Natale" di R. J. Scott, settimo e ultimo libro della raccolta "The Christmas Angel" edita Triskell edizioni.
Marc partecipa per la prima volta ad un’asta per conto del museo per cui lavora, il British Museum.
Marc, già in ansia per ciò che deve fare, di certo non si aspetta che un principe si metta in mezzo tra lui e il lotto che desidera né di trovare il suddetto principe sexy da morire.
Raphael desidera Marc sin dal primo sguardo e farà di tutto pur di averlo, persino creare un posto di lavoro tutto per lui e farlo trasferire nel suo paese.
Quello che non si aspetta è che la semplice lussuria si trasformi in qualcosa di più.
Per nessuno dei due sarà facile, ma riusciranno a capire che non devono per forza stare da soli e che possono trovare l’amore insieme?
Mi sono avvicinata a questo libro aspettandomi un tipico lavoro della Scott, ovvero sdolcinato, romantico e pieno di sentimenti. Leggendo, però, non sono riuscita a trovare del tutto questi elementi.
Ci sono, ma sono un po' "superficiali" e in alcuni punti anche confusi.
Mi spiego meglio: quando Marc dice a Raphael di amarlo non mi sembra tanto convinto, come se la scena del momento in cui lo dice fosse stata "forzata" e come se per arrivare a quel punto mancasse qualcosa, soprattutto nello sviluppo della loro relazione.
In realtà questa potrebbe essere una mia sensazione, che ad altre lettrici potrebbe non presentarsi.
Però oltre questa impressione ci sono altri elementi che mi hanno fatto un po' storcere il naso: credo che alcune cose siano state lasciate al caso, ad esempio il personaggio di Raphael in alcuni punti sembra essere dolce e profondo, in altri sembra un uomo alla ricerca dell'ennesima avventura.
Marc e il suo lavoro sono poco approfonditi, così come il motivo per cui si trova all'asta (mistero del misteri), anche la famiglia reale viene descritta in maniera troppo "light".
Una parte che ho trovato carina è sicuramente quella dei diari che Marc esamina e in cui scopre un segreto sulla famiglia reale.
Mi sono piaciuti anche gli appuntamenti, carini e particolari, gli unici momenti in cui i due hanno veramente parlato e condiviso qualcosa e ho apprezzato il modo in cui nella loro solitudine i due si siano trovati.
Anche la nota “divertente” data dagli screzi tra i protagonisti è piacevole e fa da contorno al resto.
In questo libro, a differenza dei due precedenti in cui questo elemento si era perso, ritorna un po' della magia dell'angelo, che appare ai due come un fantasma che infesta il castello e che solo loro due riescono a vedere (come flash di luce rossa) o a sentire (come se fosse una voce interiore che li spinge l’uno verso l'altro).
Anche le tempistiche sono un po’ velocizzate nel racconto, di fatto la storia dovrebbe durare circa tre mesi, ma sembra molto di meno perché tutto corre veloce e non si percepisce il passare del tempo.
Il salto temporale nell’epilogo mi piaceva come idea, ma ho trovato tutto un po’ banale.
Spero ovviamente che leggiate comunque questo libro per farvi un’idea vostra.
L’autrice è generalmente molto brava, ma questa storia, purtroppo, è un po’ sottotono.
Peccato!
Daniela
Voto: 3
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