Élite. In fondo alla classe
Genere: Narrativa ragazzi
Autore: Abril Zamora
Paula soffre per un amore impossibile di cui non può parlare con nessuno. Janine nasconde un segreto inconfessabile e pericoloso. Gorka, ossessionato dal sesso, inizia a provare qualcosa di più per la persona sbagliata. Mario, il bullo, si trova improvvisamente sotto ricatto. María Elena, dietro una facciata di glamour e opulenza, vive una situazione familiare disperata. Ma cosa succede quando Marina, alla festa di fine anno, viene trovata morta a bordo piscina e nelle mani di un investigatore viene recapitato un diario pieno di insulti diretti alla vittima? Qualcuno la odiava e tutto fa sospettare che il colpevole sia un suo compagno di classe. Paola, Janine, Gorka, Mario e María Elena finiranno coinvolti, in un modo o nell'altro. Ma chi è l'autore del diario? Chi l'ha consegnato alla polizia? E perché l'assassino odiava così tanto la ragazza? Cominciamo dall'inizio e rimettiamo insieme i pezzi.
Salve lettori!
Oggi vi parlo di “Élite – In fondo alla classe” di Abril Zamora, edito da Fabbri Editori, il romanzo ispirato alla famosa serie TV spagnola distribuita da Netflix.
Il romanzo è ambientato durante l'anno scolastico che ricopre la prima stagione della serie, ma segue la storia di quattro compagni di classe dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere così bene. Si tratta di tre ragazze e un ragazzo che sembrano vivere in fondo alla classe dal momento che non fanno parte del gruppo dei più popolari. Ma andiamo a conoscerli nel dettaglio.
Paula è un po’ la classica ragazza ricca e viziata che potrebbe avere tutte le carte in regola per essere fra le ragazze più belle e popolari della scuola eppure, a causa di un piccolo incidente avuto durante il suo primo ciclo, si è guadagnata il soprannome Carrie e un biglietto di sola andata per l’impopolarità. È segretamente innamorata di Samuel, che ha appena iniziato a frequentare la loro scuola dopo che nella sua è crollato il tetto, ma il ragazzo sembra non avere occhi che per Marina.
Janine è considerata la cicciona di Las Encinas e questo perché, invece di portare una taglia 38 come le sue compagne, veste una 44. Ama disegnare e leggere manga, è una sognatrice dall’animo un po’ ingenuo che si trova ad avere a che fare con un segreto ingombrante che la porterà a vivere un anno scolastico decisamente complicato.
Maria Elena, chiamata ormai da tutti Melena, è una ragazza che è dovuta crescere troppo in fretta, nonostante in fondo rimanga pur sempre un’adolescente di soli diciassette anni. È figlia di un’ex modella che durante gli anni Novanta ha persino vinto il titolo di Miss Spagna, ma ha dovuto abbandonare la sua carriera nel momento in cui ha scoperto di essere rimasta incinta. Cosa che non smette mai di rinfacciare a Melena, con cui ha un rapporto burrascoso, segnato dall’odio e dal rancore reciproco. Dopo essere sparita per un’intera estate senza dire niente a nessuno, Melena fa ritorno a Las Encinas circondata dai pettegolezzi più disparati sul suo conto: c’è chi dice che abbia abortito, chi sostiene che si sia fatta rifare il seno, ma la verità è un’altra. E decide di confessarla solo al suo migliore amico Gorka.
Gorka è l’unico maschio all’interno di questo gruppetto. È innamorato di Paula ma non osa dirglielo per paura di non essere ricambiato, finché una sera, a una festa a casa di Samuel, non decide di buttarsi e baciare la ragazza, dando il via a una catena di eventi che metteranno tutti loro a dura prova.
Ognuno di loro ha un segreto che custodisce gelosamente, terrorizzati solo al pensiero che esca allo scoperto. Ma i segreti non sono fatti per rimanere tali, specialmente tra gli alunni di Las Encinas.
Proprio come accade per ogni episodio della prima stagione, al termine di ciascun capitolo l’attenzione si sposta sulle indagini della polizia che cercano di capire chi ha ucciso Marina. Tutti e quattro i protagonisti del romanzo vengono interrogati, proprio come succede ai protagonisti della serie TV, in particolare si cerca di far luce su un diario che qualcuno ha consegnato alla polizia.
