SCOMMETTI CHE TI AMO?
Genere: Romance New Adult
Autore: Sarah Brandolini
15 Maggio
15 Maggio
Damian ha ventisei anni ed è riuscito a trasformare la passione per le auto in un lavoro che lo vede calato nella tuta da meccanico di un'officina a San Francisco. Il ritorno di sua madre, ritenuta colpevole per la morte del padre, accrescerà la rabbia nel suo animo già insicuro. Summer è un'affabile studentessa all'ultimo anno del college, la quale si ritroverà a dover affrontare una confessione sconvolgente che segnerà l'epilogo della sua storica relazione.
Lei resterà sola con il suo dolore, senza amore, senza amicizie, e Damian sarà l'unico a poterla salvare, mettendo in gioco sé stesso, e scommetterà sul loro rapporto per spingerla a innamorarsi di lui. Summer vorrebbe amarlo, ne sente la necessità, ma il passato ritorna, le situazioni lasciate in sospeso porteranno scompiglio e uno dei due potrebbe essere disposto a bluffare.
Salve lettori!
Il libro di cui vi parlo oggi è il romanzo d’esordio di Sarah Brandolini: “Scommetti che ti amo?”.
Si tratta di un romance new adult i cui protagonisti sono Damian Andrews e Summer Bellini.
Damian è un ragazzo di ventisei anni che nasconde, dietro a un viso pieno di piercing e a un atteggiamento spigoloso e diffidente, un animo ferito.
È riuscito a realizzare il suo sogno di bambino lavorando come meccanico, ma ha dei conflitti irrisolti con il suo passato, cosa che lo porta a essere spesso tormentato e irascibile.
Tuttavia la sua natura dolce e sensibile emerge fin dalle prime pagine, nel modo in cui si preoccupa per la famiglia, e in particolare per la mitica nonna Rose. Sarà proprio quest’ultima a consigliargli di rivolgersi a un terapista per imparare a gestire la rabbia che cova dentro da troppo tempo, e che lo sta lentamente consumando.
Damian vive da solo con il gemello Tyler, che sembra essere il suo esatto opposto: mentre il primo è spesso di umore nero e non ha molta pazienza con il prossimo, salvo rare eccezioni, il secondo ha un carattere più solare e socievole, che lo rende immediatamente simpatico a chiunque. Il loro rapporto è qualcosa di unico, vero e divertente, in cui chiunque ha un fratello a cui è molto legato può riconoscersi.
E poi c’è Summer, una ragazza che divide il proprio tempo fra la facoltà di architettura e il lavoro da commessa. Convive con Emma, la sua migliore amica, ed è felicemente fidanzata con Will dai tempi del liceo. Ma un giorno un’inaspettata notizia stravolge il suo mondo, lasciandola con il cuore spezzato.
Una sera si ritrovano entrambi alla stessa festa sulla spiaggia, davanti a un falò. Il loro è più uno scontro che un incontro, ma l’alchimia fra i due è evidente fin da subito. La serata finisce in modo turbolento per Summer ed è proprio Damian, che non è il tipo da correre dietro alla prima bella ragazza che passa, a rincorrerla per non lasciarla sola. Ma non è il desiderio di provarci con lei a spingerlo a seguirla, quanto piuttosto l’istinto. Come se sentisse di volerle stare vicino e che rimanere insieme potrebbe essere proprio la cosa di cui hanno bisogno.
Inizia così la loro storia, tra un battibecco e un sorriso, tra segreti condivisi e baci rubati, fino a quando non decidono di fare una scommessa. Una scommessa che nasce come gioco e che diventa ben presto qualcosa di più.
Il romanzo è raccontato in prima persona, alternando i punti di vista di Summer e Damian. Quasi tutti i capitoli sono introdotti da una citazione musicale e alla fine del libro trovate un elenco di tutte le canzoni citate che costituiscono la colonna sonora della storia d’amore fra Summer e Damian.
Non è stata tanto la trama di questo romanzo a colpirmi quanto i personaggi e l’ambientazione.
