The Starless Sea


Genere: Fantasy

Autore: Erin Morgenstern

16 Luglio 2020

Ti sei perso o stai esplorando?

Quando Zachary Rawlins trova uno strano libro nascosto nella libreria della sua università finisce in un'avventura come nessun'altra. Le sue pagine lo affascinano con storie di prigionieri innamorati, città perdute e discepoli senza nome, ma nascondono anche qualcosa di impossibile: ricordi della sua infanzia.

Determinato a risolvere il mistero del libro, Zachary segue gli indizi trovati sulla copertina: un'ape, una chiave e una spada. Questi lo guidano ad un ballo in maschera, in un pericoloso club segreto e, infine, attraverso una porta magica creata dalla coraggiosa e misteriosa Mirabel. Questa porta lo conduce in un labirinto sotterraneo ricco di stoire, nascoste sotto la superficie terrestre.

Quando il labirinto viene minacciato, Zachary deve correre con Mirabel e Dorian, un uomo bellissimo dai biedi scalzi che ha spostato la sua lealtà, attraverso i suoi tunnel intricati e sale da ballo affollate, alla ricerca del finale della sua storia.

Siete invitati a raggiunere Zachary sul Mare Senza Stelle: la casa dei cantastorie, amanti e colore che proteggeranno le nostre storie ad ogni costo. 



Salve lettori!
La mia prima recensione del 2020 è dedicata ad un libro magico e unico, scritto da un’autrice che ha pubblicato solamente un altro libro.
L’autrice è Erin Morgenstern e il libro di cui vi parlo è “The Starless Sea”, uscito il 5 novembre 2019, dopo otto anni di distanza da “Il circo della notte”.
Premetto che io non ho letto “Il circo della notte”. Volevo recuperarlo prima di leggere “The Starless Sea”, ma poi ho deciso di non influenzare la lettura con il primo capolavoro dell’autrice e di leggerlo dopo il suo secondo lavoro.
Per questo, eccoci qui a parlare di un libro che mi ha stregato e che, se avessi finito di leggere nel 2019, sarebbe finito nella mia lista dei libri migliori dell’anno, ma a quanto pare farà parte di quelli del 2020.
Ma basta chiacchiere e parliamo della storia.



“Il mare è da dove le storie derivano e dove tutti i finali sono principi.”

Zachary Ezra Rawlins è uno studente universitario, studia videogiochi, i significati sociali al loro interno e come sviluppare le loro storie. Ma la sua più grande passione sono i libri, specialmente quelli delle favole, dei miti e delle leggende.
Conosce a memoria gli scaffali e i corridoi della biblioteca della sua Università, sa persino quali sono quelli meglio illuminati e tenuti. La sezione fiction non è tra le più curate, ma è una delle sue preferite, ed è proprio in questa parte polverosa della biblioteca che trova un libro enigmatico.
Il titolo è “Sweet Sorrows”, ma non ha autore né data di pubblicazione né luogo di pubblicazione o casa editrice.
Nulla. Nessuna informazione. Non è nemmeno registrato nell’archivio elettronico della biblioteca.
Eppure le storie al suo interno sono bellissime, toccanti e travolgenti: sono storie di pirati e amori tragici, di una casa delle bambole e di un bambino indeciso di fronte a una porta disegnata.
È soprattutto la storia del bambino nel vicolo dietro casa e della sua indecisione nell’aprire una porta disegnata sul muro talmente realistica da sembrare vera, ricca di dettagli e colori, con un’ape, sotto l’ape una chiave e sotto la chiave una spada, a sconvolgere Zachary, perché quel bambino è lui.
Anni prima si è ritrovato in quel vicolo dietro casa, davanti ai suoi occhi una porta che lo chiamava, stava quasi per girare la maniglia sicuro che si sarebbe aperta e dietro avrebbe trovato un mondo meraviglioso, ma la sua determinazione scompare quando decide di preferire l’illusione che le storie che ama siano vere piuttosto che la delusione di scoprire che è tutto nella sua testa.
Questa decisione lo tormenta ancora oggi, specialmente adesso che ha letto le ultime parole della sua storia in “Sweet Sorrow”: “Non ancora”.

La sua storia non è ancora finita, così farà di tutto per scoprire da dover arriva questo libro, com’è possibile che ci sia un evento della sua infanzia al suo interno e come può arrivare nel luogo che non ha potuto scoprire da bambino.
Le sue ricerche lo portano ad un ballo in maschera a Manhattan, dove balla con la regina dei Mostri Selvaggi e incontra un affascinante narratore, che gli racconta una storia d’amore passionale e triste tra un locandiere ai confini del mondo e una donna misteriosa.
La serata di Zachary si conclude poi con l’irruzione in un club (apparentemente) di collezionisti e l’attraversamento (finalmente) di un’altra porta, che lo porta in una caverna buia con un ascensore brillante.
È finalmente arrivato nel mondo al di sotto del nostro, un mondo fatto di storie, miti e leggende, di infiniti corridoi e porte, stanze piene di libri, manoscritti e gatti.
È la baia sullo Starless Sea, la nuova versione almeno, costruita sulle precedenti e molto più in alto del mare senza stelle.
In questo luogo, per la prima volta in vita sua, Zachary si sente a casa, sente di appartenere, ma la sensazione non dura a lungo. Manca qualcosa, o forse qualcuno, una persona che gli ha raccontato una storia d’amore nel buio di una stanza ad un ballo in maschera, che gli ha lasciato un altro libro misterioso, “Fortunes and Fables”, ricco di storie coinvolgenti, avventurose e drammatiche.
Non capisce come un uomo incontrato fugacemente possa essergli rimasto impresso così profondamente, possa controllare i suoi pensieri e i suoi battiti.
Eppure quando quest’uomo, Dorian, sarà in pericolo e con lui anche il luogo in cui Zachary si è sentito finalmente se stesso e in cui ha trovato nuovi amici, Zachary non ci penserà due volte e intraprenderà un viaggio pericoloso ai limiti del tempo, a volte persino al di fuori, una ricerca tra le storie e le leggende e i miti per trovare la fine della storia e lì, finalmente, trovare se stesso.