E questo diario è pieno di parole intrise di odio e rabbia nei confronti di Marina, tanto da augurarle la morte. Per questa ragione la polizia è determinata a scoprire chi l’ha scritto e che legame c’è fra queste pagine e ciò che è successo a Marina.
Il romanzo è scritto in terza persona, seguendo le tormentate vicende dei quattro protagonisti, ma spesso sono presenti delle parti in prima persona che ci permettono di entrare direttamente nella testa dei personaggi e di conoscere i loro pensieri e sentimenti più nascosti e autentici.
“A volte è complicato farsi capire, e a fregarci sono i vizi acquisiti: diciamo quello che siamo tenuti a dire, ciò che corrisponde all’idea che gli altri si sono fatti di noi, ma le persone cambiano, e può darsi che le parole messe in bocca al primo anno di superiori non corrispondano più alla nuova personalità.”
Pur essendo una lettura leggera, capace di coinvolgere e intrattenere, non manca di dare preziose lezioni sull’importanza di essere autentici e sinceri, sul valore dei rapporti umani che costruiamo, sul peso che hanno le parole e le azioni di cui siamo i responsabili, sulle conseguenze di ciò che facciamo, su quanto sia difficile liberarsi dai giudizi che ci hanno affibbiato addosso.
Attraverso le varie difficoltà e disavventure che i protagonisti si trovano ad affrontare, capiamo fino a che punto le malelingue, le opinioni altrui, le aspettative di una società finta ed esibizionista, possono fare male se non addirittura distruggere.
Un altro tema al centro del romanzo è l’adolescenza. Un periodo tanto intenso quanto complicato, che troppo spesso viene dato per scontato o, peggio ancora, sottovalutato.
“Se andassi a chiederlo a un adulto, chiunque abbia superato i quaranta ti direbbe che l’adolescenza è una fase difficile, una vera follia dal punto di vista emotivo, le cose vengono amplificate in modo esagerato. È curioso che gli adulti lo sappiano e rispondano tutti allo stesso modo, ma poi ritengano frivoli i conflitti interiori degli adolescenti, sminuendone l’importanza e quasi disdegnando i loro futili problemi.”
L'adolescenza è una fase di transizione fondamentale, durante la quale capiamo chi siamo e che genere di persona vogliamo diventare, sperimentiamo l’amore, l’amicizia, ma anche la rabbia e la delusione nei confronti di un mondo che spesso non ci comprende e tradisce le sue promesse di felicità. Ci si arrabbia un po’ per tutto, perché ogni cosa ci sta a cuore e la viviamo con intensità, ma alla fine si cresce, si sbaglia e si impara, ed è proprio così che si capisce che:
“Ogni cosa ha l’importanza che decidiamo di darle.”
È un romanzo che, nella sua semplicità e nella sua sorprendente scorrevolezza, affronta temi molto importanti ed estremamente attuali. Per questa ragione consiglio questa lettura a tutti gli adolescenti che si sentono smarriti e incompresi, a quelli che vivono in fondo alla classe, all’ombra dei più popolari, ma anche a chi invece è abituato a stare al centro dell’attenzione, perché più di un personaggio all’interno del romanzo vi insegnerà che l’ammirazione degli altri va guadagnata con onestà, altrimenti basterà veramente poco per farvi precipitare dal piedistallo, intrappolati in una rete di bugie e finzioni.
E naturalmente consiglio questo romanzo a tutti coloro che amano la serie TV e che desiderano tornare a Las Encinas. Qui troverete anche un paio di scene inedite su Marina che forse vi faranno capire che, malgrado tutti i suoi difetti e i suoi problemi, era una brava persona e che di certo non meritava la fine che ha avuto.
Ma soprattutto vi consiglio questa lettura se siete alla ricerca di una storia leggera e coinvolgente, piena di segreti che vengono a galla nei momenti meno opportuni, di equivoci, di drammi e di amicizia.
Il finale mi è piaciuto molto, ognuno dei protagonisti ha affrontato un percorso di crescita coerente e sincero e, dopo aver condiviso con loro tanti momenti intensi e dolorosi, salutarli una volta girata l’ultima pagina è stato come dire ciao a dei vecchi amici che, finalmente, sono diventati grandi.
Voto libro - 3
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