La storia si svolge tra San Diego e San Francisco e in alcuni momenti sembra di essere veramente lì con i protagonisti, di passeggiare con loro lungo le strade, di mangiare un waffle per strada e correre lungo il molo insieme a loro.
Sia Summer che Damian si discostano dai personaggi stereotipati che spesso incontro leggendo storie di questo genere.
Damian è un bravo ragazzo dai modi duri con i quali cerca di proteggere il suo lato più vulnerabile, mentre Summer è dolce e testarda al tempo stesso, fa fatica a lasciarsi andare e quando lo fa è perché si fida davvero. Ma se spezzi la fiducia che ha nei tuoi confronti, poi passa molto tempo prima che riesca a perdonarti. Damian è abituato a prendere quello che capita senza farsi troppe congetture, comprese relazioni occasionali, perché non pensa di meritare di più. Summer invece mette cuore e impegno in ogni cosa che fa, ha avuto un’unica storia importante e fino a poco tempo prima era certa che sarebbe stata l’unica della sua vita.
Quello che nasce fra loro è un sentimento folle e inatteso, allo stesso tempo così giusto e perfetto da dare l’impressione che tutto quello che è successo prima fosse proprio in funzione del loro incontro. E forse è proprio così.
Famiglia, amicizia e amore sono presenti in egual misura in questa storia, perché sono le relazioni che i personaggi hanno gli uni con gli altri a influenzare le loro scelte e i loro comportamenti. Entrambi i protagonisti sono molto legati alle proprie famiglie e convivono ogni giorno con il vuoto lasciato da una perdita importante, avvenuta troppo presto.
Ma Summer e Damian hanno un modo molto diverso di convivere con il proprio dolore. Summer ha seppellito il sogno della danza, senza tuttavia riuscire ad abbandonarlo del tutto, e il suo cuore è combattuto tra la voglia di amare Damian e il bisogno di proteggersi. Damian, da parte sua, continua a farsi tormentare da un dolore che non si decide ad affrontare, e lo usa quasi come scusa per legittimare la sua convinzione di non meritare di essere felice e amato.
Ma se c’è una cosa che la terapia lo sta aiutando a capire è che la vita è piena di piccole gioie che bisogna essere pronti ad accogliere. E la sua storia con Summer è forse la gioia più grande che gli sia mai capitata. Proprio per questo motivo è intenzionato a non lasciarsela scappare, ma Summer non si sente ancora pronta a rimettere il cuore in gioco.
Ma quando si tratta di amore abbiamo davvero possibilità di scelta?
“Scommetti che ti amo?” è una storia d’amore fresca, passionale e intensa. Ho amato i primi momenti insieme di Summer e Damian, dal loro primo incontro al falò alla loro prima uscita ufficiale: scene che mi hanno fatto sognare e sorridere come se stessi guardando una commedia romantica.
Tra i personaggi secondari, la nonna di Damian e suo fratello Tyler sono quelli a cui mi sono maggiormente affezionata: nonna Rose per la sua personalità forte e con la risposta sempre pronta, e Tyler per i suoi continui disastri in cucina, le sue battute e le sue osservazioni non richieste. I battibecchi giornalieri fra lui e Damian sono fra le cose che ho amato di più in questo romanzo. Tyler sarebbe il protagonista perfetto per una storia tutta sua e, chi sa, forse l’autrice sta progettando proprio qualcosa a riguardo. Non mi resta che sperarlo!
È un romanzo per chi ha voglia di sognare e respirare l’aria californiana, per chi crede nel colpo di fulmine e che quando incontri un’anima affine alla tua basta poco per convincersi di non volerla lasciare più. È una storia per chi crede che l’amore possa aiutarci a far guarire le ferite più profonde nascoste dentro di noi e per chi non vuole perdere la speranza di poter ricominciare.
Il libro di cui vi parlo oggi è il romanzo d’esordio di Sarah Brandolini: “Scommetti che ti amo?”.
Si tratta di un romance new adult i cui protagonisti sono Damian Andrews e Summer Bellini.