“Penso che le persone vengano qui per la stessa ragione per cui noi siamo qui. Alla ricerca di qualcosa. Anche se non sappiamo cosa. Qualcosa di più. Qualcosa da ammirare. Un posto a cui appartenere. Siamo qui per vagare nelle storie di altre persone, cercando la nostra.”

Miei cari lettori, “The Starless Sea” è un libro diverso. Non è il solito fantasy né la classica storia d’amore, è un libro a sé, unico, poetico, magico, superbo.
Come ho detto in precedenza, non ho letto “Il circo della notte”, quindi sapevo della maestria dell’autrice con le parole solo per sentito dire, non avevo avuto un contatto diretto con il suo stile allegorico.
Leggere “The Starless Sea” è stato come riscoprire le parole, scovare infiniti significati, destreggiarmi in un mare di simboli e metafore per trovare il senso vero e profondo in un semplice termine.
Ho letto in giro che “The Starless Sea” è un inno per tutte quelle persone che vivono di libri, vivono di storie, e non posso che essere d’accordo.
Questo mondo magnifico al di sotto del grigio mondo in cui viviamo, è il sogno di qualsiasi lettore. È un mondo ricco di storie, fatto di storie, che vive di storie, in cui miti e leggende prendono vita se si ha il coraggio (e l’opportunità) di attraversare la porta giusta.
L’importante è non perdersi, o forse lo scopo è proprio smarrirsi tra alberi pendenti di chiavi di ogni tipo e misura, statue realistiche, fantasmi in sale da ballo, api, miele e un incessabile ronzio che racconta di una storia che cerca il suo finale.
Per leggere questo libro dovrete aprire la mente e abbracciare il caos, correre tra corridoi fatti di parole e lasciarvi cullare dalla poesia delle frasi, abbandonandovi completamente ad un susseguirsi di storie tragiche, romantiche, drammatiche, di perdita e di ricerca, di amore e di lotta.
Dovrete incamminarvi con Zachary in un’avventura difficile, estenuante, per trovare le risposte alle tante domande che sorgono durante la lettura e per ricongiungere i fili della storia (delle storie) che si erano sfilati nel tempo (e nel mondo).
Nella baia sullo Starless Sea le storie, i miti e le leggende, sono vive, pulsano, bisbigliano, solcano mari bui e profondi, attraversano labirinti e rovine per raggiungere persino i confini del mondo, le stelle e la luna.
E, credetemi, perdervi in esse sarà bellissimo, ricordatevi solo qual è il vostro obiettivo, altrimenti rischierete di finire al di fuori del tempo e quel punto solo un abile narratore potrà salvarvi.

Zachary Ezra Rawlins è l’esatta versione di ogni bibliofilo; è un giovane uomo che non ha mai perso la speranza di trovare la sua porta, che non ha mai smesso di sognare un altro mondo, non ha mai smesso di leggere e vivere delle storie che assorbiva.
Zachary siamo tutti noi che continuiamo a leggere libri su libri su mondi sconosciuti e fantastici, per poter vivere, almeno per qualche giorno, avventure incredibili e magiche.
Sarà facilissimo, quindi, comprendere il suo smarrimento, lo stupore, l’angoscia e la speranza, perché sono le stesse sensazioni che ci accompagnano durante la lettura.

“The Starless Sea” è uno di quei libri da leggere tutto d’un fiato, in un momento, come se fosse un lungo e incantevole sogno da cui non vorremmo più svegliarci.
Non ci credo di averlo finito, sono convinta che in qualche modo tornerò nella baia sullo Starless Sea, perché nonostante una storia sia finita, almeno un’altra sta già iniziando a comporre le prime frasi.



“Ma il mondo è strano e i finali non sono davvero finali, non importa quanto le stelle lo desiderino.”

Vi consiglio assolutamente di leggere “The Starless Sea”. Niente sarà più lo stesso dopo...
Baci


Voto: 5

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4 comments

  1. Dove posso trovare l'edizione italiana?

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    1. Il confine dei libri16 maggio

      Verrà pubblicato da LainYa a breve

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  2. è complicato da leggere?

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    1. Io non l'ho trovato affatto complicato ma travolgente. All'inizio bisogna capire lo stile dell'autrice perché è estremamente particolare, ma dopo qualche capitolo diventa perfettamente comprensibile.

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