Damian è un ragazzo di ventisei anni che nasconde, dietro a un viso pieno di piercing e a un atteggiamento spigoloso e diffidente, un animo ferito.
È riuscito a realizzare il suo sogno di bambino lavorando come meccanico, ma ha dei conflitti irrisolti con il suo passato, cosa che lo porta a essere spesso tormentato e irascibile.
Tuttavia la sua natura dolce e sensibile emerge fin dalle prime pagine, nel modo in cui si preoccupa per la famiglia, e in particolare per la mitica nonna Rose. Sarà proprio quest’ultima a consigliargli di rivolgersi a un terapista per imparare a gestire la rabbia che cova dentro da troppo tempo, e che lo sta lentamente consumando.
Damian vive da solo con il gemello Tyler, che sembra essere il suo esatto opposto: mentre il primo è spesso di umore nero e non ha molta pazienza con il prossimo, salvo rare eccezioni, il secondo ha un carattere più solare e socievole, che lo rende immediatamente simpatico a chiunque. Il loro rapporto è qualcosa di unico, vero e divertente, in cui chiunque ha un fratello a cui è molto legato può riconoscersi.
E poi c’è Summer, una ragazza che divide il proprio tempo fra la facoltà di architettura e il lavoro da commessa. Convive con Emma, la sua migliore amica, ed è felicemente fidanzata con Will dai tempi del liceo. Ma un giorno un’inaspettata notizia stravolge il suo mondo, lasciandola con il cuore spezzato.
Una sera si ritrovano entrambi alla stessa festa sulla spiaggia, davanti a un falò. Il loro è più uno scontro che un incontro, ma l’alchimia fra i due è evidente fin da subito. La serata finisce in modo turbolento per Summer ed è proprio Damian, che non è il tipo da correre dietro alla prima bella ragazza che passa, a rincorrerla per non lasciarla sola. Ma non è il desiderio di provarci con lei a spingerlo a seguirla, quanto piuttosto l’istinto. Come se sentisse di volerle stare vicino e che rimanere insieme potrebbe essere proprio la cosa di cui hanno bisogno.
Inizia così la loro storia, tra un battibecco e un sorriso, tra segreti condivisi e baci rubati, fino a quando non decidono di fare una scommessa. Una scommessa che nasce come gioco e che diventa ben presto qualcosa di più.
Il romanzo è raccontato in prima persona, alternando i punti di vista di Summer e Damian. Quasi tutti i capitoli sono introdotti da una citazione musicale e alla fine del libro trovate un elenco di tutte le canzoni citate che costituiscono la colonna sonora della storia d’amore fra Summer e Damian.
Non è stata tanto la trama di questo romanzo a colpirmi quanto i personaggi e l’ambientazione.
La storia si svolge tra San Diego e San Francisco e in alcuni momenti sembra di essere veramente lì con i protagonisti, di passeggiare con loro lungo le strade, di mangiare un waffle per strada e correre lungo il molo insieme a loro.
Sia Summer che Damian si discostano dai personaggi stereotipati che spesso incontro leggendo storie di questo genere.
Damian è un bravo ragazzo dai modi duri con i quali cerca di proteggere il suo lato più vulnerabile, mentre Summer è dolce e testarda al tempo stesso, fa fatica a lasciarsi andare e quando lo fa è perché si fida davvero. Ma se spezzi la fiducia che ha nei tuoi confronti, poi passa molto tempo prima che riesca a perdonarti. Damian è abituato a prendere quello che capita senza farsi troppe congetture, comprese relazioni occasionali, perché non pensa di meritare di più. Summer invece mette cuore e impegno in ogni cosa che fa, ha avuto un’unica storia importante e fino a poco tempo prima era certa che sarebbe stata l’unica della sua vita.
Quello che nasce fra loro è un sentimento folle e inatteso, allo stesso tempo così giusto e perfetto da dare l’impressione che tutto quello che è successo prima fosse proprio in funzione del loro incontro. E forse è proprio così.
Famiglia, amicizia e amore sono presenti in egual misura in questa storia, perché sono le relazioni che i personaggi hanno gli uni con gli altri a influenzare le loro scelte e i loro comportamenti. Entrambi i protagonisti sono molto legati alle proprie famiglie e convivono ogni giorno con il vuoto lasciato da una perdita importante, avvenuta troppo presto.
Ma Summer e Damian hanno un modo molto diverso di convivere con il proprio dolore. Summer ha seppellito il sogno della danza, senza tuttavia riuscire ad abbandonarlo del tutto, e il suo cuore è combattuto tra la voglia di amare Damian e il bisogno di proteggersi. Damian, da parte sua, continua a farsi tormentare da un dolore che non si decide ad affrontare, e lo usa quasi come scusa per legittimare la sua convinzione di non meritare di essere felice e amato.
“Non lasciare che la paura di essere felice ti faccia perdere l’opportunità di esserlo.”
Ma se c’è una cosa che la terapia lo sta aiutando a capire è che la vita è piena di piccole gioie che bisogna essere pronti ad accogliere. E la sua storia con Summer è forse la gioia più grande che gli sia mai capitata. Proprio per questo motivo è intenzionato a non lasciarsela scappare, ma Summer non si sente ancora pronta a rimettere il cuore in gioco.
Ma quando si tratta di amore abbiamo davvero possibilità di scelta?
“Mi ha ucciso e fatto risorgere. È questo l’effetto che ha su di me.”
“Scommetti che ti amo?” è una storia d’amore fresca, passionale e intensa. Ho amato i primi momenti insieme di Summer e Damian, dal loro primo incontro al falò alla loro prima uscita ufficiale: scene che mi hanno fatto sognare e sorridere come se stessi guardando una commedia romantica.
Tra i personaggi secondari, la nonna di Damian e suo fratello Tyler sono quelli a cui mi sono maggiormente affezionata: nonna Rose per la sua personalità forte e con la risposta sempre pronta, e Tyler per i suoi continui disastri in cucina, le sue battute e le sue osservazioni non richieste. I battibecchi giornalieri fra lui e Damian sono fra le cose che ho amato di più in questo romanzo. Tyler sarebbe il protagonista perfetto per una storia tutta sua e, chi sa, forse l’autrice sta progettando proprio qualcosa a riguardo. Non mi resta che sperarlo!
È un romanzo per chi ha voglia di sognare e respirare l’aria californiana, per chi crede nel colpo di fulmine e che quando incontri un’anima affine alla tua basta poco per convincersi di non volerla lasciare più. È una storia per chi crede che l’amore possa aiutarci a far guarire le ferite più profonde nascoste dentro di noi e per chi non vuole perdere la speranza di poter ricominciare.
Voto libro - 4
Intervista a Sarah Brandolini
Ciao Sarah! Grazie per averci dato l’opportunità di intervistarti per il blog Il Confine dei libri. Sei pronta?
La prima domanda è la più semplice: chi è Sarah Brandolini? Quando vi siete incontrate tu e la scrittura?
SB: Sarah nasce come commessa, anche se la mia intenzione era quella di insegnare matematica o geometria descrittiva alle superiori, ma ho abbandonato gli studi dopo il diploma e mi sono dedicata al lavoro. La passione per la scrittura, come quella del disegno, ce l’ho da sempre. Da bambina scrivevo una moltitudine di diari, alle medie con delle amiche creammo una fan fiction – io ero la moglie di Keanu Reeves –, però non credevo fosse un “talento”. Nell’età dell’adolescenza ho cominciato a trasformare i pensieri in poesie e solo oggi ho riscoperto quest’altro mondo che mi affascina molto.
La prima domanda è la più semplice: chi è Sarah Brandolini? Quando vi siete incontrate tu e la scrittura?
SB: Sarah nasce come commessa, anche se la mia intenzione era quella di insegnare matematica o geometria descrittiva alle superiori, ma ho abbandonato gli studi dopo il diploma e mi sono dedicata al lavoro. La passione per la scrittura, come quella del disegno, ce l’ho da sempre. Da bambina scrivevo una moltitudine di diari, alle medie con delle amiche creammo una fan fiction – io ero la moglie di Keanu Reeves –, però non credevo fosse un “talento”. Nell’età dell’adolescenza ho cominciato a trasformare i pensieri in poesie e solo oggi ho riscoperto quest’altro mondo che mi affascina molto.
“Scommetti che ti amo?” è il tuo primo tentativo di scrittura o ci sono stati degli esperimenti precedenti? Ti va di raccontarci com’è nato il tuo romanzo?
SB: Nel mio pc c’è un libro intitolato “Solo SE”, scritto nel 2012, stampato, rilegato e regalato alla mia migliore amica. Parla di noi due, della nostra amicizia nata tra i banchi di scuola dopo il mio trasferimento in Romagna attraverso i duemila bigliettini che ci scambiavamo silenziosamente durante le ore di lezione. È molto autobiografico. Non so se riuscirei a pubblicarlo, ma sono molto tentata di editarlo. “Scommetti che ti amo?”, invece, è nato nel 2014, in un periodo un po’ particolare della mia vita. Aveva un altro titolo, un’altra trama e altri personaggi. Le uniche rimaste da allora sono Summer ed Emma. È un romanzo che ha tanto di me e posso dire che siamo cresciuti insieme.
SB: Nel mio pc c’è un libro intitolato “Solo SE”, scritto nel 2012, stampato, rilegato e regalato alla mia migliore amica. Parla di noi due, della nostra amicizia nata tra i banchi di scuola dopo il mio trasferimento in Romagna attraverso i duemila bigliettini che ci scambiavamo silenziosamente durante le ore di lezione. È molto autobiografico. Non so se riuscirei a pubblicarlo, ma sono molto tentata di editarlo. “Scommetti che ti amo?”, invece, è nato nel 2014, in un periodo un po’ particolare della mia vita. Aveva un altro titolo, un’altra trama e altri personaggi. Le uniche rimaste da allora sono Summer ed Emma. È un romanzo che ha tanto di me e posso dire che siamo cresciuti insieme.
La dedica all’inizio del libro parla chiaro: il romanzo non solo è dedicato al tuo grande amore, ma il tuo ragazzo porta anche lo stesso nome del protagonista. Quanto ti sei ispirata alla tua vita per scrivere questa storia? Ti va di raccontarci qualche aneddoto in comune tra la tua vita e il tuo romanzo?SB: Esatto! Damian Andrews è la versione americana di Damiano Andreotti. La dedica è un messaggio scritto da lui che custodisco con gelosia nella chat di Messanger. È stato proprio Damiano a chiedermi, appena ci siamo messi insieme, di scrivere una storia che parlasse di noi, di conseguenza il personaggio della vecchia versione è andato a farsi benedire! Il nostro amore ci ha salvati e resi forti in un momento in cui non potevamo permetterci crolli emotivi e sono grata a lui per avermi sempre supportata in questa “follia”. “La metà di una cosa sola” citata nel libro è una frase che abbiamo fatto incidere su delle placchette nel nostro viaggio a Verona. Mi disse: “Sei tu la scrittrice, pensa a una frase che vada bene per entrambi”. Quasi tutti i personaggi sono ispirati a persone che mi circondano, ma hanno anche quelle sfaccettature di me che nella vita reale non mostro perché rischierei di risultare bipolare.
La storia è ambientata tra San Francisco e San Diego, e mi hanno molto colpita i dettagli che hai saputo dare nell’ambientazione. Che cosa ti ha spinto ad ambientare il tuo romanzo in California? Sei stata davvero nei posti che descrivi o hai solo saputo unire abilmente ricerca e immaginazione?SB: Porto da sempre l’America nel cuore. Non so, forse sono la reincarnazione di un’abitante degli Stati Uniti. Ho scelto la California per il clima, il mare e perché se un domani qualche produzione cinematografica volesse fare un film sul mio libro sono già pronta a partire alla volta di L.A.! Mai stata in America. Tutto quello che ho descritto è stato frutto di mesi di ricerche e giretti su Google Maps!
Nel tuo romanzo ci sono molte tematiche ricorrenti, in particolare quella del dolore per la perdita di qualcuno che amiamo. Entrambi i tuoi protagonisti hanno perso un membro importante della loro famiglia. Quanto pensi che abbia influito questa esperienza traumatica su di loro e com’è stato affrontare questo tema durante la stesura del romanzo?SB: Per Summer e Damian le perdite hanno segnato un solco profondo nella loro anima: lei ha lasciato andare il suo sogno, lui l’ha realizzato per sentirsi più vicino a suo padre. Non è stato molto difficile per me entrare in simbiosi con lo stato d’animo dei protagonisti dato che ho subito molte perdite nella mia vita; è stato più straziante descrivere le sensazioni, quello che provavano in determinate scene.
C’è un personaggio a cui sei legata più che a tutti gli altri? Raccontaci un po’ com’è nata nonna Rose, uno dei personaggi a cui mi sono affezionata di più durante la lettura. Esiste davvero o l’hai completamente inventata?SB: Da brava “mamma” devo dire che amo tutti indistintamente, anche se Tyler è il cazzone che riesce sempre a strapparmi un sorriso. Nonna Rose è inventata di sana pianta. Mi sono ispirata a Mara Maionchi come atteggiamento, ma ha il carattere burbero e tenero di mio padre.
Qual è la scena o il capitolo che ti è piaciuto di più scrivere? C’è stata una scena o un capitolo che invece ti ha messa in difficoltà?SB: L’ultimo capitolo è quello che a distanza di mesi mi commuove di più e che ho amato scrivere. Vuoi perché mettevo dopo anni un punto alla storia, o perché scioglie la matassa di tutta la trama. Ho avuto molte difficoltà, invece, con Cameron. Sia come personaggio – che in realtà ha anche una storia dietro, tagliata -, sia per l’influenza che ha su Damian.
L’amore che sboccia tra Summer e Damian è così intenso che riesce a legarli profondamente nel giro di poco tempo. Credi che la stessa cosa sia possibile anche nella realtà?SB: Io sono una fan sfegatata del colpo di fulmine. Credo che l’amore vero arrivi sempre quando meno lo si aspetta. Tra me e Damiano è successa la stessa cosa, forse anche con più rapidità. Dopo sole due ore ci siamo resi conto di appartenere l’uno all’altra. Non è impossibile provare un sentimento forte per qualcuno anche solo dopo una settimana; è solo difficile capire e accettare cosa ci sta succedendo perché l’amore fa paura a tutti.
Qual è il messaggio che speri arrivi alle persone che leggeranno la storia di Damian e Summer?SB: Mi piacerebbe che i lettori non perdano la speranza, la fiducia prima in sé stessi e poi nell’amore. Che una volta chiuso il libro facciano un sorriso, si asciughino una lacrima e pensino di aver trovato qualche risposta alle loro domande (troppo presuntuosa?). Siamo tutti un po’ Damian e un po’ Summer, chi più, chi meno.
E ora l’ultima domanda, quella più difficile per quasi ogni scrittore. Stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Puoi anticiparci qualcosa?SB: Ovvio che sì! Sono già a metà stesura con il “seguito non seguito” di “Scommetti che ti amo?”. È passato un anno nella storia dei nostri protagonisti, ci sarà sempre una scommessa, una storia d’amore, salti nel passato ed eventi un po’ truci perché se non ci metto della tragedia non sto bene! Spero di non pubblicarlo tra altri sei anni! Ne ho anche un altro in cantiere, al quale mancano tre capitoli alla fine, la cui protagonista è un’eccentrica donna in carriera di Los Angeles (come vedi la California sarà il mio biglietto da visita!) e ho in previsione di scriverne uno con protagonista maschile, un batterista di una rock band. Vedremo!
Grazie per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!SB: Grazie a voi per lo spazio che mi avete dedicato!
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